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L'economia della Turchia è molto arretrata ma autosufficiente da un punto di vista alimentare: si basa sulla pastorizia e l'agricoltura. Diffuso è l'allevamento di bovini e ovini. La pesca è praticata nel mar di Marmara. Il sottosuolo è ricco di cromo, ferro e carbone e c'è una forte presenza di energia geotermica.
Nell'industria sono sviluppati i settori tessile, alimentare e del tabacco.
Il terziario è rappresentato dal turismo.
Le zone più densamente popolate sono la regione di Istanbul e le coste del mar di Marmara.
Il paese ha un alto tasso di emigrazione verso la Germania. I turchi sono la maggioranza della popolazione, poi ci sono curdi, arabi, greci e armeni.
La religione più praticata è l'islam la capitale è Ankara.
Istanbul, sullo stretto del Bosforo, è la più grande città del paese; quì c'è il principale porto turco.
Smirne è sul mare Egeo ed è famosa per il porto.
La Turchia imparte europea e in parte asiatica è formata da una penisola, L'Anatolia.
Il territorio è un ampio altopiano con molti laghi salati e fiumi che sfociano nel mar Nero la cima più alta è il monte Ararat.
Il clima è mediterraneo lungo le coste, continentale all'interno e alpino sulle montagne.
La Turchia apparteneva all'impero bizantino quando fu invasa dai Turchi della Mongolia (XI). Nel XIII secolo la Turchia si convertì all'islam.
Nel 1571 alcuni stati cristiani sconfissero gli ottomani nella battaglia di Lepanto: fu l'inizio della decadenza dell'impero Ottomano. Durante la prima guerra mondiale la Turchia si alleò con la Germania e perse diversi territori.
Dal 1923 la Turchia è una repubblica presidenziale.