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Nazismo

Leggi razziali Germania e Italia

STORIA

Nel settembre del 1938 venivano promulgati i regi decreti che trasformavano l'Italia in un Paese antisemita dove gli ebrei venivano esclusi da ogni settore della società civile.

Il 5 settembre 1938, per decreto regio firmato dal re Vittorio Emanuele III, l'Italia fascista di Benito Mussolini varava le leggi razziali (che potrebbero benissimo essere chiamate "razziste") con le quali il nostro Paese escludeva gli ebrei da qualsiasi servizio e attività pubblica.

Dal settembre del '38 infatti agli ebrei italiani che erano circa 50.000 venne impedito, tra le altre cose, di sposarsi con altri italiani, di lavorare in uffici pubblici, banche o enti statali, di insegnare, di mandare i propri figli a scuola e di avere alle proprie dipendenze personale non ebreo, i cosiddetti ariani.

Di colpo, cittadini comuni che fino al giorno prima avevano vissuto tranquillamente nella società civile venivano cosi dichiarati nemici della razza superiore, cittadini di "serie b"che non erano graditi allo Stato e che gli italiani "per bene" avrebbero dovuto evitare.

Leggi razziali in Italia

ITALIA

Nell’Italia fascista, gli ebrei (circa 47 mila, su una popolazione italiana totale di oltre 41 milioni di abitanti) vivevano integrati con il resto della popolazione: come tra tutti gli italiani, anche tra gli ebrei c’erano i fascisti e gli antifascisti, i più ricchi e i più poveri, i più istruiti e i meno istruiti. In più va detto che la comunità ebraica italiana (quella di Roma in particolare) era la più antica comunità ebraica d’Europa (presente nella Penisola fin dal II secolo a.C.).

Negli anni ’30, il regime fascista comincio a percorrere la strada del razzismo: con la guerra d’Etiopia (1935-1936), quando cioè l’Italia aggredire e poi annesse il paese dell’Africa Orientale, si sviluppo l’idea di evitare il “rischio” di una popolazione di “meticci”, cioè di persone nate dall’unione tra italiani bianchi e africani neri. In questo modo il fascismo produsse le prime norme di stampo razzista, vietando il matrimonio tra bianchi e neri.

in pochi mesi il razzismo divento anche antisemitismo (ostilità contro gli ebrei), cioè quella forma particolare di razzismo che era molto diffusa in Europa in quegli anni: nella Russia zarista di inizio secolo, nella Germania nazista, nella Polonia della dittatura militare e così via. Nei primi mesi del 1938 anche in Italia ci fu una violenta campagna antisemita, che porto il regime fascista a promulgare, tra settembre e novembre, le “leggi razziali”, cioè delle leggi in cui si diceva che gli italiani erano “ariani” e che gli ebrei non erano mai stati italiani.

Leggi razziali in Germania

GERMANIA

La politica razziale nella Germania nazista si differenzia nelle scelte e leggi adottate dalla Germania nazista in materia razziale: esse postulavano la superiorità della "razza ariana" e comportarono una serie di misure discriminatorie, soprattutto nei confronti della popolazione ebraica.

Queste politiche affondano le proprie radici nell'epilogo della prima guerra mondiale, quando le fazioni nazionaliste tedesche, irritate e deluse dalla sconfitta subita, attribuirono la cosiddetta "pugnalata alle spalle della Germania da parte di forze esterne (principalmente pacifisti, socialdemocratici, massoni e comunisti). Il nascente partito nazista fece leva su questo sentimento per la propria pubblicità politica e successivamente, assunto il potere, lo istituzionalista attraverso la pubblicazione delle leggi di Norimberga e l'apertura di campi di concentramento.

Primo Levi

World War II, also known as the Second World War, was a global war that lasted

ITALIANO

Primo Levi nacque a Torino nel 1919 da una famiglia di origini ebree. Egli frequento il liceo classico a Torino dove ebbe come insegnanti alcuni antifascisti come Cesare Pavese e Augusto Monti, ma la sua vocazione era per studi scientifici e, infatti, tenne i suoi studi universitari alla facoltà di chimica. Levi riesce a laurearsi a pieni voti nel 1941, nonostante le difficoltà creategli dalle leggi razziali emanate nel 1938 Frequento amici ed ambienti antifascisti, e durante la guerra si uniti ai partigiani sulle montagne della Valle D'Aosta.

Alla fine del 1943 venne catturato dalle milizie fasciste e deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in Polonia.

Opere

"Se questo è un uomo" è un'opera memorialistica di Primo Levi scritta tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgenza ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall'autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Levi sopravvisse infatti alla deportazione nel campo di Monowitz, lager satellite del complesso di Auschwitz e sede dell'impianto Buna-Werke proprietà della I.G. Farben.

Sono questi alcuni dei versi introduttivi dell’opera, ispirati all'antica preghiera dello Shemà, e ne spiegano il titolo

OPERA "SE QUESTO E UN UOMO

Mendel

SCIENZE

Gregor Johann Mendel aveva due sorelle, una maggiore, Veronica, allontanata da casa dalla famiglia in seguito alla scoperta del suo diverso orientamento sessuale, e una minore, Theresia. I suoi genitori erano Anton Mendel e Rosine Schwirtlich, contadini di Hynice, in Moravia, ai tempi chiamata Heinzendorf e facente parte dell'Impero asburgico. Durante l'infanzia e l'adolescenza lavoro come giardiniere e apicoltore e si iscrisse al ginnasio di Troppau, oggi Opava, che frequento con una interruzione di circa quattro mesi per problemi di salute. Nel 1840 si iscrisse ad un istituto filosofico di Olmütz, oggi Olomouc. La permanenza nella nuova città risultoò difficile, in quanto Mendel era privo di denaro, di casa e ostacolato ancora da problemi di salute. La sorella Theresia finanzio gli studi con la sua dote e Mendel in cambio, successivamente, aiuto economicamente la sorella quando ebbero bisogno i suoi tre figli. Dedico gran parte della sua vita alle sperimentazioni sulla genetica naturale ottenendo notevoli risultati.

Leggi

Nelle divisione delle cellule come conseguenza della segregazione,ogni gene puo esistere in forme diverse dette alleli; questi vengono indicati con Y (dominante) e y (recessiva).Il modo in cui un dato carattere compare in un organismo è determinato dalla particolare combinazione dei 2 alleli per quel carattere: se i 2 alleli sono YY o yy allora l’organismo è omozigote, invece se sono yY o Yy allora si dicono eterozigoti.

I gameti contengono 2 alleli, ma ne trasmettono solo 1, percio quando gameti si combinano nell’uovo fecondato gli alleli si vengono a trovare di nuovo in coppia. Se sono uguali la caratteristica che essi determinana (colore,dimensione...) sarà espressa; se gli alleli sono diversi l’organismo apparirà come se avesse soltanto l’allele dominante.

LEGGI DI MENDEL

Razza Ariana

RAZZA ARIANA

Adolf Hitler, il Führer e Capo del Partito Nazista, formulo e articolo i principi di quella che sarebbe poi diventata l'Ideologia del Nazismo. Egli considerava se stesso un teorico profondo e acuto, convinto di aver trovato la chiave per comprendere un mondo straordinariamente complesso. Egli credeva che le caratteristiche fondamentali di un individuo, le sue attitudini, le abilità e i comportamenti fossero determinati dalla razza. Nella visione di Hitler tutti i gruppi etnici, le razze o i popoli della terra(egli usava questi termini come sinonimi)possedevano tratti che venivano trasmessi immutabilmente di generazione in generazione. Di conseguenza, nessun individuo poteva liberarsi delle caratteristiche innate della propria razza. Inoltre, tutta la storia umana poteva essere spiegata in termini di lotta tra razze diverse.

Nel formulare queste teorie, Hitler e i Nazisti trassero ispirazione dalle idee dei darwinisti sociali tedeschi della fine del diciannovesimo secolo. Come i darwinisti, infatti, essi credevano che gli esseri umani, fin dal primo comparire della razza umana nella Preistoria, potessero essere classificati collettivamente in "razze", ognuna delle quali possedeva caratteristiche specifiche trasmesse geneticamente. Queste qualità ereditarie riguardavano non solo l'aspetto esteriore e la struttura fisica, ma davano anche forma alla vita interiore e mentale, ai modi di pensare, alle abilità creative e organizzative, ai gusti e ai valori culturali, oltre che alla forza fisica e al coraggio.

Giappone

GEOGRAFIA

Il Giappone è formato da 3400 isole (le 4 maggiori occupano il 97% del territorio nazionale e sono in ordine di grandezza, Honshu, Hokkaido, Kyushu, Shikoku).

Da nord a sud si estende un sistema di catene montuose chiamato zona orogenetica circumpacifica, che si estende dal sud est asiatico fino agli Stati Uniti.

Il Giappone è caratterizzato da coste rocciose ricche di porti naturali e numerosi rilievi, vallate e da corsi di acqua e laghi. Nel paese si contano 260 vulcani, sei dei quali ancora attivi. Frequenti sono i movimenti sismici accompagnati spesso da tsunami.

Si incontrano molte foreste e poche pianure, quella più estesa è quella di Kanto, ma tutte molto popolate e fertili.

In Giappone è presente una notevole varietà climatica a nord il vento freddo siberiano si carica di umidità passando sul mare e scarica abbondanti nevicate;nel centro si estende la zona temperata con inverni miti e abbondanti precipitazioni in mesi primaverili, il clima è simile a quello mediterraneo;a sud si trova la zona tropicale, dove il clima è umido. In periodo estivo soffia il monsone e spesso si manifestano tifoni.

Giappone nella seconda guerra mondiale

GIAPPONE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

l ruolo del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. Riguardo al ruolo del Giappone nella seconda guerra mondiale si dovrebbe parlare di Guerra del Pacifico con l’inizio nel 1937.

Infatti il Giappone aveva come principale scopo di controllare i territori dell’Asia Orientale e del Pacifico occidentale.

Questo fu il motivo per cui approfittando della debolezza interna della Cina sferrarono l'attacco, occupando la Corea, la Cina settentrionale e la Manciuria. La Cina in quel periodo era particolarmente debole perché il suo grande territorio era controllato da diversi comandanti locali, alcuni dei quali seguivano il governo centrale, altri aderivano al partito comunista cinese. Nel 1939 il Giappone tento un attacco anche al territorio dell’Unione Sovietica ma questa lo respinse e riprese i combattimenti con il Giappone solo nel 1945. Intanto era stato stretto il Patto D’acciaio fra Germania, Italia e Giappone perché questi tre stati, dominati da regimi dittatoriali, avevano l’intento comune di espandere la propria influenza sui paesi vicini.

Picasso

ARTE

Pablo Picasso (1881-1973) nacque a Malaga, in Spagna, da un padre, insegnante nella locale scuola d’arte, che lo avvio precocemente all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona,due anni dopo si trasferi all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a Barcellona, effettuo il suo primo viaggio a Parigi nel 1900,vi ritorno più volte, fino a stabilirsi definitivamente li.

Dal 1901 lo stile di Pablo Picasso inizio a mostrare dei tratti originali:

Ebbe inizio il cosiddetto "periodo blu" che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Pablo Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati,

Pablo Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati.

La Guernica

ANALISI DELL'OPERA

Pablo Picasso realizzo il grande dipinto intitolato "Guernica" nel 1937, poco dopo il bombardamento della cittadina basca ad opera di un gruppo di volontari dell’aviazione tedesca.

Pablo Picasso, Guernica, maggio – giugno 1937, olio su tela, cm 351 x 782. Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.

La lettura di Guernica procede da destra a sinistra per adeguarla alla sua collocazione all’ingresso del padiglione spagnolo. In alto a destra una donna ferita alza le braccia al cielo, tra le case in fiamme. Alla sua sinistra poi una figura spettrale tiene in mano una lampada ad olio. In basso avanza trascinandosi una donna svestita. Al centro della grande tela un cavallo avanza verso destra ma volta la testa a sinistra e nitrisce terrorizzato.

Sotto gli zoccoli dell’animale il cadavere di un soldato giace in basso con una ferita sulla mano sinistra. La mano destra impugna una spada dalla lama spezzata. Dalla stessa mano pero sorge un fiore. In alto brilla una lampadina alimentata elettricamente e diffonde la sua luce nel buio.

Nell’opera è raffigurata una madre che stringe il figlio neonato. Sopra la donna compare infine un toro, simbolo del suo sacrificio nell’arena durante la corrida e della Spagna. La scena ricorda una natività sconvolta dal bombardamento. Tra i due animali è dipinta una colomba, simbolo della pace ormai ferita.

Nell’opera è raffigurata una madre che stringe il figlio neonato. Sopra la donna compare infine un toro, simbolo del suo sacrificio nell’arena durante la corrida e della Spagna. La scena ricorda una natività sconvolta dal bombardamento. Tra i due animali è dipinta una colomba, simbolo della pace ormai ferita.

Guernica non è un’opera dal significato solo documentario. Oltre a ricordare il bombardamento della città basca ne rappresenta anche una denuncia morale del fatto. Inoltre col tempo il dipinto di Picasso è diventato il simbolo della condanna contro la distruzione della guerra che causa tanta sofferenza al popolo.

Il significato di ogni parte dell’opera, nel tempo è stato oggetto di numerose interpretazioni. Anthony Blunt, iconologo, studi attentamente Guernica. Blunt divise il dipinto in due gruppi di personaggi. Il primo gruppo è formato dal toro, dal cavallo e dall’uccello disegnato sullo sfondo. Nel secondo gruppo, invece, si trovano il cadavere del soldato e alcune donne nella parte superiore a destra. Una tiene una lampada ed esce da una finestra, un’altra porta il figlio morto la terza entra da destra in primo piano, la quarta giace tra le fiamme.

Energia nucleare

TECNOLOGIA

L'emergere della ricerca e delle applicazioni nel campo l'energia nucleare è legato prevalentemente alla sua definizione come branca e prodotto dei programmi nazionali militari. Negli anni Cinquanta e Sessanta del XX sec. gli investimenti privati e statali nei progetti nucleari civili sono stati stimolati dalla prospettiva della crescita della domanda di energia a basso costo in funzione della distribuzione capillare degli usi finali; l'energia nucleare era divenuta, per i suoi sostenitori, un simbolo progressista di sviluppo tecnologico-scientifico pacifico. Dagli anni Settanta e Ottanta, tuttavia, numerose difficoltà tecniche, economiche e politiche hanno condotto a un rallentamento di tale sviluppo in alcuni dei paesi che lo avevano promosso.

In alcune nazioni industrialmente avanzate, lo scetticismo emergente nell'opinione pubblica sull'effettivo progresso scientifico-tecnologico legato all'energia nucleare ha alimentato in modo diffuso convinzioni antinucleari; in altre nazioni, molte delle quali con economie in via di industrializzazione, gli impegni politici nazionali per l'energia nucleare sono stati invece mantenuti o ampliati. Lo studio sui reattori nucleari di nuova generazione e sulle diverse fasi del ciclo del combustibile è proseguito nelle università e nei centri di ricerca di diverse nazioni, nonostante gli accesi dibattiti su temi come incidenti, sicurezza, proliferazione delle armi e scorie nucleari.

I AM

INGLESE

My name is martina and I am 13 years old. My "dinazzano" dress is tall and thin, I have brown eyes and medium-long straight brown hair. My labrra are thin and my nose is small. I am a sunny, exuberant girl. and very curious and in fact my friends can recognize these adjectives of mine. My interests are music, TV sets and volleyball, in fact I practice pallovole and I like it very much.

Marie Curie

FRANCESE

Marie Curie est une physicienne francaise d'origine polonaiese.

En 1894,elle raccontere son marie,Pierre Curie avec lequel elle fait des recherches sur les rayons qu'un minerai ricche en uranium émet.

Après la mort tragique de Pierre en 1906, elle poursuit seule ses recherches et est nommée à la chaire de la Sorbonne qui appartient à son mari. En 1911, elle reçoit, cette fois seule, le prix Nobel de chimie.

Pendant la Première Guerre mondiale, il se rend au front avec sa fille Irène pour porter secours aux blessés avec le fameux Petit Curie, voitures équipées d'appareils à rayons X.

In 1902 Pierr et Marie Curie riessissent à extraire une quantife sufisant de radium pour en determine la masse atomique Grace aus resultatus de cetie recherche ils recoivente en 190s te Prix Nobele de physique avec Ener bequerel.

Quand Pierre meurt 1906 Marie soccupe seule de ses deux enfantes et remplace.

Son marie au post de profesour de pisyque elle est la premier femme à einsegnar e la sorbone.elle reccoie en 1911 le pax Nobelle de chimme.

On va ensuite utillies ses decuovertes pour soigner les maladespendant la Premier Guerre mondiale.Merie Curie et sa fille irene istalent de petit hopitaux,pres des champ de pour faire des radios aux blessès.

La gueere terminèe,alle drige un laboratore de recherche et forme des centaines de savants.

eller recolte des fonds pour aider les medecinals à traiter les maladies du cancer en 1934 elle meurt à 67 ans de leucèmie.

La cura del fisico nei tempi della seconda guerra mondiale

ED. FISICA

Nell'ottobre 1922, Mussolini con la marcia su Roma avvio' la conquista del potere in Italia. Nel 1925 il Fascismo divenne una dittatura consolidata. Lo sport e l'educazione fisica furono elementi fondamentali nella concezione politica fascista. Fino agli anni '30 venne perseguita la realizzazione di una educazione fisica di massa, non la corsa al campionismo.

Mussolini ritratto in foto come aviatore, schermidore, automobilista, cavaliere..., incarnava il simbolo di una concezione attivistico-viriloide dello sport e dello Stato.

LO SCIOGLIMENTO DEGLI SCOUT

Mussolini si riprometteva di conseguire un monopolio politico-educativo delle masse giovanili oltre che "fascistizzando" la scuola (intervento su professori, programmi e libri di testo), costituendo appositi enti che formassero i giovani in senso fascista parallelamente alla scuola: l'Opera Nazionale Balilla (da 0 a 18 anni) e i GUF (dai 19 in poi). Tutte le organizzazioni giovanili concorrenti vennero soppresse. Nel 1928 Mussolini soppresse anche gli Scout di matrice cattolica.

NAZIONALE BALILLA

CALCIO E FASCISMO LO SPORT NAZIONALE SOTTO MUSSOLINI IL MONOPOLIO GINNICO-SPORTIVO DELL'OPERA NAZIONALE BALILLA (ONB)

L'ONB, costituita nel 1926, era finalizzata all'assistenza e all'educazione fisica e morale della gioventu' fino ai 18 anni di eta'. L'educazione fisica era considerata fondamentale per formare la futura classe dirigente fascista. Renato Ricci, capo dell'ONB, si batte' per un'attivita' fisica piu' formativa che agonistica per i giovani, contrapponendosi assai duramente al CONI, fautore del campionismo e dell'olimpismo.

LE ACCADEMIE DI EDUCAZIONE FISICA

Nel 1923 vennero soppressi i 3 Istituti di educazione fisica (Torino, Napoli e Roma) costituiti nell'Italia liberale per preparare gli insegnanti di ginnastica. Dopo un periodo di sbandamento gli insegnanti trovarono nelle Accademie di educazione fisica maschile a Roma(1928), femminile ad Orvieto(1932) una nuova guida per la loro formazione. Gli istruttori di ruolo in servizio passarono dalle 166 unita' del 1928 alle 638 nel 1934.

CALCIO E FASCISMO

CALCIO E FASCISMO:

La concezione che privilegiava il carattere di massa dell'attivita' fisica, prevalente nell'Italia fascista degli anni '20, divenne perdente negli anni '30. Non corrispondeva alla "grandeur" dell'Impero e non era funzionale alla ricerca di consenso, che necessitavano di campioni e supereroi da mostrare in pubblico, da propagandare all'estero, come simbolo di una nazione vigorosa, forte e degna di rispetto. L'Opera Balilla fu sciolta e tutto lo sport e l'educazione fisica furono messe alle dipendenze del CONI.IL CALCIO DURANTE IL FASCISMO:

La politica sportiva del regime si concretizzo' in una concentrazione dell'attivita' agonistica nel CONI e nelle Federazioni sportive. La componente "formativa" di massa dello sport e della ginnastica furono cosi' sottratte alle Federazioni e attribuite alle organizzazioni giovanili fasciste. La FGI, piu' di tutte le altre federazioni, considerate le origini formative della ginnastica, entro' in crisi: dalle 500 societa' ginnastiche del 1925, precipito' a 205 nel 1934.

Shoah

RELIGIONE

Lo sterminio ebraico e le discriminazioni verso questo popolo iniziarono dopo la ascesa al potere in Germania di Hitler, che all'inizio del suo mandato fece ripartire e risollevare l'economia tedesca dopo la sua precedente crisi.

Per qui come ogni capo di stato voleva estendere i suoi territori al fine di raggiungere uno dei suoi obiettivi principali cioè l'espansione fino ad istituire e governare l'Europa, creando "il terzo reich".

La grande pazzia di quest'uomo, oltre a limitare anche il pensiero del suo popolo secondo le sue opinioni, quindi la censura di diversi giornali; fu' l'istituzione delle leggi di Norimberga nel 1938, cioè delle leggi razziste dove obbligava il popolo ebraico, e tutte le persone inutili per il suo pensiero come: gay, zingari, possessori di handicap ecc. a non usufruire della maggior parte dei servizi pubblici come mezzi di trasporto, scuole , inoltre proibi i matrimoni misti cioè fra ebrei e tedeschi, obbligando agli ebrei di vivere in alcuni quartieri chiamati "ghetti" oltre a differenziarsi in base a dei criteri attraverso alcuni simboli che dovevano essere posti sul loro capo di abbigliamento.

Dodecafonia

MUSICA

Il movimento dodecafonico si presenta come una reazione al romanticismo. Arnold Schönberg è il musicista che si classifica come l’inventore della dodecafonia. Egli incarna la crisi, le incertezze e le contraddizioni della musica dei primi del novecento: nel saggio Rapporto con il testo egli pare esser legato a un rigoroso formalismo ma, anni dopo, in Composizione con dodici note parla della creazione in modo mistico-religioso, scrivendo <<se è arte non è per tutti e se è per tutti non è arte>>, donando al suo pensiero un’inaspettata vena romantico-espressionista. Schönberg pone i principi della dodecafonia basandosi sul “concetto dell’emancipazione della dissonanza” e sulla completa separazione della struttura formale con lo smantellamento dell’armonia tonale.

Schonberg

VITA DI

SCHOENBERG

Nato a Vienna nel 1874, Schonberg inizia gli studi musicali con la madre, che gli impartisce le prime lezioni di pianoforte.

La morte del padre lo costringere ad interrompere gli studi, che potrà riprendere solo più tardi come autodidatta. Nel 1895 riesce, grazie all'aiuto di un amico, a dedicarsi a tempo pieno l'attività di musicista. Il suo interesse per la sperimentazione e la ricerca di nuove teorie musicali lo spingono nel 1903 a fondare a Vienna una scuola denominata in seguito "Scuola musicale di Vienna", che avrà una grande importanza per l'affermazione delle sue idee.

Le sue opere sono espressione della profonda crisi dell'Europa di inizio secolo: Schonberg frequenta movimenti artistici d'avanguardia legati all'Espressionismo, dedicandosi anche alla pittura ed entrando a far parte del movimento "il cavaliere azzurro" fondato dal pittore Vassilij Kandinskij.

Con l'avvento del nazismo si trasferisce in un primo tempo in Francia, e poi negli Stati Uniti, dove vi rimane fino alla morte, avvenuta a los angeles nel 1951.

Opera ( i sopravvissuti di Varsavia)

OPERA "IL SOPRAVVISSUTO DI VERSAI "

E’ un brano in un unico movimento con un organico piuttosto originale: all’orchestra e al coro maschile si aggiunge la voce recitante, che invece di cantare il testo lo declama, dando una leggera intonazione melodica, secondo lo stile della corda di recita, che prevede di intonare le sillabe di un testo su un’ unica nota.

Con questo brano l’autore volle rievocare la persecuzione nazista contro gli Ebrei e per comporlo si ispiro al racconto di un ebreo, che miracolosamente fuggi dal campo di sterminio di Varsavia. La musica è composta secondo lo stile dodecafonico e segue i vari momenti del racconto, la cui drammaticità è sottolineata dai numerosi strumenti a percussione presenti nell’orchestra.

Il brano inizia con l’orchestra che crea un’atmosfera cupa e opprimente, poi entra la voce recitante, sostenuta sempre dall’orchestra, che sottolinea i punti più salienti: la tromba, ad esempio, rievoca il risveglio improvviso dei prigionieri. Il coro dei condannati che eleva un inno a Dio, andando incontro alla morte, chiude drammaticamente il brano.

Trama dell'opera

TRAMA

Non posso ricordare ogni cosa. Devo essere rimasto privo di conoscenza per la maggior parte del tempo. Ricordo soltanto il grandioso momento quando tutti cominciarono a cantare, come se si fossero messi d'accordo, l'antica preghiera che essi avevano trascurato per tanti anni - il credo dimenticato!

Ma non so dire come riuscii a vivere nel sottosuolo nelle fogne di Varsavia, per un così lungo tempo.

Il giorno cominciò come al solito: sveglia quando era ancora buio.

Venite fuori - Sia che dormiste o che le preoccupazioni vi tenessero svegli tutta la notte.

Eravate stati separati dai vostri bambini, da vostra moglie, dai vostri genitori; non si sapeva che cosa era accaduto a loro - come si poteva dormire?

Di nuovo le trombe - Venite fuori! il sergente sarà furioso!

Vennero fuori; alcuni molto lenti; i vecchi, gli ammalati; alcuni con agilità nervosa. Temono il sergente. Si affrettano quanto più possibile. Invano! Molto, troppo rumore, molta, troppa agitazione - e non svelti abbastanza!

Il sergente urla: "Achtung! Stilljestanden! Na wird's mal! Oder soll ich mit dem Jewehrkolben nachhelfen? Na jut; wenn ihrs durchaus haben wollt!" (Attenzione! Attenti! Beh, ci decidiamo? O devo aiutarvi io con il calcio del fucile? E va bene; se è proprio questo che volete!" )

Il sergente e i suoi aiutanti colpivano tutti; giovani e vecchi, remissivi o agitati, colpevoli o innocenti. Era doloroso sentirli gemere e lamentarsi.

Sentivo tutto sebbene fossi stato colpito molto forte, così forte che non potei evitare di cadere.

Eravamo tutti stesi per terra, chi non poteva reggersi in piedi era allora colpito sulla testa. Devo essere rimasto privo di conoscenza.

La prima cosa che udii fu un soldato che diceva: "sono tutti morti", al che il sergente ordinò di sbarazzarsi di noi.

Io giacevo da una parte - mezzo svenuto. Era diventato tutto tranquillo - paura e dolore.

Fu allora che udii il sergente che gridava: "Abzählen!" ("Contateli!").

Cominciarono lentamente e in modo irregolare: Uno, due, tre, quattro -"Achtung!" ("Attenzione!") il sergente urlò di nuovo, "Rascher! Nochmals von vorn anfange! In einer Minute will ich wissen, wieviele ich zur Gaskammer abliefere! Abzählen!“ ("Più svelti!" "Cominciate di nuovo da capo! Fra un minuto voglio sapere quanti devo mandare alla camera a gas! Contateli!".)

Ricominciarono, prima lentamente: uno, due, tre, quattro, poi sempre più presto, sempre più presto tanto che alla fine risuonò come una fuga precipitosa di cavalli selvaggi, e tutto ad un tratto, nel mezzo del tumulto, essi cominciarono a cantare lo Shema Ysroël:

"Ascolta, Oh Israele, il Signore è tuo Dio, il Signore è uno. E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai