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Claudia Liseni
I sogni sono il "carburante" del mondo, ciò che ,infatti, spinge la società ad andare avanti.
Ognuno di noi ha un proprio sogno nel cassetto: c'è chi vuole diventare un calciatore, chi vuole fare carriera nel mondo della televisione, chi vuole andare sulla Luna o chi vuole addirittura incontrare gli alieni. Sono proprio questi sogni a spingere la gente ad andare avanti nella vita, per poterli realizzare. Io per esempio ho molti sogni nel cassetto.
Alcuni di questi sono anche irrealizzabili, ma io conto sempre sul fatto
che un giorno, nonostante ciò, li possa realizzare.
La parola "sogno", però, non ha solo un significato. Con questa parola ci si riferisce anche a quel qualcosa di particolare che non riusciamo a spiegare e che il nostro inconscio crea ogni notte. Alcune volte ci ricordiamo i sogni anche per un lungo periodo, ma altre volte, invece, subito dopo il risveglio dimentichiamo completamente ciò che è successo nel sogno che ci sembrava di ricordare così bene. Su questi due significati si basa la mia tesina. Credo che questo argomento rappresenti molto noi ragazzi delle medie che, col passaggio alle superiori, stiamo percorrendo una parte della strada che ci permetterà di realizzare i nostri sogni.
Molte persone, che ancora oggi ricordiamo, con i loro sogni hanno cambiato il mondo, ma non sempre in modo positivo.
Adolf Hitler nasce nel 1889 nella città di Braunau am Inn, in Austria. Quando era ancora giovane sua madre morì e l'accaduto stravolse completamente l'animo di Hitler. Si iscrisse alla scuola reale di Linz, ma non aveva sicuramente un rendimento eccellente.
Fece molta fatica ad integrarsi e a studiare. Tutto ciò lo costrinse a lasciare la scuola e decise quindi di trasferirsi a Vienna e di provare ad entrare nell'Accademia delle belle Arti, ma fu respinto.
In questo modo, dentro di lui, si creò una profonda frustrazione; è proprio a Vienna che comincia a sviluppare le sue ideologie capitaliste. Solo sentir parlare di comunismo gli provocava delle crisi isteriche.
Hitler divenne ben presto capo del partito nazionalsocialista tedesco che si basava soprattutto sui principi nazisti il cui potere crebbe poco dopo la crisi del 1929. Nel 1933 egli riuscì a diventare capo del governo.
Nel corso degli anni, anche durante la sua giovinezza, Hitler cominciò ad addossare agli ebrei tutte le colpe per la nascita delle idee comuniste. Hitler, infatti, fondò l'ideologia del nazismo soprattutto sul concetto di razza, sostenendo quindi che soltanto gli ariani, cioè i puri, potevano far parte della nazione tedesca. Nacque così questo suo sogno del dominio della razza ariana.
Quello che noi definiamo il "sogno" di Hitler, era più che altro una sua ossessione. Egli voleva che la Germania diventasse la padrona di tutto. Sosteneva che la razza ariana fosse superiore a tutte le altre e che solo questo popolo avrebbe potuto dominare tutto. Voleva sterminare tutti i popoli inferiori che avevano delle idee opposte alle sue e che avrebbero potuto ostacolare la realizzazione di questo suo sogno.
Tutti quelli che appartenevano alla razza ariana avrebbero dovuto vivere in un impero vastissimo, il Reich, ma per fare ciò era necessario espandere, territorialmente, la Germania a svantaggio degli slavi.
Per tutta la sua vita egli si era sempre ritenuto inferiore e aveva quindi bisogno di distinguersi dalla massa. Inoltre, non avendo potuto realizzare il suo sogno di diventare pittore avrebbe fatto di tutto per realizzare a pieno quest'altro.
Contro le razze non pure vennero create le leggi di Norimberga che rendevano legale il razzismo contro le minoranze etniche, e in particolare contro gli ebrei, divenne sempre più forte. Quest'ultimi, infatti, venivano accusati ingiustamente di aver causato la crisi della Germania. Si scatenarono, quindi, diverse violenze contro gli ebrei fino ad arrivare al loro sterminio, attuato durante la seconda guerra mondiale. Vennero quindi deportati tutti gli ebrei in campi di concentramento, uno dei più conosciuti è quello di Auschwitz. Inizialmente all'interno dei campi di concentramento gli ebrei venivano sfruttati per lavorare, ma poi iniziarono le uccisioni di massa attraverso i gas. Pochi riuscirono a sopravvivere a queste torture e nessuno di questi riuscì a dimenticare l'accaduto.
L'America è divisa in due subcontinenti:l’America settentrionale e l’America meridionale che sono unite dall’America centrale. L’America settentrionale possiede due grandi stati: Canada e Stati Uniti dove prevale la lingua inglese. Nell'America meridionale e centrale le lingue principali sono lo spagnolo e il portoghese.
L’America iniziò a popolarsi quando cacciatori nomadi di ceppo mongolico superarono lo Stretto di Bering. Nell’America centrale si svilupparono diverse civiltà tra cui gli aztechi e i maya. Mentre in America meridionale si svilupparono le civiltà dei nazca, degli aymarà e degli inca.
La colonizzazione Europea dell’America iniziò qualche anno dopo la scoperta del continente da parte di Cristoforo Colombo. Il nord America passò sotto il dominio inglese mentre l’America centro-meridionale fu colonizzata da spagnoli e portoghesi. A questo passato coloniale sono dovute le varie differenze linguistiche e culturali.
In America, gli Stati Uniti, vengono rappresentati come il paese del benessere che tutti sono capaci di raggiungere: la ricchezza e il successo nella vita sono gli ideali che rappresentano pienamente il cosiddetto "sogno americano".
Il sogno americano non si basa solo sulla ricchezza, ma punta alla possibilità per ognuno di realizzarsi secondo le proprie capacità e di essere conosciuto per quello che è. Per gli americani la ricerca della felicità è considerata uno dei diritti inalienabili dell’uomo. Lo spirito americano consiste proprio in un inguaribile ottimismo e nella convinzione che ogni obiettivo sia realizzabile con la determinazione e con l’impegno. Tutti questi valori sono stati condivisi da molti dei primi coloni europei e tramandati alle varie generazioni future.
L’origine del sogno americano nasce con l’allontanamento dai modelli del Vecchio Mondo e la conseguente Rivoluzione industriale. Il sogno americano è sempre stato uno dei principali motivi dell'arrivo di emigranti provenienti dall'Europa. Moltissimi italiani, polacchi, greci, ebrei, russi vennero a cercare lavoro nelle città industriali come New York, Chicago, Filadelfia e Detroit. L'ondata di immigrazione continuò fino allo scoppio della Prima guerra mondiale.
Questo sogno, però, si scontra con diverse contraddizioni che caratterizzano
la società americana.
Basta pensare al razzismo, un fenomeno sempre più frequente, o al fatto che negli
Stati Uniti il diritto al possesso delle armi da fuoco è garantito dalla legge e oltre 270
milioni di armi si trovano in mano a dei civili.
Negli USA, infatti, muoiono 30 persone ogni milione d'abitanti per ferite d'armi
da fuoco. Infatti non passa giorno senza che si verifichi una strage o un incidente.
Ci furono diverse stragi anche all’interno di scuole superiori, e iniziarono diverse rivolte da parte dei ragazzi affinchè venisse limitato il più possibile quel diritto alle armi che nel 2008 la Corte Suprema ha voluto riconoscere agli americani.
Gli Stati Uniti sono anche ancora oggetto delle minacce terroristiche. Ricordiamo infatti il famoso e grave attacco alle torri gemelle dell’11 settembre 2001. Inoltre 20 milioni e mezzo di abitanti vivono sotto la soglia della povertà, infatti, molti cittadini non sono in grado di usufruire di assistenza sanitaria o delle scuole e delle università migliori a causa del costo elevato. Insomma, nonostante l'economia molto avanzata e i vari aspetti positivi del paese, sicuramente gli aspetti negativi non mancano.
Questi sono solo alcuni aspetti che ostacolano questo sogno americano che punta al benessere di ognuno e alla felicità.
Per quanto possano sembrare irrazionali e inspiegabili, i sogni possono essere spiegati anche tramite la scienza, poichè esiste una zona particolare del cervello responsabile della loro creazione
L'encefalo è uno degli organi più grandi del corpo umano ed è costituito da circa 100 miliardi di neuroni.
Esso è formato da: cervello, cervelletto e midollo allungato.
Il cervello si distingue in due emisferi, separati da un solco nella parte superiore ma uniti nella parte inferiore tramite una struttura di nome corpo calloso. Il cervello è pieno di pieghe, solchi, giri, per aumentare la superficie e renderci quindi più intelligenti. Infatti, gli animali hanno un cervello più liscio e quindi meno funzioni intellettive.
La parte più esterna del cervello viene chiamata corteccia cerebrale ed è formata da una sostanza grigia dove si trovano i corpi cellulari dei neuroni che sono privi di melanina e per questo appaiono grigi.
La corteccia cerebrale è divisa in lobi cerebrali dove troviamo delle aree specifiche:
- Area motoria
- Area sensitiva
- Area uditiva
- Area visiva
- Area dell'olfatto
- Area del linguaggio
Nella parte interna del cervello troviamo due strutture molto importanti:
- Il tàlamo che elabora le informazioni provenienti dagli organi di senso
- L'ipotàlamo che controlla gli stimoli provenienti dall'interno del corpo e regola il nostro istinto
Nel cervello troviamo anche un'altra piccola zona che si trova nella parte posteriore del cervello ed è proprio in questa zona che nascono i sogni. Essa vien chiamata "hot zone": zona calda.
Come abbiamo già anticipato, esiste una zona del cervello che è stata scoperta pochi anni fa dove nascono i sogni. Il suo nome è Hot zone.
Quest'area viene stimolata durante le ore di sonno, e si ha la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo o in un sogno.
Durante la veglia siamo sempre coscienti grazie alle continue esperienze, ma durante il sonno ci sono delle fasi in cui non si hanno delle esperienze e altre che invece ne sono molto ricche, come ad esempio nei sogni.
All'inizio i sogni erano sempre stati associati al sonno REM, cioè una fase in cui l'attività cerebrale è molto rapida, ma è stato recentemente scoperto che i sogni possono essere associati anche al sonno non-REM, cioè una fase in cui l'attività cerebrale, invece, è molto più lenta.
Con vari esperimenti è stato scoperto che durante un sogno l'unica zona che sembra avere dei cambiamenti è la cosiddetta hot zone, mentre tutte le altre zone della corteccia non mostrano alcun cambiamento.
Un'altra ricerca si sofferma invece sul contenuto dei sogni e non la loro presenza. Le zone che si attivano nella Hot zone durante un sogno possono essere sovrapposte alle altre aree del cervello che si attivano quando si hanno le stesse esperienze mentre si è ancora svegli.
Le varie ricerche e esperimenti sull'argomento sono ancora agli inizi, ma si ha molta fiducia sul fatto che l'analisi di quest'area possa aiutare a valutare la presenza o l'assenza di coscienza nei casi di coma o durante l'anestesia.
Tra gli autori che abbiamo studiato quest'anno, quello a cui voglio fare riferimento è Giacomo Leopardi con la sua poesia "il sogno". .
Giacomo Leopardi è uno dei maggiori esponenti del romanticismo e uno dei più importanti poeti dell'800. Una delle caratteristiche principali della sua poetica è la visione pessimistica del mondo. Al centro del suo pensiero, infatti, c'era l'infelicità dell'uomo. Egli credeva che nessun uomo potesse godere di un piacere eterno.
Credeva che gli uomini antichi fossero più forti di quelli moderni e che avessero una vita più attiva. Riuscivano infatti a dimenticare il vuoto dell'esistenza. Questa fase del pensiero di Leopardi viene chiamata pessimismo storico perché questa condizione di negatività dell'uomo è dovuta al cambiamento di esso nel corso della storia.
Un'altra fase del pessimismo di Leopardi è il pessimismo individuale. In questa fase egli credeva che la sua infelicità fosse dovuta alla sua malattia che lo aveva sempre fatto sentire diverso da tutti gli altri, visto che a 18 anni aveva già il fisico di un uomo di età avanzata.
Leopardi, non essendo credente, pensava, inoltre, che la specie umana fosse stata creata dalla natura e che il male rientrava proprio nel suo piano.
Secondo lui è stata la natura a dare all'uomo questo desiderio di felicità ma non i mezzi per poterla ottenere e l'uomo non potrà mai soddisfare questo suo desiderio. Egli concepisce la natura come un meccanismo crudele che porta la vita dell'uomo all'infelicità eterna. Questa fase del suo pensiero viene chiamata pessimismo cosmico. Leopardi elabora anche la teoria del piacere. Egli sostiene che la felicità eterna sia irraggiungibile e che quindi all'uomo rimanga solo l'immaginazione, cioè l'alternativa a una realtà noiosa e infelice.
La poesia, o canto, "Il sogno" fu scritta da Giacomo Leopardi negli anni tra il 1820 e il 1821. Essa sintetizza i vari sentimenti del poeta quando immagina, in un suo sogno mattutino, un dialogo tra lui e una giovane donna, morta qualche mese prima a causa della tubercolosi.
Era il mattino, e tra le chiuse imposte
Per lo balcone insinuava il sole
Nella mia cieca stanza il primo albore;
Quando in sul tempo che più leve il sonno
E più soave le pupille adombra, 5
Stettemi allato e riguardommi in viso
Il simulacro di colei che amore
Prima insegnommi, e poi lasciommi in pianto
Morta non mi parea, ma trista, e quale
Degl’infelici è la sembianza. Al capo 10
Appressommi la destra, e sospirando,
Vivi, mi disse, e ricordanza alcuna
Serbi di noi? Donde, risposi, e come
Vieni, o cara beltà? Quanto, deh quanto
Di te mi dolse e duol: né mi credea 15
Che risaper tu lo dovessi; e questo
Facea più sconsolato il dolor mio.
Nella poesia Leopardi racconta di aver sognato una donna che, nella sua breve vita, gli aveva suscitato sentimenti di affetto e amore. Nel sogno la donna si avvicina a lui e gli chiede se si ricordi ancora di lei. Il poeta risponde che certamente si ricordava ancora di lei e le chiese, vedendola triste, se c'era qualcosa che la tormentasse. La donna rispose che il sonno gli aveva offuscato i ricordi e che lei in realtà era morta proprio nel fior della sua giovinezza ed erano passati molti mesi dall'ultima volta che si erano visti. Queste parole addolorarono molto il cuore del poeta che si lamentò del fatto che il destino le avesse riservato una breve vita .
Una piccola parte della poesia "Il sogno"
Anche lui era ancora giovane, nonostante la sua giovinezza non differisse molto dalla vecchiaia. La donna disse quindi che il destino aveva riservato loro una triste vita. Il poeta, colmo di pianto per la morte di lei, le chiese se, quando era ancora in vita, avesse mai provato un sentimento di amore verso di lui.
Ella lo rincuorò dicendo che non era mai stata avara di pietà per lui. Il poeta le chiese quindi di porgergli la sua mano destra e la fanciulla, con modi molto gentili, accettò. Egli portò la sua mano al petto e la baciò. Ella lo guardò teneramente negli occhi e gli disse che ormai lei era priva di bellezza e che quindi lui fremeva d'amore inutilmente.
La ragazza gli disse poi che era il momento di dirsi addio e che la morte li aveva ormai separati per sempre. Così il poeta, ansimando e piangendo, si risvegliò dal sonno, ma sembrava che ancora la vedesse nella luce della stanza.
Il tema dominante è sicuramente la disperazione. In questa poesia il poeta, infatti, esprime, in forma poetica, tutti i suoi sentimenti e il dolore che provava per la morte della fanciulla che ogni giorno guardava e ascoltava dal balcone quando era ancora in vita.
La poesia fa parte degli idilli leopardiani ed è composta da 100 versi endecasillabi sciolti e il poeta utilizza una forma poetica e culturale molto simile a quella di Petrarca.
Molte volte la vita ci riserva delle brutte sorprese. La perdita di un giovane proprio nel fiore dei suoi anni è sicuramente un evento tremendo e doloroso. è già molto difficile accettare, per esempio, la morte di un anziano che ha già vissuto pienamente la sua vita e quindi diventa praticamente ingiustificabile la morte improvvisa di un giovane. Molte volte è capitato anche a me, come Leopardi, di sognare una persona a me cara che non ho più accanto. Nei sogni però, la maggior parte delle volte, ci si dimentica del mondo reale , solo quando ci svegliamo ci rendiamo conto di ciò che è successo e vorremmo tornare indietro per goderci più a lungo e più consapevolmente quel momento.
Racism was widespread in america, but there is one man in particular who fought to destroy these ideals: his name was Martin Luther King. He was born on the 15th of January 1929.He was an American Christian minister and activist who became the leader of the Civil Rights Movement from 1955 until his assassination in 1968. The Civil Rights Movement wanted African Americans to have the same right of freedom and equality for all Americans.
Martin Luther King believed in non-violent protest and he organised many campaigns against racial discrimination. Although the police frequently arrested him and sent him to prison, he continued to fight for the ideals he believed in.
King, a man of great culture and humanity and a follower of the non-violent methods of struggle created by Gandhi, received the nobel peace prize, on 14 October 1964, for making Americans understand that there is no difference between blacks and whites.
King was assassinated by a fanatic in 1968.
August 28, 1963, there was an important civili rights protest in Washington: Martin Luther King spoke to the people about his dream for the future: freedom and equality for all Americans.
He began with the words: I have a dream. His speech became famous all over the world. He dreamed that his 4 children and all the sons of those who were slaves, will live in a nation where people are not judged by the color of their skin but by the qualities of their character. At that time everyone who had different skin colors could not find accommodation in city hotels, could not use public transport or simply sit next to a white American. King said he would do anything to make his dream come true
This speech is certainly one of the most famous of the twentieth century and has become a symbol of the fight against racism in the United States.
Unlike his fellow speakers in Washington, King still didn't have the text ready the day before. He didn't even sit down to write the speech until ,after arriving at his hotel room later that evening, he finished up a draft after midnight . Thanks to this speech many people began to uphold his ideals and increased the riots to obtain the same rights as white Americans.
His commitment has produced many results in the fight against racism and has given hope to many people
Este personaje de ficción es conocido en la mayor parte del mundo por el libro en el que es protagonista: El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha. Este libro es uno de los que se ha traducido a más idiomas.
Don Quijote, mejor conocido como El Caballero de la Triste Figura, es el prototipo del hombre bueno y noble que quiere imponer sus ideales caballerescos del amor, el honor y la justicia. Es un hombre alto, muy delgado, con una larga barba y mucha imaginación. Es un hidalgo culto a pesar de que nunca ha salido de su pueblo natal.
Don Quijote también tiene un amigo fiel, quien es también su fiel ecudiero, llamado Sancho Panza,
quien para él es una figura fundamental que lo completa y, al mismo
tiempo, su contraste. Sancho es , bajo, barrigudo y muy ingenuo, pero a
la vez leal, y representa el buen sentido que alguna vez tiene que contener
la fantasía desviada de su señor.
Don Quijote fue un gran lector y a fuerza de leer libros de caballerías el sueño de tener una vida aventurera se desarrolló en él. Por lo tanto decidió de convertirse en caballero andante para escapar de la realidad monótona y aburrida. Los caballeros andantes iban por los caminos a caballo, con una lanza en la mano, una espada colgada del cinto y un escudo apretado contra el pecho. Quiere identificarse con esas figuras medievales que encuentra en obras épicas y caballerescas, quiere vivir como caballero en busca de aventuras.
Como ya hemos anticipado, Don Quijote tenía mucha imaginación y comenzó a imaginar a los enemigos para pelear como gigantes que en realidad son molinos de viento.
Interpreta a su modo todo cuanto lo rodea y, cuando su escudero Sancho quiere sacarle de su error, él lo niega rotundamente. Todo esto, sin embargo, va muy lejos de la realidad y Don Quijote se presenta a los demás como un ser extraño y ridículo, como un loco. Don quijote sigue manteniendo temerariamente sus convicciones a pesar de lo que la gente pensaba de él y continuó viviendo sus aventuras con su amigo más fiel, Sancho Panza.
todos somos libres de hacer lo que nos gusta y todos tienen derecho a seguir sus sueños,pero, a pesar de la vida muchas veces, como le sucedió a Don Quijote, puede parecer monótono y aburrido, no tiene sentido usar tus sueños como refugio para escapar de la realidad. Es precisamente la realidad la que nos permite apreciar lo que tenemos.
Nel periodo del 900 anche molti artisti mostrarono interesse, oltre alla realtà, anche a quello che crea il nostro inconscio e cercarono di rappresentare nelle loro opere i sogni
Il surrealismo è un movimento artistico d'avanguardia nato nel 1924, grazie al Manifesto del surrealismo, pubblicato dal poeta francese Andrè Breton, che fu ispirato dalla lettura del libro "L'interpretazione dei sogni" con il quale capì che l'inconscio e il sogno non avevano avuto un ruolo importante nella società moderna e decise di creare questo movimento artistico proprio per valorizzarli.
"La chiave dei sogni" di Renè Magritte
Il surrealismo si espande in tutta Europa, ma non riguarda solo l'arte, ma anche la letterature, la poesia, la fotografia, il cinema e il teatro.
I surrealisti vogliono rappresentare l'inconscio, ciò che emerge durante un sogno, negli incubi o nei nostri comportamenti spontanei e inspiegabili. Tra i maggiori esponenti del movimento ricordiamo: Salvador Dalì, Renè Magritte, Max Ernst, Joan Mirò. Le opere surrealiste rappresentano il sogno, l'allucinazione o il ricordo improvviso, in modo che sembrino la pura realtà.
"L'uomo invisibile" di Salvador Dalì
Mettono anche in evidenza le assurdità di situazioni che noi reputiamo normali e che fanno parte della quotidianità. Contengono degli elementi buffi o inquietanti, che ci mettono di fronte a una realtà che conosciamo, ma che non riusciamo a capire creandoci dei dubbi.
Non c'è un linguaggio preciso per l'arte surrealista, infatti, ogni artista si esprime a modo suo, utilizzando tecniche e materiali diversi.
Nella slide precedente ci sono due esempi di quadri surrealisti: il primo è stato creato da Renè Magritte che ha rappresentato degli oggetti che noi siamo certi di conoscere ma le scritte messe al di sotto di essi ci lasciano delle perplessità. L'uovo, per esempio, è l'acacia, la scarpa è la luna e così via.
Il secondo quadro, invece, è stato realizzato da Salvador Dalì. Egli, all'interno di esso crea degli inganni visivi, affermò, infatti, che la sua pittura si basava sul principio di "guardare un oggetto e vederne un altro". Nel quadro troviamo, per esempio, il volto di un uomo che però nasconde anche altro: i suoi capelli diventano delle nuvole, mentre i suoi occhi sono delle sfere azzurre che troviamo in fondo al paesaggio. Troviamo anche una testa scolpita che però si trasforma anche in un vaso e tanto altro. Tutto ciò è finalizzato a creare nella nostra mente delle certezze che poi saranno messe in dubbio fino a scomparire del tutto.
Uno dei principali sogni che ha accompagnato l'uomo durante la storia è il sogno della ricchezza eterna
come si presenta l'oro grezzo
l'oro è un metallo di colore giallo, essendo molto fragile viene spesso unito ad altri metalli per renderlo più resistente. Questo però cambia il suo colore originario, infatti, se viene unito al ferro si creano delle sfumature verdi o se viene unito al rame le sfumature saranno rossastre. Fa anche parte di uno dei migliori conduttori di elettricità, dopo l'argento e il rame. Essendo poco suscettibile ai fenomeni di ossidazione viene utilizzato per conduttori di dimensioni microscopiche.
L'oro non è sempre visibile ad occhio nudo ed è per questo che anche nelle miniere d'oro è difficile vederlo.
L'oro è estratto dai depositi alluvionali per dilavamento e dai minerali rocciosi per metallurgia estrattiva. Già dal 1880 il Sudafrica è stato fonte di quasi due terzi dell'oro estratto in tutto il mondo e i giacimenti, in alcuni suoi stati, sono tra le miniere più profonde al mondo. Anche in Italia ci sono molti giacimenti d'oro, alcuni anche più
grandi di quelli presenti in Sudafrica, ma a causa dei problemi ambientali e dei costi non vengono sfruttati.
L'unità di misura per calcolare la purezza dell'oro, quando è legato ad altri metalli, è il carato: l'oro puro è di 24 carati. L'oro che troviamo nelle gioiellerie non supera i 18 carati. Per calcolare il valore dell'oggetto bisogna anche tenere conto del valore del metallo con cui è legato. Il prezzo dell'oro viene fissato dai mercati, ma, dal 1919 è la borsa di Londra a stabilire un prezzo di riferimento. Dal 2014 però la fissazione del prezzo è stata affidata a Ice Benchmark Administration.
Un po' di storia
l'oro è il metallo più apprezzato dall'uomo fin dai tempi della preistoria. veniva utilizzato soprattutto dagli egizi e si diceva infatti che in Egitto l'oro fosse comune come la polvere. Fu un elemento molto importante sia politico che economico e veniva utilizzato soprattutto per la manifattura di ornamenti, gioielli e oggetti rituali.
Viene inoltre citato molto spesso anche nell'antico testamento, ricordiamo, per esempio, il vitello d'oro, una divinità che gli ebrei avevano creato. La sua preziosità era conosciuta anche nell'antica Grecia. L'oro è stato sempre considerato uno dei metalli più preziosi e il suo valore è stato utilizzato per valutare gli stati in molti periodi storici.
Il sogno che lo fece convertire al cristianesimo
Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Grande, fu una delle figure più importanti dell'impero romano e che permise la diffusione del cristianesimo. Costantino si orientò verso il monoteismo quando doveva andare a Roma per combattere contro Massenzio. Poco dopo mezzogiorno, mentre stava pregando, apparve in cielo una croce con sopra scritto Hoc signo victor eris: con questo simbolo vincerai. Si crede che questa visione gli apparve in sogno, ma ci sono altri che, invece, pensano che apparve nella realtà e che anche gran parte dell'esercito lo vide.
Nella notte successiva gli sarebbe apparso Cristo dicendogli di adottare il segno che aveva visto come proprio vessillo. Il giorno dopo Costantino chiamò dei cristiani per chiedergli di istruirlo sul cristianesimo, visto che ancora non ne era a conoscenza.
Si dice anche che, dopo la visione, Costantino fece incidere sui labari dei soldati la lettera greca «chi», il simbolo del Dio cristiano.
Il giorno della visione, subito dopo il tramonto, in cielo, si vide una costellazione a forma di croce, chiamata "il cigno". Sotto di essa si trova la costellazione dell'Aquila, simbolo di Roma, e questa circostanza non fece altro che rafforzare i significati simbolici della visione.
Nel battistero paleocristiano di San Giovanni possiamo trovare un segno della visione di Costantino. Sulla cupola, infatti, è presente un bellissimo mosaico che ricorda questa visione.
Ancora non è stato scoperto quale sia il luogo in cui avvenne il miracolo e per questo nacquero diverse leggende.
Secondo i pagani, però, Costantino avrebbe avuto un sogno mentre visitava il tempio di Apollo-Grannus e avrebbe visto 3 X o tre corone d'alloro. Insomma, le interpretazioni sulla visione, o sogno, di Costantino sono davvero tante, ma purtroppo non si è ancora trovata una risposta certa.
Il sogno della fama
Michael Jordan nasce il 17 febbraio 1963 a New York, nel quartiere di Brooklin, da un'umile famiglia. Tutti noi lo conosciamo come la leggenda del basket americano.
Era un ragazzo molto timido tanto che volle frequentare per tre anni un corso di economia domestica avendo paura di non riuscire a sposarsi.
Già alle medie emergono le sue capacità da atleta e inizia il suo sogno di fare carriera nel mondo del basket. Per il suo allenatore però non era abbastanza e decide di non sceglierlo per far parte della squadra della scuola media.
Però, nelle poche partite a cui gli è consentito partecipare, riesce a farsi valere e dopo un anno di duro lavoro diventa subito famoso in tutto lo stato tra i migliori giocatori del
campionato scolastico.
Alla North Carolina university, al suo primo anno segna il tiro decisivo
nella finale della NCAA, la famosa lega universitaria americana di basket.
Per la sua grande passione sportiva decide di abbandonare l'università e
partecipa alle Olimpiadi di Los Angeles, vincendo la coppa d'oro.
Viene scelto come terzo giocatore dai Chicago Bulls. La gara d'esordio è contro Washington. Al termine della prima stagione, dopo pochi mesi, viene votato per partecipare all'Allstar Game, che gli permetterà di aumentare la sua fama.
Non fece in tempo a cominciare la seconda stagione che una frattura da stress gli costò 5 mesi di stop. Al rientro voleva dimostrare che le sue capacità erano sempre le stesse e si mise in gioco. Così, nei playoff, segna 63 punti contro i Boston Celtics di Larry Bird, la sua miglior prestazione di sempre.
Riesce a vincere diverse gare con risultati sempre più stupefacenti. Viene anche soprannominato "Air" per la sua capacità di volare a canestro.
Grazie ai suoi risultati riesce a ottenere una grande fama, ma ad un certo punto della sua carriera, che ormai aveva ottenuto risultati inimmaginabili, annuncia, inaspettatamente, il suo ritiro dicendo che aveva perso ogni motivazione e che voleva dedicarsi alla famiglia.
Dopo qualche anno però si reca con delle guardie del corpo ad una conferenza stampa dicendo di essere tornato e di voler continuare per un'altra, o forse ultima, stagione.
Il ritiro definitivo arriva nel 2003, lasciandosi alle spalle una serie di interminabili record
Domenico Modugno fu il cantante che vinse il Festival di Sanremo nel 1958. Grazie a lui si apre il periodo dei cantautori.
Con "cantautore" si intendono tutti quei cantanti che scrivono personalmente le parole e la musica dei loro brani. Ognuno di loro esprime i propri sentimenti e le proprie emozioni, proprio come i poeti. Possono non essere dei cantanti o non avere una bella voce, ma conquistano sempre il pubblico.
Domenico Modugno riuscì a cambiare il modo di concepire la musica in un periodo in cui, invece, aveva delle rigide etichette. Grazie alla sua voce e al suo carisma riesce sempre a coinvolgere e ipnotizzare il pubblico. Ha sempre avuto una voce molto squillante e le melodie e le parole che utilizzava per le sue canzoni non fecero altro che aumentare la sua fama. Cominciò la sua carriera nel mondo della televisione come attore e non come cantautore.
Egli proveniva dalla Puglia ma il rapporto con questo suo paese d'origine è sempre stato molto problematico. Questo perché nei testi delle sue canzoni utilizzava molto spesso anche il dialetto pugliese che però si confondeva molto con quello della Sicilia e incominciarono a girare voci sul fatto che provenisse da lì. Egli approfittò di questo fraintendimento e non smentì le voci che circolavano.
All'inizio le sue canzoni non avevano molto successo, ma il tempo cambiò le fece rivalutare
Modugno presenta al Festival di Sanremo la canzone "nel blu dipinto di blu", conosciuta anche come "Volare", che gli fece ottenere, inaspettatamente, il primo premio. Sicuramente è una delle canzoni italiane più famose in tutto il mondo.
"Nel blu dipinto di blu" racconta la storia di un sogno: volare libero sul mondo, intuibile dalla frase "penso che un sogno così non ritorni mai più" ed è proprio questa frase a dare inizio alla visione di un uomo che confondendosi col colore del cielo, che gli ricorda gli occhi della sua amata, sfocia in un volo di libertà. Il testo della canzone presenta versi molto semplici ma pieni di valore simbolico, che esprimono gli ideali di libertà.
Le parole del brano furono scritte anche grazie a Franco Migliacci che
ebbe una grande ispirazione dopo essersi svegliato da un incubo notturno.
La prima cosa che vide fu un dipinto, di fronte al suo letto, che rappresentava
un uomo che volava e una figura dipinta di blu, da qui la frase "mi dipingevo
le mani e la faccia di blu", presente nel testo.
Lui e Modugno lavorarono a lungo sul ritornello della canzone fino a che Modugno si alzò per chiudere la finestra e guardando fuori disse in modo istintivo la parola "Volare" e da questa parola prese spunto per il suo ritornello.
Ciò che rende ancora più significativa la canzone, è la fantastica interpretazione di Modugno che sul palco si presenta libero e spensierato e che arrivato al ritornello spalanca le braccia come se stesse per librarsi in volo