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ARISTOTELE: la fisica

La FISICA

studia il MOVIMENTO

La FISICA

studia il MOVIMENTO

Per Aristotele la fisica è la scienza teoretica che ha per oggetto lo studio della natura ovvero l'essere in movimento.

caratteristica della fisica è il DIVENIRE

Sostanziale

Sostanziale

La generazione

La corruzione

Qualitativo

Qualitativo

Il mutamento

L'alterazione

Quantitativo

Quantitativo

L'aumento

La diminuzione

Locale

Il movimento propriamente detto

Locale

Le sostanze che si muovono con questa specie di movimento sono di necessità:

Circolare

  • immutabili
  • ingenerabili
  • incorruttibili

tranne

E' il movimento intorno al centro del mondo.

Circolare

l'ETERE

elemento che compone i corpi celesti

ognuno ha il suo "luogo naturale" all'interno dell'universo

Moti naturali

CORPI SEMPLICI:

  • acqua
  • aria
  • terra
  • fuoco

Moti naturali

Dall'alto verso il centro

Dal centro verso l'alto

causano il mutamento, la nascita e la morte delle sostanze composte

L'universo aristotelico è diviso in:

-mondo celeste

-mondo terrestre

Ed è composto da 55 sfere concentriche

L'universo aristotelico

la più esterna è quella del “cielo delle stelle fisse”, mentre la più piccola è quella della luna (al cui interno troviamo la Terra).

non ha avuto principio e non avrà fine

L'universo è:

-perfetto

-unico

-eterno

-geocentrico

-finito

Attributi dell'universo

-> la sfera delle stelle fisse segna i limiti dell'universo -> non vi è spazio -> impossibilità che esitano altri mondi

la terra è al centro, seguita dalle sfere dei tre elementi e poi dalle sfere celesti

Ma come è possibile che l’universo sia dotato di questo ordine perfetto? Com’è possibile che le sfere celesti si muovano di un moto circolare? Chi le ha messe in moto?

Tempo e spazio

La fisica di Aristotele passa alla definizione di spazio e tempo

spazio, l’insieme dei luoghi propri dei corpi-> non ammettendo l'esistenza del vuoto

tempo, si identifica con la misura del divenire delle cose

-> se è vero che ciò che misura il movimento esiste dove c’è il divenire; perciò dove non c’è il divenire il tempo non esiste

La risposta è Dio (=primo motore immobile)-> "causa finale" del mondo

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