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Transcript

Robert Nozick:

L'alternativa libertaria

Introduzione

Robert Nozick avanza una teoria della giustizia fondata sui diritti individuali alternativa a quella elaborata da John Rawls.

Le premesse della sua riflessione sono le seguenti.

Le conclusioni, contenute nella prefazione sono le seguenti

Introduzione ad Anarchia stato ed utopia

Gli uomini hanno diritti: ci sono cose che nessuno, persona o gruppo, può fare loro (senza violarne i diritti). Tale è la forza e la portata di questi diritti da sollevare il problema di cosa possano fare lo stato e i suoi funzionari, se qualcosa possono fARE. qUANTO SPAZIO LASCIANO ALLO STATO I DIRITTI DEGLI INDIVIDUI?

Uno stato minimo, strettamente limitato alle funzioni di protezione contro violenza, furto e frode, di tutela dei contratti ecc., è giustificato; che qualsiasi tipo di stato più esteso finisce con il violare i diritti delle persone a non essere costrette a fare certe cose, ed è ingiustificato; e che lo stato minimo è auspicabile oltre che giusto. Due implicazioni importanti sono che lo stato non può usare il suo apparato coercitivo per indurre alcuni cittadini ad aiutarne altri, o per proibire alle persone determinate attività in vista del loro stesso bene o protezione

Biografia

morte nel 2002

1959-1963

Robert Nozick muore nel 2002

Ha conseguito una laurea in Filosofia presso la Columbia University nel 1959 e un dottorato di ricerca in Filosofia presso la Princeton University nel 1963.

Linea del tempo

1982-2001

Nozick continua a pubblicare importanti lavori che si occupano di metafisica, epistemologia, filosofia della scienza e assiologia: Philosophical Explanations (1981), The Examined Life (1989), The Nature of Rationality (1993), Socratic Puzzles (1997), e Invarianze (2001).

Nozick nasce a Brooklyn da una famiglia di ebrei russi immigrati..

1974

Pubblica Anarchia Stato e Utopia e diviene famoso a livello internazionale

I rimandi teorici di Nozick

I diriti degli individui

Nozick, come Rawls elabora una critica radicale alla tradizione utilitarista e si riallaccia alle riflessioni del liberalismo classico.

In particolare, la sua riflessione si collega alle teorie di Locke inerenti ai diritti individuali e alla legittimità della proprietà.

Nozick, inoltre, assume il punto di vista kantiano che afferma gli individui dover essere trattati sempre come fini e mai come mezzi.

L'individuo e la società

La società e lo Stato

Nozick rifiuta ogni etica che faccia riferimento alla maggior parte degli individui sia quella che rimandi alla loro totalità.

Gli individui costituiscono il punto di riferimento della sua teoria etico-politica.

Non si può "usare" una persona se non per quelli che essa stessa sceglie

Non si può "usare" una persona in vista di un bene o vantaggio che riguardi la maggior parte o la totalità della società.

La società non esiste

Come individui, ciascuno di noi a volte preferisce sottoporsi a dolori o sacrifici per ottenere un beneficio maggiore o per evitare un danno maggiore [...] Perchè non sostenere, analogamente, che qualche persona deve fare sacrifici da cui altre persone trarranno vantaggi maggiori, per amore del bene sociale complessivo? Ma un'entità sociale, il cui bene sopporti qualche sacrificio per il proprio bene, non esiste. ci sono solo individui, individui differenti, con le loro vite individuali. usando uno di questi individui per il vantaggio di altri, si usa lui e si giova agli altri e basta. Che cosa succede? che gli viene fatto qualcosa a profitto degli altri. ciò è nascosto sotto il discorso del bene sociale complessivo.

Lo stato Stato minimo

Probl:ema come giustificare la legittimità dell'autorità politica di fronte all'obiezione anarchica che qualsiasi tipo di stato viola i diritti degli individui?

lo stato sorgerebbe dall'anarchia (qual è rappresentata dallo stato di natura di Locke) anche se nessuno ne avesse intenzione o tentasse di farlo nascere, mediante un processo che non deve necessariamente violare i diritti delle persone

Title

stato di natura

Fasi:

  • Associazione privata di protezione;
  • Associazione dominante;
  • Stato ultraminimo;
  • Stato minimo

Stato di natura: è un modello che serve a spiegare la nascita dello stato minimo.

Dallo stato di natura allo stato minimo il passaggio non è immediato.

Non avviene attraverso un contratto, bensì per opera di una mano invisibile..

Ciò consente di pervenire allo stato minimo senza violazione dei diritti degli individui.

Associazione privata di protezione. Nello stato di natura esistono degli inconvenienti: hanno a che fare con la difesa dei propri diritti e proprietà e con l'esercizio della punizione dei trasgressori.

Nello Stato di natura gli individui si riuniscono volontariamente per difendersi assieme contro i trasgressori dei loro diritti..

Inconveniente:

  • Possibilità di contrasti all'interno dell'associazione: ciò porta alla genesi di organismi interni per la gestione dei contrasti;

Genesi dello Stato ultraminimo

Associazione dominante.

Le dinamiche naturali dei rapporti tra diverse associazioni e tra associazioni e indipendenti porta alla formazioni di una associazione di protezione dominante.

Questa associazione fa rispettare su un territorio abbastanza ampio le regole al suo interno per tutti i suoi membri,

Problema: associazione dominante è uno stato?

Quali requisiti deve possedere:

  • monopolio della forza su un determinato territorio;
  • annuncio pubblico di punizione di chie esercita la forza senza autorizzazione associazione.

Se soddisfa questi requisiti l'associazione dominante diventa Stato ultraminimo

Stato minimo

Stato

ultraminimo

Lo stato ultraminimo fornisce servizi di protezione e di applicazione dei diritti a chi compra le sue polizze di protezione e di applicazione dei diritti

Stato minimo

Lo stato minimo fornisce protezione anche a chi non è membro dell'associazione attraverso elementi di ridistribuzione.

L'unica forma di ridistribuzione legittima è quella che garantisce a tutti l'assicurazione della loro protezione.

Al di là di ciò l'azione redistributiva dello stato non è legittima e le de i diritti degli individui.

Teoria del titolo valido

Nozick concentra la sua analisi sulla giustizia distributiva attorno al problema dell'individuazione dei principi di giustizia nella proprietà.

Giustizia distributiva

Teoria storica della giustizia

Nozick rifiuta le legittimità di principi di giustizia fondati su modelli teorici.

Nozick afferma che la legittimità della distribuzione della proprietà dipende dal modo in cui si è generata.

La giustizia dell'acquisizione iniziale

Nozick sviluppa in modo autonomo le tesi di Locke sulle condizioni, modalità e limiti dell'acquisizione originaria da parte di alcuni nei confronti di cose possedute precedentemente da nessuno.

1) La proprietà è legittima quando è esito del lavoro di un individuo su qualsiasi cosa originariamente in comune;

2) La proprietà è legittima se rispetta la clausula limitativa, ovvero se la posizione degli altri, che non hanno più libertà di usare quella cosa, non è peggiorata.

Tre argomenti per giustizia nella proprietà

Giustizia nei trasferimenti della proprietà

GIUSTIZIA DEI TRASFERIMENTI DELLA PROPRIETà

I trasferimenti di proprietà sono legittimi se lo scambio è volontario ed avviene senza l'uso della forza e della frode

Principio di rettificazione

principio di rettificazione

Le condizioni di giustizia della proprietà - e perciò della distribuzione della ricchezza nella società - sono legittime solo se sono giusti tutti i passaggi precedenti.

Ma come si possono ricostruire tutti i passaggi di proprietà?

Nozick definisce un terzo principio: principio di rettificazione.

Secondo questo principio - in caso di ingiustizia - si dovranno ricostruire modelli in grado di prevedere cosa sarebbe accaduto se l'ingiustizia non fosse accaduta. Se la descrizione reale non è un a di quelle fornite dal principio allora sarà necessario intervenire per rettificare la distribuzione della proprietà

La sintesi dei due principi

Tutto ciò che deriva da circostanze giuste con mosse giuste è di per se stesso giusto. I mezzi per cambiare specificati dAL PRINCIPIO DI GIUSTIZIA DEL TRASFERIMENTO PRESERVANO LA GIUSTIZIA. NELLO STESSO MODO IN CUI REGOLE D'ILLAZIONE CORRETTE PRESERVANO LA VERITà, E OGNI CONCLUSIONE DEDOTTA, CON RIPETUTE APPLICAZIONI DI TALI REGOLE, DA PREMESSE VERE è DI PER SE STESSA VERA, COSì MEZZI DI TRANSIZIONE DA UNA SITUAZIONE ALL'ALTRA, SPECIFICATI DAL PRINCIPIO DI GIUSTIZIA NEL TRASFERIMENTO, PRESERVANO LA GIUSTIZIA, E OGNI SITUAZIONE CHE DERIVA REALMENTE, IN ACCORDO CON IL PRINCIPIO, CON RIPETUTE TRANSIZIONI, DA UNA SITUAZIONE GIUSTA, è GIUSTA DI PER SE STESSA

Le tasse ovvero il lavoro forzato

Nozick nel mondo reale

Per Nozick tassare i proventi del lavoro è come legittimare il lavoro forzato.

1) La tassazione implica i diritto statale di esigere una quota dei guadagni delle persone;

2) La quota prelevata dallo Stato è frutto del lavoro dell'individuo;

3) Il lavoro svolto per quella quota di risorse non è dunque più di proprietà dell'individuo bensì dello Stato;

4) L'individuo non è più proprietario del suo tempo e del suo lavoro;

5) Dunque, l'individuo compie un lavoro forzato per conto dello Stato

I principi di giustizia distributiva basati su un modello hanno bisogno di attività redistributive. c'è solo una piccola probabilità che uno qualsiasi degli insiemi di possessi formati si spontaneamente si adatti a un modello dato; e la probabilità che continui ad adattarsi al modello man mano che la gente scambia e da è nulla. dal punto di vista di una teoria del titolo valido, la redistribuzione è una questione davvero seria, implicando come fa, la violazione dei diritti della gente.

la tassazione dei guadagni da lavoro sta sullo stesso piano del Lavoro forzato. alcune persone trovano questa affermazione ovviamente vera: prelevare i guadagni di n ore di lavoro equivale a prelevare n ore dalla persona; equivale a costringere la persona a lavorare è nero e per scopi di un altro. altri trovano assurde l'affermazione. Ma questi, se obiettano al lavoro forzato, sarebbero contrari a costringere gli hippy disoccupati a lavorare a beneficio dei bisognosi. e obietterebbero anche al costringere Ciascuna persona a lavorare cinque ore in più ogni settimana beneficio dei bisognosi. ma un sistema che preleva in tasse il salario di 5 ore non sembra loro simile a un sistema che costringe qualcuno a lavorare cinque ore, dato che offre la persona vittima della costrizione una gamma più ampia di scelta di attività di quanto non faccia la tassazione in natura.

Conclusioni

Sintesi

1) Uno stato minimo basato sulla tutela di un insieme minimo di diritti fondamentali: diritti contro le lesioni, diritti alla libertà di scelta, azione e proprietà. Allo stato è consentito solo garantire la protezione di questi diritti e il risarcimento per la loro violazione.

2) Nozick rifiuta qualsiasi ruolo dello Stato nella giustizia distributiva.

3) Giustizia significa scambio equo

4) La giustizia non consiste nel promuovere il massimo bene del maggior numero, non protegge i meno avvantaggiati.

se alcuni sono più agiati di altri ed i principi di giustizia sono stati rispettati allor questa distribuzione della proprietà è legittima.

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