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L'ARTE ELLENISTICA

Il supplizio di Dirce

Sommario

Ellenismo (323-31 a.C)

Alessandro Magno e annessione della Grecia nell'Impero Romano.

Scultura Ellenistica

Nike di Samotracia,Venere di Milo,Fauno Dormiente [...]

Informazioni generali

L'Ellenismo:Contesto

Conquiste Militari di Alessandro Magno

Riferimento Storico

  • -Il grande protagonista della diffusione della cultura greca fu Alessandro Magno. -nel 336 a.C., Alessandro iniziò una strepitosa campagna di conquista che lo portò, a costituire un impero immenso, che comprendeva, oltre la penisola greca:
  • l’Egitto, la fascia mediorientale della Palestina e della Fenicia, l’attuale Turchia, la Tracia (attuale Romania) e tutto il vastissimo impero persiano che andava dall’Armenia fino ai confini con l’India.

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Emergono quattro stati principali:

  • la Macedonia della dinastia degli Antigonidi;
  • l’Egitto dei Tolomei;
  • la Siria dei Seleucidi ;
  • il regno di Pergamo degli Attalidi.

Frammentazione dei Regni Ellenistici

  • Tali regni conservarono la propria indipendenza fino alla conquista romana

Mentre in passato vi era sempre stata una netta differenza tra la cultura dell'occidente e quella dell'oriente, con l'età ellenistica, per la prima volta, questa barriera viene eliminata.

la Venere di MIlo

  • Data di realizzazione: 130-100 a.C. (Alessandro di Antiochia)

  • Dimensioni: 203 cm

  • Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

ZOOM

capigliatura

  • Scoperta nel 1820 dal contadino Yorgos Kentrotas presso le rovine di Milos;

  • Guardando la statua, è possibile notare che il corpo della dea è costruito su uno schema a chiasmo;

  • grazie al bel gioco di chiaroscuro, viene messa in risalto la perfezione della pelle della divinità.

panneggio della veste

La venere di Milo

Nike di Samotracia

  • realizzata a Rodi per ricordare la vittoria della lega delio-attica nella guerra contro gli eserciti alleati di Roma, Pergamo, Rodi e Samotracia.

  • 1863, Charles Champoiseau, esponente del governo francese, la ritrovò sull’isola di Samotracia, nel Mar Egeo.

Nike,,Fauno

  • Data di realizzazione: II secolo a.C.

  • Dimensioni: 245 cm

  • Dove si trova: Musée du Louvre, Parigi

Fauno Dormiente

  • nel 1625 fu ritrovata in Castel Sant'Angelo e fu introdotta nella collezione di Francesco Barberini e conservata nel suo palazzo.
  • Dettagli si affacciano nell’anatomia, nelle bellissime pieghe delle fibre dello sternocleidomastoideo, nelle ben accennate e coraggiose file di muscoli intercostali che si inseriscono fin sotto le ascelle.

Fauno Barberini

scultura greca di epoca ellenistica del 220 a.C. circa, ed è oggi conservata presso la Gliptoteca di Monaco

Laocoonte

  • I secolo a.C. Al I secolo d.C.

  • Musei Vaticani

  • alto all'incirca 242 centimetri, usando come materiale del pregiato marmo

  • Agesandros e i suoi due figli Athenodoros e Polydoros

Laoconte

Il gruppo di Laocoonte nel mito

Laocoonte e la guerra di Troia

''Signum Periturae Troiae''

  • La dea Athena che aveva a cuore la vittoria degli Achei allora fece emergere dalle acque del mare vicino la spiaggia assediata due enormi serpenti che aggredirono e alla fine uccisero sia Laocoonte che i suoi due figli, Antifante e Timbreo tra le urla strazianti per il dolore e lo sgomento di tutti.

Struttura

struttura

  • Vediamo anche l’intersezione di alcune linee oblique che vanno dai figli al padre, ai serpenti e che trasmettono tensione

  • La composizione della scultura è geometrica perché basata su una invisibile diagonale che parte dalle vesti del figlio a destra e finisce col braccio alzato del padre.

  • superficie del marmo molto lavorata e liscia che cattura la luce

Galata suicida

  • Il Galata suicida, noto anche come Galata Ludovisi, è una copia romana in marmo, risalente al I secolo a.C., dell’originale greco che insieme al Galata morente faceva parte del complesso del donario.

  • Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps

  • ritrovato, insieme al precedente, durante gli scavi di Villa Ludovisi.

  • La scultura è fortemente evocativa, palesando inequivocabili sensazioni di eroismo e onore, per evidenziare emozionalmente il valore dei vinti e quindi, di riflesso, anche quello dei vincitori.

Galata

Galata Morente

Galata Morente

copia romana in marmo di un’opera greca. L’originale, probabilmente bronzeo, faceva parte, insieme Galata suicida, del grandioso donario che, nel 223 a. C.,

il sovrano Attalo I commissionò per celebrare la sua vittoria sui Galati (il nome che i Greci attribuivano ai Celti), invasori dell’Asia Minore

Musei Capitolini

Il volto è scolpito con un’accuratezza che ne palesa l’estrema sofferenza, anticamera della morte. Una sofferenza, affrontata con coraggio, con la dignità di un guerriero sconfitto ma non piegato, allegoria della capitolazione di un popolo che ha lottato fino all’ultimo per la propria indipendenza.

Ttoro Farnese

AAltare di Pergamo 166 a.C.

Altare Pergamo

dedicato a Zeus ed Athena

conservato a Berlino

colonne ioniche

duer porticati

fregio continuo

La vecchia ubriaca

Fanciulla da Anzio

La musa Polimnia

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