Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
Pietro Rubini
5°B
L’articolo 53 afferma che chiunque svolga un’attività lavorativa ha il dovere di pagare le tasse: si tratta di un dovere di solidarietà, in quanto il pagamento dei tributi è indispensabile per rendere effettive le protezioni sociali.
Il sistema tributario deve seguire un criterio di progressività: la percentuale della retribuzione da versare al fisco, definita aliquota d’imposta, deve essere minore per le persone con i redditi più bassi e maggiore per quelle che percepiscono emolumenti elevati; quanto più si guadagna, tanto più si paga.
Lo Stato, per soddisfare i bisogni collettivi, deve procurarsi le risorse necessarie, rappresentate principalmente dalle entrate tributarie: somme di denaro richieste ai cittadini per contribuire al costo dei servizi erogati.
Lo Stato, per evitare notevoli squilibri tra entrate e spese, è costretto a ricorrere al debito pubblico, cioè l'emissione di titoli venduti ai privati con l'impegno di restituzione del denaro ottenuto entro la scadenza e maggiorato degli interessi.
Lo squilibrio tra entrate e spese pubbliche è aggravato dal fenomeno dell'evasione fiscale ovvero tendenza del contribuente a sottrarsi al pagamento dei tributi.
Lo strumento per arginare questo fenomeno è l'anagrafe tributaria.
Le entrate tributarie si dividono in tasse, imposte e contributi
Somme di denaro versate in cambio di uno specifico servizio pubblico.
Esempio = TARI (tassa sui rifiuti)
Somme di denaro pagate da coloro che dimostrano di possedere una ricchezza.
Esempio = IRPEF, IRAP, IRES
Le imposte possono essere dirette o indirette.
Le imposte dirette si applicano sulla ricchezza quando viene prodotta e si dividono in:
- imposte sul reddito
- imposte sul patrimonio
Le imposte indirette si applicano sulla ricchezza quando viene impiegata o scambiata.
IRPEF: imposta sul reddito delle persone fisiche
IRES: imposta sul reddito delle società
IRAP: imposta regionale attività produttive
IMU: imposta municipale unica
IVA: imposta sul valore aggiunto
In base alla modalità di calcolo le imposte possono essere:
- proporzionali: l'aliquota non cambia al cambiare della ricchezza
- progressive: l'aliquota aumenta all'aumentare della ricchezza
- regressive: l'aliquota diminuisce all'aumentare della ricchezza
Somme di denaro pagate da determinati cittadini che ottengono un vantaggio specifico da determinati servizi pubblici.
Esempio = i versamenti corrisposti agli enti previdenziali in vista della pensione
IRAP
Addizionale regionale all'IRPEF
Tasse automobilistiche
Tassa regionale per il diritto allo studio universitario
IMU
TARI
Addizionale comunale all'IRPEF
Imposta sulla pubblicità
La parola IRPEF è l’acronimo di imposta sul reddito delle persone fisiche, che impatta direttamente sulla ricchezza dei contribuenti.
I soggetti che sono tenuti a pagare l’IRPEF sono tutti coloro che hanno un reddito, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi occasionali, partite IVA (imprenditori e lavoratori autonomi) ed anche i pensionati.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche è un’imposta progressiva la quale tiene conto della ricchezza dei contribuenti. La sua metodologia di calcolo attraverso il meccanismo di detrazioni, scaglioni ed aliquote fa in modo che progressivamente chi ha un reddito più alto contribuisca di più rispetto a chi ha un reddito più basso.
Le detrazioni, sono quegli importi che vanno a rettificare direttamente l’imposta e non la base imponibile alla quale sarà applicata l’imposta.
Alcuni esempi di detrazioni sono quelle ottenute per le spese mediche, gli interessi passivi sui mutui, le spese per ristrutturazione ecc…
Nel caso quindi di un’imposta lorda di €2.000 ed una detrazione di €200, l’IRPEF che il contribuente dovrà versare è pari a €1.800.
La “no tax area” in verità non si tratta di una vera e propria fascia di reddito per la quale non è dovuta nessuna imposta ma è il risultato di una serie di detrazioni che vanno ad azzerare l’imposta dovuta.
I contribuenti che aderiscono al regime forfettario, non pagano l’IRPEF ma un’imposta sostitutiva fissa (la cosiddetta flat tax) sul reddito prodotto dalla partita IVA determinato forfettariamente.
Quest’imposta sostituisce appunto l’IRPEF, oltre ad IRAP ed addizionali comunali e regionali.