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Michelangelo ha iniziato a interessarsi all’architettura molto presto ma, tranne due capolavori fiorentini di mezza età, ha creato le sue principali opere architettoniche quando aveva superato i sessanta anni.
Ascanio Condivi racconta che il primo progetto da architetto di Michelangelo risale al 1500, quando il sultano di Costantinopoli gli propose di progettare un ponte tra Istanbul e Pera. Il maestro preparò i disegni e iniziò anche a organizzare il viaggio, ma il progetto non ebbe seguito.
La sua arte venne significativamente influenzata dall'avvento della Controriforma
Nato il 6 marzo 1475 a Caprése. Rimane a Firenze fino a quando non decide di andare alla bottega di Domenico Ghirlandaio.
Dopo l'esperienza fiorentina si sposta a Roma nel 1496 per poi tornare a Firenze nel 1501. Si trasferisce definitivamente a Roma nel 1536, ma continua a spostarsi per molte imprese artistiche.
Muore nel 1564 mentre stava lavorando sulla Pietà Rondanini.
Michelangelo era qualcuno che voleva imprimere il proprio tocco personale su ogni progetto in cui era coinvolto, e i suoi schizzi e piani architettonici non erano diversi in questo senso.
1.
Su alcuni progetti Michelangelo prendeva progetti esistenti da altri architetti e aggiungeva le proprie idee per spingerli in alto in termini di originalità e qualità tecnica.
Uno dei principali progetti architettonici di Michelangelo fu la BASILICA DI SAN PIETRO(1), per la quale l'artista diede importanti contributi insieme ad altri nomi famosi dell'epoca. La sua BIBLIOTECA LAURENZIANA(2), ad esempio, incorporava una miscela di architettura manierista, non comunemente vista a quel tempo.
2.
IL SUO MODUS OPERANDI
Mentre gli architetti dell'epoca producevano un primo schizzo di "idea" e poi lo sviluppavano in schizzi più dettagliati su fogli separati, Michelangelo produceva un primo schizzo e poi sovrapponeva più e più volte sopra (sullo stesso foglio) il suo schizzi dettagliati.
È interessante notare che nel creare questi diversi strati ha dato ai suoi progetti architettonici l'aspetto multidimensionale per il quale la sua scultura è famosa.
OPERE ARCHITETTONICHE
I capolavori di cui andremo a parlare oggi sono sostanzialmente quattro:
Sagrestia Nuova della Basilica di San Lorenzo
La Sagrestia nuova della Basilica di San Lorenzo
La cappella sorse accanto al transetto destro, di fronte e in corrispondenza della Sagrestia di Brunelleschi, completando armonicamente la pianta della chiesa, e quindi di misure e forme identiche.
C'è un maggiore slancio verso l'alto , le tombe sono fatte di marmo bianco e le strutture architettoniche in pietra.
Partendo dalla stessa pianta della Sagrestia di Brunelleschi, Michelangelo divise lo spazio in forme più complesse, trattando le pareti con piani a livelli diversi. Su di esse ritagliò elementi classici come archi, pilastri, balaustre e cornici, disposti però in figure e schemi completamente nuovi.
La pluralità delle fonti di luce fa si che essa cambi durante le ore della giornata producendo due diverse qualità di luce, di cui una è più costante, mentre l’altra cambia in con il trascorrere delle ore e a seconda delle stagioni.
L’illuminazione progettata da Michelangelo era funzionale alla comprensione del percorso simbolico e narrativo ideato dallo stesso artista, in particolare per le sue splendide sculture.
Una luce diffusa cade dall’alto facendo sviluppare ombre orizzontali che si mantengono costanti per consentire la lettura dell' architettura nell’arco della giornata.
Accanto alla luce diffusa, c’è quella prodotta dalle finestre che nella variazione delle stagioni, lascia penetrare luci differenti che fanno da commento ai gruppi scultorei.
Nelle due pareti laterali si trovano i sepolcri monumentali dedicati a Giuliano duca di Nemours (1) e a Lorenzo duca d’Urbino (2).
Le quattro Allegorie sono adagiate sopra i sepolcri, ai piedi dei duchi: per la tomba di Giuliano de’ Medici scelse il Giorno e la Notte; per quella di Lorenzo il Crepuscolo e l’Aurora.
I ritratti di Lorenzo e Giuliano si trovano in due nicchie contrapposte e sono idealizzati: Giuliano ha il bastone del comando, mentre Lorenzo è in posa pensierosa.
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La Biblioteca Medicea Laurenziana
I lavori per la costruzione della Biblioteca Medicea Laurenziana furono commissionati a Michelangelo, che la rese una delle sue opere più innovative in ambito architettonico. La costruzione iniziò nel 1524, ma si arrestò tra il 1527 e il 1530 e, ancora, nel 1534 quando Michelangelo abbandonò Firenze per trasferirsi in maniera definitiva a Roma, lasciandola, tuttavia, così incompiuta.
I lavori furono quindi portati a termine nella seconda metà del Cinquecento da Bartolomeo Ammannati.
Il famoso accesso alla sala di lettura
Lo spazio interno, è quasi totalmente occupato da una monumentale scalinata tripartita, che Michelangelo avrebbe desiderato di legno, ma che Cosimo I impose a Bartolomeo Ammannati, di realizzarla in pietra serena.
La parte più originale del progetto di Michelangelo è sicuramente l’accesso alla sala di lettura, dato dal cosiddetto vestibolo, uno spazio esiguo che, tramite una scalinata, permette di entrare all’interno della Biblioteca Medicea Laurenziana.
Questo particolare ambiente, dalla pianta quadrata, crea un effetto tale da pensare di ritrovarsi in un cortile chiuso e buio sui cui si affacciano quattro alte e
imponenti facciate di edifici, con tanto di coppie di colonne inserite nella muratura e finestre cieche.
Una volta intrapreso il cammino verso la conoscenza si accede così all’ampio salone di lettura, un vasto spazio a pianta rettangolare dotato parallelamente ai due lati di vetrate che permettono la giusta illuminazione dell’ambiente.
La collezione della Biblioteca Medicea Laurenziana è oggi una delle più invidiate al mondo perché custodisce tesori come una copia del Decameron eseguita sull’originale di Boccaccio, il manoscritto autografo delle Vita del Cellini.
BASILICA DI SAN PIETRO
La Basilica di San Pietro
La ricostruzione dell’operato di Michelangelo per l’importante chiesa romana è complessa, l’artista non redasse mai un documento unico che ne riassumesse l’idea complessiva. Preferì progettare le varie parti in modo disgiunto, tenendo per se il disegno complessivo. Dopo la sua morte vennero pubblicate diverse stampe del progetto, tra le quali le incisioni di Étienne Dupérac furono scelte
come le più fedeli e attendibili, utilizzate anche dagli artisti chiamati a completare l’opera dopo la morte del maestro.
Dal progetto di Michelangelo appare evidente la volontà dell’artista di abbandonare l’idea del Sangallo, a vantaggio di quella del Bramante rielaborata con la semplificazione del disegno della pianta.
Michelangelo progettò anche la monumentale Cupola di San Pietro, che doveva sovrastare l’intera basilica ed essere visibile da tutta la città. Nel 1555 il tamburo era parzialmente costruito ma ci vollero anni per completare l’intera struttura.
Fu Giacomo della Porta che, tra il 1588 e il 1593, completò la realizzazione della cupola basandosi sui disegni di Michelangelo, con opportune variazioni necessarie per rendere la struttura più stabile e resistente.
Cupola Santa Maria del Fiore
Cupola Basilica di San Pietro
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Piazza del Campidoglio
Piazza del Campidoglio
La prima piazza che la Roma moderna ha visto nascere secondo i criteri di un progetto uniforme, dovuto al genio di Michelangelo, sorge sul colle Capitolino (Capitolium), dove ebbe sede un antichissimo villaggio e luogo prescelto per dedicare numerosi templi alle divinità romane.
Papa Paolo III commissionò a Michelangelo la sistemazione complessiva della piazza. L'architetto fiorentino realizzò un elegante podio per la statua equestre di Marco Aurelio, collocata al centro del colle nel 1537, cosicchè questa divenne il fulcro del nuovo progetto urbanistico.
La prospettiva
Salendo la grande scalinata, infatti, si ha come l’impressione che l’edificio sullo sfondo, il Palazzo Senatorio, appaia molto più vicino e largo di quanto non sia nella realtà.
L’effetto visivo che rende il Palazzo Senatorio più grande e vicino agli occhi di chi sale verso la Piazza del Campidoglio a Roma è dovuto essenzialmente a due fattori: la pianta trapezoidale e la disposizione dei palazzi circostanti.
MIGLIORE JENNIFER, PROVERA CHIARA E RASETTI ALICE