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Ciao a tutti
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in questa presentazione vi parlerò di Oriana Fallaci.
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Giornalista, scrittrice e attivista italiana,
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Oriana Fallaci
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nasce il ventinove giugno, millenovecento ventinove a Firenze
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in piena era fascista
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da genitori fiorentini.
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Il padre era un attivo antifascista
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che coinvolgeva giovanissima
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il compito di staffetta.
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Trasportava munizioni
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da una parte all'altra del fiume, hanno
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se un insieme al padre al movimento clandestino di resistenza
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per la libertà contro il nazismo.
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A quattordici anni Oriana Fallaci
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per il suo attivismo durante la guerra,
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nel dopoguerra ricevette un riconoscimento rumore dall'esercito italiano.
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É terminato il conflitto.
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Decide di recarsi alla scrittura
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in maniera attiva e continuativa,
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scrivendo
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la prima volta che si dette alla macchina da scrivere,
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innamorare delle parole che emergevano come gocce
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uno alla volta
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e rimanevano sul foglio
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ogni goccio diventava qualcosa
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che si è detta sarebbe scivolata via,
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ma sulle pagine quelle parole
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diventavano tangibili.
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Prima di approdare a romanzi al libro, Oriana Fallaci
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si dedica prevalentemente alla scrittura giornalistica.
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Commemora abili reportage
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e interviste ai suoi eventi di momenti di storia contemporanea
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che le hanno dato la fama internazionale.
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Fu la prima donna italiana ad andare al fronte
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in qualità di inviata speciale.
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Muore perché anche i polmoni a Firenze
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all'età di settantasette anni
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il quindici settembre, Duemila sei.
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Il suo rapporto con la malattia era intenso.
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Alcuni libri di Oriana Fallaci
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sono stati i sette peccati di Hollywood
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nel millenovecento cinquantuno, quando aveva ventidue anni,
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quando pubblicò il suo primo articolo per l'europeo.
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Poi
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un altro articolo è stato niente e così via,
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scritto nel millenovecento pubblicato nel millenovecento sessantanove,
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dove racconta l'esperienza di guerra in Vietnam.
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Nessun vissuti in prima persona
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riporta anche la cronaca del massacro degli studenti
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in rivolta avvenuto
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a Plate all
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il tre ottobre, millenovecento Sessantotto
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durante la diciannovesima Olimpiade in Messico,
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durante gli scontri tra esercito e studenti.
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Nel millenovecento sessantuno
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realizzò anche un reportage sulla condizione della donna in Oriente
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Condizioni di infelicità
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che descrive usi e costumi di società
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e culture molto diverse da quella occidentale.
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Il sesso inutile
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divenne il primo successo editoriale
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per farla ci Skype della Fallaci, scrittrice
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lettera di un bambino mai nato,
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pubblicato nel millenovecento Settantacinque.
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Il libro è il tragico monologo di una
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donna che aspetta un figlio guardando la maternità
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non come un dovere, ma come una scelta personale.
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È responsabile
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una donna che vive nel nostro tempo
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sola, indipendente e lavora
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pure. Le domande fondamentali che la donna si pone sin dal concetto
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sin dal concepimento riguarda riguardano
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la legittimità
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e l'accettazione della nascita da parte del bambino
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in un mondo ostile, violento e disonesto.
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Un altro libro che ha scritto è stato un uomo
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nel millenovecento settanta numero
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è stato un romanzo scritto in seguito alla morte del compagno
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Alekos Panagulis,
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un leader dell' opposizione in greca
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al regime dei colonnelli
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e che morì prematuramente
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in un misterioso incidente.
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Una storia romanzata dell'eroe che si batte per la libertà,
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per la verità,
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contro tutte le dittature, è contro il potere,
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di qualunque colore esso sia.
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Inshallah!
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Pubblicato dal millenovecento novanta,
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dove rompe il silenzio durato dieci anni,
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con un epico romanzo
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sulla sulla missione occidentale di pace
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con l'intervento delle forze internazionali in Libano,
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nella birra, nella Beirut
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dilaniata dallo scontro tra cristiani e musulmani
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e dalle faide con Israele.
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Uno degli altri libri che ha scritto è stato la rabbia e l'orgoglio,
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pubblicato nel Duemila uno
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dopo gli attentati dell'undici settembre Duemila uno
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alle due torri di New York
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che uccisero migliaia di persone.
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É polemico contro le dittature,
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il terrorismo e il fanatismo religioso
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nati dall'islam
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ma anche contro la mediocrità.
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Governanti che tollerano il propagarsi
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della cultura islamica. Nell'occidente
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si'.
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Cosa ha fatto per essere importante
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ora la Fallaci, una delle scrittrici più rappresentative del ventesimo secolo,
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fu la prima donna italiana ad andare affronti come inviata speciale
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fra gli anni sessanta e settanta.
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Si afferma come una grande giornalista politica,
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raccontando
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la rivolta Detroit dopo l'uccisione di Martin Luther King,
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il conflitto arabo-palestinese
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le guerriglie contro le dittature del Sud America,
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la morte di Bob Kennedy
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e completi in Asia.
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L'intervista con Khomeyni
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fu la più celebre
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durante l'intervista la Fallaci gli rivolse domande dirette
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sulla condizione della donna in Iran.
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Lo apostrofò come tiranno
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e si tolse il Chandler
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che era stata costretta a indossare per essere ammessi alla sua presenza.
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I suoi viaggi
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Oriana Fallaci ha compiuto molti viaggi nella sua carriera,
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tra quelli più importanti in bianco, il viaggio che è compiuta a New York
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nel luglio. Millenovecento cinquantasei
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Perché? Dove viaggio per scrivere Chidi vi mondanità.
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Poi il viaggio che ha fatto negli Stati Uniti
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alla vigilia dello sbarco statunitense sulla Luna
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per intervistare astronauti e tecnici della Nasa.
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Un altro viaggio è stato fatto nel millenovecento sessantasette
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in cucina con in qualità di corrispondente di guerra per L'europeo
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in Vietnam
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è a Città del Messico.
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Un altro viaggio è stato
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fatto come corrispondente di guerra,
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in cui seguì anche i conflitti tra India e Pakistan
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in Sud America e Medio Oriente.
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Ora la Fallaci nella sua carriera
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ha detto molte frasi celebri.
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Ha detto molte frasi celebri nella sua carriera.
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Lottate, ragionate col vostro cervello.
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Ricordate che ciascuno e qualcuno
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un individuo prezioso, responsabile,
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artefice di se stesso.
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Difendete il vostro io.
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Nocciolo di ogni libertà.
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La libertà è un dovere
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prima che un diritto è un dovere.
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Deve esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano glorioso,
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eccitante.
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La guerra
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non è nulla inglorioso, nulla eccitate.
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E solo una sporca tragedia
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sulla quale non puoi piangere.
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La vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero,
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è un arcobaleno inesauribile di colori.
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Altre frasi sono state
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Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa
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e parlare diventa un obbligo,
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un dovere civile,
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una sfida morale,
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un imperativo categorico
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al quale non ci si può sottrarre.
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Un'altra l'ultima frase di quelle che abbiamo scelto è stata
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Io sono qui per provare qualcosa in cui credo
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che la guerra è inutile e sciocca,
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la più bestiale prova di idiozia della razza terrestre.
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Questi sono casi anche che rappresentano la vita attuale.
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Noi adesso vogliamo la pace, vogliamo la fine di tutte le guerre,
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in particolare quella tra Russia e Ucraina.