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Transcript

La lezione di danza

Pietro Longhi

Analisi dell'opera

by Semwell Ferrari

Anno Domini 2019

Dati storici

Autore

L'autore dell'opera è Pietro Longhi.

Fu un pittore veneziano che visse a stretto contatto con il mondo teatrale di Carlo Goldoni.

L'artista, pittore dell'alta borghesia mercantile veneziana, ripropone nella sua pittura una cronaca puntuale del costume sociale della sua epoca.

Presunto autoritratto di Pietro Longhi (circa 1759)

Datazione

Il quadro fu realizzato nel corso anno 1741, poco dopo l'allontanamento dell'autore dalla famiglia bolognese dei Crespi, per avvicinarsi a un tipo di pittura che prediligeva le rappresentazioni di scene di conversazione inglesi o francesi.

Datazione

Commitente

"Concertino", 1741

Commitente

I committenti dell'opera furono presumibilmente membri della famiglia Contarini, che commissionarono l'opera insieme ai dipinti "Concertino", "Il sarto" e "La toletta"

"Il sarto", 1741

"La toletta", 1741

Luogo di realizzazione

Poiché il dipinto ritrae una scena di vita quotidiana della borghesia veneziana, il suo luogo di realizzazione è

Venezia, Italia.

Luogo di conservazione

Il dipinto, molto apprezzato dagli artisti dell’epoca, fu donato nel 1838 da Girolamo Contarini alle

Gallerie dell'Accademia di Venezia.

Ubicazione delle Gallerie a Venezia.

Gallerie dell'Accademia di Venezia, Venezia.

Funzione

La funzione del quadro è espositiva.

Quando fu realizzato insieme agli altri quadri della serie, presumibilmente esso aveva una funzione narrativa, poiché era rappresentazione della vita quotidiana di una fanciulla della media borghesia.

Fonti

Molti studiosi pensano che questo dipinto sia una derivazione della composizione di uguale tema custodito nell’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera assegnato al pittore a G. M. Crespi.

Dati tecnici

Natura dell'opera

L'opera è un dipinto.

Materiali

Il supporto del dipinto è una tela, la quale è stata dipinta con tempera ad olio.

Si tratta di una tecnica pittorica che utilizza pigmenti dai colori molto vividi in polvere mescolati con oli essicanti.

Questa tecnica è utilizzata molto di frequente già a partire da Jan van Eyck, che contribuì a diffonderla in tutta Europa.

Tecnica pittorica

La tecnica del colore a olio permette la creazione di effetti di luce e di resa delle superfici mai viste prima.

Il pittore, attraverso il minuzioso disegno e le piccole pennellate cariche di colore, restituisce la preziosa trama delle stoffe, le frivole cuffiette e un'atmosfera galante e mondana.

Un disegno che ritrae la coppia danzante è conservato al Museo Correr di Venezia e, sullo stesso foglio, le mani del maestro di ballo sono riprodotte con grande finezza per quattro volte. Questo dimostra quanto il pittore ricercasse una puntuale resa del “vero” prima della stesura definitiva.

Dimensioni

60 cm

Dimensioni

49 cm

Figurativo

Profano

Soggetto

Il pittore “fotografa”, con grazia leggera e sottile ironia, uno dei momenti dedicati all’educazione delle giovani nobili.

Il maestro impartisce la lezione alla ragazza che, sicura del proprio portamento elegante, danza davanti alla donna compostamente seduta.

La danza aveva un'importanza fondamentale nelle feste organizzate dalla società veneziana dell'epoca, in quanto esse erano allestite con l’intento di sfoggiare le ricchezze acquisite, ma forse anche per occultare l’incalzante decadenza della Repubblica.

Ambiente

L’ambiente, arredato con divani e specchiera, è intimo e raccolto secondo la moda dell’epoca.

Abbigliamento

Benché in questo quadro non sia pienamente visibile, altre fonti dimostrano che le donne dell'epoca sotto gli abiti indossano il busto rigido, le calze di seta, mutande lunghe infiocchettate e il panier, ovvero quella gabbia in vimini o stecche di balena che allarga la gonna.

La moda dell'epoca era dettata da Parigi.

Abbigliamento

Il violino

Il violino, nato in epoca barocca, è uno strumento molto vistoso, simbolo della frivolezza che caratterizza il periodo rococò.

Violino

Oggetti

Sullo sgabello in primo piano sono posati il tricorno e lo spadino del maestro, oggetti imprescindibili per ogni geniluomo del XVIII secolo.

Oggetti

Aspetto formale

La tela, concordemente ad altri quadri del Longhi, è caratterizzata da un peculiare cromatismo, caldo e vivace.

Il pittore, dall’acutissimo spirito di osservazione e dall’ironia sottile, è un rigoroso narratore della realtà veneziana, che ritrae con forte obiettività la vita quotidiana.

Stile

Alla luce delle considerazioni fatte, si può concludere che il dipinto appartiene alla corrente artistica del rococò, poiché caratterizzato da una generale leggerezza.

Inoltre, il quadro è caratterizzato da un forte realismo e una notevole aderenza ai costumi dell'epoca. Persino il soggetto attinge alla vita quotidiana.

Tuttavia, a differenza di altri pittori veneziani dello stesso periodo (cfr. Canaletto), Longhi non appartiene alla sottocorrente del vedutismo, in quanto preferisce ritrarre interni, piuttosto che paesaggi e città.

Stile

Teatro di Goldoni

I soggetti del Longhi sono protagonisti di una commedia, che è quella della vita: i suoi personaggi paiono essere posti ad interpretare la parte che l’artista ha deciso di affidare loro, offrendo sguardi e gesti a una platea immaginaria.

Per queste ragioni, la pittura del Longhi è da sempre associata al teatro di Goldoni: come Goldoni creò un nuovo teatro ispirato alla vita reale, così Longhi dipinse la storia a lui contemporanea, scevra da ogni pregiudizio: a metà fra la consapevolezza della propria decadenza e il desiderio di goderne appieno.

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