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compiti delle vacanze di geografia
Le Cinque Terre sono un frastagliato tratto di costa della Riviera ligure di levante chiamata anche Riviera spezzina ,situato nel territorio della provincia della Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, terre, qui elencati da ovest verso est: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore.
Dal 1997 fanno parte della lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco.
Il Parco delle Cinque Terre è prevaletemente composto da piccoli e antichi villaggi di pescatori della costa italiana. Ciascuno di questi borghi è caratterizzato da case colorate e da vigneti aggrappati ai ripidi terrazzamenti ricavati sulla costa.
rischigeologici
Tre anni dopo l'alluvione del parco nel 2011 nasce il centro dei rischi geologici per valutare i rischi idrogeologici a cui è sottoposto il territorio e pianificare interventi mirati. Ancora oggi ogni "movimento" e monitorato da questa associazione. I rischo più grandi attualmente è il pericolo di frana.
La complessità orografica dell’area delle Cinque Terre ha permesso una positiva varietà di microclimi con la conseguente diversificazione della vegetazione.
In tutta la zona sono diffusi arbusti come rosmarino, timo, elicriso e lavandula.
Negli ambienti litoranei crescono il finocchio di mare e il dauco marino, mentre in quelli rupestri, accanto alla cineraria marina troviamo il senecio bicolore, la ruta ed altre varietà.
Nelle fessure più ampie della roccia si trovano l'euforbia arborea e numerose specie tipiche della macchia mediterranea
I boschi di Leccio sono stati in parte sostituiti con fasce coltivate o con altre essenze arboree, come il pino domestico il pino di Aleppo, le sughere ed i castagni.
Sul versante faunistico, l'ambiente è particolarmente favorevole allo sviluppo di habitat di svariate specie animali.
Sono presenti numerose specie di uccelli, come il gabbiano reale , il falco pellegrino e il corvo imperiale.
Tra i mammiferi, è possibile trovare ghiri, donnole, talpe, tassi, faine, volpi e cinghiali.
La lucertola muraiola ed il ramarro sono i rettili più diffusi.
Il turismo è una delle fonti più redditizie dell'economia delle Cinque Terre.
Si tratta di forme di turismo molto varie e particolari, che vanno dal classico turismo balneare soprattutto nella località di Monterosso, Manarola, Vernazza e Riomaggiore, in cui vi è la possibilità materiale di accessibilità al mare, a forme di turismo sempre più nuove legate alla cultura locale.
Un percorso scavato nella roccia che conduce a Manarola. Il sentiero è veramente meraviglioso: camminerete a stretto contatto con la natura e potrete ascoltare distintamente il rumore delle onde che si abbattono sugli scogli.
E’ davvero suggestivo passeggiare tra le caratteristiche stradine di questa cittadina, dove luci e ombre creano degli effetti molto particolari. La singolarità delle case di Riomaggiore risiede nel fatto che tutte hanno una doppia entrata
Manarola è un quadro dai colori tenui, il regno di ulivi e vitigni, un caratteristico borgo in cui le case sembrano dei prolungamenti naturali della stretta e lunga scogliera.
Monterosso ancora oggi mantiene intatta la sua lunga tradizione di pescatori e porta i segni delle sue lotte sul mare: la Torre medievale, oggi campanile della Chiesa di San Giovanni, il Castello a strapiombo sul mare, che include tre torri rotonde, e la Torre Aurora, ultima rimasta delle ben 13 torri che nel XVI secolo abbracciavano e proteggevano il paese.
Molto sviluppato il turismo enogastronomico, in virtù delle produzioni tipiche della terra locale e della pesca, ma recentemente sono sviluppate possibilità turistiche legate alle attività sportive come la pesca subacquea, il trekking e le escursioni in mountain bike.
Il turismo di natura culturale è stato sviluppato grazie alle molteplici iniziative attuate nelle singole località. Recentemente è stato organizzato l'Aria Festival, una rassegna internazionale di artisti di strada svoltasi anche nelle vicine località di Porto Venere e sull'isola Palmaria
La particolarità del territorio è da ricercarsi soprattutto nella natura agricola delle Cinque Terre, e nell'esigenza di ovviare alla mancanza di spazi adeguati per l'esercizio dell'agricoltura e la produzione di prodotti che anticamente servivano per il sostentamento delle popolazioni locali.
Sulle terrazze a picco sul mare le popolazioni rivierasche coltivano vitigni, sostanzialmente uve bianche come bosco, albarola, trebbiano e vermentino, da cui si ottiene produzioni vinicole di qualità come il vino DOC "Cinque Terre" ed il famoso vino passito Sciachetrà.
Un'altra produzione agricola particolare della zona è sicuramente l'ulivo, con conseguente produzione di olio d'oliva. Sulla strada "Litoranea" è facile inoltrarsi in veri e propri boschi di ulivo che si trovano anche ai bordi della strada. La produzione legata alla coltivazione arborea produce anche alcuni agrumi come i limoni, da cui viene prodotta una tipica marmellata della zona. Piuttosto sviluppata è anche l'apicoltura con la produzione di miele di castagno, di acacia e millefiori.
In tutte le Cinque Terre gran parte dei parcheggi sono riservati ai residenti e la disponibilità di posteggi è piuttosto limitata, proprio a causa della mancanza di spazi adeguati. In ragione di tale aspetto la discesa ai borghi può essere possibile solo a piedi.
Esiste tuttavia un servizio di bus elettrici gestito dal Parco Nazionale che nei periodi di maggior afflusso turistico garantisce il collegamento dei centri abitati con la Litoranea.Data l'ubicazione relativamente impervia dei paesi e la carenza strutturale di parcheggi, l'accesso più agevole è di gran lunga quello tramite la ferrovia.
Le stazioni ferroviarie delle Cinque Terre sono situate sulla linea tirrenica Genova-Roma. Sia che si provenga da nord, sia che si provenga da sud conviene scendere alla stazione La Spezia Centrale, dove fermano tutti i treni a lunga percorrenza, per poi proseguire con i treni regionali.
Lavoro svolto da Alice Navarra 3°G