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Lavoro e sostentamento
DB non propone una concezione dell’uomo politicamente impegnato
Il discorso, pur intensissimo, sui “novissimi” non nasce da una svalutazione della vita temporale e delle realtà terrene. Esse, anzi, sono la moneta con cui si provvede ad una vita felice nel tempo e nell’eternità. Tuttavia, è evidente che verso l’eternità, più importante, don Bosco intende soprattutto attirare l’attenzione pensosa dei giovani: eternità piena di Dio, colma di felicità, il paradiso, o eternità di dannazione, di infelicità, l’inferno. La morte con il giudizio ne è la porta: momentum a quo pendet aeternitas, gioiosa o dolorosa.
Sermoncino serale del 7 dicembre 1875 di don Bosco nell'occasione della partenza dei primi missionari da Genova.
«Naturalmente molti di vojaltri sentono in questo momento gran desiderio di partire e di andare anche a fare il missionario; ebbene, io vi so dire che se vi foste pur tutti in questo numero, ci sarebbe posto per tutti ed io saprei benissimo dove occuparvi, stanti i grandi bisogni che ci sono e le tante domande che io ricevo da ogni parte di vescovi che supplicano proprio e che ci dicono che varie missioni già incominciate si devono lasciar cadere per mancanza di missionarii. Ma per ora cominciate a prepararvi colla preghiera, collo star veramente buoni, col servirvi di missionarii gli uni per gli altri dandovi buon esempio; poi, anche collo studiare alacremente facendo bene i vostri doveri di studio e di scuola; poi vedrete che coll’ajuto del Signore potrete riuscir nel vostro intento amati dal Signore e dagli uomini»
Senza castità mente e cuore si chiudono ad ogni sollecitazione al bene e alla grazia, quindi a una produttiva azione di crescita.
virtù descritte nella Vita di Comollo, Domenico Savio e nel Giovane Provveduto