Dopo il decreto di Costantino la diffusione del simbolo della croce si espande ed assume l'aspetto della "crux commissa" (T), o della "croce latina" (†) (detta anche "crux immissa")o della croce greca ( +).
Nel V secolo è possibile vedere non solo il simbolo della croce, ma anche i primi esempi di rappresentazione della Crocifissione, con la figura del Redentore mostrata alla pietà dei fedeli. Esempio famoso di Crocifissione risalente a tale periodo è quella intagliata, assieme ad altre scene bibliche, nel legno dell'antica porta della basilica di Santa Sabina sull'Aventino, che mostra Gesù con le braccia distese, tra i due ladroni, con occhi aperti, senza nimbo e senza croce.
Agli inizi del XIII secolo compare una nuova tipologia, quella del Cristo morto, l'iconografia deriva dal Christus patiens d’ispirazione bizantina, ma anche dalla coeva predicazione francescana. Il Cristo sofferente ha la testa reclinata sulla spalla e gli occhi chiusi e il corpo incurvato in uno spasimo di dolore
Il Cristo è in posizione frontale con la testa eretta e gli occhi aperti, vivo sulla croce e ritratto come trionfatore sulla morte (Christus triumphans), attorniato da scene tratte dalla Passione, e poteva presentare agli estremi dei bracci della croce figurine di contorno, che a partire dalla seconda metà del XIII secolo divennero le figure a mezzobusto della Vergine e San Giovanni evangelista in posizione di compianto
Francisco de Zurbarán
El Greco
Rembrandt Harmensz
Goya
Albrecht Altdorfer
Masaccio
Diego Velázquez,
Giovan Battista Tiepolo
Salvador Dalì
Raffaello
Fra Angelico
Beato Angelico
Salvador Dalì
Andrea Mantegna
Hans Memling
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Cimabue
Paul Gauguin
Fratelli Limbourg
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Simone Martini
Giotto
Hans Hirtz
El Greco
Francesco di Giorgio Martini
Antonello da Messina
Bernardo Daddi
Jorg Breu