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Transcript

I milesi

Dove

Dove

e quando

Quando

Quando

Talete

Talete

Il fondatore della scuola ionica è Talete di Mileto

  • Uomo politico, astronomo, matematico e fisico, oltre che filosofo, la sua fama di uomo continuamente assorto nella speculazione è testimoniata da vari aneddoti circolanti già in epoca classica
  • Poiché di Talete non ci sono giunti né testi né frammenti – pare che non abbia lasciato scritti filosofici –, dobbiamo affidarci ad Aristotele per analizzare la sua dottrina fondamentale

Il principio è l'acqua

Il principio è l'acqua

Talete dice che il principio è l’acqua, perciò anche sosteneva che la Terra sta sopra l’acqua; prendeva forse come argomento dal vedere che il nutrimento di ogni cosa è umido e persino il caldo si genera e vive nell’umido; ora ciò da cui tutto si genera è il principio di tutto. Perciò si appigliò a tale congettura, ed anche perché i semi di tutte le cose hanno una natura umida e l’acqua è nelle cose umide il principio della loro natura.

Aristotele, Metafisica, I, 3, 983b, 20

Il divino

Il divino

Oltre ad affermare la sostanzialità dell'acqua - tesi secondo la quale l'acqua sta-sotto ogni cosa, essendone dunque l'arché -, Talete afferma anche che “tutto è pieno di dei”

  • L’allusione neanche troppo velata è qui al carattere panteistico e ilozistico delle cose

Anassimandro

Concittadino e contemporaneo di Talete, Anassimandro fu il primo filosofo a denominare la sostanza unica primordiale arché

  • A differenza di Talete, tuttavia, Anassimandro riconobbe l’arché non in un particolare elemento, incapace di spiegare la generazione del proprio contrario e dell'infinità delle cose, bensì nell’ápeiron (á-peiron):
  • Principio senza-limite e in-determinato dal quale tutte le cose hanno origine e nel quale tornano a dissolversi al termine del ciclo stabilito da una legge necessaria

L'ápeiron

L'ápeiron

Secondo Anassimandro, l'ápeiron sarebbe ingenerato, immortale, eterno e indistruttibile e capace di governare ogni cosa

  • La natura stessa della sostanza primordiale conduce Anassimandro ad ammettere l’infinità dei mondi

  • L’ápeiron non va concepito come una miscela di elementi corporei, bensì come una materia informe in cui gli elementi non sono ancora distinti e che, perciò, oltre che senza-limite è anche in-definita

La derivazione delle cose

La derivazione delle cose

Il processo attraverso il quale le cose derivano dalla sostanza primordiale viene identificato nella separazione

  • L'eterno movimento che anima l’ápeiron, infatti, è responsabile della separazione di tutti i contrari (processo guidato da una legge, la Dike)
  • Caldo e freddo, secco e umido, etc.
  • Per mezzo di questa separazione si generano inoltre infiniti mondi, in una successione ciclica ed eterna
  • La nascita, dunque, non sarebbe altro che una forma di separazione dall’ápeiron, una rottura dell’unità propria dell’infinito con il subentrare dell’identità e della diversità laddove erano presenti omogeneità e armonia
  • Da ciò, la colpa da espiare con la fine della vita, per ritornare all'identità perduta. Tutta la vita è caratterizzata da una profonda nostalgia per il "tutto originario"

Anassimene

Anassimene di Mileto, probabilmente discepolo di Anassimandro, propose una sintesi delle riflessioni degli altri due Milesi:

  • se l’acqua, con la sua finitezza, non sarebbe in grado di rendere ragione della totalità delle cose – infinite;
  • se l’ápeiron, con la sua in-determinatezza, non riuscirebbe davvero a giustificare la generazione del proprio contrario: un mondo fatto di enti determinati;

  • Anassimene identifica l’arché con l’aria, un principio determinato, capace tuttavia di apparire anche infinito e in perenne movimento

La derivazione delle cose

La derivazione delle cose

I processi responsabili della generazione e della trasformazione di tutte le cose a partire dall'aria sono la rarefazione e la condensazione

  • Rarefacendosi, l’aria diventa fuoco, producendo il caldo
  • Condensandosi, l’aria diventa vento, poi nuvola, acqua, terra, pietra, producendo il freddo

Anche Anassimene, infine, ammette il divenire ciclico del mondo,

il suo dissolversi periodico nel principio originario e il suo periodico rigenerarsi da esso

Due possibili interpretazioni

Due possibili interpretazioni

La formazione dell'universo viene ricondotta da Anassimene:

- secondo alcuni ad un PROCESSO MECCANICO. Sarebbe il primo esempio di "meccanicismo" (materia/aria + movimento/condensazione-rarefazione)

-secondo altri ad una di tipo MITICO-RELIGIOSO, che intende l'aria come "anemos" cioè "SOFFIO VITALE", inteso come principio divino...

Un confronto

Un confronto

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