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Gli organismi chemiosintetici

Maria Fiorenza Aracri II A

Che cosa sono?

I batteri chemiosintetici sono microrganismi autotrofi, pur essendo privi di clorofilla, i batteri chemisintetici riescono a produrre il nutrimento tramite il processo di chemiosintesi batterica delle sostanze inorganiche (ferro, azoto, zolfo, ecc.). Al pari dei batteri fotosintetici anche quelli chemiosintetici vivono senza dover dipendere dalle molecole organiche degli altri organismi viventi. Le sostanze inorganiche ad alta energia (entalpia) sono trasformate in sostanze a bassa energia tramite un processo di ossidazione. L'energia chimica liberata dal processo di chemiosintesi viene, infine, utilizzata per trasformare le sostanze inorganiche a bassa energia (es. acqua, anidride carbonica, ecc.) in sostanze organiche ad alta energia (es. glucosio). Esempi di batteri chemiosintetici sono i batteri nitrificanti che vivono nello stomaco dei ruminanti e gli archibatteri termoacidofili.

Che cosa sono?

Che cos'è la chemiosintesi?

Che cos'è la chemiosintesi?

La chemiosintesi è un sistema metabolico proprio dei microrganismi. Per metabolismo si intende l'insieme delle reazioni chimiche che si svolgono nelle cellule viventi; per mezzo di queste reazioni l'energia viene assunta dall'esterno e utilizzata per la biosintesi, per l'accrescimento e per le attività di importanza secondaria. L'energia può essere tratta dall'ambiente esterno sotto forma di luce, con il processo fotosintetico, oppure mediante l'ossidazione di sostanze chimiche, con il processo della chemiosintesi. La chemiosintesi è infatti il processo mediante il quale le cellule traggono energia da sostanze assunte dall'ambiente esterno.

Quali sono?

Quali sono?

Gli organismi chemioautotrofi appartenono tutti al regno dei batteri (procarioti unicellulari) e sono chiamati anche chemiolitotrofi.

Batteri nitrificanti

Batteri nitrificanti

I batteri nitrificanti, come Nitrosomonas, prelevano elettroni ad alta energia ossidando l'ammoniaca(NH3) in presenza di ossigeno e producendo acido nitrico (HN02), il quale perdendo uno ione idrogeno si trasforma in anione nitrito (NO3). Nitrobacter, a sua volta, è in grado di ossidare il nitrito (NO2) a nitrato (NO3).I batteri nitrificati sono molto importanti dal punto di vista ecologico perchè partecipano al ciclo dell'azoto (N) rifornendo gli altri organismi di nitrati, che prelevati dal terreno dalle piante vengono immessi nella catena alimentare e utilizzati dagli altri organismi.

Solfobatteri

Solfobatteri

Alcuni solfobatteri, come Beggiatoa possono utilizzare acido solfidrico (H2S) come fonte di energia ossidandolo in presenza di ossigeno ad acqua (H20) e zolfo (S), mentre i batteri del genere Thiobacillus sono in grado di ossidare lo zolfo elementare in presenza di acqua generando acido solforico (H2604), il quale si scinde nell'anione solfato.

Ferrobatteri

Ferrobatteri

I ferrobatteri come Acidithiobacillus Ferrooxidans, il quale è un organismo aerobio chemiolitrofo che è in grado di ossidare il ferro allo stato ferroso bivalente e a ferro allo stato ferrico o trivalente. Altri composti inorganici utilizzati dai batteri chemioautotrofi per la fissazione del carbonio sono idrogeno molecolare (H2), solfuri (S2- ), monossido di carbonio (CO) e fosfati ( PO3 3-)

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