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Nasce il 12 agosto del 1947 a Bologna
È uno scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore e poeta bolognese.
S. Benni nel 2013
2009
2005
1996
1992
1976
Durante una passeggiata notturna in riva al mare, un uomo scorge un individuo vestito di nero con una gardenia all'occhiello. Incuriosito, decide di seguirlo e lo sconosciuto lo porterà in una realtà fantastica: un bar sotto il mare, dove verrà invitato dai presenti ad ascoltare i loro stravaganti racconti.
Il libro si divide in 24 racconti:
Thomas Mann
Genere: racconto di paura
Durante un viaggio in auto, un uomo rimane bloccato in una valle spettrale sotto il temporale. Mentre cerca aiuto per far ripartire la macchina ritrova un suo vecchio compagno di scuola, dalla personalità cupa e inquietante.
Un horror a tutti gli effetti, il raccondo è macabro e avvolto dal mistero fino all'ultima pagina. Oltre a sottolineare la forza che può esercitare su di noi l'influenza sbagliata, anche la citazione iniziale ha un significato molto interessante: la nostalgia di cui si parla si potrebbe riferire alla nostalgia che ha Oleron dei suoi “sogni” giovanili, per quanto orribili. Avevano speranza, per quanto tragica. Invece la sua nuova, noiosa vita è peggio di ogni mostro possibile. È un racconto sull’orrore della mediocrità, della banalità.
…prima del finale.
LEWIS CARROLL
Era giunta l’ora di uscire da scuola e Priscilla cercò di svegliare Kid, un suo compagno che sembrava essersi addormentato sul banco. Ma Kid era in realtà morto presumibilmente per avvelenamento. Durante le indagini della polizia, Priscilla analizzò che tutti i suoi compagni di classe avevano un movente perché il Kid non andava d'accordo con nessuno e persino il commissario richiese l'aiuto della ragazzina. Priscilla, allora, rispose che l’assassino doveva essere un compagno di classe che quel compagno doveva essere Lollis.
Questi aveva, infatti, preso un libro di chimica dalla biblioteca che aveva ricomprato in quanto, lo aveva danneggiato avendo sottolineato delle parti inerenti a dei veleni mortali. Il ragazzino aveva nascosto il veleno in una penna, poiché, senza Kid, la classe avrebbe avuto una buona media per poter partecipare al concorso nazionale delle classi modello.
Leggere questo racconto giallo è stato molto interessante, perchè, essendo scritto e struttuato bene, riconoscere subito l'identità dell'assasino è difficile.
Il testo, inoltre, è riuscito a tenermi incollata alle pagine.
PIERGIORGIO BELLOCCHIO
Un dittatore macchiato di grandi crimini doveva incontrare il più buono ed amato tra gli uomini, il Bianco visitatore. Il tiranno distrusse anche il minimo straccio di prova dei suoi crimini e mise su
una messinscena di accoglienza per l'uomo pio. I due si ritroveranno a fare un colloquio ed il dittatore, credendo che l'altro volesse fargli una bella lavata di capo, gli s'inchinò reagendo all'enorme bontà dell'altro. Quando il Bianco capì il fraintendimento, si ritirò subito dicendogli, al contrario, che i suoi crimini erano giusti. Da quell'incontro in poi, il dittatore continuerà a commettere i suoi crimini efferati.
Questa storia, a dire il vero, ha molteplici interpretazioni. Ecco in breve la mia;
il significato di questo racconto può esser vista come une bella critica sociale per la falsità delle persone, il costante bisogno di avere gli altri sotto controllo, il non dover mai fermarsi alle apparenze ed anche lo stato di schiavitù psicologica di molte persone. Si può anche ben capire che il cattivo non lo è e basta e viceversa, il buono non lo è e basta. Assieme alle citazioni delle dittature del 1900, ad esempio quella argentina, ho trovato la storia particolarmente attiva e scomoda per molti, che dà quindi svariati spunti di riflessione e conoscenza.