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Gorgia sostiene di poter dimostrare tutto ed il contrario di tutto utilizzando la stessa "dialettica" di Zenone, dimostrando cioè la contraddittorietà delle proposizioni prese in considerazione.
Ecco le sue tesi:
E' dimostrato per assurdo: se esistesse qualcosa, questo sarebbe o eterno o generato o insieme eterno e generato, tre posibilità assurde:
Segue che l'essere non esiste, in quanto non può essere né eterno né generato né eterno e generato insieme.
Supponendo che l'essere fosse pensabile e conoscibile, non potrebbe essere comunicato ad altri, poichè l'uomo comunica con la parola ed essendo la parola tutt'altro dalla cosa comunicata, e visto che la cosa stessa non potrà mai diventare parola, allora l'essere non è esprimibile.
Se esistesse qualcosa, non sarebbe conoscibile.
La capacità dell'uomo di pensare a qualcosa che non esiste rappresenta il fatto che il pensiero non è necessariamente lo specchio della realtà, dato quindi che il pensiero e la realtà si trovano ad un livello diverso, anche se esistesse qualcosa, questa non sarebbe pensabile, conoscibile.
L'agnosticismo di Gorgia va oltre quello di Protagora, fino a diventare scetticismo, un atteggiamento di totale sfiducia nella capacità del pensiero.
Gorgia ha quindi una concezione pessimistica della vita umana, in quanto l'uomo è privo di punti di riferimento e in balia dell'inganno della parola e del caso.
Per Protagora la verità assoluta non può esistere poichè la conoscenza si basa sulle sensazioni e queste variano da individuo ad individuo.
Per Protagora tutto è relativo perchè non esistono valori o verità che si impongono a tutti per la loro evidenza.
Gorgia nasce intorno al 490 a.C. a Lentini, in Sicilia.
E' discepolo di Empedocle ed è influenzato anche dalla scuola pitagorica e dalla scuola eleatica.
Vive a lungo (pare 109 anni).
Nasce intorno al 490 a.C. ad Abdera,in Tracia. Si reca più volte ad Atene diventando amico di Pericle, Callia ed Euripide.
Secondo delle fonti poco attendibili muore in un naufragio.
Non essendoci verità assolute i sofisti propongono un sapere oggettivamente neutro: la retorica, una tecnica.
Da qui il metodo delle antilogie, ovvero il costruire discorsi doppi intorno ad uno stesso tema.
Essendo impossibile per l'uomo andare oltre l'esperienza sensoriale, non vi sono quindi possibilità di sapere se esista o no la divinità.
Di fronte a tale problema non si può che avere un atteggiamento "agnostico" (senza conoscenza).