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L’attività logistica assume un ruolo determinante nella catena di valore come sottolineato da Porter. Seguendo il suo pensiero, l’azienda ha suddiviso la sua attività primaria in diverse fasi la cui somma ha determinato il valore del prodotto. Avendo già trattato in precedenza la logistica in entrata, analizziamo la fase delle attività operative. Queste attività, in mancanza di una fase produttiva, si focalizzano sulla movimentazione interna e stoccaggio dei materiali, con un’efficiente gestione garantita dal magazzino automatico
Il progetto da noi realizzato è incentrato sullo stabilimento Esen Fu Srl di Modugno (BA), azienda che si occupa della distribuzione di profilati e sistemi in alluminio per la provincia di Bari, BAT, Brindisi e Taranto. Esen Fu, nata nel 2012, è una piccola impresa composta da 13 dipendenti con a capo l’amministratore unico Vito Genchi, che nel 2018 ha registrato un fatturato di 3 milioni di euro.
Dai dati a disposizione possiamo rilevare la portata: 50 km a nord di Modugno, 100 km a sud e 120 km a ovest. L’elevata distanza che i clienti provenienti da ovest sono disposti a percorrere è indice di una elevatissima qualità frutto di una strategia aziendale di cui Esen Fu fa il suo punto di forza. Considerando un piano cartesiano, con all’origine l’impresa, associamo agli assi i 4 punti cardinali, non considerando l’est per la presenza del mare. Riportando i dati sugli assi, abbiamo ottenuto una semicirconferenza irregolare la cui superficie rappresenta l’area di mercato. Nello specifico la suddetta area è il risultato della somma di due “quarti” di ellissi differenti. La prima ellisse ha come semiasse maggiore 120 e come semiasse minore 50. L’area di questa ellisse è pari a 18849
( = 50 x 120 x π). La seconda ellisse, presenta un’area pari a 37699 ( = 100 x 120 x π) con semiassi pari a 120 e 100. Dividendo entrambe le superfici per 4 e sommandole, otteniamo come risultato 14137 km² corrispondenti all’area di mercato.
L'impresa è stata capace di far fronte all’ascesa del PVC nel mercato dei serramenti adottando una strategia aziendale alternativa. Essa consiste nella rivalutazione dell’alluminio apportando una serie di migliorie nell’attività logistica, concentrandosi prevalentemente sulla gestione dei materiali.
Il secondo ambiente in cui opera l’impresa è quello dei serramentisti con il quale effettua degli scambi. Quest’ultimo è del tutto particolare in quanto rientra in un mercato di natura artigianale, costituito nella maggior parte dei casi da imprese di tipo famigliare e con decenni di storia ed esperienza nei propri territori di riferimento.
Questa particolare caratteristica fa sì che il loro modus operandi sia abbastanza chiuso rispetto alle innovazioni e scettico per quanto riguarda la propensione al cambiamento. Per affrontare questa problematica, l’impresa si è dotata di personale altamente qualificato e tecnicamente preparato ad affrontare qualsiasi tipo di richiesta da parte del cliente, spesso svolgendo mansione di assistenza preventiva ai fini di una corretta evasione dell’ordine. L’assistenza è assicurata al cliente in primo luogo dall’agente commerciale assegnato loro.
L’azienda in futuro mira a consolidare una rete di serramentisti denominata “Domal maestri serramentisti”, concedendo un servizio esclusivo sotto l’aspetto della qualità e della fornitura.
La rete, mediante la geolocalizzazione, permette di individuare il serramentista più vicino al cliente finale.
Esen Fu rifornisce quotidianamente i suoi magazzini principalmente da tre stabilimenti: dalla trafileria di Atessa (CH) e dal buffer di Aielli (AQ) per quanto riguarda i profili, mentre dallo stabilimento di Paglieta (CH) per quanto concerne gli accessori. Riguardo il triangolo di Weber abbiamo associato a M1 gli stabilimenti di Atessa e Aielli e a M2 lo stabilimento di Paglieta. In C si localizza Esen Fu sul mercato di sbocco
La localizzazione di Esen Fu avviene in C (mercato di sbocco) in quanto il trasporto dei prodotti dalla sede al consumatore è più costoso di quello dal mercato di approvvigionamento alla sede. L’impresa dunque rientra nel primo stadio della teoria di Weber ma allo stesso tempo anche nel secondo, per via della sua posizione all’interno della zona industriale di Modugno, che le permette di godere di un vantaggio agglomerativo (vicinanza con l’impianto di verniciatura FI.Met).