1. La delusione di Don Rodrigo.
2. Nuovi delittuosi progetti di Don Rodrigo.
3. Renzo arriva a Milano.
4. Primi segni della sommossa di Milano.
Alla "notte degli imbrogli", a don Rodrigo che attende ansioso nel suo palazzo l'arrivo dei bravi che avrebbero dovuto rapire Lucia. Alla notizia del fallimento dell' impresa, reagisce con rabbioso disappunto. Il giorno successivo don Rodrigo si confida con il conte Attilio, che individua in fra Cristoforo il principale ostacolo ai piani del cugino e si propone di intervenire presso il potente conte zio per fare allontanare il frate dal territorio e lasciare così mano libera a Rodrigo.
Nel frattempo il Griso scende in paese per cercare spiegazioni su come sono andati i fatti. Da ulteriori indagini, scopre che i due giovani si sono infine separati, per raggiungere mete diverse. Don Rodrigo, informato dal bravo della situazione, manda subito a Monza il Griso per tramare nuovi progetti
La narrazione si sposta su Renzo, che quella stessa mattina entra a Milano e si avvia verso il convento dei capuccini dove, su indicazione di fra Cristoforo. Nelle vie insolitamente deserte della città nota strani segni: farina disprersa per strada, pani abbandonati (che si mette in tasca). Compare poi un gruppo familiare, scomposto e iroso, che trascina a casa un carico eccessivo di pane e farina.
Renzo capisce che a Milano è in corso una sommossa popolare, causata dalla scarsità del pane. Benchè d'accordo con le ragioni della rivolta, il giovane preferisce starne fuori; si reca dunque al convento dei capuccini, ma il padre Bonaventura cui lo aveva indirizzato fra Cristoforo è assente. In attesa che rientri, il giovane si avvia incuriosito lungo le strade da cui sente provenire i rumori del tumulto.