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LA ROCAMBOLESCA FUGA DI ANGELICA
OTTAVA 10:
Dove, poi che rimase la donzella,
ch’esser dovea del vincitor mercede,
inanzi al caso era salita in sella,
e quando bisogno le spalle diede,
presaga che quel giorno esser rubella
dovea Fortuna alla cristiana fede:
entrò in un bosco, e ne la stretta via
rincontrò un cavalier ch’a piè venìa.
OTTAVA 56:
Forse era ver, ma non però credibile
a chi del senso suo fosse signore;
ma parve facilmente a lui possibile,
ch’era perduto in via più grave errore.
Quel che l’uom vede, Amor gli fa invisibile,
e l’invisibil fa vedere Amore.
Questo creduto fu; che ‘l miser suole
dar facile credenza a quel che vuole.
OTTAVA 58
- GELOSIA nei confronti di Orlando
- pretende di interpretare Angelica, va OLTRE la sua volontà
- visione MASCHILISTA
- un cavaliere FRAGILE
- è messo in RIDICOLO
OTTAVA 58
"Corrò la fresca e matutina rosa,
che, tardando, stagion perder potria.
So ben ch’a donna non si può far cosa
che più soave e più piacevol sia,
ancor che se ne mostri disdegnosa,
e talor mesta e flebil se ne stia:
non starò per repulsa o finto sdegno,
ch’io non adombri e incarni il mio disegno.”
La verginella è simile alla rosa,
ch’in bel giardin su la nativa spina
mentre sola e sicura si riposa,
né gregge né pastor se le avvicina;
l’aura soave e l’alba rugiadosa,
l’acqua, la terra al suo favor s’inchina:
gioveni vaghi e donne inamorate
amano averne e seni e tempie ornate.
Ma non sì tosto dal materno stelo
rimossa viene e dal suo ceppo verde,
che quanto avea dagli uomini e dal cielo
favor, grazia e bellezza, tutto perde.
La vergine che ‘l fior, di che più zelo
che de’ begli occhi e de la vita aver de’,
lascia altrui corre, il pregio ch’avea inanti
perde nel cor di tutti gli altri amanti.
Oh gran bontá de’ cavallieri antiqui!
Eran rivali, eran di fé diversi,
e si sentian degli aspri colpi iniqui
per tutta la persona anco dolersi;
e pur per selve oscure e calli obliqui
insieme van senza sospetto aversi.
Da quattro sproni il destrier punto arriva
ove una strada in due si dipartiva.
ESALTAZIONE DEGLI ESTE
OTTAVA 4: (PROEMIO)
Voi sentirete fra i piú degni eroi,
che nominar con laude m’apparecchio,
ricordar quel Ruggier, che fu di voi
e de’ vostri avi illustri il ceppo vecchio.
L’alto valore e’ chiari gesti suoi
vi farò udir, se voi mi date orecchio,
e vostri alti pensier cedino un poco,
sí che tra lor miei versi abbiano loco.
- meccanismo della ricerca
- errare umano: influenza della fortuna
- fallibilità del giudizio umano
- può essere: CICLICA o INCONCLUSIVA
- può portare a: SCONTRO o UNIONE
Non molto va Rinaldo, che si vede
saltare inanzi il suo destrier feroce:
— Ferma, Baiardo mio, deh, ferma il piede!
che Tesser senza te troppo mi nuoce. —
Per questo il destrier sordo a lui non riede,
anzi piú se ne va sempre veloce.
Segue Rinaldo, e d’ira si distrugge:
ma seguitiamo Angelica che fugge.
-Tramite l'ironia l'autore riesce ad abbassare la figura del cavaliere (eguaglia saraceni a francesi) e a chiarire il suo punto di vista.
-E' una tecnica per trasmettere leggerezza e non giudicare.
-Garantiscono la descrizione effettiva di passioni e comportamenti degli uomini
-Assenza di insegnamenti morali e elevazione dei contemporanei: scopo intrattenivo.
"chiare onde"
"fresca erba"
"liquide onde"
"alte querce"
"fresca stanza"
Quel dí e la notte e mezzo l’altro giorno
s’andò aggirando, e non sapeva dove.
Trovossi al fine in un boschetto adorno,
che lievemente la fresca aura muove.
Duo chiari rivi, mormorando intorno,
sempre l’erbe vi fan tenere e nuove;
e rendea ad ascoltar dolce concento,
rotto tra picciol sassi, il correr lento.
- L'oggettificazione della donna
- Maschilismo al giorno d'oggi
- Amore cieco: "Quel che l'uom vede, Amor gli fa invisibile, e l'invisibile fa vedere Amore"
- Libro "Dice Angelica" di Vittorio Macioc
sotto-obiettivi:
-5.1: “Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne”
-5.2: “Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo.”
Associazione che usa l'anello di Angelica come simbolo contemporaneo di solidarietà femminile e di riscatto per tutte le donne, non soltanto le vittime di abusi e soprusi.
L'anello magico dell'Ariosto rendeva invisibile l'amata per scappare dai suoi pretendi nel momento del bisogno.
'De l'annel c'ha nel dito si rammenta che può salvarla'