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Transcript

L'apparato respiratorio

Barbieri Maria Francesca,

Barboni Carolina

Bocchi Chiara

Grandi Monica

L'apparato respiratorio

  • Secrezione di muco da parte delle cellule epiteliali
  • Filtra le impurità dell’aria, riscaldandola e inumidendola
  • Controlla dal punto di vista chimico se ci sono sostanze che possono provocare irritazioni alla mucosa
  • Serve come organo dell’olfatto
  • Partecipa alla formazione del timbro dei suoni vocali

Il naso

  • Condotto muscolare lungo 13 cm
  • È divisa in tre parti: rinofaringe, orofaringe, laringofaringe
  • Sono presenti addensamenti di tessuto linfatico: le tonsille
  • Tre tipi di tonsille:

Faringee

Palatine

linguali

La faringe

Funzioni

  • Via comune dei tratti respiratori e digerenti. L’aria e il cibo devono passare attraverso questo canale prima di prendere vie differenti
  • Interviene in maniera importante nelle attività della fonazione. Per mezzo dei suoi cambiamenti di forma possono essere emessi diversi suoni vocali
  • Le tonsille svolgono una funzione preventiva per le infezioni ai tratti respiratori e digerenti
  • Organo della fonazione
  • Costituito da 8 segmenti rigidi di cartilagine ialina, tra cui la cartilagine tiroidea, e dall’epiglottide
  • La membrana mucosa forma 4 pieghe:

2 superiori: le corde vocali false

2 inferiori: le corde vocali vere

La laringe

  • Protezione: l’epiglottide chiude le vie aeree durante la deglutizione
  • Produzione della voce: la disposizione e la tensione delle corde vocali determina i diversi suoni vocali

- Le corde vocali quando sono tese producono suoni alti

- Le corde vocali quando sono rilassate producono suoni bassi

Funzioni

  • Rivestita da una mucosa dotata di epitelio ciliato
  • Costituita da fibre muscolari lisce dove sono dislocati anelli cartilaginei a forma di C
  • Gli anelli conferiscono rigidità alle pareti in modo che non collassino chiudendo la via respiratoria
  • Costituisce un tratto della via attraverso cui l’aria raggiunge i polmoni

La trachea

Altri tre organi

PRIMARI: destro e sinistro che entrano nei rispettivi polmoni il destro è di calibro maggiore, più corto e con decorso più rettilineo infatti lì giungono gli oggetti inalati accidentalmente Struttura: simile alla trachea; pareti di anelli cartilaginei e all'interno strato di mucosa con ghiandole mucipare e cellule ciliate

SECONDARI o intrapolmonari: si ramificano prima in bronchioli, dopo in dotti alveolari, poi in sacchi alveolari e infine in alveoli Struttura: sparizione graduale anelli cartilaginei; sottile parete di cellule epiteliali squamose

FUNZIONI:

Canali dell'albero bronchiale: via di passaggio all'aria per raggiungere il polmone, come la trachea

Alveoli: diffusione gas respiratori dall'aria al sangue e viceversa; la polmonite blocca il passaggio d'aria nei bronchioli e alveoli Ghiandole mucipare e cellule ciliate: presenti nella mucosa umidificano la superficie interna delle vie respiratorie (catarro)

Bronchi

I polmoni

  • Organi voluminosi che comprendono base, apice e mediastinica (ilo), di tessuto spugnoso ed elastico per facilitare la respirazione
  • Sono divisi in lobi da scissure, 2 nel destro e 1 nel sinistro, più piccolo perchè ospita la fossa cardiaca
  • La superficie esterna del polmone è rivestita dalla pleura viscerale/polmonare; la parete della cavità toracica dalla pleura parietale. Tra le 2 pleure vi è una cavità pleurica contente liquido pleurico
  • Internamente sono formati da numerosi alveoli con relativi dotti, bronchioli e bronchi
  • Circolazione polmonare, per lo scambio di gas Circolazione bronchiale, per il nutrimento dei bronchi
  • Da ramificazioni di bronchioli in sacchi alveolari (struttura a grappolo) avvolti da una fitta rete di capillari che insieme alla parete alveolare formano la membrana respiratoria
  • Sono presenti macrofagi che difendono l'organismo da batteri, particelle carboniose e altri detriti
  • Vascolarizzati da arteria e vena polmonare: la prima porta il sangue venoso nel capillare

alveoli polmonari

  • Struttura: 3 parti separate da segmenti pleurici; 2 logge polmonari e il mediastino, in più la porzione pericardica;
  • foglietto parietale e viscerale della pleura
  • Funzione: variazioni di grandezza del volume toracico nei processi di inspirazione ed espirazione

Torace

La funzione principale dell’apparato respiratorio è quella di fornire l’organismo di ossigeno (O2) e liberarlo

dall’anidride carbonica (CO2)

Per svolgere il suo compito sono necessari quattro processi, complessivamente denominati respirazione.

meccanica della respirazione

Ventilazione polmonare: si tratta di quel processo che chiamiamo comunemente “respiro“.

Qui l’aria entra ed esce dai polmoni per garantire un continuo ricambio dei gas all’interno degli alveoli.

Respirazione esterna: si tratta dello scambio di gas che avviene tra il sangue dei capillari

polmonari e l’aria contenuta negli alveoli.

Trasporto dei gas: qui l’O2 e la CO2 vengono trasportati dal sangue rispettivamente dai polmoni

alle cellule dei tessuti e viceversa.

Respirazione interna: si tratta degli scambi gassosi che avvengono tra il sangue dei capillari e le

cellule.

La respirazione (o ventilazione polmonare) è un processo meccanico che dipende dalle variazioni di volume all’interno della gabbia toracica. Ricordiamo che i cambiamenti di volume comportano cambiamenti di pressione che, a loro volta, determinano flussi di gas per equilibrare la pressione.

In questo contesto parliamo di gas e sappiamo che questi ultimi riempiono tutto il volume del loro contenitore: le molecole di gas all’interno di un volume si disperdono e la pressione diminuisce.

Chiaramente se il volume si riduce, le molecole di gas si avvicinano tra loro e la pressione aumenta.

Questi fenomeni sono correlati alle due fasi della respirazione:

Inspirazione

Espirazione

  • Sono coinvolti i muscoli respiratori: diaframma e muscoli intercostali
  • Si contraggono
  • Aumento della gabbia toracica
  • Quindi aumento del volume
  • Diminuzione della pressione

Inspirazione

  • Sono coinvolti i muscoli respiratori: diaframma e muscoli intercostali
  • Si rilassano
  • Diminuzione della gabbia toracica
  • Quindi diminuzione del volume
  • Aumento della pressione

Espirazione

  • L’ossigeno deve continuamente essere fornito alle cellule attraverso le vie respiratorie.
  • Avviene negli alveoli polmonari.
  • L’ossigeno presente nell’aria passa per diffusione nei vasi capillari degli alveoli.
  • L’ossigeno si lega all’emoglobina del sangue che lo trasporta in tutto il corpo.
  • Contemporaneamente la CO2 nei capillari passa, sempre per diffusione, nell’aria degli alveoli polmonari.
  • CO2 viene espulsa.

Respirazione esterna

  • Le sostanze nutritive per fornirci l’energia che contengono, devono essere “bruciate” attraverso un processo di combustione lenta (ossidazione) che avviene all’interno di ogni cellula e si chiama respirazione cellulare.
  • Avviene nei mitocondri.
  • L’O2 e CO2 si scambiano ancora per diffusione
  • L’O2 nei capillari passa nelle cellule per diffusione.
  • Nei mitocondri avviene l’ossidazione del glucosio e si forma la CO2 come prodotto di rifiuto che esce dalla cellula e passa attraverso le membrane legandosi al sangue che la porta ai polmoni per essere espulsa.

Respirazione interna

• La respirazione consiste in una sequenza di atti inspiratori ed espiratori

. • Centro generatore del ritmo: La ritmicità del respiro

• L’attività ritmica dei neuroni respiratori è correlata con una o l’altra fase del ciclo respiratorio

Controllo dell'apparato respiratorio

Il controllo della respirazione è un meccanismo fisiologico

Il controllo della respirazione è volto a mettere i polmoni nelle condizioni ideali per svolgere lo scambio di ossigeno e anidride carbonica

Il diaframma è il muscolo più importante per l’ingresso dell’aria nei polmoni.

.

I muscoli intercostali favoriscono il movimento della gabbia toracica e assistono la respirazione.

  • In condizioni di riposo, l’aria viene espulsa in modalità passiva.
  • In condizioni di riposo l’espirazione non necessita di alcuno sforzo.
  • I più importanti sono i muscoli addominali: comprimendo il diaframma sui polmoni, determinano l’espulsione dell’aria.
  • Tutti i muscoli usati nella respirazione si contraggono solo se i nervi che li connettono al cervello sono integri.
  • Il controllo della respirazione è involontario
  • I centri di controllo della respirazione, situati nell’encefalo, regolano il ritmo respiratorio in base alle esigenze dell’organismo e monitorando la concentrazione di CO2 nel sangue.

I meccanismi  di  controllo  della  respirazione devono: • Fornire lo schema motorio responsabile del 

ritmo  automatico

I siti di controllo della ventilazione sono: 

• Centri respiratori

• Chemocettori centrali

• Chemocettori  periferici

• Meccanocettori  polmonari 

Le MALATTIE dell'apparato respiratorio

Tracheite acuta

I sintomi sono un’irritazione e un bruciore generale in tutta la gola e ci possono essere dei piccoli colpi di tosse. Questa malattia può durare due settimane durante le quali possono essere somministrati antibiotici e areosol.

E' un’infiammazione tracheo bronchiale, infezioni virali delle prime vie respiratorie. Ha origine da un raffreddore, di solito si guarisce in pochi giorni, ma è possibile che la tosse continui.

Bronchite acuta

Polmonite

E' una malattia dei polmoni e dell’apparato respiratorio, caratterizzata da infezione degli alveoli polmonari che ostacola la funzione respiratoria. Principalmente causata da un’infezione dovuta a virus e batteri, per la guarigione si consigliano dei semplici antibiotici. La terapia antibiotica ha un periodo di 15-20 giorni.

E' una dei 2 tipi di polmonite batterica. E un'infiammazione in forma acuta di bronchi e polmoni, la cause sono spesso di natura batterica.

Broncopolmonite

Pleurite

Consiste nell’infezione della pleura (membrana che ricopre la superficie esterna dei polmoni). Le cause possono essere varie. Per curare la pleurite bisogna eliminare l’infezione batterica attraverso antibiotici in caso la tosse sia molto forte

Asma bronchiale

L’asma si può definire un’infiammazione cronica ossia che perdura nel tempo. Si accompagna a:

Episodi ricorrenti di difficoltà respiratoria

- Compressione toracica - Respirazione sibillante - Tosse

Le cause possono essere: allergia, infezioni

sostanze chimiche, stress, freddo, ridere e piangere.

Bronchite cronica

E' una malattia dei polmoni molto comune e debilitante. Consiste in un’infiammazione dei bronchi che non tende a guarire nel giro di pochi giorni ma dura anche per settimane. La causa principale è considerata: il fumo di sigaretta, anche se possono incidere altri fattori come: l’esposizione a sostanze irritanti. Per curarla si possono usare farmaci o areosol.

E' una patologia che interessa i polmoni ed è caratterizzata da: defibrillazione di spazi aerei a valle dei bronchioli terminali e la distruzione delle loro pareti. Le cause sono: fumo di tabacco, sostanze inquinanti, fumi industriali e polveri di carbone e silice. Per curarla ci possono essere diversi modi: attraverso farmaci che non la curano del tutto ma allievano i sintomi, altre terapie ad esempio: riabilitazione respiratoria e attraverso ossigeno che viene somministrato con tubicini attraverso narici. L’ultima cura è un intervento chirurgico in casi rari.

Enfisema

Consiste in un accumulo di aria nel cavo pleurico. Le varie cause sono: infortunio al torace, malattie polmonari e bolle d’aria. La cura principale è di alleviare la pressione sui polmoni. Si consiglia riposo a letto perché ogni sforzo può aggravare il collasso del polmone. Se non si cura con il riposo bisogna passare alla chirurgia.

Pneumotorace

Tumore del polmone

Si possono costituire dalle cellule che vanno a formare i bronchi e bronchioli. Le cause principali sono:

Il fumo di tabacco

Gas radioattivi

Amianto ed altre sostanze

Inquinamento atmosferico

Precedenti

Precedenti famigliari

Età superiore ai 65 anni

La cura principale è la chemioterapia

Propagazione covid-19

alcuni Coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona,

Anche il nuovo Coronavirus responsabile della malattia respiratoria COVID-19 può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato

La via primaria sono le  goccioline del respiro delle persone infette

In casi rari il contagio può avvenire attraverso contaminazione fecale.

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti,

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie definisce contatto stretto:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19;
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19
  • una persona che ha avuto un contatto diretto con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti;
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso con un caso di COVID-19 per almeno 15 minuti, a distanza minore di 2 metri;
  • un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
  • una persona che abbia viaggiato seduta in aereo nei due posti adiacenti, in qualsiasi direzione, di un caso di COVID-19, i compagni di viaggio o le persone addette all’assistenza e i membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto

Il collegamento epidemiologico può essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni prima o dopo la manifestazione della malattia nel caso in esame.

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