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Transcript

La poesia italiana dei primi anni del Novecento

Le avanguardie in Europa

Il primo Novecento è il periodo delle avanguardie: Espressionismo, Futurismo italiano, Cubofuturismo russo, Dadaismo e Surrealismo

Si succedono dai primi anni del secolo sino alla seconda metà degli anni Venti, diminuendo di intensità mano a mano che ci si allontana dalla fine della Grande Guerra

La cultura delle avanguardie evidenzia dei caratteri comuni

In primo luogo l'opposizione al Naturalismo e al Decadentismo

opposizione al Naturalismo e al Decadentismo

opposizione all'arte come rispecchiamento oggettivo della realtà e all'arte come visione soggettiva ed espressione dell'inconscio

All'arte come conoscenza privilegiata, si oppone l'arte come produzione,, azione e provocazione

L'arte non è più l'opera di una persona di straordinaria capacità e sensibilità

vate e sacerdote

l'arte è attività di gruppo

Arte come attività di gruppo

Il gruppo trasforma l'arte in strumento politico

attività totale

L'arte diventa attività totale

rifiuta di considerarsi attività "separata"

l'attività artistica delle avanguardie

diventa internazionale e interartistica

internazionale e interartistica

si estende a ogni paese

Attraversa tutte le arti

ne sperimenta tutte le tecniche, con fitti interscambi fra un'arte e l'altra

In Italia

in Italia

Gli intellettuali nati negli anni Ottanta, ventenni alle soglie del nuovo secolo, si formano in un clima culturale caratterizzato da una crisi che coinvolgeva ogni ambito dell'esistenza umana, a partire dal sistema di valori

La scena letteraria

La scena letteraria

è dominata dalla figura emergente di D'Annunzio

interprete della crisi dell'artista moderno

gli scrittori che defineranno le nuove strade della poesia del Novecento si opposero al dannunzianesimo e ai suoi miti

crepuscolari e futuristi

In aperta opposizione ai miti dannunziani erano sia i crepuscolari che i futuristi

punto in comune ai due movimenti fu la consapevolezza critica della loro alterità rispetto al passato e la loro funzione innovatrice rispetto al presente

per questo vengono considerati "avanguardie"

Futurismo

Fu un movimento di portata europea

convolse tutte le arti

propone persino un nuovo senso della vita

Differenze

Crepuscolarismo

Apre la strada alla grande poesia del Novecento

(Ungaretti, Saba e Montale)

che reinterpreta e approfondisce le innovazioni dei primi poeti del nuovo secolo

Espressionismo

Il primo movimento del Novecento è l'Espressionismo

tendenza all'avanguardia

da questo nasce il Futurismo,avanguardia vera e propria

Non una scuola ma una corrente

la caratteristica stilistica dell'Espressionismo si può trovare negli scrittori di ogni Epoca

caratteristiche

tendenza a una forte concentrazione del pensiero, della sintassi e del linguaggio

1

tendenza alla brevità, alla densità e alla tensione espressiva

2

caratteristiche

ricerca della violenza lessicale e stilistica

3

4

Quando queste caratteristiche si trovano insieme e caratterizzano gli scrittori di un'epoca intera si può parlare di Espressionismo, fenomeno storico del ventennio tra il 1905 e il 1925

5

L'Espressionismo non costituisce una scuola unitaria ma una corrente che attraversa autori e paesi diversi

il termine Espressionismo nasce nel 1901

nell'ambito della pittura

in opposizione all'Impressionismo

considerato un'emanazione della vecchia arte naturalistica

origine

Differenze

Nell'Impressionismo i particolari sono protagonisti ma sono collocati in proporzioni tradizionali

Nell'Espressionismo il dettaglio è sciolto dall'insieme

le proporzioni e le gerarchie non sono più rispettate

La realtà oggettiva non esiste più

Questa procedura caratterizza anche la letterarura: l'isolamento del dettaglio che, sganciato dalla realtà diventa mostruoso

L'Espressionismo riguarda diverse arti

Letteratura

In letteratura ha il proprio epicentro in Germania, da dove si diffonde in Austria

In questi due paesi si formano gruppi che esplicitamente si rifanno a questa tendenza

In altri paesi europei il riferimento è implicito (vd. Pirandello in Italia)

I Temi

La città mostruosa e tentacolare

1

La civiltà delle macchine sentita come caos

2

sentita come agghiacciante geometria

I TEMI DOMINANTI

3

L'angoscia

4

la visione allucinata della realtà

5

soluzioni stilistiche

forme densamente sintetiche, scorciate, ellittiche

1

Predonima la paratassi

2

Periodi brevi, spesso nominali o verbali

Soluzioni Stilistiche

3

Lessico antiaccademico, provocatorio

4

In poesia si opta per il verso libero

5

Futurismo

Movimento d'avanguardia che nasce, con caratteri propri, all'interno dell'Espressionismo

Orienta la propria azione sulla base di programmi precisi

espressi nella forma del manifesto

Il Futurismo

Italia e Russia

Si afferma quasi contemporaneamente in Italia e Russia, i due paesi europei in cui ebbe maggiore incidenza

Si afferma anche in Francia (con Guillaume Apollinaire che nel 1913 pubblica "L'antitradizione futurista") e in Inghilterra

Somiglianze

volontà di aderire al presente

al mondo delle macchine

della tecnica

Differenze

Differenze

Il Futurismo italiano esalta gli aspetti più aggressivi dell'Imperialismo economico e politico

quello russo vede nell'operaio il protagonista della nuova civiltà industriale e aderisce alla rivoluzione russa

Avanguardia complessiva

L'avanguardia futurista

Movimento organizzato intorno a manifesti teorici che ne definiscono la linea in ogni campo

tendenza all'avanguardia

sovversivismo piccolo-borghese

avanguardia borghese

esalta la macchina, la tecnica, la grande industria, la velocità e l'aggressività

1

interpreta la tendenza al nuovo, al progresso meccanico, alla modernità

2

Il Futurismo italiano esalta

3

riflette l'ambiguità di una rivolta che in realtà celebra il capitalismo imperialistico

4

Il Futurismo italiano, nonostante le sue dichiarazioni anti-borghesi, si comporta come un'avanguardia borghese

5

Questa è la differenza rispetto alle altre tendenze europee di avanguardia, in cui l'aspetto distruttivo e anti-borghese è più radicato

rifiuto dell'edonismo

Anche il Futurismo è improntato sul rifiuto della tradizione tardo-ottocentesca, la polemica anti-dannunziana e la ricerca di nuovi moduli espressivi

opposizione a D'Annunzio

rifiuto dell'edonismo

della sensibilità decadente

non rappresentano l'uomo moderno

proiettato nel mondo delle macchine

anti-dannunzianesimo

stilisticamente

lo stile di D'Annunzio è considerato

troppo ricercato

artificiale

inadeguato alla dinamicità del nuovo secolo

L'esaltazione della modernità

modernità

La ribellione dei futuristi non si limita all'ambito letterario

si propone un radicale programma di rinnovamento in tutte le arti

persino di modelli di comportamento

La critica del presente

critica del presente

La critica del presente

l'asintonia dell'artista con il suo tempo

porta i futuristi a soluzioni opposte a quelle dei crepuscolari

Crepuscolari

accettano, sebbene con malinconica ironia, la dimensione della provincia piccolo-borghese, le " buone cose di pessimo gusto".

L'artista crepuscolare si ritrae in disparte dalla società di cui non si sente più l'interprete, non senza un certo distacco aristocratico

crepuscolari

Futuristi

Disprezzano i valori del mondo piccolo-borghese in nome della rivoluzione delle macchine e, soprattutto, delle diverse tecnologie di comunicazione, informazione e trasporto, alle quali riconoscono una decisiva influenza sulla stessa psiche degli uomini.

L'artista futurista, animato da un analogo atteggiamento elitario, vuole scuotere il pubblico, non solo dei letterati ma di tutti i possibili fruitori dell'arte

futuristi

Il movimento è fondato da Filippo Tommaso Marinetti

nato ad Alessandria d'Egitto

vissuto in giovinezza a Parigi

morto nel 1944 a Bellagio ( Como)

Formatosi su autori naturalisti e simbolisti

nascita

20 Febbraio 1909

Il manifesto

Marinetti pubblica sul giornale francese "Figaro" il primo manifesto del Futurismo

rivolto non ad un'élite aristocratica

ma a tutti i giovani sani forti e audaci

dispregiatori del passato

era la metropoli più vivace della cultura europea

Parigi

Marinetti la sceglie per pubblicizzare la nuova estetica del Futurismo

La scelta di Parigi

come trampolino di lancio per il nuovo movimento non è casuale

estetica dell'attivismo e del dinamismo

Il Manifesto del Futurismo

1

Abolizione dei musei e di tutte le istituzioni che salvaguardino i valori della tradizione e del passato

2

La nuova arte deve partire dal presente, dalla realtà industriale

principi

deve esaltare la velocità e la macchina

3

4

glorificazione del militarismo e della virilità

disprezzo della donna e del femminismo

il rapporto con le correnti politiche

politica

Grazie all'aggressività e al modernismo il Futurismo inizialmente registra il favore di socialisti e anarchici

appare come un movimento capace di risvegliare l'assopita borghesia e guidare un processo di rinnovamento politico e culturale

la trasformazione

Presto il Futurismo mostra la superficialità ideologica

la sua aggressività si traduce in un violento interventismo e dopo la guerra

viene ereditato dal fascismo

confluendo con le suggestioni belliciste di stampo dannunziano

Le tre fasi del Futurismo

Le fasi

I fase 1909-1912

II fase 1912-1915

III fase 1915-1920

1

forte influenza del Simbolismo

I fase

2

1909" Uccidiamo il chiaro di luna!" manifesto contro la poesia romantica e decadente

3

Il movimento si caratterizza per la sua interartisticità

si pubblicizza attraverso le " serate futuriste"

4

Proposta di un nuovo tipo di uomo

del tutto meccanizzato

serie di manifesti tecnici

1912 Manifesto tecnico della letteratura futurista

1913 Distruzione della sintassi. Immaginazione senza fili. Parole in libertà

1914 Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità numerica

Rivoluzione delle tecniche espressive

  • distruzione della sintassi
  • abolizione della punteggiatura
  • dell'aggettivo qualificativo
  • verbi all'infinito
  • onomatopea
  • ortografia e tipografia libera

II fase

un nuovo linguaggio

Il contributo maggiore dell'esperienza futurista è l'elaborazione di un nuovo linguaggio fondato anch'esso dal rifiuto delle regole tradizionali

L'assenza di punteggiatura e di connettivi sintattici ( le "parole in libertà") richiamano l'idea di velocità e dinamismo

finalità

Anche la componente visiva (uso di caratteri tipografici insoliti) e quella sonora (trascrizioni fonetiche e onomatopee) distinguono la scrittura futurista, che deve essere fruita con tutti i sensi

Con l'avvicinarsi della guerra si accentua la tendenza alla politicizzazione

III fase

guerra come igiene del mondo

Interventismo

dopo la guerra i futuristi si organizzano in partito politico

contro la sacralità dell'arte

antiumanesimo

Il futurismo critica l'autonomia e la separatezza dell'arte, residui del passato

rifiuto dell'arte per l'arte

volontà di creare un'arte più omogenea alla società industriale più avanzata

polemica contro ogni concezione umanistica

1

I futuristi vogliono sostituire il valore estetico dell'arte con quello commerciale

La funzione dei critici deve essere quella di stabilire il prezzo di ogni opera

2

il valore commerciale

3

I futuristi non si oppongono alla mercificazione, la teorizzano ed esaltano

Il Futurismo

conclusioni

è un movimento ambiguo e complesso

in cui si intrecciano istanze del passato e intuizioni nuove

sul ruolo dell'artista e dell'arte nella società di massa

Crepuscolarismo

Una poesia dimessa

si esprime anche nella corrente crepuscolare

Guido Gozzano

Sergio Corazzini

Marino Moretti

sviluppatasi nel primo quindicennio del Novecento

l'esigenza di rinnovamento non si esprime solo nelle forme enfatiche e aggressive del Futurismo

Caratteristiche

  • aperta polemica con il modello dannunziano
  • rifiuto della poesia elevata e magniloquente
  • rifiuto delle pose estetizzanti e superomistiche
  • predilige temi dimessi
  • toni prosastici
  • atteggiamenti di malinconico ripiegamento su se stessi
  • disillusa stanchezza di vivere
  • cantata con compiaciuto vittimismo o autoironia

Corsie d'ospedale

specchi offuscati

Suore

Vecchie

stazioncine di paese

suonatori d'organetto

Le liriche cantano situazioni volutamente quotidiane e banali

soprammobili e cianfrusaglie

solai abbandonati

personaggi solitari e un po' squallidi

oggetti polverosi e inutili

ambienti provinciali

mobili demodè

organetti

"buone cose di pessimo gusto"

I crepuscolari

Gozzano

evocano con languore un' esistenza grigia

fatta di azioni ripetitive e monotone

esistenza grigia

emblema della fragilità

di una società ormai priva di ideali

di un mondo conformista e ipocrita

temi ricorrenti

1

nostalgia del passato

spesso desublimato in chiave ironica

2

memorie dell'infanzia

3

la rinuncia e la solitudine

4

riflessione sulla perdita di valore dell'arte

nella società moderna ridotta a merce priva di valore

il poeta

in un mondo massificato e conformista

lontano dalle pose estetizzanti e dal ruolo di vate

vive una condizione che lo accomuna agli altri uomini

e gli fa sperimentare la "vergogna di essere un poeta"

l'aggettivo crepuscolare

relativo al crepuscolo

utilizzato per la prima volta in senso spregiativo

da Giuseppe Antonio Borgese

articolo su "La Stampa", 1 settembre 1910

la linea del crepuscolo

l'articolo

Borgese recensisce i versi di alcuni giovani poeti

"Una voce crepuscolare, la voce di una grande poesia che si spegne in un mite e lunghissimo crepuscolo"

contrappone questa decadenza alla grande, luminosa stagione della lirica dannunziana e crociana

il termine venne poi fatto proprio dai poeti di questa corrente

vi colsero l'essenza della propria poetica

incentrata su una visione malinconica dell'esistenza

espressa in forme quotidiane e prosastiche

Un linguaggio nuovo

scrittura prosastica e di basso profilo

sia nel lessico che nel metro

tuttavia con una consapevole rielaborazione letteraria

caratteristiche

sintassi semplice e paratattica

prevalenza di termini di uso comune

alternati a espressioni più colte ed elevate

spesso in funzione ironica

sul piano metrico

1

di preferenza i versi lunghi ( endecasillabo o doppi settenari)

2

sia all'interno di strofe ben definite

3

sia nella forma innovativa del verso libero

sul piano metrico

  • ritmo lento e pausato
  • quasi cantilenante
  • inserzione di parti dialogiche
  • frequenza di enjambement
  • cadenza dei versi
  • evoca in modo efficace l'idea di un'indolente conversazione

le influenze

come il belga Maurice Maeterlinck

alla stagione dannunziana della bontà

(soprattutto il Poema paradisiaco)

a certi aspetti dell'opera pascoliana

(nonostante le critiche)

nei temi e nelle forme i crepuscolari si ispirano alla seconda generazione simbolista europea

i luoghi e i poeti

a differenza dei futuristi

i crepuscolari non costituiscono una vera e propria scuola

non formulano manifesti programmatici

i luoghi e i poeti

consentono di ricondurre i poeti crepuscolari a un gruppo omogeneo

anche se geograficamente eterogeneo

i rapporti di amicizia

La poetica comune

gruppo torinese

Gruppo romano

Guido Gozzano

Carlo Chiaves

Guido Giannelli

Amalia Guglielminetti

  • poetica più immediata e sentimentale
  • spesso lacrimevole e meno incline all'ironia

Sergio Corazzini

Fausto Maria Martini

più isolato l'emiliano Marino Moretti

al Crepuscolarismo è riconducibile anche la prima fase poetica di

Aldo Palazzeschi e Corrado Govoni

che nei primi anni Dieci si spostarono in area futurista

Una rivoluzione silenziosa

l'influsso del Crepuscolarismo sulla poesia del Novecento è significativo

proponendo tematiche destinate a durevole fortuna

la dissacrazione del canone letterario

4

riflessione sul ruolo dell'artista

1

la solitudine esistenziale

5

la "vergogna della poesia"

2

lo squallore del mondo

6

3

la demistificazione dell'immagine del poeta vate o profeta del proprio tempo

sul piano formale

verranno riprese da autori come

Saba e, in parte, Montale

1

la scoperta di una dimensione domestica e quotidiana

2

la scelta di uno stile prosastico

3

l'adozione del verso libero

Montale

riconoscerà a Gozzano il merito di "aver attraversato D'Annunzio" aprendo alla poesia nuovi orizzonti espressivi

più congeniali alle inquietudine e alle consapevolezze dell'uomo novecentesco

Gozzano: malinconia e ironia

  • esistenza schiva
  • minata dalla tubercolosi che lo porterà alla morte poco più che trentenne

punto di partenza per comprenderne i toni malinconici

allo stesso tempo autoironici

espressione di un vitalismo frustrato dalla vita

ma sublimato nell'arte

malinconica ironia

  • rappresenta ambienti e personaggi borghesi e mediocri
  • in bilico tra affetto e irrisione

componente ironica e autoironica

tematiche ordinarie e atmosfere malinconiche

Gozzano

  • vivo spirito antidannunziano
  • l'apparente routinaria semplicità del mondo di provincia
  • vi contrappone una realtà tutt'altro che sublime
  • fatta di buone cose di pessimo gusto
  • ironizza sui miti dell'estetismo decadente, sul poeta vate, sulla sensualità, sul superomismo

Gozzano

  • non vi si identifica
  • è consapevole però dei limiti e della grettezza di questa realtà
  • si limita a evocarla come possibile rifugio esistenziale
  • vagheggiato e respinto

il tema centrale

difficile relazione tra vita e arte

il suo intellettualismo, intriso di letteratura e incapace di aderire pienamente alla vita

lo spinge a cercare nella poesia un compenso a un'esistenza appena sfiorata

il vitalismo si rovescia in ironica chiusura al mondo e agli affetti

Quotidianetà e letteratura

riflessione sulla crisi del poeta nella società moderna

influenzano Gozzano nel rapporto con la tradizione poetica

consapevolezza del carattere artificiale della letteratura

  • adotta uno stile nuovo
  • prosastico
  • colloquiale
  • desublimato
  • ripresi spesso con funzione ironica e parodica
  • nella sua opera però rimane vivo il riferimento ai modelli del passato
  • alto e basso
  • discorsivo e aulico
  • accostando in modo insolito termini appartenenti a registri diversi
  • con una fitta rete di richiami e citazioni spesso ben dissimulate

Montale

Gozzano riesce a "dare scintille, facendo cozzare l'aulico col prosastico"

nella metrica

si ritrova la stessa mescolanza di quotidianità e letterarietà

1

utilizza schemi metrici chiusi

che però stravolge dall'interno

2

ricercando effetti inconsueti dall'accostamento di termini dissonanti

rima "camicie"- "Nietzsche" , vv. 115-118 La Signorina Felicita

3

nel complesso predilige strutture di tipo narrativo

4

spesso ampi poemetti

in cui spesso trovano posto anche sequenze dialogiche

Corazzini: un fanciullo che piange

  • toni dolenti
  • esistenza all'insegna della sofferenza fisica e morale
  • opera segnata dall'esperienza della malattia
  • tematiche soggettive
  • espressione di un profondo disagio esistenziale
  • che esclude ogni possibilità di ironia

Desolazione del povero poeta sentimentale

testo più famoso

motivo della solitudine e della tristezza

atmosfere malinconiche

vago sentimento religioso

Desolazione del povero poeta sentimentale

1

l'autore rifiuta l'appellativo di poeta

si presenta in tono sommesso come un piccolo fanciullo che piange

2

toni dolenti e vittimistici

critica alla mercificazione dell'arte

3

polemica antidannunziana

4

toni bassi e prosastici

Desolazione del povero poeta sentimentale

1

verso libero

dissoluzione degli schemi metrici tradizionali

2

3

ritmo franto e spezzato

riproduce l'andamento colloquiale del discorso

4

Moretti e la quotidianità borghese

rappresentazione quotidiana di ambienti borghesi squallidi e tristi

deformazione della figura del poeta

visto come uomo comune

privo di ogni ruolo sociale (Io non ho nulla da dire)

stile

1

linguaggio discorsivo

2

rinuncia ai riferimenti letterari

3

sintassi paratattica e lessico medio

4

tuttavia attenta cura formale e metrica

5

dissimulazione dell'artificio tramite la ricerca della poesia-prosa

la poesia crepuscolare

Polemica

  • contro estetismo e superomismo
  • contro il poeta vate

Modelli

  • Pascoli
  • simbolisti minori
  • D'annunzio (Poema paradisiaco)

Temi

  • ripiegamento intimistico
  • situazioni quotidiane
  • tono malinconico
  • crisi della poesia

Forme

  • stile basso e prosastico
  • lessico semplice
  • struttura narrativa
  • uso del verso libero

autori

Moretti

(Poesie scritte col lapis)

  • grigi ambienti borghesi
  • poeta uomo qualunque
  • stile prosastico ( poesia-prosa)

Gozzano

(I colloqui)

  • malinconia e ironia
  • rapporto vita-arte
  • forme alte e basse

Corazzini

(Piccolo libro inutile)

  • tristezza e malattia
  • sentimento religioso
  • stile basso, verso libero

La signorina Felicita ovvero la felicità

Guido Gozzano

pubblicato nel marzo 1909

La signorina Felicita

Poemetto

sulla rivista Nuova Antologia

inserito poi nella raccolta I Colloqui, nella sezione alle soglie

otto strofe di endecasillabi

La Signorina Felicita

l'amore

  • Gozzano rievoca l'amore con una semplice ragazza di provincia
  • conosciuta durante un soggiorno in campagna
  • amore più vagheggiato che reale
  • ricordo sospeso tra ironia e sofferenza esistenziale

Una novella in versi

novella in versi

  • struttura narrativa del poemetto simili a una novella in versi
  • suddivisa in quadri distinti dalla partizione in strofe

prima strofa

Le strofe

  • il poeta narratore si rivolge direttamente alla donna
  • ispirato dal suo onomastico
  • dà avvio al recupero memoriale
  • descrizione di Villa Amarena,
  • sua abitazione, ora di una agiato borghese
  • oggetti preziosi ma anche suppellettili scialbe

terza strofa

introduce la figura di Felicita

lontana dai parametri estetici letterari

descrizione del contesto familiare

3

sesta strofa

il poeta fantastica sulla possibilità di una vita diversa

condotta insieme alla donna

nella serenità di ogni giorno

6

ultima strofa

8

  • il mestissimo giorno degli addii
  • topos letterario
  • dopo la promessa di amore eterno il poeta si allontana dal proprio sogno do autenticità
  • ammissione della mistificazione in cui vive

il filtro della memoria

nostalgia e ironia

  • racconta un ambiente borghese quotidiano
  • velato di malinconia e mediocrità
  • ma è presente la possibilità di una vita semplice e serena

Felicita

  • ideale femminile dimesso
  • "faccia buona e casalinga
  • incapace di civitterie
  • disposta senza riserve a un amore senza riserve
  • contrario delle donne fatali della letteratura decadente

Nostalgia e ironia

ambivalenza

illusione di poter trovare la genuina concretezza della vita di provincia

ma l'artista che è in Gozzano coglie i limiti estetici e morali di quella realtà

  • imobilio di cattivo gusto
  • manacanza di cultura di Felicita
  • meschinità dell'etica borghese

tono della lirica

equilibrio

delicato equilibrio tra fantasia di una vita semplice

e il rifiuto infastidito della banalità

seduzione dell'autenticità e consapevolezza dello sdoppiamento

L'avvocato

vita e letteratura

protagonista del poemetto

proiezione autobiografica

marcata autoironia

sogno irrealizzabile della rinuncia alle poesie intellettualistiche per una vita fatta di affetti concreti

forma fittizia del sogno letterario

Assessment Activity 1

Assessment

Activity

Notes

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