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L'ORIGINE
Alcune informazioni sono tratte dal libro "battezzeresti un extraterrestre?" di Consolmagno e Mueller
scienza e fede -
discipline a confronto
Ci sono due modi per vedere il dipinto:
1- guardandolo da vicino per notare i singoli puntini che compongono e rendono possibile la scena
2- facendo un passo indietro e guardando
da lontano per vedere il disegno per
ciò che vuole essere e comunicare.
Nel primo caso assumo uno sguardo scientifico, che si concentra sulla sezione, sullo studio di atomi, di particelle, onde e campi magnetici e tutto ciò che è spiegabile matematicamente.
Nel secondo caso, invece, cerco il senso alla sua complessità. Mi permette di guardare con stupore il risultato che il primo caso ha prodotto.
Per comprendere la realtà, la verità del quadro, devo adottare a turno entrambi gli sguardi!
L'utilizzo di solo uno di essi porterebbe a una visione parziale e non completa.
Nel nostro viaggio utilizziamo gli occhi della fede quando vogliamo capire il senso, individuare il bene, il giusto, il bello in ciò che viviamo e incontriamo nella nostra esperienza che vogliamo rileggere e integrare nella nostra vita.
Ci affidiamo alla scienza, invece, quando vogliamo capire come funziona il mondo, e di cosa esso è composto, quali leggi lo regolano,...
Per essere onesti è importante non tralasciare nessuna delle due visioni ma farle dialogasre dentro di noi!
Alternare gli sguardi non significa che non esista una verità e che tutto sia relativo, ma che essa è complessa e abbiamo bisogno di guardarla da tutti i suoi lati e con tutti gli strumenti a disposizione!
ENTRIAMO NEL MONDO DELLA POSSIBILITA'!
LA GENESI
O
IL BIG BANG?
Diamo per assodato alcune cose:
1- tutti sono concordi nel dire che la creazione presente nel libro della Genesi è una metastoria = un racconto pensato per spiegare e interpretare con fede alcune realtà che l'uomo vive
--> Adamo ed Eva non sono mai esistiti
2- Nella Genesi ci sono due racconti della creazione diversi che non combaciano tra loro. Ciò ci fa capire che l'intento dell'autore (o degli autori) non è scientifico. La Bibbia non propone teorie di cui una sola è vera, ma lascia coesistere storie anche se apparentemente diverse.
Dal punto scientifico, indagando le leggi matematiche su cui si basa la realtà è evidente che due leggi in contrasto tra loro non possono coesistere.
Dal punto di vista del significato, invece, ciò è possibile perchè diverse visioni fanno intuire le diverse facce e i diversi significati della stessa realtà.
La vera novità della Genesi non è il tipo di universo disegnato che è frutto delle conoscenze e delle evidenze del tempo in cui è stato scritto il libro
MA
la NOVITA' è ipotizzare che l'universo abbia un senso, sia stato creato secondo un preciso ordine stabilito da un Dio che pre-esisteva ad esso.
Un Dio che agisce con una logica che possiamo conoscere tramite le leggi della fisica che lui stabilisce.
Attenzione a non cadere nel rischio di usare Dio come risposta ai buchi che la scienza ha.
Nel momento in cui non ho ancora una risposta ad una domanda non posso piazzarci Dio come riempimento. Sarebbe un "uso" improprio ed il sistema crollerebbe non appena si giungerebbe ad una nuova scoperta!
La teoria del Big Bang è stata ideata per la prima volta da Lemaitre che fu un astrofisico ed un sacerdote cattolico (gesuita).
Inizialmente fu considerata da alcuni scienziati una "sparata", ma in seguito si riconobbe la possibilità di tale teoria.
Per capire meglio la teoria del Big Bang si propone la visione del seguente documentario:
- l'insieme di tutte le galassie, stelle e pianeti (circa 2.000 miliardi di galassie) non è che il 5% del cosmo.
- il 95% è costituito da materia oscura ancora sconosciuta.
- l'universo non è statico ma dinamico: si sta ancora espandendo e c'è chi ipotizza che l'espansione sarà infinita e chi ipotizza un big crunch
- da qualsiasi punto dell'universo arriva una debolissima luce (fondo cosmico di microonde), segno che lo spazio è avvolto da un qualcosa di luminoso?
- le immagini di stelle che noi vediamo con il telescopio in realtà non rappresentano lo stato delle stelle attuali ma come erano milioni o miliardi di anni fa (a seconda della distanza). Questo ci permette di avvicinarci al Big Bang senza però arrivare proprio a quel momento.
Ciò che stupisce sempre di più è che l'universo (di cui conosciamo meno del 5%) si rivela un qualcosa di comprensibile, che segue dei modelli matematici, che ha un PERCHE'!
Attenzione! In fisica il CAOS è solamente un ordine non ancora capito!
Non è il caos a regnare nel cosmo ma un ordine che non aspetta altro che essere scoperto.
Questo non contrasta con la visione cristiana del mondo, anzi! Il riconoscere che l'universo ha un "perchè" incoraggia ancora di più la ricerca della verità sotto tutti i suoi punti di vista!
Sulla storia di Galileo si è romanzato parecchio! Indubbiamente ci sono stati degli errori da parte della Chiesa che si è trovata a dover dare una risposta su una scoperta astronomica.
Considerare, però, solamente la diatriba tra Galileo e il Papa è riduttivo perchè essa si inserisce in un contesto più ampio che proviamo qui a riassumere schematicamente!
- 1543: Copernico (prete polacco) propone l'idea che la Terra ruoti e si muova intorno al sole secondo dei moti circolari.
- 1564: Galileo nasce a Pisa
- Dal 1588: Galileo viene nominato professore di matematica a Pisa e lavora per i de' Medici
- 1609: Galileo riceve da Kepleto una copia del suo libro in cui presenta due delle tre sue famose leggi (ma sembra che Galileo non si interessi particolarmente). Nello stesso anno costruisce il suo primo telescopio
- 1610: Galileo pubblica il libro Sidereus Nuncius in cui riassume le sue scoperte.
- 1611: a Roma presenta il suo telescopio e viene molto apprezzato dai gesuiti
- 1615: un consulente del Sant'Uffizio approva le scoperte di Galileo
- 1616: una commissione di 11 consulenti denuncia le idee di Copernico al Sant'Uffizio ritenendo l'idea che il sole sia immobile "filosoficamente assurda e formalmente eretica". Galileo, però, non viene citato.
- 1623: diventa Papa Urbano VIII, amico e ammiratore di Galileo e anch'esso uomo di scienza.
- 1630: Galileo completa l'opera più famosa "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" in cui fa dibattere un esponente dell'idea geocentrica e uno di quella eliocentrica.
Il Papa, prima di approvare la stampa, fa alcune sottolineature sull'opera invitando ad apporre alcune modifiche.
Da qui ha inizio un continuo confronto-scontro che ha portato all'accusa di Galileo e alla sua ritrattazione.
Tutto ciò che è stato presentato fin d'ora è conosciuto e vero. Per una visione completa, però, vanno considerate tutte le dinamiche, comprese quelle relazionali!
Va ricordato, infatti, che Galileo e Urbano VIII erano amici da anni ed entrambi appartenevano all'Accademia dei Lincei (erano scienziati). E allora come si è giunti a uno scontro di questo tipo?
Cosa è successo tra i due?
La certezza al 100% non l'abbiamo, ma ci sono diverse ipotesi. Ne propongo una che incrocia i vari dati storici.
Urbano aveva già dato il suo consenso a Galileo per scrivere il suo libro a patto che la conclusione proponesse un'ipotesi e non una certezza. Galileo avrebbe potuto scrivere quello che voleva purchè rimanesse nell'ambito dell'ipotesi!
Galileo inizialmente sembra aver ascoltato presentando le sue idee sottoforma di dialogo tra tre personaggi:
- uno neutrale
- un convinto sostenitore della teoria geocentrica
- un convinto sostenitore della teoria eliocentrica
Fino a qui tutto a posto, ma nella conclusione Galileo commette qualche azzardo.
Galileo prende delle parole che qualche tempo addietro gli aveva detto il Papa e le mette in bocca a Simplicio.
Quale è il problema?
Il problema è che Simplicio non fa una bella figura nel libro, svolge il ruolo di spalla e appare poco brillante rispetto al suo compagno (che invece presenta le idee di Galileo).
Simplicio era un po' lo zimbello del racconto e il Papa si era accorto. In più il libro non era scritto in latino (come accadeva con i testi accademici), ma in italiano e quindi tutti avrebbero potuto capirlo.
Urbano VIII era molto intelligente ma anche orgoglioso e questo paragone probabilmente lo offese profondamente.
Le tesi di Copernico erano scientificamente vere e Papa Urbano VIII, in quanto scienziato, lo sapeva.
C'era un problema!
Il suo predecessore aveva scomunicato le idee di Copernico nella convinzione che fossero false.
Urbano VIII allora confidava in Galileo: voleva sfruttare il suo libro per riprendere la questione di Copernico e piano piano rivalutarla. Ma per far ciò bisognava agire in modo delicato e per questo aveva chiesto a Galileo di scrivere che le sue erano ipotesi. Il suo libro doveva servire per "lanciare frecciatine", come primo passo per rivalutare Copernico.
E invece Galileo propende chiaramente per le idee di Copernico e deride chi non ci crede.
Non solo Urbano VIII non ha potuto utilizzare gli scritti di Galileo per riabilitare Copernico (il libro era troppo drastico), ma si è anche sentito preso in giro dal suo amico.
Lo stile espositivo di Galileo era piuttosto sprezzante e tendeva ad umiliare chi la pensava diversamente: prima lo esaltava in modo esagerato per poi iniziare a deriderlo piano piano.
Tutto ciò ha complicato i rapporti tra i due...
Il Vaticano ha due Osservatori:
- uno in Italia a Castelgandolfo
- uno in Arizona
Si chiama SPECOLA VATICANA ed è affidato ai gesuiti.
Il primo osservatorio vaticano è stato costruito intorno al 1580 con l'obiettivo di studiare le stelle per stabilire una riforma del calendario.
Collabora con Università ed è attualmente un importante centro di ricerca.