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Matelda

Matelda è un personaggio della Divina Commedia di Dante.

É protagonista degli ultimi cinque canti del Purgatorio (dal XXVII al XXXIII)

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La figura di Matelda è molto complessa sia per il significato storico, sia per quello simbolico.

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Secondo i commentatori più antichi si tratta della contessa Matilde di Canossa.

Ella incarna la felicità perfetta, ed è lei stessa dolce e felice, poiché innocente è in armonia con Dio.

Matelda è l'unica abitante del Paradiso Terrestre.

Un luogo di transito per le Anime che hanno completato la purificazione attraverso le cornici del Purgatorio.

  • Matelda è colei che le accompagna.

Compito di Matelda:

Ha il compito di immergere le anime nelle acque del Leté

Il fiume che cancella il ricordo dei peccati.

  • In più per ravvivarne le virtù fa bere le acque del fiume Eunoé

Fiume che rafforza il ricordo del bene compiuto.

Canto XXVIII

Dante si trova, alla fine del suo lungo pellegrinaggio e della sua penitenza, sulla vetta della montagna, nel Paradiso terrestre. Qui compiono l'ultima purificazione le anime che hanno meritato di giungere al Paradiso. Virgilio, la guida del viaggio attraverso l’Inferno e il Purgatorio, non può più accompagnare oltre il poeta, poiché, essendo pagano, non ha meritato di vedere Dio; egli dunque scomparirà non appena sarà giunto lo spirito di Beatrice, che prende il suo posto. Nella foresta dell’Eden, lungo le sponde del fiume Lete, Dante incontra Matelda, incarnazione della serenità primaverile, donna di incredibile bellezza che canta e raccoglie fiori.

Il poeta paragona le movenze di Matelda a quelle di Proserpina

Nel pieno trionfo della natura, appena prima che lei fosse rapita da Plutone e trascinata nell’Ade.

Dante le chiede di avvicinarsi, in modo da poter ascoltare e comprendere meglio il suo canto.

La donna accoglie la richiesta del poeta e si accosta al corso d’acqua; spiega ai nuovi arrivati l’origine della sua evidente gioia, legata all’apprezzamento del creato e delle sue bellezze.

Dante si stupisce che in cima al monte del Purgatorio ci sia un fiume e soffi il vento, dato che, come aveva saputo da Stazio nel paradiso terrestre non dovrebbero esistere perturbazioni atmosferiche.

Matelda da una risposta che toglierà tutti i dubbi dell'autore.

Vento:

è dovuto dal movimento circolare dell'atmosfera.

sgorga da una fonte perenne e costante e poi si divide in due corsi: il Lete e l’Eunoè.

Acqua:

Poco più indietro di Dante si trovano due poeti, ai quali riconosce il merito di aver anticipato il paradiso terrestre attraverso la descrizione poetica dell'età dell'oro e di un simile luogo di delizie.

Si riferisce soprattutto a Ovidio-

Metamorfosi

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