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La società di massa

la so cietà di massa

con la rivoluzione francese, il popolo assume ruolo politico

con la seconda industrializzazione, nascono i grandi agglomerati urbani: gli abitanti vivono relazioni impersonali

l'economia diventa di mercato e i comportamenti si uniformano

la seconda industrializzazione

ultimi due decenni dell'Ottocento: innovazioni tecnologiche e industrie dell'acciaio, della chimica e dell'elettricità

Germania e Stati Uniti sono le nuove potenze industriali

primo decennio del Novecento: raddoppiano produzione industriale e commercio mondiale

insieme ai prezzi, crescono i salari: le città si riempiono di annunci pubblicitari (nasce il consumo di massa!)

1913, Detroit: nelle officine Ford nasce la prima catena di montaggio

1911, Principi di organizzazione scientifica del lavoro, Taylor: filosofia imprenditoriale fondata su consumi di massa, prezzi competitivi e alti salari (fordismo)

i lavoratori lamentano spersonalizzazione

nuovi ceti

si distingue tra manodopera generica e lavoratori qualificati

cresce il terziario nel ceto medio: commercio, servizi, amministrazione

fotografo,meccanico e dattilografo sostituiscono vecchie botteghe di artigiani

ai colletti blu degli operai si aggiungono quelli bianchi di impiegati non manuali

quanto al reddito, il ceto medio è più vicino al proletariato che all'alta borghesia

proletariato: solidarietà, spirito di classe, internazionalismo

ceto medio: individualismo, rispettabilità, proprietà privata, risparmio, gerarchia, patriottismo

importanza del ceto medio: destinatario dei beni di consumo e elettorato di massa

istruzione, esercito, suffragio

si diffonde l'idea della necessità di una scuola statale e obbligatoria: nel 1914 tutti i bambini europei sotto i 10 anni andavano a scuola

si diffonde la stampa: in Italia nel 1861 circolava un solo quotidiano e nel 1887 ben 245!

dopo Sedan, tranne la Gran Bretagna, in Europa la leva fu obbligatoria

tuttavia si poteva comprare l'esonero con una tassa; così l'esercito era a maggioranza contadina: pericolo di sommossa?

l'industria bellica aveva un forte interesse per eserciti sempre più numerosi

già al tempo di Napoleone III e Bismarck, non si poté arrestare la crescita nella partecipazione politica delle masse

nel 1890 il suffragio universale maschile era in Francia, Germania e Svizzera: nel 1915 in quasi tutta Europa (per ultimo in Inghilterra e Olanda, nel dopoguerra)

si afferma il modello del partito politico di massa: il primo esempio fu l'SPD

crescono le organizzazioni sindacali, come grandi organismi nazionali, sul modello delle Trade Unions: fu il più grande fenomeno di associazionismo popolare della storia

la questione sociale

la questione femminile era iniziata nella prima rivoluzione industriale inglese e nella Francia giacobina

ma già il codice napoleonico del 1804 subordinava la donna alla potestà del marito; eccezione fu Sulla schiavitù della donna di Mill del 1869

la seconda rivoluzione industriale vide le donne spesso protagoniste della lotta sindacale

nel 1902 in Inghilterra la Pankhurst fonda il Women's Social and Political Union: nascono le suffragette

i socialisti temono però che le donne vadano a rafforzare i movimenti cristiani

le donne ottengono pieni diritti politici in Nuova Zelanda, nel 1893; oggi il suffragio femminile non è ancora riconosciuto in Arabia Saudita

sono promosse ovunque le riforme sociali

come già nella Germania di Bismarck, vengono adottate assicurazioni contro gli infortuni, la previdenza pensionistica, i sussidi di disoccupazione; sono ridotti gli orari giornalieri e il diritto al riposo settimanale

i governi si occupano di gas, trasporti e acqua, scuole e ospedali, biblioteche e musei, e dell'edilizia popolare

crescono le imposte dirette progressive

nascono i partiti socialisti

nel 1875 la SPD, con il marxismo come dottrina ufficiale; nel 1906 i laburisti, nati dai sindacati inglesi

tutti i socialisti però chiedono il superamento del capitalismo e una gestione sociale dell'economia

nel 1864 a Londra era stata fondata la Prima Internazionale: le diverse anime però (marxisti,anarchici, mazziniani) man mano si divisero; si sciolse nel 1876

nel 1889 a Parigi nasce la Seconda Internazionale, con lo scopo di fissare la giornata lavorativa a 8 ore: il primo maggio è fissata la festa dei lavoratori, in memoria dei martiri di Chicago del 1886

la Prima voleva essere il centro dirigente della classe lavoratrice; la Seconda invece era più un luogo di discussioni

dottrina ufficiale era il marxismo nella versione di Engels; si distinsero però due correnti: il revisionismo di Bernstein (1889); i rivoluzionari

in Germania gli spartachisti di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg; in Francia Sorel e il sindacalismo rivoluzionario; in Russia Lenin: un partito formato da rivoluzionari di professione

nel 1891 Leone XIII pubblica la Rerum Novarum

la Chiesa si era già adeguata alla nuova società di massa con nuovi culti universali (Lourdes e il sacro cuore di Gesù) e con parrocchie e associazioni caritative nelle città spersonalizzate

l'enciclica condanna il socialismo, richiama i lavoratori alla frugalità e al rispetto delle gerarchie, e gli imprenditori alla giusta mercede; incoraggiava la formazione di società operaie e artigiane

a fine secolo, in Italia e Francia nasce la corrente democratico-cristiana, che voleva conciliare democrazia e dottrina sociale cattolica; il modernismo vuole invece conciliare cattolicesimo e cultura moderna

nel 1903 è papa Pio X: i democratico-cristiani sono obbligati a sottostare al controllo della gerarchia ecclesiastica; nel 1907 i modernisti sono scomunicati

il nazionalismo

tra il 1815 e il 1870 il nazionalismo era stato il principio ispiratore dei movimenti di liberazione: sovranità popolare, liberalismo e democrazia

con Bismarck e il colonialismo però si sposò con una politica di potenza, in difesa dell'ordine sociale e contrapponendosi al socialismo internazionalista e pacifista

cominciò a collegarsi al razzismo: il Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane era del 1855

in Inghilterra, colonialismo e liberalismo convissero; in Francia intorno a Action Française (Barrès e Maurras) i nazionalisti individuano il nemico interno in ebrei, protestanti e immigrati

in Germania il nazionalismo è antisemita, anticapitalista e antiborghese: I fondamenti del XIX secolo di Chamberlain è del 1899

il mito del popolo, fatto rivivere da Wagner, fornì le basi del pangermanesimo

nei paesi slavi si diffuse il panslavismo antisemita, favorito dagli zar: erano consentiti i pogrom, sfogo del malcontento delle classi più povere; la polizia segreta confezionò i Protocolli dei savi anziani di Sion

l'ebreo viennese Herzl nel 1896 fondò il sionismo: ma l'alta e media borghesia ebraica era assimilazionista

la crisi del positivismo

il positivismo aveva dominato tra il 1852 e il 1890

a fine secolo nascono correnti vitalistiche e irrazionalistiche: contestano il progresso e la concezione lineare del tempo

Dilthey fonda lo storicismo: la storia è caratterizzata da eventi unici

anche in fisica Planck e Einstein mettono in crisi la fisica tradizionale, Gödel la matematica tradizionale

Gaetano Mosca sostiene la teoria della classe politica: in generale, si accentua un pessimismo verso gli ordinamenti democratici

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