ASSOLUTISMO
LA REGGIA DI VERSAILLES
L'INIZIO DELLA RIVOLUZIONE
LA MODA AI TEMPI DI LUIGI XIV
Quest'epoca è caratterizzata dalla meraviglia del barocco, termine che indica tutto ciò che mostra un gusto e uno stile bizzarro. Luigi XIV è stata una figura chiave non solo a livello politico, ma anche di stile, infatti amava curare il proprio corpo senza tralasciare alcun dettaglio ed inoltre i suoi sudditi dovevano indossare abiti che fossero all’altezza del Re.
ACCESSORI:
gli accessori più in voga all’epoca di Luigi XIV erano alte parrucche, nei finti, scarpe con tacchi altissimi tinti di rosso. A corredo di tali accessori era possibile trovare guanti, gioielli preziosi e ventagli.
UOMINI:
La ventata di stravaganza aveva travolto anche gli uomini che iniziarono ad indossare abiti sempre più elaborati. Ma la vera innovazione furono i pantaloni, dritti, larghi e lunghi quasi fino alla caviglia.
DONNE:
Le donne, invece, erano solite mostrarsi con un abbigliamento meno appariscente e vistoso: per la prima volta sotto la gonna indossano i caleçon, mentre il corpetto metteva maggiormente in risalto le forme e veniva completato dalle brassière o dai fazzoletti.
UN TOUR ALLA REGGIA DI VARSAILLES
Spinto da diversi settori della società, Luigi XIV si decise a convocare gli Stati Generali, un organismo di consultazione della nazione eletto sulla base delle tre classi (chiamate 'stati' oppure 'ordini') in cui era divisa la società francese:
- clero,
- nobiltà,
-terzo stato.
Poco dopo si autoproclamarono Assemblea nazionale (17 giugno 1789), dichiarando di essere gli unici rappresentanti della nazione.
- A essi si unirono molti deputati del clero e della nobiltà e gli Stati generali cambiarono il nome assumendo quello di Assemblea Nazionale Costituente (9 luglio 1789)..
- ritirò le truppe e concesse una Guardia Nazionale, ossia un corpo armato che rispondeva agli ordini della municipalità di Parigi.
- Il 4 ag. 1789 l'Assemblea adottò provvedimenti che sopprimevano i privilegi fiscali della nobiltà e consentivano ai contadini di liberarsi dai vincoli feudali. Pochi giorni più tardi l'Assemblea emanò la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, che fissava i diritti di libertà politica, religiosa, di pensiero, di proprietà e la parità delle garanzie giuridiche per tutti i cittadini e che, ispirandosi ai concetti di libertà, uguaglianza e sovranità popolare, aboliva la monarchia assoluta.
L'assolutismo monarchico:
- monarca che detiene il potere legislativo, esecutivo e giudiziario in maniera assoluta;
- concetto di "diritto divino dei Re": autorità derivante da Dio;
- rafforzamento del potere statale, soprattutto dal punto di vista militare e finanziario;
- Chiese nazionali sottomesse al potere del sovrano dello Stato;
- massima espressione nella Francia di Luigi XIV.
La Reggia di Versailles:
- simbolo della ricchezza e del potere assoluto della monarchia francese e modello per numerosi edifici europei;
- privare la nobiltà di tutti i poteri politici, lusingandola con incarichi onorifici e lucrose retribuzioni. Incitarla a lasciare le proprie residenze e a risiedere a corte, nel palazzo di Versailles;
- lavori per la costruzione durati 54 anni con la collaborazione di numerosi architetti e ingegneri e l'impiego di migliaia di uomini, cavalli e materiali;
- risutato: immensa residenza racchiusa da un muro di cinta lungo 40 chilometri.
- presenza di 364 appartamenti nelle ali a sud e a nord, sale da ballo e di rappresentanza, uffici del governo e appartamenti reali;
- comprendeva una corte di 5000 persone.
L'ASSOLUTISMO
DI LUIGI XIV
LA FRANCIA DEL SETTECENTO
COME SI ARRIVA ALL'ASSOLUTISMO MONARCHICO?
L'Assemblea riformò l'amministrazione dello Stato, dividendone il territorio in 83 dipartimenti, suddivisi in :
-distretti
-cantoni
-comuni
- La giustizia divenne gratuita ed eguale per tutti e fu introdotto un sistema di tassazione proporzionale ai redditi.
- Per far fronte al debito pubblico, le proprietà della Chiesa vennero messe a disposizione del paese, quindi fu approvata la costituzione civile del clero, in base alla quale parroci e vescovi erano eletti dai fedeli e stipendiati dallo Stato e dovevano giurare fedeltà alla Costituzione.
- Nel 1791 fu infine approvata la Costituzione, che sancì la nascita della prima monarchia costituzionale francese, fondata sulla separazione dei poteri.
Con la morte di Enrico IV (Re che aveva promulgato l’editto di Nantes) gli successe al trono Luigi XIII che, divenuto maggiorenne nel 1624, nominò come primo ministro il Cardinale Richelieu. Quest’ultimo aumentò il potere del Re all’interno della Francia sconfiggendo definitivamente gli Ugonotti nel 1628 e aumentò il suo prestigio in politica estera partecipando alla Guerra dei Trent’Anni. Richelieu morì nel 1642, e Luigi XIII nominò come primo ministro il Cardinale Mazzarino che governò anche dopo la morte di Luigi XIII (1643) fino al 1661, anno in cui l’erede al trono Luigi XIV compiva 22 anni. Luigi XIV, chiamato "Re Sole", fu colui che affermò l'assolutismo monarchico.
Luigi XIV di Borbone (1638-1715):
- diventò Re di Francia a soli 5 anni;
- 1661, con la morte del Cardinale Mazzarino, assunse il governo della nazione e spostò la sua corte a Versailles;
- si impose come unico e assoluto padrone del potere politico francese;
- tra il 17° e il 18° secolo la Francia divenne la maggiore potenza europea;
- obbiettivi: fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della corona e ridurla sotto la sua egemonia;
- pensiero che la propria autorità derivasse da Dio e che la sua volontà fosse indiscutibile e assoluta;
- adozione dell'antico simbolo monarchico del Sole: Re Sole;
- concentrazione nelle sue mani di ogni decisione;
- non si affidò ad alcun primo ministro e si limitò a concedere deleghe permanenti, facendo in modo che il meccanismo ruotasse sempre intorno alla propria persona;
- politica: Consiglio Superiore con tre ministri;
- economia: mercantilismo;
- religione: indipendenza della Chiesa.
Nella seconda metà del 18° secolo, durante il regno di Luigi XVI e di Maria Antonietta, la Francia viveva un periodo di crisi, dovuto al crescente indebitamento statale e alla perdita di prestigio della monarchia. Le resistenze dei ceti nobiliari ad accettare una riduzione dei loro privilegi alimentavano un diffuso malcontento dell'opinione pubblica, che cominciava a mettere in discussione il sistema sociale dell'ancien régime, avanzando richieste di rappresentanza politica, sull'esempio della Rivoluzione americana.
LO SCOPPIO DELLA GUERRA E LA CONDANNA DEL RE
COLONIALISMO FRANCESE
LA FINE DELLA RIVOLUZIONE
- Per Impero coloniale francese si intende il grande impero coloniale costruito tra il XVII e il XX secolo dalla Francia, con colonie in Asia, Africa e America settentrionale, oltre che in Oceania.
- La Francia iniziò a fondare colonie in Nordamerica, nei Caraibi ed in India. Nel Sei-Settecento era in forte rivalità con l'Impero britannico per la supremazia coloniale, ma ne uscì sconfitta dopo la Guerra dei Sette Anni. Dopo l'età napoleonica la Francia riuscì a formare un secondo impero coloniale. Queste nuove conquiste si aggiunsero ai precedenti possedimenti dei Caraibi ed in India.
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale i movimenti anticolonialisti iniziarono a contestare l'autorità francese. In quel periodo la maggior parte delle colonie francesi si rese indipendente; in alcuni casi, come in Indocina ed in Algeria, si dovette combattere delle sanguinose guerre affinché fosse portato avanti il processo di decolonizzazione.
- Intanto, mentre a Parigi infuriava la protesta dei sanculotti contro il carovita e il Re tentava senza successo la fuga, Austria, Prussia e Russia si erano alleate contro la Francia rivoluzionaria, che reagì alla sfida dichiarando la guerra (1792).
- Fu in questo contesto che il 10 agosto 1792 i sanculotti s'impadronirono del Palazzo Reale, mentre l'Assemblea ordinava di imprigionare il Re con l'accusa di tradimento della patria.
- Dopo la vittoria francese di Valmy (20 sett. 1792) contro l'esercito prussiano, fu proclamata la Repubblica.
- Il Re, processato per alto tradimento e condannato a morte, fu decapitato il 21 gennaio 1793; in ottobre la stessa sorte toccò alla regina.
Per fronteggiare l'emergenza causata dalla crisi economica, dall'insurrezione controrivoluzionaria in Vandea e dalla minaccia dagli eserciti stranieri alleati, i poteri furono affidati a un Comitato di salute pubblica (1793) guidato da Robespierre, che pose il calmiere sul prezzo di grano e generi alimentari, arruolò un nuovo esercito e inviò soldati in Vandea. I metodi autoritari adottati dal Comitato portarono alla repressione degli avversari politici e di diversi esponenti giacobini contrari ai metodi di Robespierre. Alcune migliaia di oppositori vennero ghigliottinati dopo processi sommari. Per questo motivo il periodo dall'autunno 1793 all'estate 1794 fu definito il Terrore.
- Negli anni successivi il governo di Parigi decise di sferrare un'offensiva volta ad ampliare i confini della Francia e ad abbattere le monarchie assolute in Europa, in cui si erano diffuse le idee rivoluzionarie.
- Il comando della campagna d'Italia fu affidato al generale Napoleone Bonaparte, che invase la penisola, dove furono instaurati vari governi repubblicani sul modello della Repubblica francese.
- Napoleone, rientrato in Francia, con un colpo di Stato militare abolì il governo e trasferì il potere a un Consolato.
- L'emanazione della Costituzione dell'anno 1799, con la quale gli furono attribuiti pieni poteri, sancì la fine della vicenda rivoluzionaria, ma contemporaneamente aprì il periodo della diffusione in tutta Europa delle idee rivoluzionarie.
CHE COS'E' IL COLONIALISMO?
. L'esercito rivoluzionario riuscì a :
-sconfiggere a Fleurus i nemici
- riconquistare le città ribelli al governo di Parigi
-controllare la Vandea.
- A quel punto la politica del Terrore non poteva più essere giustificata con lo stato d'emergenza e molti deputati si accordarono per destituire il Comitato.
- Il 27 luglio 1794 Robespierre e i suoi collaboratori vennero arrestati e il giorno successivo ghigliottinati senza processo. Nel nuovo ciclo che si aprì, chiamato Termidoro, prevalse una linea politica moderata, anche se sanguinose vendette furono compiute ai danni dei giacobini.
- La svolta fu sancita da una nuova Costituzione (1795), che affidava il governo a un Direttorio, composto di cinque membri, e il potere legislativo a un'Assemblea divisa in due Camere.
- Il potere di fare le leggi e di dirigere la politica generale del paese passò all'Assemblea legislativa, composta di 745 deputati eletti ogni due anni.
- Al Re spettava la nomina dei ministri e il diritto di sospendere una legge approvata dall'Assemblea, ma per non più di quattro anni.
- Il sovrano non poteva sciogliere l'Assemblea, né dichiarare guerra, né firmare trattati di pace.
- Il potere giudiziario fu affidato alla magistratura, indipendente in quanto eletta.
- Il diritto di voto fu riservato solo agli uomini al di sopra dei 25 anni che pagassero tasse elevate, una soluzione che accontentava la borghesia mentre lasciava insoddisfatti i ceti popolari.
Il colonialismo è definito come l'espansione di una nazione su territori e popoli all'esterno dei suoi confini, spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi. Il processo viene detto colonizzazione.
Mentre violenti scontri politici si verificavano in tutta la Francia, nella nuova assemblea di deputati eletti a suffragio universale maschile, insorgevano profondi contrasti tra i vari gruppi :
- I montagnardi, di orientamento egualitario e antimonarchico, maggioritari nei club rivoluzionari di giacobini e cordiglieri, guidati da Robespierre, Danton, Desmoulins e Marat, si contrapponevano ai girondini, moderati, rappresentanti della borghesia degli affari.
- I deputati di centro appoggiavano ora l'uno ora l'altro gruppo.
FONTI
CREATORI
- Wikipedia
- Enciclopedia Treccani
- Oilproject
- Slideshare
- Scuola.net
Creato da:
- Franchino Giulia
- Bonafede Alessia
- Calaminici Vincenzo
- Gaetani Fabio
La Francia del 1600-1700