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Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377 e iniziò la sua carriera come orafo e scultore.
Si recò a Roma dove studiò le sculture antiche e l'architettura e conobbe lo scultore Donatello, ma i due nonostante fossero in ottimi rapporti polemizzarono quando scolpirono due crocifissi.
Nel 1418 Fu indetto un concorso per la costruzione della cupola dell'uomo di Firenze Santa Maria del fiore perchè non si potevano usare le tecniche usate nei secoli scorsi. Brunelleschi deò una nuova tecnica che permise di costruire una cupola autoportante.
La più grande difficoltà si ebbe nella costruzione vera e propria, poiché non si poteva costruire una impalcatura così alta, così Brunelleschi ideò una impalcatura mobile fissata alla struttura della cupola.
Brunelleschi morì subito dopo l'inizio della costruzione della Lanterna. Il suo progetto fu portato avanti da altri architetti come Antonio Ciaccheri, Tommaso Succhielli e Bernardo Rossellino, che cercarono invano di seguire il modello ideato da Brunelleschi.
Ancora oggi la Lanterna permette al Sole di illuminare l'interno della cappella
Brunelleschi diresse personalmente il cantiere, si assunse tutta la responsabilità di ciò che accadeva, ma in cambio pretendeva che i suoi operai lavorassero senza sosta ascoltando tutte le sue direttive
Anche se la costruzione della cupola fu l'incarico più impegnativo per Brunelleschi, egli progettò molti altri edifici civili, come lo Spedale degli Innocenti e il Palazzo Pitti, ma anche alcune cappelle come quella della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo e la cappella della famiglia de Pazzi, ed alcune chiese come quelle di San Lorenzo e di Santo Spirito.
Lo spedale degli Innocenti, si trova nella Piazza Santissima Annunziata. Fu il primo orfanotrofio di Europa e una delle prime architetture Rinascimentali. Brunelleschi elaborò un progetto della planimetria generale con un cortile ottagonale al centro, un portico in facciata. I lavori iniziarono nel 1419 e terminarono nel 1445.
SPEDALE DEGLI INNOCENTI
La Basilica di San Lorenzo fu consacrata nel 393 ed è una delle chiese più antiche della città, più avanti nel quindicesimo secolo e infine nel 1418 Giovanni di Bicci de' Medici decise di affidare il lavoro all’architetto Filippo Brunelleschi.
Nel 1428 i lavori della chiesa erano andati avanti lentamente a causa di varie interruzioni, quindi prese il controllo Cosimo dei Medici. Da quel momento San Lorenzo divenne il luogo di sepoltura dei componenti della famiglia Medici, tradizione proseguita fino all’estinzione della casata.
PARASTA
In architettura, pilastro con funzione portante, incorporato nella parete e sporgente dal filo di questa, usato soprattutto nello stile rinascimentale per riprodurre, sulle strutture murarie esterne, le forme tipiche degli ordini architettonici classici.
Brunelleschi interpone tra il capitello e l’imposta dell’arco un elemento che per la sua forma verrà chiamato dado brunelleschiano.
Esso è caratterizzato sui quattro lati da una porzione di trabeazione classica con architrave, fregio e cornice;
è un elemento architettonico strutturale a forma di tronco di piramide rovesciata, posto tra il capitello e l'imposta dell'arco.
Esistono due tipi di Madonna col Bambino conosciuti, Ciascuna fa parte di una serie replicatissima nel Quattrocento fiorentino, delle quali non si conoscono gli esemplari originari.
Entrambe sono riferite tradizionalmente alla bottega di Lorenzo Ghiberti.
Nel 2003 invece Luciano Bellosi, rileggendo alcune caratteristiche stilistiche e certi grafismi derivati dall'arte classica, la attribuì a Filippo Brunelleschi.
I busti dei profeti Geremia e Isaia sono due rilievi dell'altare argenteo di San Jacopo della cattedrale di Pistoia e sono attribuiti al giovane Filippo Brunelleschi, che vi lavorò dal 1400 al 1401.
Assieme alle statue a tutto tondo di sant'Agostino e san Giovanni evangelista, sempre attribuite a Brunelleschi per l'inedito vigore espressivo, sono le opere più antiche di Filippo che ci siano pervenute, oltre che l'unico saggio della sua arte di orafo, nella quale si applicò in gioventù.
Il profeta di sinistra è Geremia, ed è rappresentato come se stesse predicando animatamente, con gli avambracci in gesti eloquenti, raffigurati a tuttotondo, e la fronte corrucciata. Il panneggio è elegante, ma rifugge le falcate ritmiche dell'arte tardogotica, preferendo un andamento più legato al volume del corpo sottostante.
Il secondo profeta è Isaia ed è rappresentato con il turbante mentre, con una mano alzata che mostra il palmo, si volta verso dietro. Molto probabilmente Brunelleschi si ispirò alle formelle di Giovanni di Balduccio che verso il 1486 erano state collocate nelle tamponature delle arcate di Orsanmichele.
Per svolgere il lavoro ci siamo documentati da i seguenti siti e testi: