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Chiesa di Santa Maria del Carmine
CHIESA DI SANTA MARIA DEL CARMINE
La chiesa di Santa Maria del Carmine è un luogo di culto cattolico di Firenze che domina l'omonima piazza nel quartiere di Oltrarno. È famosa per ospitare il ciclo di affreschi della Cappella Brancacci, opera fondamentale dell'arte rinascimentale, decorata da Masaccio e Masolino.
ai frati della quinta cerchia di mura
...e in queste cappelle possiamo osservare affreschi come:
- sala del cenacolo "ultima cena" Alessandro Allori
-sala della colonna
-sala vanni " Cena in casa Simone Fariseo" Giovan
Battista Vanni
Custodisce
La cappella Brancacci, situata all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine di Firenze rappresenta uno degli esempi più elevati di pittura del Rinascimento (1424-1428). Essa è frutto della collaborazione di due dei più grandi artisti dell'epoca, Masaccio e Masolino da Panicale, ai quali deve aggiungersi la mano di Filippino Lippi, chiamato a completare l'opera circa cinquant'anni dopo.
MASOLINO E MASACCIO
Nato a Panicale in Valdarno (1383) , fu attivo soprattutto a Firenze e Roma. Egli rappresenta per la pittura ciò che Ghiberti (di cui fu allievo) aveva rappresentato per la scultura cioè un coraggioso rinnovatore della tradizione gotica, senza però giungere a rompere definitivamente con essa e i suoi modelli
Tommaso di Ser Giovanni di Mòne Cassài nato a San Giovanni Valdàrno (Arezzo) fù soprannominato Masaccio per la "straccuratàggine"(sempre assorbito dalla propria attività creativa si disinteressava al resto). La formazione avviene a Firenze dove si trasferisce rimasto orfano di padre con madre e fratelli (forse 1417). Ipotesi che fosse un discepolo di masolino è stata smentita e venne ritenuto più come un collaboratore che discepolo di Masolino. Fino al 1422 iscritto come pittore all'Arte dei Medici e degli Speziali.Muore 1428 a Roma.
L'ambiente fiorentino del tempo ricco di stimoli artistici di ogni tipo e il fervore creativo generale furono importanti per l'affermazione di Masolino e terreno di sviluppo fertile e stimolante per il giovane Masaccio
<<si può annoverare fra i primi che per la maggior parte levassimo le durezze, le imperfezioni e difficultà dell'arte, e che gli desse principio alle belle attitudini, movenze, fierezzee vivacità,ed a un certo rilievo veramente proprio e naturale: il che infino a lui non aveva mai fatto niun pittore>>
Dove lavora?
riallacciandosi alle intuizioni di Giotto , concepisce una pittura radicalmente nuova e arriva ad imporsi insieme a Brunelleschi e a Donatello come il terzo fondamentale punto di riferimento della rivoluzione artistica del primo 400'
Firenze da solo e in collaborazione con Masolino
Pisa (1426) dove realizza polittico per la Chiesa del Carmine
a Roma (1428) dove insieme a Masolino inizia un altro polittico, Basilica di Santa Maria Maggiore
Cappella Brancacci all'interno della Chiesa di Santa Maria del Carmine
Masaccio
Masolino
1
9
1
9
Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre
Tentazione di Adamo ed Eva
Confronto
Masaccio
Masolino
- le 2 figure sono nude, grazie al lavoro di restauro avvenuto tra il 1984 e il 1990
-volumetrie massiccie quasi sgraziate(ricurve), modellamento realistico dei corpi attraverso uso chiaroscuro
-gioco di luci e ombre con predominanza delle ombre
-conoscenza più precisa dell'anatomia Adamo ha il petto rigonfio in fase inspiratoria e il ventre contratto come in un singhiozzo, con il piede che non ancora varca la porta del Paradiso Terrestre( la torre merlata) singhiozza disperato coprendosi il volto dalla vergogna
-Eva dopo il peccato originale, resasi conto della sua nudità, prova vergogna cerca di coprirsi seni e pube. il volto è sfigurato da un dolore infinito
-la scena non è mitigata da nessun elemento infatti il mondo fuori si riduce ad una roccia, un cielo profondo senza nuvole (quasi irreale , azzurro troppo intenso)
-figure vere e dinamiche
- le ombre allungate delle figure e piedi poggiano su un piano concreto li rendono partecipi dello spazio
-le 2 figure sono nude longilinee eleganti e armoniche dotate di proporzioni classiche, quasi idealizzate
-sono in posa non c'è traccia di spontaneità negli atteggiamenti rigidi e innaturali
-i corpi sono dotati di grazia sembrano leggeri, anatomia appena accennata
-luce è tenera e inquieta che colpisce soprattutto Eva (sottolinea colpa)
-dialogano tra loro con gli sguardi, compostezza severa
-sfondo scuro di un colore uniforme
-elemento paesaggistico: albero del Bene e del Male da cui si protende serpente tentatore con testa umana
-Adamo ed Eva sembrano fluttuare in uno spazio inconsistente e irreale
"Una delle più eclatanti testimonianze del passaggio dallo stile gotico-cortese agli stilemi del Rinascimento italiano."
Gesù, gli Apostoli e il gabelliere
Pietro intento alla pesca
la consegna del denaro
Masaccio definisce i loro possenti volumi e i realistici panneggi con il chiaroscuro ricorrendo a pochi colori
rosso
blu
verde
giallo- arancio
OMBRE
fonte di luce luminosa dal lato destro , in alto fuori dai limiti dell'affresco
Nonostante l'artificio di rappresentare contemporaneamente tre eventi successivi il rispetto della prospettiva unifica sia il tempo che lo spazio
Istituzione del catasto fiorentino (1427)
Autore Masaccio
Data 1422
Tecnica tempera su tavola a fondo oro
Dimensioni 108×65 cm
Ubicazione Museo Masaccio, Cascia di Reggello
Madonna col Bambino in trono
Comparto centrale
PROSPETTIVA e PROPORZIONI:
-gli assi del pavimento e le linee del trono convergono in prospettiva verso un unico punto di fuga centrale, che si trova dietro il volto della Madonna.
-Maria e Gesù sono in proporzione.
REALISMO:
-i volti e le fisicità sono realistici; i gesti sono spontanei.
-Il trono di pietra su cui siede la Madonna e che vediamo incurvarsi in profondità e incurvarsi in avanti sulle ante laterali, occupa uno spazio reale.
San Bartolomeo e San Biagio
San Giovenale e S. Antonio