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La Rivoluzione Russa
IL CROLLO DEL REGIME ZARISTA
Le ripercussioni della Prima Guerra Mondia...
Le ripercussioni della Prima Guerra Mondiale causano lo schianto delle strutture dell’Impero zarista.
La produzione agricolare bassa,agricoltura scarsa,rete d...
La produzione agricolare bassa,agricoltura scarsa,rete dei trasporti,burocrazia corrotta.
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Nascita di scioperi a causa della morte per la fame e freddo.
Nascita di scioperi a causa della morte per la fame...
Il rifiuto della guerra si coniuga con la rivendicazione della terra da parte dei contadini.
Il rifiuto della guerra si coniuga con la rivendicazio...
LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE
LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE
presieduto da Lenin.
VERSO LA DITTATURA COMUNISTA
La dittatura del proletariato assunse i tratti della dittatu...
La dittatura del proletariato assunse i tratti della dittatura militare.
La pena di morte fu ripristinata nel giugno 1918 e tra le vittime vi mfurono lo zar e la sua famiglia,fucilati il mese successivo a Ekaterinenburg.
Jakov Michajlovič Jurovskij fu incaricato di occuparsi personalmente della preparazione, dell'esecuzione e del successivo occultamento dell'eccidio della famiglia imperiale e delle persone che l'avevano seguita: in totale sarebbero morte 11 persone. Venne nominato comandante della Casa a destinazione speciale, ossia della Casa Ipat'ev, dove erano detenuti lo zar deposto Nicola II e tutta la sua famiglia, e nelle loro ultime settimane di vita gestì i ritmi della casa.
I Romanov vivevano sotto stretta sorveglianza e la convivenza con le guardie rosse era costellata di soprusi e angherie da parte di queste ultime verso l'ormai impotente famiglia, specialmente verso le figlie adolescenti dell'ex sovrano . Sotto il precedente comandante della casa, i furti e gli scherzi triviali verso la famiglia erano all'ordine del giorno e i Romanov avevano persino difficoltà a tutelare la salute del figlio minore di Nicola II, malato di emofilia, e della ex zarina , sofferente di sciatica.
Con l'arrivo del commissario Jakov Michajlovič Jurovskij
il regime della Casa a destinazione speciale cambiò:
le guardie furono disciplinate a non avere contatti
con i prigionieri e i furti cessarono improvvisamente.
La notte tra il 16 e il 17 luglio, alle 11 di sera, Jurovskij chiamò il suo assistente Medvedev e gli diede le seguenti disposizioni:
raccogliere 11 revolver dai soldati della casa;
avvisare il corpo di guardia della casa di non allarmarsi, se avesse udito degli spari.
A mezzanotte, Jurovskij svegliò i Romanov e ordinò loro di prepararsi per una partenza; spiegò che, in concomitanza dell'arrivo imminente dei bianchi in città era scoppiata una sommossa e che sarebbe stato più sicuro trasferirli altrove. Mezz'ora più tardi la famiglia scese le scale e Jurovskij li invitò ad entrare nella stanza del pianterreno. Alludendo alla sua professione di fotografo, il commissario li dispose come per una fotografia. Quando tutto fu pronto, Jurovskij chiamò il commando armato e 10 uomini si ammassarono sulla porta attendendo l'ordine.Gli uomini ammassati sulla porta tesero i revolver e bersagliarono sul gruppo:
Nella confusione generale, i pianti e le urla delle ragazze confondevano gli uomini, che non riuscivano a mirare correttamente; le figlie, avendo cucito alcuni gioielli nei vestiti, dovettero subire più colpi prima di cadere e far cessare le urla che disturbavano i carnefici.
I gioielli cuciti negli abiti facevano rimbalzare i proiettili sui corpi delle donne, che ferite e spaventate, non sembravano smettere di dibattersi in preda al dolore e al terrore. Dopo circa venti minuti, l'esecuzione ebbe termine. Tuttavia, al momento di trasportare i corpi all'autocarro, il commando si accorse che non
tutti erano morti. I cadaveri vennero caricati su una camionetta che, seguita
dal commando di Jurovskij, si addentrò nel bosco di Koptjakij per passare
alla fase dell'occultamento. A metà strada l'autocarro si impantanò:
il commissario decise quindi di bruciare sul posto due corpi per confondere
un'eventuale futura indagine dei bianchi. Dopo la prima cremazione e il disincaglio
del carro, Jurovskij e i suoi arrivarono nel luogo prescelto: una cava abbandonata
chiamata la radura dei quattro fratelli (per la presenza di quattro ceppi di abeti).
Lì i cadaveri vennero spogliati (fu allora che gli uomini scoprirono i gioielli nascosti dalla zarina e dalle figlie) e fatti a pezzi con asce e coltelli; gettati nella cava, vennero cosparsi di acido solforico e
poi dati alle fiamme.
Il giorno seguente all'esecuzione, Sverdlov interruppe i lavori del comitato centrale di Mosca e mormorò qualcosa a Lenin, che dice a voce alta: «Il compagno Sverdlov ha da fare una dichiarazione». «Devo dire» dice Sverdlov «che abbiamo ricevuto notizie da Ekaterinburg. Per decisione del Soviet regionale, è stato fucilato Nicola II in un tentativo di fuga mentre le truppe cecoslovacche si avvicinavano alla città. Il presidium del comitato esecutivo centrale panrusso approva tale decisione». Segue un "silenzio generale", fino a quando Lenin non propone di continuare il lavoro interrotto.
Il 20 luglio venne pubblicato a Ekaterinburg il decreto dell'eseguita esecuzione:
« Decreto del Comitato esecutivo del Soviet degli Urali dei deputati operai, contadini e dell'Armata Rossa. Avendo notizia che bande cecoslovacche minacciano Ekaterinburg, capitale rossa degli Urali, e considerando che il boia coronato, qualora si desse alla latitanza, potrebbe sottrarsi al giudizio del popolo, il Comitato esecutivo, dando corso alla volontà del popolo, ha decretato di procedere all'esecuzione dell'ex zar Nikolaj Romanov, colpevole di innumerevoli crimini sanguinosi. »
Nonostante il Soviet centrale di Mosca avesse negato in seguito lo sterminio dell'intera famiglia, comunicando la sola fucilazione dello zar "in un tentativo di fuga", e nonostante gli sforzi di Jurovskij e dei suoi uomini di occultare nel modo più assoluto ogni traccia dell'esecuzione di massa, i resti nella cava dei quattro fratelli sono stati portati alla luce nel 1979.
Il governo aveva 2 obbiettivi:
Pensando a ciò il Congresso dei soviet aveva approvato due decreti:
Il primo sanciva l'abolizione della grande proprietà terriera
Con il secondo si indicava la necessità di invitare i paesi ancora impegnati nella Grande guerra a intavolare trattative per una pace democratica
La guerra civile ebbe profonde ripercussioni sull’organizzazione economica del paese:
La guerra civile ebbe profonde ripercussioni sull’organizzazio...
Quando la guerra ebbe inizio, le condizioni della Russia erano drammatiche:
ai danni provocati dal conflitto mondiale
si aggiungevano le perdite di materie prime;
la produzione agricola, quella industriale e gli scambi commerciali languivano.
a partire dal 28 giugno 1918, furono nazionalizzate tutte le imprese .
tutte le attività economiche furono poste sotto il controllo del potere centrale;
Altre conseguenze del comunismo di guerra riguardarono :
La regolamentazione del commercio;
Altre conseguenze del comunismo di guer...
Un diffuso malessere e numerose rivolte...
L’assicurazione delle forniture alimentari per mezzo di requisizioni forzate;
…come l’ammutinazione dei marinai di Kronstadt.
Nel 1921 vara la NEP :
Nel 1921 vara la NEP :
Lo stato continua ad esercitare un controllo sull’economia ma :
azienda (fino a 20 dipendenti)
Nel marzo del 1919 era stata fondata la Terza Internaziona...
Nel marzo del 1919 era stata fondata la Terza Internazionale, che impegnava i partiti comunisti aderenti a lottare per estendere la rivoluzione.
Dopo la rivoluzione di ottobre, estoni, lituani, lettoni e finlandesi avevano costituito Stati indipendenti...
Con l’URSS nacque un nuovo Stato a struttura federale che riconosceva le nazionalità...
Il potere venne accentrato a Mosca.
Lo stanilismo
L'edificazione del potere staliniano
-Grigorij Efimovič Novy, noto come Rasputin nasce a Pokrovskoe, sperduto paesino della Siberia;
-Con certezza possiamo dire solamente che nacque a metà del diciannovesimo secolo.
-Chiamato anche il “monaco pazzo” o “lo stregone”, a lui vengono associati argomenti quali la fine della Russia zarista, l’esoterismo, la pazzia e le orge.
Nello stanzone della sua casa si erano riuniti i capifamiglia di Pokrovskoe per consultarsi su un misterioso furto di cavalli; Grigorij, che all’epoca era un bambino che stava rannicchiato febbricitante sotto le coperte, all’improvviso si alzò gridando che il ladro era uno dei presenti, il più ricco e insospettabile.
Risultò vero.
Questa fu la prima stranezza che Grigorji manifestò.
-Rasputin condusse i primi anni di vita senza allontanarsi dal suo piccolo mondo rurale,per questo motivo il giovane Grisha (come lo chiamavano in famiglia) crebbe nella più assoluta ignoranza, lavorando nei campi accanto al fratello Misha.
-Caduto nei terribili gorghi gelidi del fiume Tjura insieme a Misha, riuscì a trarre in salvo se stesso e il fratello.Misha, morì dopo qualche settimana, ma Grigorij cominciò un lungo periodo di degenza, con forti attacchi di febbre durante uno dei quali ebbe una visione: secondo le sue parole, la Vergine Maria gli apparve e il ragazzo guarì improvvisamente.
-Grigorij cominciò ad interessarsi maggiormente alla religione ed al mondo degli starec, monaci e profeti erranti che venivano accolti con assoluto rispetto nei villaggi russi.
-Nelle ultime settimane prima dell’agguato era stato convinto a lasciare raramente la propria abitazione in via Gorohovaja 64, e lo stesso ministro Protopopov lo aveva avvertito dell’esistenza di un complotto per eliminarlo.
-L’uccisione di Rasputin era stata studiata nei minimi particolari: Jusupov disse al monaco che sarebbe passato a prenderlo per portarlo nella sua bellissima casa, dove avrebbe conosciuto la moglie, gozzovigliato con pasticcini e madera (il liquore preferito dal siberiano) per poi recarsi nel quartiere zigano per un’orgia.
-Dopo la mezzanotte, la carrozza del principe Jusupov caricò la vittima predestinata, vestita per le grandi occasioni.
Le strade della capitale, in quella fredda notte di dicembre, erano deserte, e pochi occhi indiscreti avrebbero potuto fare da testimoni.
-La scena del delitto fu in un salotto di casa Jusupov.
-Per due interminabili ore Rasputin attese l’arrivo dell’affascinante moglie di Jusupov, intrattenuto dal principe con la musica, e degustando i famosi pasticcini e madera avvelenati.
-Ai primi sintomi di debolezza di Rasputin, Jusupov, in preda al panico e col pretesto di chiamare un dottore, salì al piano superiore dove convenne con gli altri congiurati di eliminare il monaco con un colpo di pistola.
-Non si sa con certezza chi fu a sparare a Rasputin.
La cosa sconvolgente fu che, gonfio di veleno e colpito vicino al cuore, Rasputin riuscì a riprendere conoscenza,a uscire dalla villa e a gettarsi in fuga nel giardino innevato verso il cancello d’uscita e la salvezza.
-Rincorso e raggiunto a pochi passi dal cancello dai congiurati, venne colpito da un nuovo colpo alla schiena, picchiato con un randello e fu finito con un colpo in fronte: pochi secondi e venne la morte.
-Con l’aiuto dei domestici il corpo di Rasputin venne avvolto in una coperta, legato e gettato nel canale Malaja Mojka.
-Il 19 dicembre veniva ripescato il corpo congelato e devastato di Grigorij Rasputin.
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LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO
I MOTI DI PROTESTA INIZIANO ALLA FINE D...
I MOTI DI PROTESTA INIZIANO ALLA FINE DEL FEBBRAIO DEL 1917 A SAN PIETROBURGO...
...A DIFFERENZA DA QUANTO ERA CAPITATO NL 1905…
IL REGIME ZARISTA CROLLO’ E LO ZAR NICOLA II ABDICO’.
IL REGIME ZARISTA CROLLO’ E LO ZAR NICOLA ...
NASCE UN GOVERNO PROVVISORIO TRA I PARTITI BORGHESI,PRESIEDUTO DAL PRINCIPE L’VOV.
NASCE UN GOVERNO PROVVISORIO TRA I PARTI...
IL PARTITO DOMINANTE ERANO I CADETTI.
IL PARTITO DOMINANTE ERANO I CADETTI.
PARTITO SOCIALDEMOCRATICO
PARTITO SOCIALISTA RIVOLUZIONARIO,EREDE DEL POPULISMO
MENSCEVICHI BOLSCHEVICHI
(MODERATI) (ESTREMISTI)
-NEL 1905 A PIETROGRADO GLI OPERAI E I SOLDATI PROTAGONISTI DELL’INSERRRUZIONE DANNO VITA A UN SOVIET
-ATTRAVERSO I SUOI MEMBRI IL SOVIET ESERCITAVA UN VASTO POTERE,CONDIZIONANDO L’ATTIVITA’ DEL GOVERNO.
-Il leader dei bolscevichi Lenin ritorna in patria nel 1917.
-Consapevole delle possibilità di un rivolgimento sociale pubblica le Tesi di aprile.
-La crisi strutturale del capitalismo s’incontra con la volontà rivoluzionaria delle masse.