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Ci sono tre possibili spiegazioni:
- Non significa assolutamente nulla
- Richiama il balbettio dei neonati
- Fa riferimento alla parola russa da che significa sì.
L’arte dadaista cercava forme astratte e definizioni essenziali dell’immagine.
Colui che riuscì ad esprimere al meglio tali ricerche fu Hans Arp che, per questo, fu considerato uno dei primi Dadaisti.
Arp vedeva il Dadaismo come un tentativo di superamento del lato naturale: tale caratteristica è ben espressa ne Deposizione nel sepolcro dell’uccello e della farfalla. Ritratto di Tristan Tzara.
L'opera è stata realizzata assemblando pezzi di legni colorato in maniera causale, ponendo attenzione a due temi fondamentali dell’arte: soggetto religioso (Deposizione) e ritratto.
L'idea dei Dadaisti era: se la cultura che aveva portato alla guerra era stata fallace, bisognava cambiarla e distaccarsi da ciò che era prima. Il Dada era nell'arte ma anche in letteratura, infatti, Tristan Tzara scrisse il manifesto Dadaista.
Il movimento Dada si sviluppò anche a New York, grazie alle creazioni di Duchamp, Picabia e Ray.
Duchamp fu l’artista che spiccò maggiormente grazie all’invenzione del ready-Made letteralmente pronto-fatto: semplici assemblamenti di oggetti banali e di uso quotidiano proposti come opere d’arte.
Colazione in pelliccia, Oppenheim - 1936
Regalo, Man Ray - 1921
Ruota di bicicletta, Duchamp - 1916
Fu una delle provocazione più ardite dell’intero movimento dadaista. Lo spettatore si trovava disorientato di fronte a queste “opere”, poichè le percepiva in un contesto a loro estraneo.
Duchamp riuscì ad esprimere la volontà di negare il passato con l’opera L.H.O.O.Q. che diventa, per questo, icona del gesto creativo ed irridente della corrente.
L'opera riprende il famoso dipinto La Gioconda di Leonardo, al quale Duchamp ha aggiunto barba e baffi.
Le lettere in francese pronunciate una di seguito all'altra danno origine a elle a chaud au cul che tradotto in italiano sarebbe lei ha caldo al sedere. Questo offrirebbe un’irriverente interpretazione dell' enigmatico sorriso da tanti discusso.
Picabia realizzò dipinti ispirati al mondo meccanico, in cui si esprimeva il progresso tecnologico.
L'opera Il Fanciullo carburatore, rimanda ai movimenti meccanici ed è composta da una serie di ingranaggi collegati tra loro da linee e circonferenze. Il titolo puramente ironico sottolinea le assurdità del tempo moderno, dove i motori sono venerati più dei bambini.
Ray fa parte di uno dei ricercatori Dadaisti newyorkesi. Si caratterizza per l’inquietudine che riesce a catturare nelle sue fotografie.
In Appendiabiti, usando la tecnica del rayogram, colloca una modella con una calza nera, che su sfondo nero amputa illusionisticamente la gamba.
Il corpo nudo della donna, nascosto in parte della sagoma nera dell’appendiabiti, acquisisce quel fascino inquietante che caratterizza le opere di Ray.
L’insediamento del movimento Dada in Germania corrispose al periodo del dopo guerra.
Artisti come Hausmann, Heartfield e Schwitters usavano l'arte come protesta contro il potere militare e la società capitalista.
Schwitters fece incontrare le caotiche trame della vita, creando assemblaggi del tutto casuali con oggetti di varia natura (biglietti del tram, tappi di bottiglia, legno).
L’artista denominò le sue opere Mertz, anch’esso nato per caso.
Un famoso esempio di Mertz è Merzbild Rossfett.
A ribaltare la concezione dell'arte non fu solo il movimento del Dadaismo come ribellione all’arte classica ma anche le nuove tecniche che ridefinirono il rapporto fra opera d’arte e mondo reale.
Tatlin a casa, Hausmann - 1920
Bottiglia di Vieux Marc, bicchiere e giornale, Picasso - 1913
Una delle opere che fece più discutere per la sua storia e per il suo significato fu Fontana di Duchamp.
Egli prese parte ad una mostra a New York come giudice presentando, però un orinatoio, in porcellana bianca, capovolto, firmato dall’artista stesso con lo pseudonimo Richard Mutt.
Si creò un grande scandalo e l’opera venne considerata una volgare provocazione e un semplice pezzo d’idraulica.
Duchamp aveva preso un oggetto già fatto e, dopo averlo privato del suo significato originale, ne ha posto un altro, suggerendo un pensiero completamente diverso. L'arte già con Duchamp iniziava ad essere concettuale.