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Transcript

LA

FREDDA

GUERRA

Pietro Fornasari Esame di Stato di Terza Media

La Guerra Fredda

Fatti principali

La Guerra Fredda

Topic

L’espressione Guerra Fredda fu usata per la prima volta  dal giornalista americano Walter Lippman, e caratterizza una contrapposizione ideologica, militare, politica ed economica tra la democrazia capitalista

americana e il totalitarismo comunista sovietico.

La fine della seconda guerra mondiale segnò anche la fine dell’alleanza tra le due potenze contro la Germania nazista, che ben presto si trovarono in disaccordo.

Questa divisione, durata circa 45 anni, diede vita ad una tensione fra USA e URSS, innescando una corsa agli armamenti, anche di tipo nucleare e provocando di fatto uno stallo tra i due paesi per il timore di un nuovo conflitto mondiale senza un vero vincitore e con notevoli danni e perdite per entrambe le nazioni.

Questa situazione portò alla separazione dell'Europa in due fazioni: il blocco dell'Europa dell'Ovest, sotto l'influenza degli  Stati Uniti e

quella dell'Europa dell'Est, sotto l'influenza della Russia.

L’emblema di questa contrapposizione fu

la Germania divisa in Germania dell’Ovest e Germania dell’Est e

la città di Berlino divisa da un muro in Berlino Ovest e Berlino Est.

L’Unione Sovietica si circondò di paesi confinanti“amici” e tra il 1945 e il 1948, Stalin impose il sistema comunista a tutti gli stati dell’Europa orientale.

Wiston Churchill definì la divisione europea

come una “cortina di ferro” denunciando la durezza del controllo dell’URSS.

Il Blocco di Berlino e il Ponte aereo

Topic

Il 24 giugno 1948, l'Unione Sovietica bloccò gli accessi ai tre settori occupati da statunitensi, inglesi e francesi di Berlino.

Le parti occidentali della città furono anche scollegate dalla rete

elettrica, anch'essa sotto controllo sovietico. Berlino ovest divenne una buia città assediata, senza viveri né medicinali.

Il presidente degli USA, Harry Truman il giorno dopo l'inizio del blocco, istituì un enorme ponte

aereo per rifornire i berlinesi con provviste di viveri, carbone e medicinali.

L'Unione Sovietica tolse il blocco

a mezzanotte del 12 maggio 1949. Il ponte aereo continuò comunque fino al 30 settembre.

Il piano Marshall ( 1948-1952)

Topic

Gli USA, che temevano il dilagare del comunismo, ritennero necessario rafforzare economicamente gli Stati

dell’Europa occidentale, nella difficile ricostruzione del dopo guerra, sostenendo anche i partiti anticomunisti.

Il Patto atlantico, la NATO e il Patto di Varsavia

Topic

Il piano Marshall rafforzò i legami tra l’Europa occidentale e gli Stati Uniti. Nel 1949, infatti, questi stati firmarono il Patto atlantico.

Con tale patto tutti questi Stati si organizzavano in un’alleanza militare:

la NATO ( North Atlantic Treaty Organization ovvero “Organizzazione del Trattato Atlantico Settentrionale”).

In contrapposizione alla NATO anche i paesi comunisti, nel 1955, si unirono in un’alleanza militare: il Patto di Varsavia.

Rivolta ungherese del 1956

La conquista dello spazio

( 04 ottobre 1957 lancio dello Sputnik )

Costruzione del muro di Berlino

(agosto 1961 )

Topic

La crisi dei missili a Cuba (ottobre 1962 )

Topic

Dispiegamento dei missili balistici sovietici con testate nucleari a Cuba in risposta a quelli statunitensi schierati in Turchia e in Italia. L’episodio avvenuto durante la presidenza Kennedy è considerato uno dei momenti più critici della Guerra Fredda in cui si è arrivati più vicini ad un conflitto mondiale nucleare.

La primavera di Praga

del 1968

Topic

Un periodo storico di liberalizzazione politica della Cecoslovacchia iniziata il 5 gennaio del 1968 con leelezioni a segretario del partito comunista del riformista Alexander Dubcek e terminata il 20 agosto dello stesso anno con l’invasione militare da parte delle truppe sovietiche.

La guerra del Vietnam

Conflitto tra Vietnam del nord alleato dei russi e Vietnam del sud alleato degli americani. Gli americani intervengono direttamente dal 1965 al 1973. Rappresenta la prima vera sconfitta politico-militatare degli

Stati Uniti.

Topic

Elezione di

Michail Gorbacev

Topic

Nel 1986 venne eletto segretario del partito comunista dell’Unione Sovietica Michail Gorbacev ed inizia la

sua politica di riforme e di libertà detta “perestroyca”

La fine della guerra

La fine della guerra fredda viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del muro di Berlino (9 nov. 1989 ) e la successiva dissoluzione dell’URSS.

Topic

Il muro di Berlino

STORIA

IL MURO DI BERLINO

Musica

Nel 1949 la Germania venne divisa in due Stati diversi e nemici: a est la Repubblica

Democratica e a ovest la Repubblica Federale.

La città di Berlino fu anch’essa spartita a metà tra i due blocchi, divenendo il simbolo della contrapposizione tra

i paesi occidentali e i paesi dell’est Europa, sotto il controllo

dell’Unione Sovietica.

Nel febbraio del 1950, in Germania Est, venne istituita la STASI ,“ il più grande e impenetrabile servizio di sicurezza che la storia abbia mai conosciuto”.

Controllava in modo capillare tutta la popolazione e divenne l’organo più importante e

potente dello stato.

Per tutti gli anni Cinquanta il traffico tra Berlino Est e Berlino Ovest fu intenso e attraverso i varchi

controllati dalle forze di polizia, si muovevano migliaia di persone. Iniziò così una “migrazione”

dalla Germania dell’Est, verso Berlino Ovest e di lì nella Germania Federale.

Costruzione

Nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1961 cominciò la costruzione del Muro.

Da quel momento nessuno poté più passare a Ovest

senza un regolare permesso.

Vennero istituiti dei checkpoint per il controllo dei passaggi tra le due città. Il più importante è il checkpoint

Charlie dove tra il 27 e 28 ottobre 1961 carri armati sovietici e statunitensi si fronteggiarono e si temette

per uno scontro frontale tra le due super potenze.

MURO DI BERLINO

DISTRUZIONE

Distruzione

I primi tempi i Tedeschi orientali ricorsero a ogni stratagemma per scappare, ma i mezzi di controllo diventarono

sempre più sofisticati e col passare del tempo divenne quasi impossibile oltrepassare il Muro perché le

guardie avevano l’ordine di sparare a chiunque si avvicinasse alla terra di nessuno davanti al Muro.

Nella seconda metà degli anni Ottanta la

politica riformatrice di Michail Gorbačëv, leader dell’Unione Sovietica dal 1985, favorì e accelerò il crollo dei

regimi comunisti.

A Berlino nel1989 centinaia di migliaia di

abitanti manifestarono nelle strade invocando libere elezioni, libertà di stampa e di viaggiare.

Nel tardo pomeriggio di giovedì 9 novembre gli abitanti della città iniziarono la conquista e l’abbattimento

del Muro; preso a picconate, raschiato, martellato, il Muro mostrò i primi squarci e nel giro di

alcune settimane si era trasformato in un cumulo di macerie.

UNO STRADIVARI SOTTO IL MURO DI BERLINO

la straordinaria esibizione di Rostropovich

Nato a Baku (Azerbaijan) il 27 marzo 1927, Mstislav Rostropovich è stato uno dei più grandi musicisti del

Novecento. Viene ricordato come il migliore violoncellista dei nostri tempi.

Naturalizzato statunitense perché in contrasto con il regime sovietico, si fece promotore degli ideali democratici e

sostenne la concezione dell’arte “senza frontiere”.

Il grande pubblico conosce Mstislav Rostropovich come l'artista che l'11 novembre 1989 suonò il violoncello davanti al muro di Berlino che crollava per festeggiare la fine della guerra fredda. Il maestro quel giorno noleggia un aereo privato da Parigi ed atterra a Berlino, dove si sta compiendo la storia. Il muro sta

crollando e l’artista azero vuole suonare per la democrazia. Si esibisce suonando Bach con il suo Stradivari Duport, un violoncello italiano del 1700, davanti ai berlinesi al Check Point Charlie e a tutto il

mondo. “Non sono andato a Berlino a suonare per la gente – disse Slava che in russo significa ‘Gloria’ – sono andato lì a suonare affinché Dio mi ascoltasse direttamente dal Muro di Berlino che cadeva. Una specie di preghiera di ringraziamento a Dio. In quel giorno le mie due vite si sono riunite, quella fino a 47

anni quando fui cacciato dall’Unione Sovietica, e quella successiva nella libertà”.

"Quel maledetto muro ha diviso la mia vita, è stata una lacerazione per il mio cuore."

"Nel 1974 l'Unione Sovietica mi ha buttato via come uno straccio, prima di allora non potevo suonare a

Berlino Ovest, dopo non potevo andare a Berlino Est. Non volevo suonare per la gente, ma per ringraziare

Dio di quello che era accaduto. Quando sono arrivato lì ho dovuto chiedere in prestito una sedia ad un

abitante di Berlino. Ho suonato arie con accordi maggiori perchè ero felice, la mia vita si era riunita. Poi ho

visto un giovane ed ho pensato che per quel muro erano morte molte persone. Allora ho suonato un'aria in

re minore. Alla fine quel giovane si è messo a piangere." E quel concerto commosse il mondo intero.

Il suo violoncello è diventato un forte simbolo di unione, da quello strumento sono uscite oltre le

note,vibrazioni ed emozioni uniche.

Rostropovich muore a Mosca, il 27 Aprile 2007, era malato da tempo, aveva compiuto 80 anni il 27 Marzo,

con un grande galà organizzato da Putin, ultimo atto del processo di riconciliazione del Cremlino iniziato da

Gorbaciov.

IL VIOLINO

Il violoncello che ha suonato a Berlino era uno Stradivari, proveniente dalla famosa liuteria cremonese che

affonda le sue radici nel sapere artigiano di Andrea Amati (aprì la sua bottega nel 1539) che mise a punto

nel XVI secolo e tramandò ai suoi discendenti.

Presso la bottega dei discendenti di Amati, appresero l'arte e

la perfezionarono nel XVII secolo le famiglie Guarneri e Stradivari, e nel XVIII Giuseppe Guarneri del

Gesù e Carlo Bergonzi. La tradizione riprese forza nel XX secolo con la fondazione della Scuola

Internazionale di Liuteria.

A Cremona si trova il rinomato Museo del Violino, noto soprattutto per la sua collezione di strumenti ad

arco che comprende anche violini, viole, violoncelli e contrabbassi di rinomati liutai, tra cui Antonio

Stradivari e Giuseppe Guarneri del Gesù.

Nel 1893 Giovanni Battista Cerani donò al comune di Cremona diversi strumenti musicali e modelli di

proprietà di grandi liutai cremonesi, fra cui Antonio Stradivari. Venne così istituito il Museo Stradivariano,

che in seguito venne arricchito dall'inestimabile raccolta di Ignazio Alessandro Cozio, il quale aveva

acquisito ciò che rimaneva del laboratorio di Stradivari, divenendo così uno dei primi esperti italiani di

storia della liuteria.

Kennedy

INGLESE

JOHN KENNEDY AND THE COLD WAR

The Soviet Union and the United States had fought as allies against Nazi Germany during World War II.

After World War II, the United States and its allies, and the Soviet Union and its satellite states began a struggle for supremacy

known as the Cold War, in which they did not do battle directly .

Senator John F. Kennedy and Vice President Richard M. Nixon both pledged to strengthen American military forces and promised a

tough stance against the Soviet Union and international communism.

Kennedy pledged to revitalize American nuclear

forces. 

Kennedy pledged that the American people would do anything to assure the survival

and success of liberty.

The Arms Race

In June 1961, Kennedy met with Soviet leader Nikita Khrushchev in Vienna and just two months later, Khrushchev ordered the construction of the Berlin Wall.

Kennedy ordered increases in American intercontinental missile forces. 

The Cuban Missile Crisis

In the summer of 1962, Khrushchev reached a secret agreement with the Cuban government to supply nuclear missiles. Kennedy responded by placing a naval blockade around Cuba. He also demanded the

removal of the missiles and the destruction of the sites. Khrushchev finally agreed to remove the missiles in return the Americans

should not invade Cuba. 

Vietnam

JFK told an interviewer, "It is their war, but I don't agree with those who say we should withdraw. That would be a great mistake.The

United States made the effort to defend Europe. Now Europe is quite secure. We also have to participate in the defense of Asia."

In the final weeks of his life, JFK needed to decide the future of the United States commitment in Vietnam and very likely had not

made a final decision before his death.

The Clashes

ITALIANO

IL DISCORSO DI KENNEDY A BERLINO

Italiano

È il 26 giugno 1963, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy è in visita ufficiale a Berlino Ovest. Kennedy tiene un discorso in cui attacca l’Unione Sovietica.

Decide all’ultimo momento di chiudere il suo discorso con parole fuori programma:”Tutti gli uomini liberi, dovunque siano sono cittadini di Berlino, perciò come uomo libero dico con

orgoglio: Ich bin ein Berliner!" .

Kennedy dichiara di sentirsi un cittadino di

Berlino, di condividere lo stato d’animo che i berlinesi provano ogni giorno. Il suo discorso rappresenta un

momento storico fondamentale della storia contemporanea, una dichiarazione di amicizia e solidarietà

alla Germania dell’Ovest, una presa di posizione forte verso quello dell’Est. Al presidente USA quella

Germania divisa e sofferente non sembra più il frutto di una decisione presa a tavolino dai vincitori della

Seconda Guerra Mondiale, ma solo una colpa dei sovietici. Ad un anno

dalla crisi di Cuba, in cui i russi si erano avvicinati come mai prima al territorio statunitense con le proprie

armi, Kennedy rispondeva presentandosi ad un passo dalla loro Repubblica Democratica, la D.D.R.

Cosa rende speciale il discorso di Kennedy a Berlino?

Io penso che sia riuscito a conquistare la benevolenza dei berlinesi attraverso le parole usate nel suo discorso, la ripetizione della frase:” Che vengano a Berlino” ripetuta per ben quattro volte e ribadita una quinta volta in tedesco:”Lass’ sie nach Berlin kommen” è arrivata al cuore della piazza. Kennedy in alcuni momenti ha avuto la capacità di mettersi nella stessa situazione di un berlinese, quando dice:” Non conosco nessun paese che è stato assediato per 18 anni e ancora vive… Il muro è un offesa non solo contro la storia ma contro l’umanità…”. La cosa che mi ha colpito di più è stata l’idea del presidente di farsi tradurre all’ultimo momento alcune frasi in tedesco per conquistare del tutto i berlinesi, la più significativa è quella che chiude il discorso e che ha scatenato un boato nella folla: “Ich bin ein Berliner”. Kennedy è stato anche lungimirante, se non addirittura profetico:” Consentitemi di chiedervi di alzare i vostri occhi… oltre il muro, per un giorno di pace e di giustizia…”. E quel giorno poi è arrivato: 9 novembre 1989

Topic

La corsa allo Spazio

Scienze

LA CORSA ALLO SPAZIO

Nel contesto della Guerra fredda, per Usa e Urss lo spazio divenne il nuovo campo di battaglia.

La scienza dei razzi era nata nei laboratori della Germania nazista e le due superpotenze se ne spartirono i segreti.

Tra il 1957 e il 1975, iniziò una sfida nel campo della tecnologia spaziale, che portò

entrambi i paesi ad impiegare notevoli risorse economiche e umane, favorendo un grande sviluppo tecnico/scientifico nel campo aerospaziale.

SATELLITI ARTIFICIALI

Il 4 ottobre 1957 con la messa in orbita attorno alla terra del primo satellite artificiale, il sovietico Sputnik 1, fu l'inizio della corsa allo spazio.

Gli Stati Uniti spinsero l'amministrazione Eisenhower a reagire sancendo la costituzione della NASA (National

Areonautics and Space Administration).

Il 31 gennaio 1958, gli Stati Uniti lanciarono il loro primo satellite, l'Explorer I, da Cape Canaveral.

I primi satelliti furono utilizzati anche per scopi scientifici per lo studio

dell’atmosfera.

CORSA ALLO SPAZIO

ANIMALI NELLO SPAZIO

I moscerini della frutta lanciati dagli Stati Uniti su dei razzi V-2 tedeschi catturati nel 1946 furono i primi esseri viventi inviati nello spazio per studi scientifici.

Il cane Laika fu il primo animale a orbitare intorno alla

terra. Viaggiò nello Sputnik 2 sovietico nel 1957 che però non previde il rientro sulla Terra dell'animale.

Nel 1960 i cani sovietici Belka e Strelka orbitarono attorno alla Terra e ritornarono con successo.

Il programma spaziale americano inviò due scimpanzé nello spazio prima di lanciare il primo veicolo con equipaggio.

L'Unione Sovietica lanciò delle tartarughe nel 1968 sulla sonda Zond 5 e divennero i primi animali a volare attorno alla Luna.

Esseri viventi nello spazio

CORSA ALLO SPAZIO

UOMO NELLO SPAZIO

Il 12 aprile 1961,il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin divenne il primo essere umano a raggiungere lo spazio, entrando in orbita terrestre sulla navetta Vostok 1 

Il 20 febbraio 1962 John Glenn con la missione Friendship 7 divenne in seguito il primo americano a orbitare con successo attorno alla Terra,

completando tre orbite.

Il 16 giungo 1963 la sovietica Valentina Vladimirovna Tereškova, fu la prima

donna nello spazio.

Il 18 marzo 1965 Aleksej Archipovič Leonov, effettuò la prima passeggiata spaziale della storia.

CORSA ALLO SPAZIO

LA CONQUISTA DELLA LUNA

La Luna

Il nuovo obbiettivo della conquista dello spazio divenne l’invio dell’uomo sulla Luna.

Inizialmente, l'esplorazione del satellite venne effettuata tramite sonde senza equipaggio, che fotografarono la sua superficie, con lo scopo di individuare un luogo idoneo all’allunaggio.

Gli Stati Uniti con il Programma Apollo, nonostante alcuni incidenti in cui persero la vita alcuni astronauti, riuscirono nell’impresa di portare l’uomo sulla luna.

Il 20 luglio 1969 con la missione Apollo 11, Niel Armstrong e Buzz Aldrin, scesero sul suolo del nostro satellite, mentre Michael Collins, terzo membro della missione, rimaneva ad aspettarli nel modulo di comando, in orbita lunare.

BIG SCIENCE

Con un totale di diciassette missioni il programma Apollo (1961-1975) è costato ai contribuenti statunitensi circa 25 miliardi di dollari.

Nella seconda metà del Novecento, la ricerca è diventata definitivamente una filiera programmata, organizzata e finanziata pubblicamente. Questa impostazione, battezzata “Big Science” dal fisico Alvin Martin Weinberg, per la prima volta in un articolo di «Science» nel 1961, non solo ha dimostrato di essere efficiente dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista economico: i grandi investimenti in ricerca scientifica creano ricchezza.

Secondo i calcoli della Nasa, ogni dollaro speso nel programma Apollo ne ha generati tre.

Un conto fatto ancora dall’ente americano mette insieme più di 30mila oggetti e 20mila brevetti

direttamente o indirettamente derivati dal progetto di conquista dello spazio, tra il 1961 e il 1975.

Un esempio su tutti: i cuscinetti ad aria, inventati per ammortizzare gli urti nei caschi degli astronauti, riutilizzati dalla Nike per le sue scarpe.

La ricerca scientifica quindi è un investimento molto redditizio ma con risultati a lungo termine.

CORSA ALLO SPAZIO

STAZIONE SPAZIALE

Stazione Spaziale

L’allentamento della tensione tra USA e URSS portò al termine della corsa allo spazio con la missione

congiunta Apollo-Sojuz, dove la navetta Sojuz 19 si agganciò con la capsula Apollo nel 1975, permettendo

agli astronauti di visitare l'altra navetta e partecipare assieme ad esperimenti.

Questa collaborazione è arrivata fino ad oggi con la gestione della Stazione Spaziale Internazionale dedicata

alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto da 5 diverse agenzie spaziali: la statunitense

NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC

CORSA ALLO SPAZIO

CURIOSITA'

Curiosità

FRASI CELEBRI

Yuri Gagarin : da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere nè confini

Neil Armstrong : questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo gigantesco per l’umanità

Werneher Von Braun: la scienza non ha dimensione morale. E’ come una lama. Nelle mani di un chirurgo sarà un bisturi, in quelle di un assassino sarà un pugnale.

SCOPERTE SCIENTIFICHE/TECNICHE E LE LORO APPLICAZIONI

Analisi dell’atmosfera e ionosfera ( satellite Sputnik 1 con sensori di pressione e temperatura)

Fasce di Van Allen ( satellite Explorer 1 ) : Misurazione delle radiazioni solari

ARPANET : La prima rete di computer al mondo fatta di soli 4 unità, da cui nel 1983 sarebbe nato internet

ACG (Apollo Guidance Computer ), necessario a gestire tutte le operazioni di navigazione nello spazio.

L’AGC pesava 30 kg e aveva una frequenza di calcolo fino a 2 Mhz con 152 kByte complessivi di memoria:

alcune migliaia di volte inferiore ad un smartphone moderno.

Charles De Gaulle

FRANCESE

CHARLES DE GAULLE

ET L’APPEL DU 18 JUIN 1940

Charles De Gaulle, né en 1890 et mort en 1970, est un général et un homme d’état francais. Pendant la Seconde guerre mondiale, après l’ocupation allemande de la France, il vit en exil à Londres où il devient le chef de la Réésistance (France libre). Après la guerre, en 1958, il fonde la 5 République, dont il sera le premier président de 1959 à 1969.

L'Appel du 18 juin

La liberaton de la France

L'APPEL DU 18 JUIN 1940

L’appel du 18 juin 1940 est le premier discours pronuncé par le général De Gaulle à la radio de Londres, sur les ondes de la BBC. Ce discours, publié dans la presse française le lendemain, est considéré comme le texte fondateur de la Résistence française dont il demeure le symbole.

De Gaulle arrive à Londres le 17 juin 1940. Paris est occupé par les nazi set il veut négocier avec les alliés britanniques Winsot Churchill à qui il expose son projet de maintenir la France dans le combat, meme en cas de capitulation du gouvernement provisoire, installé à Bordeaux. Dans la soirée du 17 juin, en France le maréchal Pétain, nouveau chef du gouvernament français, annonce son intention de demander à l’ennemi la signature d’un armistice.

Le lendemain, le 18 juin à 18 heures locales, De Gaulle lit son discours sur les antennes de la BBC. C’est un appel à poursuite du combat aux cotés des alliés britanniques. Puor le général De Gaulle, la bataille de France, qui vient d’etre gagnée par les Allemands, ne signifie pas la fin de la guerre, car “cette guerre est un guerre mondiale”. Mais la France ne sera pas seule, elle d’espoir, que De Gaulle adresse aux soldats français, se termine par un appel à la Résistence. Cet appel, dont il n’existe pas d’engregistrement et qui est très suovent confondu avec l’affiche “à tous les Français”, marque le début de la France libre qui, formée uniquement de volontaires, poursuit le combat sur terre, sur mer et dans les airs auprès des Britanniques et représente, face au règime de Vichy, la France qui se bat.

LA LIBERATION DE LA FRANCE

Après le débarquement des Alliés en Normandie, le 6 juin 1944, le général De Gaulle fait son entrée en territoire français le 14 juin 1944. Ce meme jour, il prononce le premier discours de Bayeux, où il annonce la naissance du Gouvernament provisoire de la République française (GPRF). C’est à cete occasion que les Français décuovrent l’imposante silhouette de cet homme d’état: i mesurait 1,93m! Plus tard, le 25 aout, quand le général Leclerc libère Paris, De Gaulle se réinstalle au ministère de la Guerre à Paris, dans le bureau qu’il occupait jusqu’au 10 juin 1940, signifiant ainsi que Vichy était une parenthèse et que la République n’a jamais cessé d’exister.

Casaroli

RELIGIONE

IL CARDINALE CASAROLI

E L'OSTPOLITIK VATICANA

È il 3 maggio 1963 quando mons. Casaroli attraversa il confine austriaco, inviato da Papa Giovanni XXIII, per recarsi in Ungheria. È il primo passo della sua missione nell’Est europeo, quella che fu definita “Ostpolitik”. Le trattative con i paesi d’oltrecortina si rivelarono lunghe ed estenuanti ma occorreva “Andare avanti con buona volontà e fiducia, ma senza fretta”. Così furono le parole dello stesso Papa Giovanni che aveva aperto questo dialogo. Le incomprensioni non venivano solo dal mondo politico, ma anche dall’interno della Chiesa, alcuni cardinali contestavano l’Ostpolitik perché ritenevano che nessun dialogo fosse da intraprendere con i regimi comunisti.

I principi cardine e le condizioni di questo dialogo furono espressi con chiarezza sia da Giovanni XXIII che da Paolo VI

1. Fermezza nell’affermazione della verità e nella difesa del diritto

2. Rispetto verso le persone

I FATTI PRINCIPALI

La fase più difficile dell’Ostpolitik si svolse tutta sotto il pontificato di Paolo VI, le missioni di Casaroli nell’Est europeo si intensificavano, ma i risultati tardavano a venire.

  • 1967 Casaroli diventa segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari.
  • 16 Luglio del 1968 viene nominato vescovo da Paolo VI
  • 1971 si reca a Mosca per depositare il documento ufficiale di adesione della Santa Sede al trattato della non proliferazione delle armi nucleari.

! È la prima volta dopo 50 anni che si hanno contatti a livello diplomatico ufficiale tra la Santa Sede e i rappresentanti del governo sovietico.

  • 16 Ottobre del 1978 Karol Wojtyla viene eletto Papa. Tra il Cardinale Casaroli e Papa Wojtyla ci sono state discussioni e anche divergenze, ma il loro rapporto continuò per quasi 12 anni. Giovanni Paolo II ebbe sempre parole di riconoscenza e di elogio nei confronti del suo collaboratore, in molteplici occasioni pubbliche, ricordiamo fra tutte la visita a Castel San Giovanni, paese natale del Cardinale il 5 Giugno 1988.

Il pontificato di Giovanni Paolo II fu una novità sotto diversi punti di vista ed anche se i risultati del dialogo con i paesi dell’Est parevano scarsi, di fatto qualcosa stava per accadere, si sentiva che l’impalcatura del regime comunista sarebbe presto crollata.

GLI ANNI 80

Gli anni ’80 furono densi di avvenimenti:

  • 13 Maggio1981 attentato a Papa Wojtyla che scosse le coscienze di tutto il mondo
  • Morte del Cardinale di Polonia Wysynski che aveva offerto la sua vita in cambio di quella del Papa
  • 1980 nascita in Polonia del sindacato dei lavoratori Solidarnosc
  • 1990 Lech Walesa, storico fondatore del sindacato, succede al generale Jaruzelski
  • 9 Novembre 1989 cade il muro di Berlino
  • Dicembre 1989 cade in Romania il regime di Ceausescu
  • 1985 in Russia diventa generale del PCUS Michail Gorbaciov che si fece riformatore in economia (perestrojka) e liberalizzatore in politica (glasnost)
  • 21 Dicembre 1991 l’URSS viene trasformata nella Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) con a capo Boris Eltsin.

Il Cardinale Casaroli coronò tutta la sua opera il 13 Giugno 1988 quando ebbe un incontro con Gorbaciov a Mosca, primo segretario di Stato Vaticano ad entrare nel Cremlino e preludio della visita del premier sovietico a Papa Wojtyla.

Il volto del Cardinale Casaroli divenne per tutti il volto dell’Ostpolitik Vaticana, egli fu l’uomo giusto al momento giusto, l’uomo della provvidenza. Fine, prudente, mai prepotente, coltissimo, riuscì a guadagnare il rispetto dei suoi interlocutori, anche quelli più ostili. Finalmente l’epoca dei blocchi era finita, non c’era più la guerra fredda, Est e Ovest non si guardavano più con diffidenza.

Ungheria

GEOGRAFIA

L'UNGHERIA

L’Ungheria è uno stato membro dell’Unione Europea, costituito come repubblica e situato nell’Europa centro-orientale e nella pianura pannonica. La lingua ufficiale è l’ungherese. Confina a nord con la Slovacchia, a est con l’Ucraina e la Romania, a sud con la Serbia e la Croazia e a ovest con l’Austria e la Slovacchia; si tratta di uno stato senza sbocco al mare. La capitale e la città principale è Budapest.

TERRITORIO

Il territorio è costituito in gran parte da un vasto bassopiano distinto in tre grandi aree: il Felfold, la pianura Transdanubiana e l’Alfold. Il Felfold (terre alte) è una regione montuosa che comprende a ovest la Selva Baconia e a nord i monti Matra. La sezione nord-orientale della pianura ungherese è occupata dalla puszta, una vasta distesa steppa, in parte coltivata a cereali. I fiumi principali sono innanzitutto il Danubio che attraversa l’Alfold e la Drava lungo il confine con la Croazia. Il lago Balton, il più grande lago dell’Europa centrale si trova nella parte occidentale del paese ai piedi della Selva Baconia. L’Ungheria ha un clima continentale.

POPOLAZIONE

Gli ungheresi discendono dai magiari, vi sono anche minoranze tedesche, slovacche, rumene ed una forte presenza di rom. Il paese con circa 10 milioni di abitanti, presenta una densità demografica non alta (108 ab./km2). Un terzo della popolazione vive in piccoli insediamenti rurali ma è in aumento l’urbanizzazione. Il 65% della popolazione professa la religione cristiana cattolica invece il 25% è protestante.

ECONOMIA

L’Ungheria ha un’agricoltura organizzata che utilizza macchinari moderni ed avanzate tecniche di coltivazione. Si coltivano cereali, sulle colline nord-orientali è diffusa la vite da cui si ricava una notevole produzione di vino pregiato: il tokaj.Sono estese anche le colture foraggere che alimentano l’allevamento degli animali e in particolare dei cavalli.

L’Ungheria ha avuto un forte sviluppo industriale sotto il regime socialista. Il settore più importante era quello dell’industria pesante, alimentato dalle materie prime che arrivavano dall’Unione sovietica. L’Ungheria possiede una discreta disponibilità di risorse energetiche: carbone, gas naturale ed in piccola quantità petrolio. Il paese negli ultimi anni ha avviato una profonda trasformazione delle sue industrie attirando capitali stranieri. L’industria è molto attiva in particolare nei settori siderurgico-metallurgio, chimico e in quello dell’elettronica e telecomunicazioni, ci sono anche manifatture tradizionali tessili e alimentari. Nel settore terziario ha un ruolo importante il commercio. Il settore bancario e finanziario è stato privatizzato. Il turismo, già attivo in epoca socialista, si è ulteriormente sviluppato.

CITTÀ

Budapest: capitale politica ed amministrativa del paese è anche il principale centro culturale ed economico. La città è attraversata dal Danubio che divide la divide in due nuclei urbani: Buda, che sorge sulla riva destra del fiume, e Pest su quella sinistra. In mezzo si trova l’isola Margit (isola delle margherite). Le due parti della città vennero fuse ufficialmente nel 1873 con la nascita dell’Impero austro-ungarico, quando la città divenne capitale insieme a Vienna. Buda e Pest sono collegate da sei ponti stradali e due ferroviari. Il primo ponte che unì i due nuclei delle città è il Ponte delle Catene situato tra il Parlamento a Pest e il palazzo reale a Buda.

Debrecen è un importante centro agricolo, posto all’estremità orientale della puszta; vi hanno sede industrie alimentari e meccaniche.

STORIA

I magiari conquistano il territorio ungherese attorno al IX secolo. Nell’anno mille nasce il Regno d’Ungheria che resta un importante monarchia fino al XV secolo. Nel corso del XVIII secolo è completamente annessa all’Impero Asburgico. Nel 1918 l’Ungheria divenne uno stato sovrano, ma perde gran parte del suo territorio. Nel 1941 partecipa alla Seconda Guerra Mondiale a fianco dei tedeschi. Dopo la guerra diventa una repubblica socialista nell’orbita dell’Unione Sovietica. Nel 1956 il collasso economico e bassi standard di vita provocarono un profondo malcontento, l’Ungheria voleva liberarsi dall’influenza dell’Unione Sovietica. La dimostrazione pacifica di un gruppo di studenti si trasforma presto in una vera e propria protesta contro la dittatura. Il 23 ottobre 1956 scoppia a Budapest la rivoluzione ungherese. Dopo i primi giorni di combattimenti in cui i rivoltanti riescono a prendere il controllo delle principali istituzioni il 28 ottobre le truppe sovietiche si ritirano, ma il 4 novembre l’Armata Rossa entra a Budapest ed ha inizio la repressione sovietica. Nella rivolta morirono quasi 3000 ungheresi molti dei quali giovanissimi. Negli anni successivi alla rivolta i sovietici ripresero il controllo costringendo 250.000 ungheresi ad abbandonare il paese. L’Ungheria riconquista la democrazia nel 1989. Nel 2004 entra a far parte nell’Unione Europea ma non ha ancora adottato l’euro.

Il cubo di Rubik

TECNOLOGIA

IL CUBO DI RUBIK

Il cubo di Rubik o cubo magico è un celebre poliedro 3D inventato dal professore di architettura e scultore ungherese Ernő Rubik nel 1974.

INVENZIONE

A metà degli anni '70, ErnőRubik avrebbe costruito il cubo come uno strumento didattico per insegnare ai suoi studenti a comprendere gli oggetti 3D, però il suo vero obiettivo era di risolvere il problema strutturale di muovere le singole parti in modo indipendente senza far crollare l'intero meccanismo. Non si rese conto di aver creato un rompicapo finché non mescolò per la prima volta il cubo e cercò di ricomporlo. Il cubo originale differiva lievemente da quello di oggi: era monocolore, di legno e con gli angoli smussati; inoltre, all'inizio si diffuse solo tra i matematici ungheresi, interessati ai problemi statistici e teorici che il cubo poneva.

DIFFUSIONE

I primi esemplari del Magic Cube vennero prodotti e distribuiti nei negozi di giocattoli di Budapest nel 1977. La sua diffusione internazionale avvenne alle fiere di giocattoli di Londra, Parigi, Norimberga e New York nel gennaio e febbraio 1980 e vinse un premio speciale tedesco come miglior gioco dell'anno.

Entro il 1981 il cubo divenne una moda, e si stima che nel periodo tra il 1980 e il 1983 vennero venduti circa 200 milioni di cubi di Rubik in tutto il mondo. Ernő Rubik divenne il cittadino più ricco del suo paese. A ottobre 1982, le vendite del cubo erano crollate e la moda del momento era morta. Fu soltanto agli inizi degli anni 2000 che l'interesse nei confronti del cubo tornò a crescere nuovamente grazie anche alla diffusione dei video tramite YouTube per la sua risoluzione.

Si stima che nel 2008, le vendite nel mondo dei cubi di marca Rubik toccarono i 15 milioni di esemplari.

Com'è fatto e l'evoluzione

Il classico cubo 3x3x3, inizialmente era fatto in legno e successivamente in plastica, con il tempo sono stati inseriti meccanismi per migliorare la velocità di esecuzione. Furono inventate anche le versioni 2×2×2 (Pocket Cube)4×4×4 (Rubik's Revenge)5×5×5 (Professor's Cube), e l'inventore greco PanagiotisVerdes ha continuato fino ad arrivare a 11×11×11. Esiste anche l'esemplare 17×17×17 perfettamente funzionante, creato dall'esperto olandese Oskar van Deventer.

Oggi esistono svariati modelli con forme diverse come: Pyraminx (a forma di piramide a base triangolare), Mirror cube, 2x2x6,3x3x1, a sfera, a esagono e molti altri ancora.

Il cubo di Rubik, nella sua versione originale, misura 5,4 cm su ogni lato e all’esterno, presenta 9 quadrati su ognuna delle sue sei facce, per un totale di 54 quadrati colorati. Solitamente i quadrati differiscono tra loro per il colore, con un totale di 6 colori differenti. Quando il cubo di Rubik è risolto, ogni faccia ha tutti i nove quadrati dello stesso colore.

Il cubo è composto da 26 distinti cubi più piccoli (6 centri con un colore che determina la faccia, 12 spigoli con 2 colori e 8 angoli con 3 colori) che presentano una struttura interna non visibile che permette a ciascun pezzo di incastrarsi con gli altri, garantendo comunque il libero movimento in posizioni diverse. I pezzi centrali di ciascuna delle sei facce sono soltanto delle superfici ancorate con una vite e una molla, posta tra ciascuna vite e il suo pezzo centrale, al centro del meccanismo. La molla mantiene il pezzo stesso in tensione verso l'interno, garantendo una compattezza generale della struttura. I centri possono comunque ruotare su se stessi di 360°. Questi pezzi centrali permettono agli altri cubi più piccoli di fissarsi ad essi e potersi muovere. Ci sono quindi 21 pezzi distinti: un "nucleo" centrale, con tre assi intersecati fra di loro, che tiene fermi i sei quadrati centrali lasciandoli però ruotare, e altri 20 pezzi che si ancorano su di esso per formare il puzzle completo.

Nella colorazione tradizionale del cubo di Rubik rosso-arancione, bianco-giallo, blu-verde sono opposti, e blu, arancione, verde e rosso sono messi in senso orario. Esistono in commercio anche cubi con una diversa disposizione dei colori o con colori differenti.

Nomi delle mosse

Molti appassionati del cubo di Rubik 3×3×3 utilizzano una notazione sviluppata da David Singmaster, nota come "notazione di Singmaster", per distinguere i vari movimenti eseguibili sul cubo. La natura di tale notazione, relativa al modo in cui il risolutore sta impugnando il cubo, permette di utilizzarla per scrivere i diversi algoritmi prescindendo dalla posizione in cui è orientato il cubo o dalla disposizione dei colori sulle sue facce:

NOTAZIONE e DESCRIZIONE

F (Front) Rotazione di 90° in senso orario della faccia frontale (di fronte al risolutore)

B (Back) Rotazione di 90° in senso orario della faccia posteriore (opposta alla faccia frontale)

R (Right) Rotazione di 90° in senso orario della faccia destra (rispetto al risolutore)

L (Left) Rotazione di 90° in senso orario della faccia sinistra (rispetto al risolutore)

U (Up) Rotazione di 90° in senso orario della faccia superiore

D (Down) Rotazione di 90° in senso orario della faccia inferiore

f Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia frontale e dello strato intermedio adiacente

b Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia posteriore e dello strato intermedio adiacente

r Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia destra e dello strato intermedio adiacente

l Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia sinistra e dello strato intermedio adiacente

u Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia superiore e dello strato intermedio adiacente

d Rotazione contemporanea di 90° in senso orario della faccia inferiore e dello strato intermedio adiacente

M Rotazione di 90° gradi in senso orario dello strato al centro tra L e R

E Rotazione di 90° gradi in senso orario dello strato al centro tra U e D

S Rotazione di 90° gradi in senso orario dello strato al centro tra F e B

x (Asse x) Rotazione di 90° in senso orario dell'intero cubo attorno all'asse x (cioè secondo R)

y (Asse y) Rotazione di 90° in senso orario dell'intero cubo attorno all'asse y (cioè secondo U)

z (Asse z) Rotazione di 90° in senso orario dell'intero cubo attorno all'asse z (cioè secondo F)

La rotazione è definita in senso orario rispetto alla faccia cui è riferita, ovvero come se il risolutore avesse la faccia in questione di fronte a lui. Quando la notazione è seguita da un simbolo di primo ( ' ), la rotazione deve essere eseguita in senso anti-orarario. Una lettera seguita da un "2", invece, indica che dev'essere compiuta una rotazione di 180°

METODI RISOLUTIVI

Il cubo di Rubik 3x3x3 ha più di 43 trilioni di configurazioni possibili con un’unica soluzione. Esistono però diversi metodi di risoluzione, i principali sono:

METODO A STRATI

Metodo a strati

Il più intuitivo e consiste nella risoluzione strato per strato. Vi sono 7 passi da effettuare (croce, angoli primo strato, secondo strato, orientamento spigoli, orientamento angoli, permutazione spigoli, permutazione angoli). Questo metodo ha il vantaggio di dover memorizzare pochi algoritmi, ma non è adatto per lo speedcubing, perché risulta molto più lento rispetto ai metodi più avanzati.

METODO PETRUS

Metodo Petrus

Inventato da Lars Petrus, consta di 7 fasi: costruire il cubo 2×2×2, allargarlo a 2×2×3, orientare gli spigoli, completare 2 superfici, posizionare gli angoli, orientare gli angoli, posizionare gli spigoli. Ha il vantaggio di non disfare quasi mai la parte del cubo che si è già costruita.

METODO FRIDRICH

Metodo Fridrich

Prende il nome dalla sua inventrice, Jessica Fridrich, raggruppa secondo-terzo, quarto-quinto, sesto-settimo passaggio del metodo a strati in singoli passaggi. Esso è il metodo generalmente più veloce, ed il più usato dagli speedcuber professionisti. Bisogna memorizzare 78 algoritmi solo per l'ultimo strato (PLL e OLL); è anche chiamato CFOP che sarebbe l'acronimo delle fasi in cui si divide: Cross (croce), F2L (primi 2 strati), OLL (orientazione dell'ultimo strato) e infine PLL (permutazione dell'ultimo strato). Esiste anche un metodo semplificato del metodo Fridrich, il quale comprende F2L intuitivo e non comporta di imparare tutti i PLL e tutti gli OLL, ma imparare solamente 6 PLL e 7 OLL. Ovviamente questo metodo non sarà mai veloce come il metodo Fridrich completo, ma permette di risolvere il cubo in 20-40 secondi, rendendolo quindi la via di mezzo tra metodo a strati e Fridrich.

MOTORIA

SPEEDCUBING

Lo speedcubing (composto dell'inglese speed, "velocità", e cubing, derivato da cube, "cubo"), è la disciplina sportiva dove i concorrenti si affrontano nella risoluzione del cubo di Rubik e dei poliedri magici in generale nel minor tempo possibile. La federazione che si occupa di gestire gli eventi di questo genere è la World Cube Association. Di solito si definisce speedcuber chiunque risolva il cubo in meno di 50 secondi circa con l'intento di abbassare costantemente i suoi tempi di risoluzione.

LE PRIME COMPETIZIONI

Competizioni

Agli inizi degli anni 2000, dopo il crollo delle vendite del 1982, l'interesse nei confronti del cubo tornò a crescere nuovamente. Il World Rubik's Games Championship del 2003 fu la prima gara ufficiale di speedcubing dal 1982. Il torneo portò alla formazione della World Cube Association nel 2004. Si dice che le vendite annuali dei cubi di marca Rubik toccarono le 15 milioni di esemplari venduti nel mondo nel 2008. Parte del nuovo interesse venne attribuito all'avvento dei siti Internet di condivisione video, come YouTube, che permisero agli appassionati di condividere le loro strategie di risoluzione del rompicapo. In seguito allo scadere del brevetto di Rubik nel 2000, altre marche di cubi comparvero sul mercato, specialmente da parte di aziende cinesi(come Moyu, Dayan, Qiyi, Yuxin e GAN, tra le più note). Molti di questi cubi di fattura cinese sono stati progettati per essere veloci e maneggiabili con agilità (sono infatti denominati speedcubes), e per questo sono preferiti dagli speedcuber.

Nel 2005, per il 25º anniversario del rompicapo, è stata messa in vendita una speciale e limitata edizione del cubo di Rubik, con il logo ufficiale - Rubik's Cube 1980-2005 - stampato sul quadrato centrale di colore bianco.

IL RITORNO DELLO SPEEDCUBING

Lo speedcubing è un'attività che è tornata molto di moda negli ultimi tempi. In Italia, ma anche nel resto del mondo, il numero di Speedcuber è notevolmente aumentato grazie a YouTube che dall'inizio del 2007 ad oggi ha visto il numero di video con esempi di risoluzione e spiegazioni di metodi risolutivi aumentare considerevolmente.

Dal 2003, si svolgono regolarmente competizioni di speedcubing in varie categorie. Le competizioni vengono organizzate e regolamentate dalla World Cube Association (WCA), formata nel 2004, che ha il compito di approvare le competizioni e assicurarsi che queste si svolgano secondo i criteri della WCA. Questa organizza ogni due anni il Campionato del mondo del cubo di Rubik (World Rubik's Cube Championship), il principale evento internazionale nel mondo dello speedcubing.

COME SI SVOLGE UNA GARA

Le competizioni nella maggior parte delle categorie, ad eccezione di quelle in cui sono previsti tempi più lunghi (come nel caso dei cubi 6×6×6 e 7×7×7), si svolgono generalmente secondo una media di 5 risoluzioni. Il partecipante risolve il rompicapo per 5 volte nello stesso round, registrando il tempo di risoluzione insieme a un giudice. Il tempo migliore e quello peggiore (indicati fra parentesi nelle classifiche finali dell'evento) vengono scartati, e la media viene calcolata sui rimanenti 3 tempi. Le categorie 6×6×6 e 7×7×7 si svolgono secondo la media di 3 risoluzioni. Le risoluzioni del cubo 3×3×3 bendati e nel minor numero di mosse vengono registrate secondo la media di 3 o al meglio di 3. In alcune categorie di risoluzione da bendati (4×4×4, 5×5×5 e più cubi 3×3×3), viene registrato il tempo migliore tra 1, 2 o 3 risoluzioni, a seconda dell'evento.

Durante le competizioni ufficiali della WCA, i cubi dei partecipanti vengono scombinati dai giudici che utilizzano algoritmi di scramble generati al computer. Per algoritmo di scramble si intende una serie di mosse che mirano a scombinare il puzzle il più efficacemente possibile. Ad ogni round, ogni partecipante riceve uno scramble diverso prima di ogni risoluzione. Prima di iniziare a risolvere il cubo, il partecipante ha a disposizione 15 secondi per ispezionare il cubo, monitorato da un giudice con un cronometro (la fase di ispezione non è prevista per le categorie in cui il partecipante è bendato). Conclusa l'ispezione, il partecipante posiziona le mani sul timer, dopodiché le rilascia per azionare il timer e prendere in mano il cubo (o altro rompicapo) e iniziare a risolverlo. Quando il rompicapo viene risolto, il partecipante posiziona di nuovo le mani sul timer per interromperlo, dopodiché il giudice procede a registrare il tempo di risoluzione. Se il timer viene interrotto prima che il rompicapo sia effettivamente risolto, secondo le definizioni di rompicapo non risolto (nel caso dei cubi se, ad esempio, una delle facce è ruotata più di 45° dalla posizione corretta), al partecipante viene assegnata una penalità: se è necessaria una sola mossa per risolvere il rompicapo, vengono aggiunti 2 secondi sul tempo di risoluzione; se, invece, sono necessarie due o più mosse, il giudice registra il tempo come DNF (Did Not Finish, "non ha finito") ed esso varrà come tempo peggiore nel successivo conteggio della media.

Il timer ufficiale utilizzato in queste competizioni è lo StackMat Timer, dotato di pad supersensibili al tatto che permettono la misurazione del tempo intercorso tra il rilascio e la successiva pressione degli stessi.

Nei cubi utilizzati oggi per lo speedcubing, si può stringere o allentare ciascuna vite per modificare la tensione del cubo a proprio piacimento, in modo da adattare il cubo stesso alle proprie esigenze. Questo non è possibile con i cubi del brand ufficiale Rubik, nei quali non si può agire in alcun modo sulla tensione dei componenti.

I cubi da speedcubing vengono solitamente venduti in tre configurazioni principali: "nera", in cui il cubo è realizzato in plastica nera su cui vengono applicati degli adesivi colorati (come nel cubo di Rubik originale), "bianca", simile alla precedente ma realizzata con plastica bianca, e "stickerless", in cui non sono presenti adesivi sul cubo, il quale è realizzato in plastica colorata.

Il metodo che usano gli Speedcuber è il metodo Fridrich.

I RECORD

Record

CATEGORIA ,CUBI, TEMPO RECORD e NOME

  • Speedsolving = 2x2x2=0.49=MaciejCzapiewski. 3x3x3=3.47=YushengDu. 4x4x4=17.42=Sebastian Weyer. 5x5x5=34.92=Max Park 6x6x6=1:09.51=Max Park 7x7x7=1:40.89=Max Park.
  • Risoluzione con una mano (OH): 3x3x3 =6.82 Max Park
  • Risoluzione bandato (BLD): 3x3x3=15.50=Max Hilliard. 4x4x4=1:02.51=Stanley Chapel. 5x5x5=2:21.51=Stanley Chapel Più cubi 3x3x3(Multiblind)=59/60 in 59:46=Graham Siggins.
  • Risoluzione con i piedi (WF): 3x3x3 =15.56=Mohammed Aiman Koli
  • Risoluzione con il minor numero di mosse (FM): 3x3x3= 16 mosse Sebastiano Tronto
  • Risoluzioni di altri rompicapi:
  • Megaminx=27.22=Juan Pablo Huanqui. Pyraminx=0.91=Dominik Górny Square 1=4.95=Jackey Zheng. Rubik’s Clock=3.29=Suen Ming Chi Skewb=0.93=Andrew Huang

IL MIO RECORD

il mio record del 3x3x3 è 30,00 secondi

IL MIO RECORD

La mia collezione

Piet Mondrian

ARTE

PIET MONDRIAN

È un pittore nato il 7 Marzo 1872 ad Amersfoort, in Olanda, dimostra da subito la propria inclinazione artistica: dopo gli studi diverrà un apprezzato maestro di disegno, entrando nel 1892 a far parte dell’Accademia di Belle Arti di Amsterdam. Nelle sue prime opere si sente tutto l’influsso di un altro artista olandese Vincent Van Gogh, e di quei maestri impressionisti tanto lontani dai dogmi accademici.

Mondrian predilige la pittura en plein air, la natura e il paesaggio sono protagonisti indiscussi delle sue rappresentazioni, sperimenta il puntinismo ed il fauvismo dai colori accesi.

LA TRASFORMAZIONE

Nel 1911 il pittore ormai quarantenne arriva a Parigi dove subisce il fascino di Cézanne e si avvicina al cubismo. Insiste sulla segmentazione rigorosa dei tratti lineari in forme che vanno sempre più verso l’astrattismo.

I suoi alberi diventano linee rette, scompone gradualmente i suoi soggetti preferiti per arrivare a cogliere quell’armonia matematica che è alla base dell’equilibrio e della perfezione della natura.

Rientrato in patria a causa del conflitto mondiale, incontra Theo Van Doesburg, con il quale nel 1917 fonda la rivista De Stijl alla ricerca di un’unità tra le arti. Sul periodico Mondrian pubblica le sue idee per un nuovo linguaggio figurativo che si concretizzerà nel 1920 con il Neoplasticismo. Il rettangolo diventa la forma prescelta in quanto in esso è assente l’ambiguità della curva e predomina la decisione della linea retta. Nei suoi angoli si crea un equilibrio tra le due forze contrastanti delle linee verticale e orizzontale.

Utilizza le campiture dei non colori (il bianco e il nero) e dei colori primari (il rosso, il giallo e il blu), in un rigoroso gioco di piani ortogonali. I suoi famosi quadri, spesso imitati e banalizzati, dimostrano una complessità che smentisce la loro apparente semplicità. Essi sono il risultato di una continua ricerca di equilibrio e perfezione formale che si è evoluta stilisticamente nel corso di tutta la sua vita.

Sperimenta tante composizioni ed arriva a scomporre visivamente le forme con l’occhio della mente e della conoscenza. Ma lui cerca un altro fine: sempre più si accorge che tutto è riconducibile ai colori primari, alla logica geometrica delle forme che vanno in orizzontale e verticale, forse è aiutato dal paesaggio fiammingo che è molto lineare, portandolo sempre più all’eliminazione del superfluo visivo. Ed ecco le griglie, i cubi, i colori base, fino ad arrivare ad un minimalismo totale.

Egli stesso diceva: ‘Costruisco combinazioni di linee e di colori su una superficie piatta, in modo da esprimere una bellezza generale con una somma coscienza. La Natura ( o ciò che ne vedo)mi ispira,mi mette,come ogni altro pittore, in uno stato emozionale che mi provoca un’urgenza di fare qualcosa,ma voglio arrivare il più possibile vicino alla verità e astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta ( anche se solo le fondamenta esteriori!) delle cose…’

L'ULTIMO PERIODO

Mondrian è considerato un padre del design e dell’arte applicata alla pubblicità, anche per l’uso che nel tempo si è fatto dei suoi quadri in réclame e moda, ma non è mai stato un’artista commerciale anzi, tutto il contrario, per la sua ricerca spirituale, per l’essenzialità dei suoi studi, per la sperimentazione che gli arriva da decenni di viaggi personalissimi attraverso l’arte con metodo mistico e cartesiano.

Gli eventi lo portano da Parigi a Londra e poi rapidamente a New York dove vive i suoi ultimi anni. Nel rinnovato ambiente americano, scompaiono le linee nere e si moltiplicano quelle gialle, rosse e blu, frazionate in piccoli rettangoli: il ritmo si fa sempre più frenetico.

Mondrian muore a New York il 1 febbraio 1944 di polmonite, ma la sua arte permeata di filosofia, resta una testimonianza autentica della ricerca di un equilibrio formale, della ricerca dell’essenziale.

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