Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
La consapevolezza dei problemi che affliggono la nostra casa, il fatto che tutti ora si sono decisi a parlare del riscaldamento climatico e delle catastrofi future, rischia però di farci pensare che siamo ad un punto di non ritorno e che tutto è inutile. Molti pensano che siamo destinati all'estinzione, ma noi crediamo che il futuro dipenda da noi e dalle nostre azioni.
Aiutateci a trovare soluzioni positive e soprattutto a metterle in pratica.
Non abbiamo tempo da perdere proprio ORA!
La maggior parte dei concetti che abbiamo affrontato con questo progetto li sapevamo "per sentito dire", ma con questi incontri e la conoscenza diretta di determinati aspetti, abbiamo
capito che viviamo in un mondo complesso e che ogni nostra azione ed ogni nostro consumo hanno un peso sul pianeta.
Già conoscevamo l'indicatore dell'impronta ecologica, ma adesso siamo consapevoli che occupiamo lo spazio dei nostri consumi e dei nostri rifiuti
E questo spazio non è una misura astratta, ma quella della superficie della nostra casa, ancora bellissima, malgrado quello che le stiamo facendo e siamo orgogliosi di essere cittadini di questo bel pianeta.
Come prima cosa siamo andati a vedere che fine facevano i resti di quello che mangiamo e li abbiamo trovati qui, in questi capannoni dell'impianto di selezione e compostaggio di Asciano.
Se fossimo in grado di produrre da soli
quello che mangiamo in maniera sostenibile, di certo saremmo già a buon punto. Però dobbiamo considerare anche
tutto quello che buttiamo via, ovvero i nostri RIFIUTI che, come abbiamo visto, occupano molto spazio e, se non vengono smaltiti in maniera intelligente, costituiscono un enorme problema.
Consumiamo tanto e tanto buttiamo via.
Il laboratorio che sicuramente ci ha appassionato e coinvolto di più è stato l'orto, anche perché ci ha impegnato da ottobre a maggio.
Siamo stati seguiti da due veri e propri maestri: Carlo ( a Staggia) e Iago (a Poggibonsi) che, con pazienza, ci hanno mostrato come si fa un orto sinergico.
Questi sono stati
i laboratori pratici
sulle azioni che
riguardano NOI e il CIBO
che mangiamo:
"Sinergia" è una parola che deriva dal greco e significa "cooperazione".
Nell'agricoltura sinergica tutti gli elementi collaborano insieme: il suolo, le varie specie di piante, gli animali che vivono nell'orto e noi ortolani!
In primavera ci sono stati giorni di freddo improvviso
E giorni caldi in cui abbiamo dovuto innaffiare l'orto
L'ultima lezione l'abbiamo fatta in classe. Era la prima volta che Carlo stava dietro una cattedra e, secondo noi, un po' gli è piaciuto.
Ci ha spiegato come potremmo progettare un nuovo orto per il prossimo anno e come dobbiamo fare per raccogliere e conservare i semi delle piante di quest'anno che hanno dato prova di essersi ben adattate al terreno ed alle condizioni. Il nostro orto ha richiesto una cura davvero minima e sta a noi decidere cosa fare il prossimo anno.
La cosa giusta da fare sarebbe coltivare da soli il proprio cibo in maniera sostenibile, come abbiamo visto che è possibile fare con l'agricoltura sinergica e la permacoltura. A Staggia molti hanno già un orto ed alcuni di noi vogliono iscriversi all'istituto agrario e sicuramente si porteranno dietro questa esperienza.
I lombrichi sono un elemento fondamentale dell'orto sinergico.
Abbiamo costruito un "Hotel per insetti" per attrarre insetti utili come coccinelle, vespe, forbicicchie, tutte abitanti ben accolti nel nostro orto sinergico.
Quest'anno abbiamo partecipato ad un progetto promosso dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena chiamato "sCool Food".
L'obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani riguardo al tema del consumo alimentare consapevole e renderli pronti a fare delle scelte
che migliorino l'ambiente.
Questo progetto si è articolato in tantissimi approfondimenti che "girano" tutti intorno al cibo.
A PRIMAVERA abbiamo continuato il lavoro nell'orto, raccogliendo anche fave e piselli e patate (coltivate nei sacchi di iuta).
Una lezione prevista dal progetto comprendeva andare al supermercato più vicino ed analizzare le etichette di alcuni prodotti. Ma per prima cosa abbiamo fatto una lezione sulle etichette; ci hanno spiegato che l'etichetta equivale alla carta d'identità del prodotto e ci illustra le sue caratteristiche, come il nome con il quale viene commercializzato, cos'è, i suoi ingredienti e dove deve essere smaltito. Quindi, al supermercato, abbiamo analizzato le etichette di diversi prodotti, ricercando per esempio i prodotti dolci con il sale (!) oppure gli alimenti liberi dall'olio di palma, che ormai sono la maggioranza grazie alle pressioni dei consumatori.
Se ci dicono la parola "CIBO o
ALIMENTAZIONE, pensiamo subito a noi che mangiamo o a qualcuno che prepara il cibo in una cucina.
Magari, chi di noi è fortunato perché ha un orto, può pensare anche a coltivare. Di certo qualcuno (per esempio i nostri genitori) penserà che quello che mangiamo deve essere comprato (in genere in un supermercato).
In classe abbiamo fatto anche delle lezioni teoriche che ci hanno fatto capire le complesse tecniche di vendita che si nascondono dietro molti prodotti.
Questo discorso, ovviamente, non riguarda solo i prodotti alimentari, ma è servito a farci capire che per chi progetta le vendite, noi siamo soprattutto dei potenziali consumatori.
Questo è un aspetto di cui dovremmo prendere consapevolezza, perché spesso noi siamo i target di molte campagne pubblicitarie e praticamente tutto quello che è "di moda" viene pensato per essere venduto a noi!
Il primo laboratorio a cui abbiamo preso parte è stato molto coinvolgente: per un giorno siamo diventati "master Chef" in una vera scuola di cucina. Abbiamo preparato la pasta fatta in casa e dei muffin allo yogurt, oltre a biscotti e dei panini. Tutti sono stati molto coinvolti e a tutti noi è piaciuto avere ... le mani in pasta!
E' stato un ottimo modo per iniziare il progetto e l'intero anno scolastico e, a dire il vero, ci dispiaciuto fare una sola lezione! Di certo è stata un'opportunità più unica che rara.