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L'ETA' GIOLITTIANA
Dopo i governi autoritari di fine secolo inaugura una politica volta a raggiungere un'alleanza con l'ala riformista del PSI (Turati)
L'invito al PSI di sostenere il governo cade nel vuoto per l'opposizione dei massimalisti
Alleanza coi cattolici
Patto Gentiloni (1912)
La neutralità dello Stato
Murri e Don Sturzo
La politica dei suoi governi determina una trasformazione profonda dell'Italia:
SVILUPPO INDUSTRIALE
La politica economica di Giolitti, fondata sulla stabilità monetaria e finanziaria e su ingenti commesse pubbliche
Italia leader nel settore dell'energia idroelettrica (Edison)
Su pressione degli industriali e dei nazionalisti promuove una politica di potenza
consente
Nascono:
la FIAT, la Lancia, l'Alfa, l'Olivetti, la Breda, l'Isotta Fraschini, il Cantiere navale triestino,
Hanno un forte sviluppo: l'Ansaldo con i Perrone, la Montecatini con Donegani, le Acciaierie di Terni, la Cirio.
un forte sviluppo della siderurgia, della meccanica, della chimica, delle infrastrutture, della cantieristica
conquista della Libia
Nel 1914 gli subentra al governo Salandra
Giolitti è un neutralista
Triangolo industriale:
Genova, Torino, Milano
Forti squilibri economici:
questione meridionale
Giolitti promuove leggi speciali per il Sud
Forte emigrazione dal Sud
Le rimesse degli emigranti
il potere giolittiano si fondava sugli industriali del Nord e i notabili del Sud
Ministro della malavita: Gaetano Salvemini
Corruzione
Brogli elettorali tramite i prefetti
Opposizione dei nazionalisti