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alLa lucciola
similitudine
Mira incauto fanciul lucciola errante
di notte balenar tremola e bella,
che di qua, che di l`a, lieve e rotante,
somiglia in mezzo al bosco aurea fiammella.
Va tra le cupe ed intricate piante,
stende la man pargoletta e bella,
e credendo involar rubino o stella
va de la preda suo ricco e festante.
ma poi che l'nostro orror l'alba disgombra,
quel che pria gli parea gemma fatale,
di vilt`a, di stupor gli occhi l'ingombra.
Cos`i bella parea cosa mortale!
Ma vista poi che si dilegua l'ombra,
altro al fine non `e ch'un verme frale.
antitesi
Iperbato
STRUTTURA
L'incauto fanciullo osserva di notte una lucciola vagante emanare luce intermittente e bella che, volando intorno leggera sembra una fiammella d'oro in mezzo al bosco. Il fanciullo va tra le piante oscure e intricate, stende la sua piccola mano e credendo di rubare un rubino o una stella, si sente ricco ed `e felice per la sua preda. Ma dopo che l'alba allontana la notte, quella che prima gli sembrava una pietra preziosa, ora gli riempie gli occhi di stupore e di vilt`a. Cos`i bella sembrava una cosa mortale, ma vista dopo che la notte si `e dileuata non `e altro che un fragile verme.
Mira incauto fanciul lucciola errante
di notte balenar tremola e bella,
che di qua, che di l`a, lieve e rotante,
somiglia in mezzo al bosco aurea fiammella.
Va tra le cupe ed intricate piante,
stende la man pargoletta e bella,
e credendo involar rubino o stella
va de la preda suo ricco e festante.
ma poi che l'nostro orror l'alba disgombra,
quel che pria gli parea gemma fatale,
di vilt`a, di stupor gli occhi l'ingombra.
Cos`i bella parea cosa mortale!
Ma vista poi che si dilegua l'ombra,
altro al fine non `e ch'un verme frale.
quartine
terzine
stupore
leggerezza
ammirazione
vilt`a
credute certezze
perdita
senso di conquista
incredulit`a
aurea fiammella
lieve e rotante
rubino
gemma fatale
stupor