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-Vita paesana
- Contrapposizione tra la “donzelletta” e la “vecchierella”
- I personaggi sono tutti umani
IRREALISTICO > paesaggio descritto è simbolico e ricco immagini indefinite >>> IMMAGINAZIONE.
- Parte integrante dei "Grandi Idilli"
Climax> prima crescente dopo decrescente:
- la donzelletta (gioventù)- la vecchiarella (vecchiaia)
- lo zappatore (età matura)- il garzoncello (gioventù);
- 1829 > Recanati
- Schema metrico libero
- Personaggi umani
- Scene legate dal tempo
- Tema del "carpe diem" > cogliere gli attimi della giovinezza
- diminutivi = tenerezza nei confronti dei personaggi > ATTENZIONE MAGGIORE ai fanciulli
1) 1-37 gioia e serenità del sonno
2) 38-52 > domani = noia e della vecchiaia.
- Armonia tra termini obsoleti e termini moderni
sogno e realtà
- Le illusioni e le speranze della giovinezza
- Il ricordo
- I quadri di vita paesana
- Pessimismo assoluto
Temi complementari a
"La quiete dopo la tempesta" e "A Silvia"
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole, >
onde, siccome suole, tornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
- Stessa struttura
- Prima una parte descrittiva
- Riflessione sulla descrizione precedente
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
Tono pacato e triste.
La vita deluderà i sogni della giovinezza.
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
"nell'età più bella." > giovinezza della donzella
"azzurro il sereno" > cielo