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LE VARIE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO
La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa, progressiva ed irreversibile, che colpisce il cervello.
Il morbo di Alzheimer influisce sulle capacità di una persona di portare a termine le più semplici attività quotidiane, andando a colpire le aree cerebrali che controllano funzioni come la memoria, il pensiero, la parola.
La malattia è dovuta a una diffusa distruzione di neuroni:
-principalmente attribuita alla beta-amiloide
-forte diminuzione di acetilcolina nel cervello
il neurone non riesce più a trasmettere gli impulsi nervosi, e ne consegue quindi la morte dello stesso, con conseguente indebolimento progressivo del cervello.
I fattori che influiscono con lo sviluppo di questa demenza sono:
-・Età: Il rischio aumenta con l'età.
-Sesso: le donne hanno una probabilità leggermente maggiore di sviluppare il morbo di Alzheimer
-Fattori genetici.
-amnesia anterograda: incapacità ricordare eventi recenti
-aprassia: incapacità di compiere azioni comuni
-agnosia: incapacità di riconoscere cose
-anomia: incapacità a nominare un oggetto pur riconoscendolo;
-disorientamento spazio-temporale
-acalculia
-agrafia
-deficit intellettivi
La cura o trattamento terapeutico è finalizzato a rallentare la progressione della malattia. A questo scopo contribuiscono, oltre alle terapie farmacologiche, altri trattamenti come ad esempio:
-l'assunzione di integratori alimentari
-esercizio fisico
-riabilitazione cognitiva
- Cellule staminali--> La ricerca attuale usa un tipo di cellule staminali chiamate cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) che possono produrre ogni tipo di cellula del corpo. Rappresentano una fonte per quei tipi di cellule che sarebbero altrimenti difficili da ottenere, come ad esempio i neuroni.
- Associazione Dino Ferrari--> La sperimentazione di un farmaco che possa bloccare il processo patogenetico della malattia di Alzheimer in uno stadio precoce, prevenendo la comparsa dei sintomi.
È una malattia cronica che colpisce il cervello.
L'individuo affetto da schizofrenia:
-sente voci che altri non sentono
-è convinto che gli altri siano in grado di leggere i suoi pensieri
-fa discorsi senza senso
- può stare seduto immobile per ore
Le cause
Generalmente colpisce membri della stessa famiglia in generazioni successive.
Ma nella maggior parte dei pazienti sono presenti anche fattori esterni che provocano la malattia
Questi fattori sono:
-Consumo di stupefacenti
-Disturbi del sonno
- Una vita stressata
- Fattori sociali
La combinazione tra predisposizione genetica e fattori esterni, può produrre uno squilibrio chimico del cervello che porta ad una serie di variazioni a livello dei neurotrasmettitori:
le connessioni tra neuroni appaiono compromesse in tutto il cervello
La schizofrenia viene suddivisa in tre gruppi di sintomi:
-Sintomi positivi= rappresentati da comportamento psicotico
-Sintomi negativi= associati al disturbo delle normali emozioni e del comportamento
-Sintomi cognitivi, sono difficili da riconoscere come tipici della schizofrenia
I trattamenti si basano sull'eliminazione dei sintomi.
Questi trattamenti includono gli antipsicotici e vari trattamenti psicosociali.
Tra gli antipsicotici più efficaci che troviamo sono:
- La clozapina
- Risperdal
-Zyprexa
-Seroquel
-Geodon
-Abilify
L'Epilessia è una condizione neurologica caratterizzata da ricorrenti e improvvise manifestazioni, dette crisi epilettiche.
Sono scariche improvvise, eccessivamente violente e rapide di una popolazione più o meno estesa di neuroni (focolaio epilettogeno) che fanno parte della sostanza grigia dell‘encefalo.
Sono caratterizzate da brevi episodi di perdita di conoscenza (assenze) e da alterazioni sensitive, psichiche o motorie, più o meno accompagnate da spasmi o da contrazioni della muscolatura scheletrica di tipo convulsivo.
le epilessie complesse
-manifestazioni più severe
-perdita di conoscenza
-contrazioni muscolari più intense.
1-EPILESSIE PARZIALI: il focus epilettogeno interessa soltanto un emisfero cerebrale.
Epilessie semplici
attacchi leggeri (mai in perdite di conoscenza)
2-EPILESSIE GENERALIZZATE: i neuroni che causano gli attacchi interessano entrambi gli emisferi.
-perdita di conoscenza (assenza) associata a manifestazioni contrattili
-spasmi
L'epilessia è causata dall'enorme alterazione dell'attività elettrica di alcuni neuroni, generalmente localizzati a livello della corteccia cerebrale.
FOCI EPILETTOGENI --> punti in cui si originano gli attacchi epilettici, punto in cui si concentra la popolazione neuronale con attività anomala.
-ALTERAZIONI CONGENITE
-TRAUMI CRANICI: causano una forma epilettica immediata
-ASCESSO O TUMORE CEREBRALE
-ANOSSIA ALLA NASCITA: difficoltà respiratorie durante il travaglio
-ISCHEMIA DEI VASI CEREBRALI - ridotto apporto di sangue, quindi di ossigeno, al cervello
- EMORRAGIE CEREBRALI
-ALTERAZIONI INDOTTE DA MALATTIE INFETTIVE: soprattutto quelle che interessano la prima infanzia
La diagnosi di epilessia si avvale di diversi esami strumentali:
-l'elettroencefalogramma (EEG)
-TAC
-la risonanza magnetica
La cura--> farmaci che agiscono con diversi meccanismi di azione che inibiscono i segnali elettrici neuronali.
Primo soccorso in caso di attacco epilettico:
-proteggere il capo e gli arti durante la caduta
-posizionare il soggetto in posizione laterale di sicurezza al fine di prevenire l’ingestione di vomito e sangue;
-slacciare gli indumenti aderenti;
-controllare ora e durata della crisi.
Quando è passato il momento peggiore:
-coricare il soggetto privo di sensi;
-liberare le vie respiratorie (saliva, vomito);
-restare accanto alla persona finché è confusa
È la patologia neurodegenerativa più diffusa.
Si tratta di un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato principalmente dalla degenerazione dei neuroni che vanno a causare disturbi motori:
-tremore
-rigidità
-lentezza nei movimenti
-perdità dell'equilibrio
Le cause non sono ancora note. Sembra che vi sono molteplici elementi che concorrono al suo sviluppo, ma i fattori principali noti per adesso sono:
- Fattori genetici
-Fattori tossici
Oltre a sintomi motori (rigidità, tremore...) si possono presentare anche sintomi non motori, che solitamente sono:
-Disturbi vegetativi, dell'olfatto, del sonno,dell'umore e della cognitività
-Fatica
-Dolori
Per il trattamento del morbo di Parkinson sono disponibili diversi principi attivi:
-Terapia Farmacologica
-Terapia psicologica
-Praticare sport
- Alimentarsi in modo adeguato