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Indice:

-Giacomo Leopardi: vita, pensiero, poetica

-Il sabato del villaggio: introduzione, tematiche, analisi, figure retoriche, curiosità

GIACOMO LEOPARDI

Giacomo Leopardi

  • Nacque a Recanati il 29 giugno 1798 da una famiglia nobile, ma in decadenza.
  • Trascorre un' adolescenza isolata dal mondo, passa intere giornate a studiare nella biblioteca del padre--> unica possibilità di evasione, di sfogo, di consolazione.
  • Leopardi impara alla perfezione il Greco, il Latino, il Francese, l'Ebraico; si dedica alla filologia; traduce Omero, Virgilio, Orazio; studia la poesia italiana e approfondisce i filosofi illuministi.
  • Due fasi letterarie: -dall'erudizione al bello; -dal bello al vero.
  • Tra le sue produzioni più celebri: i Canti--> una raccolta di 41 liriche dove troviamo tematiche come:

-l'infelicità umana

-il rapporto tra immaginazione e piacere

-interrogativi essenziali sulla condizione umana

  • I Canti contengono gli Idilli (componimenti che esprimono situazioni, affezioni, avventure storiche del suo animo)
  • Gli Idilli si dividono in piccoli Idilli e grandi Idilli: I piccoli Idilli coincidono con la fase del pessimismo storico, invece i grandi Idilli coincidono con la fase del pessimismo cosmico.

Il pensiero di Giacomo Leopardi

  • Dal 1817 al 1832, Leopardi scrisse lo Zibaldone: un diario intellettuale in cui troviamo riflessioni filosofiche.

  • Al centro della meditazione di Leopardi si pone un motivo pessimistico: l’infelicità dell’uomo.

  • Data la complessità e l’evoluzione del pensiero di Leopardi, la critica ha individuato alcune forme di pessimismo: -Pessimismo Storico

-Pessimismo Cosmico

-Pessimismo Eroico

IL SUO PENSIERO

Pessimismo Storico

  • Leopardi identifica la felicità con il piacere (che secondo lui è qualcosa di finito)--> problema: l'uomo per felicità desidera un piacere illimitato.
  • Piacere infinito sfugge all'uomo rendendolo infelice --> vuoto incolmabile
  • L'uomo per leopardi è necessariamente infelice per natura (concepita come natura benigna)
  • La natura crea delle soluzioni all'infelicità dell'uomo --> l'immaginazione e le illusioni
  • Secondo Leopardi, soltanto gli uomini primitivi (i bambini) possono essere felici: vivono un rapporto privilegiato con la natura
  • Quando poi (progredendo) subentra la ragione, ci si rende conto della propria infelicità

PESSIMISMO STORICO

QUINDI...

Il male--> è solo del presente, è frutto di un processo storico.

Solo i moderni sono infelici mentre gli antichi erano felici.

Leopardi è convinto che la Natura è buona, mentre la Ragione è cattiva: la Ragione è nemica della Natura perché impedisce di abbandonarsi alle illusioni che la Madre Natura distribuisce.

In conclusione

Pessimismo cosmico

  • In questa fase, Leopardi capisce che la natura si comporta come una matrigna (è disinteressata alla felicità dei propri figli)
  • La felicità antica è solo frutto di illusione
  • La natura mette nell'uomo quel desiderio di felicità senza dare i mezzi per soddisfarlo
  • Tutti uomini destinati a infelicità --> Infelicità non solo legata al periodo storico ma legata alla natura
  • Dolore, malattia, vecchiaia, morte sono presenti nella vita umana e questo conferma il disinteresse della Natura.

PESSIMISMO COSMICO

pessimismo eroico

  • Ultima fase nello sviluppo del pensiero leopardiano
  • Presa di coscienza del comune dolore e della natura nemica
  • Per affrontare la natura, gli uomini devono allearsi
  • Si parla di social catena: non bisogna rinunciare a combattere ma bisogna affrontare il dolore insieme
  • Esempio: la ginestra

PESSIMISMO EROICO

la sua poetica

  • La teoria del piacere rappresenta il punto d'avvio della sua poetica: nella realtà il piacere infinito è irraggiungibile ma l'uomo ha la capcità di figurare piacere infiniti mediante l'immaginazione--> ciò che stimola l'immaginazione a creare questa realtà parallela è tutto ciò che è "vago e indefinito"
  • Si crea una "teoria della visione" e contemporaneamente una "teoria del suono"
  • Per leopardi il bello poetico consiste nel vago e indefinito e si manifesta essenzialmente in immagini come quelle elencate nella teoria della visione e del suono.
  • Queste immagini, sono suggestive perché evocano sensazioni che ci hanno affascinati da fanciulli--> la rimembranza diviene essenziale.
  • Maestri della poesia indefinita erano gli antichi: erano più vicini alla natura, quindi più immaginosi come i fanciulli.

LA SUA POETICA

IL SABATO DEL VILLAGGIO

  • “Il sabato del villaggio” è forse la poesia più conosciuta di Giacomo Leopardi. Composta poco dopo La quiete dopo la tempesta, nel settembre 1829, racconta una sensazione che conosciamo tutti molto bene: la gioia dell’attesa.

  • “Il sabato del villaggio” descrive un quadro di vita paesana durante un sabato sera, una fervente attesa del giorno festivo all’indomani, destinata poi a rimanerne profondamente delusa.

  • Leopardi illustra la sua visione sul piacere, secondo la quale la gioia umana si manifesta nell’attesa di un piacere irraggiungibile, ed è pertanto fugace ed effimera.

  • É una metafora della vita per cui all’attesa del sabato corrispondono le speranza della giovinezza, mentre alle delusione della domenica corrisponde quella della vita adulta. 

IL SABATO DEL VILLAGGIO

IL SABATO DEL VILLAGGIO

  • É una canzone libera in endecasillabi e settenari, raggruppati in quattro strofe di lunghezza differente, le rime sono numerose e producono una notevole musicalità ed infine dal punto di vista contenutistico è divisa in due parti asimmetriche.

  • Nella prima parte de Il sabato del villaggio (vv. 1-37) troviamo la descrizione della vita paesana, si rappresenta l’entusiasmo, il sabato, bramando il giorno di festa.

  • Nella seconda parte del componimento (vv. 38-51), il poeta riflette sul fatto che è inutile attendere quel piacere che in realtà non giungerà mai, mentre continueranno a esser presenti noia e tristezza

ALTRE INFORMAZIONI

ANALISI: PRIMA PARTE

ANALISI

Nella prima parte del Sabato del villaggio (vv. 1-37; strofe I e II)

viene descritta:

  • Una scena di vita quotidiana in un paese
  • Atmosfera serale di un sabato primaverile quando gli abitanti si preparano con ansia al giorno di festa--> si rappresenta il loro entusiasmo
  • La prima strofa è molto più lunga delle altre ed è caratterizzata da percezioni visive
  • Nella seconda strofa, invece, sono i suoni a dominare

Le figure esemplari della prima strofa sono:

  • La donzelletta: torna dalla campagna, e insieme all’erba raccolta per lavoro porta fiori con i quali si adornerà il giorno seguente, per la festa
  • La vecchierella che chiacchiera con le vicine
  • I bambini giocano con rumorosa allegria;
  • Un contadino torna a casa fischiando.

Nella seconda strofa: la descrizione prosegue fino alle ore notturne, in cui rumorosamente un falegname lavora per finire il proprio lavoro prima della festa domenicale.

ANALISI: SECONDA PARTE

Nella seconda parte del Sabato del villaggio (vv. 38-51; strofe III, IV) il poeta riflette:

  • Sulla vanità dell'attesa della festa
  • Sulla giovinezza come periodo felice: attesa dell'età adulta
  • Attesa del sabato= attesa dell'entrata nell'età adulta
  • Sabato= aspettative di sogni da realizzare; Domenica= mancata realizzazione di tali aspettative--> felicità umana non è altro che illusione

La poesia si conclude allora con un'apostrofe al garzoncello: lo invita a non desiderare di affrettare la crescita nell'ansia di diventare adulto.

Però il tono è sereno, tutt’al più malinconico, non polemico, al contrario di altre sue opere.

ANALISI: SECONDA PARTE

FIGURE RETORICHE

  • Rima al mezzo--> v. 6-7: "appresta" - "festa"
  • Assonanze--> "campagna", "calar", "ornava" ecc..
  • Consonanze--> "affretta", "tutta", "tetti" ecc..
  • Enjambement --> v. 4-5, 13-14-15, 20-21 ecc..
  • Metafore--> "età più bella", età fiorita", stagion lieta": giovinezza ; "festa": età matura
  • Similitudine--> "cotesta festa è come un giorno d'allegrezza pieno" v. 44-45
  • Metonimia--> "sereno" per cielo: v.17; "la squilla" per campana: v.20
  • Apostrofe--> "garzoncello scherzoso" v.43 ; "fanciullo mio" v.45
  • Personificazioni--> donzelletta: fiorire della gioventù; vecchiarella: anzianità; zappatore: maturità dell'uomo; garzoncello: gioventù

FIGURE RETORICHE

CURIOSITà

CURIOSITÁ

-Leopardi non trascura niente dell’esperienza esistenziale: cerca di dare un significato a tutto

-Questo canto forma con la quiete dopo la tempesta una sorta di dittico

-A differenza della quiete, la parte riflessiva non segna un brusco stacco.

-Il poeta Giovanni Pascoli criticò in questo componimento

-Il quadro della vita borghigiana non possiede nulla di realistico

-La donzelletta rimanda ad una serie di figure femminili che si ornano di ghirlande di fiori

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