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Benvenuti nella tavola periodica digitale realizzata dalla classe 1B del Liceo Scientifico Ulivi di Parma nell'anno scolastico 2016-17 e arricchita dalla 1F dell'anno scolastico 2017-18.

Per accedere alle informazioni relative agli elementi della tavola seguire le seguenti istruzioni:

-Per visualizzare la tavola periodica cliccare la "freccetta destra" della tastiera

-Cliccare una seconda volta la freccetta destra per zoomare sulla tavola periodica

-Per visualizzare le informazioni relative all'elemento cliccare nell'angolo in alto a sinistra della casella

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-Per vedere ulteriori informazioni dell'elemento cliccare sul testo in basso a sinistra

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Tavola Periodica - 2B e 1F Liceo Scientifico G.Ulivi Parma

Tavola Periodica

Idrogeno (H)

NUMERO ATOMICO: 1

MASSA ATOMICA: 1

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 14,04

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 20,27

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: gas

RAGGIO ATOMICO (pm): 53

DENSITA': 0,0899 kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA: 1766

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 1 e periodo 1

Elio (He)

NUMERO ATOMICO: 2

MASSA ATOMICA: 4.003

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Gas

RAGGIO ATOMICO (pm): /

DENSITA: 0,18 g/L

ANNO DI SCOPERTA: 1868

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 17 e periodo 1

L'idrogeno è il primo elemento chimico della tavola periodica, è il più leggero, ha numero atomico 1 e simbolo H. L'idrogeno è l'elemento più abbondante dell'universo osservabile. È presente nell'acqua (11,19%) e in tutti i composti organici e organismi viventi. Forma composti con la maggior parte degli elementi.

L'idrogeno biatomico gassoso H2 fu descritto formalmente per la prima volta da Theophrastus Von Hohenheim (conosciuto con il nome di Paracelso, 1493-1541), che lo ottenne artificialmente mescolando metalli con acidi forti.

L' idrogeno è altamente infiammabile all'aria.

In particolare è usato nella produzione di ammoniaca, nell'idrogenazione degli oli vegetali, in aeronautica come combustibile alternativo e, di recente, come riserva di energia nelle pile a combustibile. Inoltre è occluso in alcune rocce, come il granito.

L'idrogeno è l'elemento più abbondante dell'universo, forma fino al 75% della materia, in base alla massa, e più del 90%, in base al numero di atomi. Questo elemento si trova principalmente nelle stelle e nei pianeti giganti gassosi. Relativamente alla sua abbondanza generale, l'idrogeno è molto raro nell'atmosfera terrestre (1 ppm) e praticamente inesistente come H2 sulla superficie e nel sottosuolo. Giove e Saturno sono composti da circa l'80 % di idrogeno, il Sole dal 90%.

L'elio è l'elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo He e come numero atomico 2. È un gas nobile incolore, leggero, inodore, insapore, non tossico e inerte. Ha il più basso punto di ebollizione fra tutti gli elementi e può solidificare solo se sottoposto ad altissime pressioni. Si presenta come gas monoatomico ed è chimicamente inerte. Sulla Terra è presente una piccolissima quantità di elio. Attualmente ne possiamo trovare piccole quantità in sorgenti di acqua minerale, nei gas vulcanici e nei minerali di ferro.

Sotto l'aspetto astronomico l'elio è concentrato soprattutto nelle stelle dove viene prodotto dalla reazione di fusione nucleare dell'idrogeno.

Grazie alla sua scarsa reattività chimica l'elio è stato usato come gas inerte durante la saldatura di alcuni metalli ad esempio l'alluminio. Viene utilizzato per gonfiare i palloncini essendo più leggero dell aria.

Carbonio (C)

NUMERO ATOMICO: 6

MASSA ATOMICA: 12.01

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 3800

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3800

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 77

DENSITA: 2,26 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall'antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 14, periodo 2

Litio (Li)

NUMERO ATOMICO: 3

MASSA ATOMICA: 6,941

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 453,69

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1615

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 145

DENSITA': 535 kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA: 1817

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 1 e periodo 2

Berillio (Be)

NUMERO ATOMICO:4

MASSA ATOMICA: 9,01218 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1551,15 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3 243,15 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 112 pm

DENSITA: 1 848 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1798

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 2

Neon (Ne)

NUMERO ATOMICO:10

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):24,56

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: gas

RAGGIO ATOMICO (pm): /

DENSITA: 0,84 g/cm^3

ANNO DI SCOPERTA: 1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 18 e periodo 2

Il carbonio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo C e come numero atomico 6. È un elemento non metallico, insolubile nei solventi, inodore e insapore.

Le sue differenti forme includono uno dei più morbidi (grafite) e dei più duri (diamante) materiali conosciuti. Altre forme allotropiche del carbonio sono il carbonio amorfo e i fullereni.

Inoltre, ha una grande affinità per i legami chimici con atomi di altri elementi a basso peso atomico (tra cui il carbonio stesso) e le sue piccole dimensioni lo rendono in grado di formare legami multipli (proprietà che viene definita "desmalusogenia"). Queste proprietà permettono l'esistenza di 10 milioni di composti del carbonio.

I composti di carbonio formano le basi di tutta la vita sulla Terra e il ciclo del carbonio-azoto fornisce parte dell'energia prodotta dalle stelle.

Il carbonio si trova in tutte le forme di vita organica ed è la base della chimica organica. Tale non metallo ha l'interessante caratteristica di essere in grado di legarsi con sé stesso e con una vasta gamma di elementi (producendo più di 10 milioni di composti). Unito all'ossigeno forma il biossido di carbonio, che è assolutamente vitale per la crescita delle piante. Unito all'idrogeno forma vari composti chiamati "idrocarburi", che sono essenziali per l'industria in forma di combustibili fossili. Combinato a ossigeno e idrogeno forma vari gruppi di composti, tra i quali gli acidi grassi, essenziali per la vita, e gli esteri, che danno il sapore a molti frutti.

Boro (B)

NUMERO ATOMICO: 5

MASSA ATOMICA: 10,811

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2349

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4200

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 85

DENSITA: 2460 kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA: 1824

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 13 e periodo 2

Ossigeno (O)

NUMERO ATOMICO: 8

MASSA ATOMICA: 16

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 54

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 90

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Gas

RAGGIO ATOMICO (pm): 74

DENSITA: 1,43 g/L

ANNO DI SCOPERTA: 1774

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 16 e periodo 2

Il neon è il secondo per leggerezza tra i gas nobili, emette un'incandescenza rosso-arancio dentro ad un tubo a scarica.

Il neon possiede la scarica più intensa tra tutti i gas rari.La luce rosso-arancio che esso emette nelle lampade al neon è ampiamente usata nelle insegne pubblicitarie.

Il termine "neon" viene normalmente usato per indicare questo tipo di luci, anche se in realtà diversi gas vengono utilizzati per ottenere diversi colori.

ll neon si trova usualmente in forma di gas con molecole consistenti di un singolo atomo. Il neon è un gas raro che si trova nell'atmosfera terrestre in misura di 1 parte su 65 000 e viene prodotto attraverso il sopraraffreddamento e la distillazione frazionata dell'aria.

In molte applicazioni è un refrigerante meno costoso dell'elio.

Azoto (N)

NUMERO ATOMICO: 7

MASSA ATOMICA: 14.01

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 63

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 77

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Gas

RAGGIO ATOMICO (pm): 74

DENSITA: 1,25 g/L

ANNO DI SCOPERTA: 1772

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 15, periodo 2

Fluoro (F)

NUMERO ATOMICO: 9

MASSA ATOMICA: 19

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 54

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 85

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Gas

RAGGIO ATOMICO (pm): 71

DENSITA: 1,70 g/L

ANNO DI SCOPERTA: 1886

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 17 e periodo 2

Il litio è uno dei principali elementi chimici della tavola periodica indicato dal simbolo Li e con numero atomico 3. Appartiene al primo gruppo (metalli alcalini). Il litio, nella sua forma pura,è un metallo soffice color argento, che si ossida rapidamente a contatto con l'aria o l'acqua.

Il litio è il più leggero dei metalli, con una densità (0,535 g/cm³) pari a circa metà di quella dell'acqua. Come tutti i metalli alcalini, il litio reagisce facilmente con l'acqua e in natura non si trova allo stato metallico, a causa della sua notevole reattività. Se riscaldato, produce una fiamma color cremisi, ma quando brucia intensamente, la fiamma diventa bianco brillante

Nel 1800, in una miniera sull'isola di Uto in Svezia, fu scoperto dal chimico e statista brasiliano José Bonifácio de Andrada e Silva un minerale chiamato petalite (LiAlSi4O10). Inizialmente non si sapeva che tale minerale contenesse litio. Nel 1817 Johan August Arfwedson, mentre lavorava nel laboratorio del chimico Jöns Jakob Berzelius, analizzando attentamente un campione di tale minerale rilevò la presenza di un nuovo elemento che formava composti simili a quelli del sodio e del potassio, sebbene il suo carbonato e il suo idrossido fossero meno solubili in acqua e più alcalini.

L'ossido di litio (Li2O) è un fondente ampiamente utilizzato per il trattamento di silice, in grado di ridurre il punto di fusione e la viscosità del materiale e di portare gli smalti a migliorate proprietà fisiche come bassi coefficienti di dilatazione termica.

Il boro è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo B e come numero atomico 5.

È un semimetallo trivalente, si trova abbondantemente nel borace. Ci sono due allotropi del boro; il boro amorfo è una polvere marrone, il boro metallico è nero.

La forma metallica è dura (9,3 sulla scala di Mohs) ed è una cattiva conduttrice a temperatura ambiente. Il boro non si trova libero in natura. Questo elemento ha proprietà e reattività simili al silicio ed è un semiconduttore.

Il berillio è un metallo alcalino terroso color grigio acciaio, rigido, leggero ma fragile. La relazione diagonale con l'alluminio fa sì che questi due elementi abbiano proprietà simili. Il berillio ha uno dei punti di fusione più alti tra i metalli leggeri. Il berillio è usato come legante nella produzione di rame-berillio (grazie alla sua capacità di assorbire grandi quantità di calore.

Il fluoro appartiene al gruppo degli alogeni ed è l'elemento più elettronegativo della tavola periodica; è l'unico elemento in grado di ossidare l'ossigeno.

Il fluoro, a causa della sua elevata reattività, non si trova libero in natura.Si trova invece combinato con altri elementi e rappresenta circa lo 0,065% della massa della crosta terrestre.

Come tutti gli alogeni, si trova nel suo stato elementare come molecola biatomica, F2. Il fluoro elementare a temperatura ambiente è un gas di colore giallo pallido, poco più pesante dell'aria, tossico, estremamente aggressivo e di odore penetrante.

L'ossigeno è uno dei più diffusi elementi chimici della tavola periodica degli elementi. Ha come simbolo O, come numero atomico 8 e come numero di massa 16.L'elemento si trova in tutto l'universo.L'ossigeno molecolare O2, come lo si trova sulla Terra, è termodinamicamente instabile ed esiste grazie alla fotosintesi delle piante. L'ossigeno è l'elemento chimico più comune della crosta terrestre rappresentandone circa il 47% della massa (legato ad altri elementi). Invece nell'atmosfera è in una percentuale del 21% del volume e del 23% della massa.

L'azoto è l'elemento chimico di numero atomico 7. Il suo simbolo è N (dal latino nitrogenium. L'azoto è costituente fondamentale delle molecole organiche più importanti dal punto di vista biochimico (DNA, proteine, alcune vitamine), oltre che di composti inorganici estremamente diffusi e importanti come l'ammoniaca e l'acido nitrico.

L'azoto molecolare (formula molecolare N2, detto anche azoto biatomico o azoto diatomico o diazoto o semplicemente azoto) è una moecola formata da due atomi di azoto; esso costituisce il 78% dell'atmosfera terrestre (in frazione di volume che è anche approssimativamente la frazione molare) e allo stato puro si presenta sotto forma di gas incolore, inodore, insapore e inerte.

Sodio (Na)

NUMERO ATOMICO: 11

MASSA ATOMICA: 22,98977

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 370,87

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1 156

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 180

DENSITA':968 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1807

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 1 e periodo 3

Magnesio (Mg)

NUMERO ATOMICO: 12

MASSA ATOMICA: 24,3050 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 923 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1 363 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

solido (paramagnetico)

RAGGIO ATOMICO (pm): 150 pm

DENSITA: 1 738 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1755

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 3

NUMERO ATOMICO: 18

MASSA ATOMICA:Massa atomica: 39,948 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):83,8 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):87,3 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:Areiforme

RAGGIO ATOMICO (pm):71 pm

DENSITA:1,784 kg/m³ a 273 K

ANNO DI SCOPERTA:1894

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 18 e periodo 3

Cloro (Cl)

NUMERO ATOMICO:17

MASSA ATOMICA:35,453

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 171,6

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):239,11

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: aeriforme

RAGGIO ATOMICO (pm):100

DENSITA:3,214 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1774

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 17 e periodo 3

Il sodio è un metallo soffice, ceroso, argenteo, reattivo. Appartiene alla categoria dei metalli alcalini che è abbondante nei composti naturali. È altamente reattivo, brucia con una fiamma gialla, si ossida a contatto con l'aria e reagisce violentemente con l'acqua.

Come gli altri metalli alcalini, il sodio è soffice, leggero, color bianco argento, reattivo. Non si trova libero in natura. Il sodio galleggia nell'acqua e la riduce rilasciando idrogeno e formando idrossido. La sua conducibilità elettrica e termica è circa il 36% di quella del rame.

Il NaK, una lega di sodio e potassio, è un importante materiale conduttore di calore.

Altri usi sono:

Uso medico;

In certe leghe per migliorare la loro struttura;

Nel sapone;

Come fluido di raffreddamento e trasporto calore nei reattori nucleari veloci e nelle valvole di alcuni motori endotermici.

Il sodio è stato da lungo tempo individuato nei composti, ma venne isolato solo nel 1807 da Sir Humphry Davy attraverso l'elettrolisi della soda caustica.

Il sodio è relativamente abbondante nelle stelle e la linea spettrale di questo elemento è tra le principali nella luce stellare. Il sodio compone circa il 2,6% della crosta terrestre rendendolo il quarto elemento più abbondante e il primo tra i metalli alcalini. Viene prodotto commercialmente attraverso l'elettrolisi del cloruro di sodio fuso. Questo metodo è meno costoso del precedente che usava l'elettrolisi dell'idrossido di sodio. Il sodio metallico costava dai 15 ai 20 centesimi di dollaro a libbra nel 1997 ma il "sodio a grado reagente" (ACS) costava circa 35 dollari a libbra nel 1990. È il più economico dei metalli per volume.

Fosforo /P)

NUMERO ATOMICO: 15

MASSA ATOMICA: 30,97

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 317,3

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 550

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 100

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA: 1669

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 15° gruppo e 3° periodo

Il magnesio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Mg e come numero atomico il 12. Il magnesio è l'ottavo elemento più abbondante e costituisce circa il 2% della crosta terrestre; inoltre è il terzo per abbondanza tra gli elementi disciolti nell'acqua marina.

In natura non esiste allo stato libero, ma si trova combinato con altri elementi.

Questo metallo alcalino terroso è principalmente usato come agente legante nella produzione di leghe alluminio-magnesio.

Il magnesio è un metallo leggero, di colore bianco argento e abbastanza duro, che si appanna leggermente se esposto all'aria.

La polvere di questo metallo si scalda e brucia con una fiamma bianca a contatto con l'aria. È difficile che prenda fuoco quando viene conservato in grosse quantità, ma si infiamma facilmente se disposto in strisce o filamenti sottili (usato per le lampade fotografiche a flash).

Silicio (Si)

NUMERO ATOMICO: 14

MASSA ATOMICA: 28.09

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1687

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3538

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 118

DENSITA: 2,33 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1824

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 14, periodo 3

Alluminio (Al)

NUMERO ATOMICO: 13

MASSA ATOMICA: 26.98

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 933

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2792

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 143

DENSITA: 2,70 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1825

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 13 e periodo 3

Il gas cloro è verde giallastro, due volte e mezzo più pesante dell'aria, ha un odore soffocante estremamente sgradevole ed è molto velenoso

È un potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante,

è molto abbondante in natura e necessario a quasi tutte le forme di vita, compreso l'organismo umano.

Il cloro fu scoperto nel 1774 da Carl Wilhelm Scheele, che erroneamente però lo ritenne un composto dell'ossigeno.

l'1,9% della massa di tutti gli oceani è dovuta agli ioni cloruro.

Esso è un importante agente chimico utilizzato nella depurazione dell'acqua, nei disinfettanti, come sbiancante; è stato fra le prime armi chimiche impiegate su vasta scala, in forma gassosa.

Il cloro è stato il primo elemento chimico ad essere stato impiegato in forma organica nei rilevatori di neutrini solari , Si è visto infatti che l'atomo di cloro, colpito da un neutrino si trasforma in argon ed emette un elettrone, È possibile che la quantità di argon presente nell'atmosfera sì sia venuta a formarsi in ere preistoriche per azione del bombardamento neutrinico solare del cloro

Il cloro ha 12 isotopi con numeri di massa che variano da 32 a 40.

Sono solo tre gli isotopi del cloro che si trovano in natura: gli stabili 35Cl

e 37Cl ed il radioattivo 36Cl

Zolfo (S)

NUMERO ATOMICO: 16

MASSA ATOMICA: 32.07

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 388

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 712

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 103

DENSITA: 2,09 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall'antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 16 e periodo 3

L'argon è un elemento chimico estremamente stabile, inodore e insapore. È due volte e mezzo più solubile in acqua dell'azoto, che ha circa la stessa solubilità dell'ossigeno.

Nel 2002 è stato scoperto che l'argon, apparentemente inerte, come il kripton e lo xeno può formare un composto chimico con l'uranio.

La sintesi dell'idrofluoruro di argon (HArF) è stata compiuta da ricercatori dell'università di Helsinki nel 2000. È stato descritto anche un altro composto a base di fluoro, altamente instabile, ma la notizia non è stata ancora confermata.

Sebbene allo stato attuale non siano documentati altri composti dell'argon, questo elemento può formare clatrati con l'acqua, quando i suoi atomi sono intrappolati in una matrice di molecole d'acqua. Previsioni teoriche e simulazioni al calcolatore hanno trovato alcuni composti di argon che dovrebbero essere stabili, ma non sono ancora note procedure di sintesi per ottenerli.

Il silicio è l'elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Si e come numero atomico il 14. È un semimetallo e un semiconduttore tetravalente, il silicio è meno reattivo del suo analogo chimico, il carbonio. È il secondo elemento per abbondanza nella crosta terrestre dopo l'ossigeno, componendone il 27,7% del peso. Si trova in argilla, feldspato, granito e quarzo, principalmente in forma di biossido di silicio, silicati e alluminosilicati (composti contenenti silicio, ossigeno e metalli). Il silicio è il componente principale di vetro, cemento, ceramica e silicone.

Aspetto:

Il fosforo si presenta come un solido ceroso bianco dal caratteristico sgradevole odore agliaceo; quando è molto puro è trasparente

Caratteristiche:

Il fosforo non si trova in natura allo stato elementare, ma sotto forma di fosfato (sale dell'acido fosforico), è abbondante in alcune rocce e nelle cellule degli esseri viventi, del cui metabolismo è un componente essenziale. Il fosforo elementare è estremamente reattivo e, combinandosi con l'ossigeno emette una tenue luminescenza (da cui il suo nome, φωσφορος, cioè phosphoros, che in greco significa "portatore di luce").È insolubile in acqua e solubile nei solventi organici, quali il carbonio disolfuro. Al contatto con l'aria brucia spontaneamente formando il pentossido di difosforo, P2O5

Applicazioni:

Il principale uso industriale del fosforo è nella produzione di fertilizzanti. È impiegato anche nella produzione di esplosivi, fiammiferi, fuochi artificiali, fitofarmaci, dentifrici, detergenti e led bianchi.

Forme cristalline del Fosforo

Il fosforo esiste in varie forme allotropiche identificate dal loro colore: Le due più comuni sono il fosforo rosso, in realtà violetto, ed il fosforo bianco, entrambi costituiti da gruppi tetraedrici di quattro atomi ciascuno. Il fosforo bianco brucia spontaneamente all'ossigeno dell'aria sopra i 40 °C; può essere convertito nella forma rossa tramite riscaldamento in assenza di aria. Il fosforo rosso è relativamente stabile e perciò poco reattivo; sublima a 170 °C e si incendia per impatto o sfregamento.

Il fosforo nero ha una struttura simile a quella della grafite ed è un semiconduttore: gli atomi sono disposti in fogli paralleli di anelli esagonali condensati

L'alluminio è l'elemento chimico di numero atomico 13. Il suo simbolo è Al ed è identificato dal numero CAS 7429-90-5

Si tratta di un metallo duttile color argento. L'alluminio si estrae principalmente dai minerali di bauxite ed è notevole la sua morbidezza, la sua leggerezza e la sua resistenza all'ossidazione, dovuta alla formazione di un sottilissimo strato di ossido che impedisce all'ossigeno di corrodere il metallo sottostante. L'alluminio grezzo viene lavorato tramite diversi processi di produzione industriale, quali ad esempio la fusione, l'estrusione, la forgiatura o lo stampaggio.

L'alluminio viene usato in molte industrie per la fabbricazione di milioni di prodotti diversi ed è molto importante per l'economia mondiale. Componenti strutturali fatti in alluminio sono vitali per l'industria aerospaziale e molto importanti in altri campi dei trasporti e delle costruzioni nei quali leggerezza, durata e resistenza sono necessarie.

Lo zolfo è l'elemento chimico nella tavola periodica con simbolo S e numero atomico 16.

È un non metallo inodore e insapore. La sua forma più nota e comune è quella cristallina di colore giallo intenso. È presente sotto forma di solfuri e solfati in molti minerali e si ritrova spesso puro nelle regioni con vulcani attivi.

E' un elemento essenziale per tutti gli esseri viventi.

Lo zolfo fin dall'antichità era utilizzato come medicinale o in rituali religiosi e come insetticida contro le cimici.

Ora,in campo industriale si usa soprattutto per ricavarne fertilizzanti, ma anche per polvere da sparo, lassativi, insetticidi e fungicidi.

Le grandi quantità di carbone bruciate dall'industria e dalle centrali elettriche immettono ogni giorno nell'atmosfera molto biossido di zolfo, che reagisce con l'ossigeno e il vapore acqueo nell'aria per formare acido solforico. Questo acido forte ricade a terra con le precipitazioni dando luogo alle famose piogge acide che acidificano i terreni e le risorse idriche causando gravi danni all'ambiente naturale di molte regioni industrializzate. E' anche un ingediente usato nella produzione di carta, ferro, acciaio, trattamento della pelle e della gomma.

Potassio (K)

NUMERO ATOMICO:19

MASSA ATOMICA:39,0983

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):336,53

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):1 032 

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):220

DENSITA': 856 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1807

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 1 e periodo 4

Calcio (Ca)

NUMERO ATOMICO: 20

MASSA ATOMICA: 40.08

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1115

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1757

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solidi

RAGGIO ATOMICO (pm): 197

DENSITA: 1,53 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1808

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 4

Gallio (Ga)

NUMERO ATOMICO: 31

MASSA ATOMICA: 69.72

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 303

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2477

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):122

DENSITA: 5.91 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1875

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 13 e periodo 4

Germanio (Ge)

NUMERO ATOMICO: 32

MASSA ATOMICA: 72,59

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1211,4

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3093

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 125

DENSITA: 5,35 g/cm^3

ANNO DI SCOPERTA: 1886

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 14 e periodo 4

Zinco (Zn)

NUMERO ATOMICO: 30

MASSA ATOMICA: 65,38

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 693

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1180

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 133

DENSITA: 7,14 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall' antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 12 e periodo 4

Nichel (Ni)

NUMERO ATOMICO: 28

MASSA ATOMICA: 58.69

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1728

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3186

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 125

DENSITA: 8.90 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1751

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 10 e periodo 4

Rame (Cu)

NUMERO ATOMICO: 29

MASSA ATOMICA: 63,55

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1358

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2835

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 128

DENSITA: 8,96 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall'antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 11 e periodo 4

Cobalto (Co)

NUMERO ATOMICO: 27

MASSA ATOMICA: 58.93

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1768

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3200

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 125

DENSITA: 8.80 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1735

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 9 e periodo 4

Titanio(Ti)

NUMERO ATOMICO:22

MASSA ATOMICA:47,867 u ± 0,001 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1.941 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3.560 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):147 pm

DENSITA:4.54g/cm³

ANNO DI SCOPERTA:1791

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 4 periodo 4

Arsenico ( As)

NUMERO ATOMICO: 33

MASSA ATOMICA: 74.82

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 876

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 876

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 125

DENSITA: 5.73 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1250

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 15 e periodo 4

Il potassio (dal latino scientifico potassium, derivante a sua volta da potassa) è l'elemento chimico di numero atomico 19. Il suo simbolo è K e deriva dall'iniziale del nome latino kalium.

È un metallo alcalino tenero, bianco-argenteo che si trova in natura combinato con altri elementi sia nell'acqua di mare sia in molti minerali. Si ossida rapidamente all'aria ed è molto reattivo, specie con l'acqua; somiglia molto al sodio per il suo comportamento chimico. Trattasi di un elemento facilmente infiammabile e corrosivo.

Il potassio è molto leggero, di colore bianco argenteo, secondo in ordine di leggerezza dopo il litio; è addirittura meno denso dell'acqua. Come metallo è talmente tenero che si può tagliare facilmente con un coltello; le superfici fresche mostrano un colore argenteo che a contatto con l'aria sparisce rapidamente. Per questa grande facilità di reazione il potassio metallico deve essere conservato in olio minerale.

Come gli altri metalli alcalini, il potassio reagisce violentemente con l'acqua producendo un piccolo scoppio e generando idrogeno e idrossido di potassio; la reazione è così violenta che l'idrogeno prodotto nella reazione prende spesso fuoco. I suoi sali emettono una luce violetta se esposti alla fiamma.

Manganese (Mn)

NUMERO ATOMICO: 25

MASSA ATOMICA: 54.94

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1519

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2334

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 137

DENSITA: 7.43 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1774

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 7 gruppo e 4 periodo

Scandio (Sc)

NUMERO ATOMICO: 21

MASSA ATOMICA: 44.96

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1814

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3109

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 161

DENSITA: 2,99 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1879

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 3 gruppo e 4 periodo

Vanadio (V)

NUMERO ATOMICO: 23

MASSA ATOMICA: 50.942

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2183

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3680

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm): 205

DENSITA': 6 g/cm3

ANNO DI SCOPERTA:1801

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: quinto gruppo e quarto periodo

NUMERO ATOMICO: 34

MASSA ATOMICA: 78,96

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 494

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 957,8

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 115

DENSITA: 4790 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1817

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 16 e periodo 4

Ferro (Fe)

NUMERO ATOMICO: 26

MASSA ATOMICA: 55.58

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1811

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3134

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):124

DENSITA:7.86 g/mL

ANNO DI SCOPERTA:Noto fin dall'antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 8 gruppo e 4 periodo

Cromo (Cr)

NUMERO ATOMICO:24

MASSA ATOMICA:52

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):2180

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2944

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):125

DENSITA':7,19 g/mL

ANNO DI SCOPERTA:1798

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 6 gruppo e 4 periodo

Il calcio è l'elemento chimico di numero atomico 20. Il suo simbolo è Ca. Il calcio è un metallo alcalino terroso tenero, grigio, usato come agente riducente nell'estrazione mineraria di torio, uranio e zirconio. È il quinto elemento in ordine di abbondanza nella crosta terrestre ed è essenziale per tutta la vita sulla Terra.

Il calcio è fondamentale per lo sviluppo e la crescita di ossa e denti.

Il corpo umano è composto per il 2% di calcio.

Si ottiene per elettrolisi dal fluoruro di calcio, e brucia con fiamma giallo-arancione; se esposto all'aria si riveste di uno strato di ossido di calcio. Reagisce con l'acqua spostando l'idrogeno e formando idrossido di calcio.

Il calcio è un importante componente di una dieta equilibrata. Una mancanza di calcio rallenta la formazione e la crescita delle ossa e dei denti, e provoca il loro indebolimento: viceversa nelle persone con malattie renali, un eccesso di calcio nella dieta porta alla formazione di calcoli renali. Nel nostro organismo è presente circa un chilogrammo di calcio, di cui il 99% è fissato nelle ossa e il resto circola libero nel sangue. La vitamina D è necessaria all'organismo per assorbire il calcio dagli alimenti.

Bromo (Br)

NUMERO ATOMICO:35

MASSA ATOMICA:79,904

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):265,8

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):332

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Liquido

RAGGIO ATOMICO (pm):115

DENSITA:3119 Kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA:1826

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 17 e periodo 4

Il simbolo del gallio è Ga. È un metallo raro, tenero e di colore argenteo. Il gallio è molto fragile a temperatura ambiente e il suo punto di fusione è di 29,76 °C; può fondere col calore delle mani di una persona (fondendo si comprime aumentando di densità). Si trova in tracce nella bauxite e in minerali di zinco. L'arseniuro di gallio è un importante semiconduttore usato in molti dispositivi elettronici, soprattutto nei diodi LED.

Il gallio ad elevata purezza è di colore argento e si frattura facilmente.

Il gallio metallico si espande del 3,1% durante la solidificazione, per cui non dovrebbe mai essere tenuto in contenitori di vetro o di metallo. Infatti, esso è corrosivo per i metalli.

Il gallio è un metallo liquido a temperatura 29,76 °C , quindi ad una temperatura vicina a quella ambiente, perciò si può usare in termometri per alte temperature.

Aumentando la temperatura, il Gallio resterà liquido per un lunghissimo intervallo di tempo, proprio perchè la temperatura di fusione e quella di ebollizione sono molto distanti; ha inoltre una tensione di vapore molto bassa ad alta temperatura.

Questo metallo ha una forte tendenza a sopraraffreddarsi, cioè a restare liquido anche al disotto del suo punto di fusione; per questo è necessario mettere dei semi cristallini nella massa di gallio liquido per farla solidificare. La densità del gallio liquido è maggiore del gallio solido, come nel caso dell'acqua; di solito per i metalli si ha l'opposto.

Kripton (Kr)

NUMERO ATOMICO: 36

MASSA ATOMICA: 83.8

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 116

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 120

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: gas

RAGGIO ATOMICO (pm): 88

DENSITA: 3,75 g/l

ANNO DI SCOPERTA: 1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 4 gruppo e 18 periodo

Lo Zinco è solido a temperatura ambiente; è un metallo moderatamente reattivo, che si combina con l'ossigeno e altri non metalli; reagisce con acidi diluiti generando idrogeno.

Ha caratteristiche simili al calcio, ma una minore reattività.

Lo zinco è il quarto metallo più comune nell'uso tecnologico dopo ferro, alluminio e rame, per tonnellate di metallo prodotto annualmente.

L'estrazione dello zinco viene operata secondo due differenti procedimenti: per via termica o per via elettrolitica.

Si usa per galvanizzare metalli come l'acciaio per prevenirne la corrosione.

Il cobalto è un elemento bianco-argenteo, ferromagnetico e molto duro. La sua temperatura di Curie è 1 388 K con 1,6-1,7 magnetoni di Bohr per atomo. è associato spesso con il nichel, ed entrambi sono componenti caratteristici del ferro meteorico. I mammiferi ne hanno bisogno di un a piccola quantità per la loro dieta. Il ì60Co, un suo isotopo radioattivo atrificiale è impiegato nel trattamento di molti tipi di rumori. Il cobalto ha una permeabilità relativa pari a due terzi di quella del ferro.

Il cobalto è chimicamente inerte a temperatura ambiente risulta stabile nei confrinti dell'aria e dell'acqua; viene lentamente attaccato dagli acidi lcoridrico (HCI) e solforico (H^2SO^2).

Il cobalto metallico è solitamente una miscela di due diverse strutture cristallografuiche.

L'elemento in questione fu scoperto da Clemens Winkler nel 1886.

Lo sviluppo del transistor al germanio aprì la porta ad infinite applicazioni dell'elettronica: dal 1950 fino al 1970 circa il mercato del germanio per semiconduttori crebbe costantemente e aumentò moltissimo la domanda di germanio per fibre ottiche per reti di comunicazioni, per sistemi di visione notturna agli infrarossi e catalizzatori per reazioni di polimerizzazione; questi tre usi hanno rappresentato l'85% del consumo mondiale di germanio nel 2000.

Viene quindi usato nella spettroscopia infrarossa e in altri equipaggiamenti ottici che necessitano di rivelatori di infrarossi estremamente sensibili.

I transistor al germanio sono ancora utilizzati nella costruzione di alcuni effetti a pedale per chitarra elettrica (principalmente riconducibili alla categoria dei Fuzz) dai musicisti che vogliono ricreare il carattere autentico di certe sonorità tipiche del rock degli anni sessanta e settanta.

Il rame è un metallo rosato o rossastro, di conducibilità elettrica e termica elevatissime, superate solo da quelle dell'argento; è molto resistente alla corrosione (per via di una patina aderente che si forma spontaneamente sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-azzurro) e non è magnetico.

Si trova quasi sempre sotto forma di minerali e molto più raramente allo stato nativo sotto forma di pepite.

È facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile; può essere facilmente riciclato e i suoi rottami hanno un alto valore di recupero; si combina con altri metalli a formare numerose leghe metalliche (circa 400), le più comuni sono il bronzo e l'ottone, rispettivamente con lo stagno e lo zinco.

Per le sue doti il rame è diffuso nella rubinetteria, nelle attrezzature per la nautica, nell'elettronica, nella monetazione, in edilizia e in molti altri settori.

Il NICHEL è stato scoperto nel 1751 dal barone Cronstedt che cercò di ottenere rame e invece ottenne un metallo bianco che battezzò nichel e vuol dire falso rame.

Oggi possiamo estrare il NICHEL principalmente da due tipi di minerali:

dalle lateriti e da depositi si solfuro magmatico. Possiamo trovare modeste quantità di NICHEL anche nella maggior parte dei meteoriti metallici.

Oltre ad essere utilizzato per le leghe metalliche il NICHEL viene anche utilizzato per batterie, che sono integrate nei veicoli ibridi di nuova generazione, e alcuni prodotti chimici.

In passato alcune leghe di NICHEL sono state utilizzate per la coniatura di monete in vari stati del continente europeo e del continente americano

Il NICHEL è un elemento tossico per l'uomo e può provocare la nascita di una forma grave di dermatite.

Il vanadio è l'elemento chimico di numero atomico 23. Il suo simbolo è V. Elemento raro che si trova sotto forma di composto in certi minerali, è un metallo di transizione duro, grigio argenteo, duttile. L'elemento elementare si trova raramente in natura, ma una volta isolato artificialmente, la formazione di uno strato di ossido (passivazione) stabilizza il metallo libero contro ulteriori ossidazioni.

Dal punto di vista chimico, l'arsenico è molto simile al suo omologo, il fosforo, al punto che lo sostituisce parzialmente in alcune reazioni biochimiche, da cui il suo effetto tossico. Scaldato in atmosfera ossidante, si ossida rapidamente ad ossido di arsenico(III), As2O3 o As4O6, di per sé inodore, ma sviluppante un tipico odore agliaceo in presenza di alcoli ed idrocarburi. L'arsenico ed alcuni suoi composti sublimano, passando direttamente dalla fase solida a quella aeriforme.

L'arsenico elementare si trova in due diverse forme solide; gialla e grigia/metallica, le cui densità relative sono rispettivamente 1,97 e 5,73.

L'arseniato di piombo è stato usato fino a buona parte del xx secolo come insetticida sugli alberi da frutto, con gravi danni neurologici per i lavoratori che lo spargevano sulle colture e ci sono resoconti sull'uso di arsenico di rame nel 19° secolo come colorante per dolciumi.

L'applicazione di maggiore pericolo per l'essere umano è probabilmente quella del legno trattato con arsenocromato di rame (CCA). Il legname CCA è ancora in circolazione e in uso in molti paesi, ed è stato usato in modo massiccio durante la prima metà del xx secolo per strutture portanti e rivestimenti esterni di edifici in legno, dove c'era il pericolo di marcescenza o di attacchi di insetti.

Anche se questo tipo di trattamento del legno è stato proibito nella maggior parte delle nazioni dopo la comparsa di studi che dimostravano il lento rilascio di arsenico nel terreno circostante da parte del legno CCA, il rischio più grave è la combustione di legno CCA, che concentra i composti di arsenico nelle ceneri: ci sono stati casi di avvelenamento da arsenico di animali e di esseri umani per ingestione di ceneri di legno CCA (la dose letale per un uomo è di 20 grammi di cenere, circa un cucchiaio).

In natura lo si può trovare allo stato solido come un mettallo di colore grigio, è fragile e difficile da fondere ma facile da ossidare.

Sulla terra sono presenti molti giacimenti di manganese ma posizionati irregolarmente sul pianeta infatti ben 80% delle miniere di manganese sono possedute dal SudAfrica e dall' Ucraina, però oltre alle miniere il manganese si può trovare nei fondali marini sotto forma di noduli di manganese ma queste risorse non vengono sfruttate per colpa della difficolta di estrazione.

Non si può parlare di una vera e propia scoperta del manganese infatti veniva già usato dagli uomini primitivi per le pitture rupestri, ma nel 1774 venne per la prima volta isolato dallo scienziato Jhoan Ghan.

Il manganese era utilizzato anche dagli spartani per rendere le loro armi più resistenti e dai romani per la creazione di vetri colorati, ora il manganese viene usato in medicina come disinfettante e in agricoltura come fungicida.

Il manganese puro è tossico e se respirato per lungo tempo rischia di fare ammalare di Parkinson la persona che lo ha respirato, inoltre se è in soluzioe con un permanganato può bruciare gli oggetti circostanti.

il manganese è un oligonutriente importante per tutte le forme di vita, ma se assunto in quantita eccesive può portare all' intossicazione e di conseguenza al danneggiamento della cortecia celebrale, ma se questo non viene assunto regolarmente può creare problemi alla crescita delle ossa e in casi estremi al diabete.

i tessuti più ricchi di manganese sono le ossa, il fegato, i reni e il pancreas.

Il selenio si può trovare sotto forma di polvere rossa o di vetro nero invece la forma cristallina e esagonale e di colore grigio.

Possiede anche proprietà fotovoltaiche, converte cioè la luce in elettricità, e mostra un effetto fotoconduttivo, cioè la conduttanza elettrica aumenta se il selenio viene esposto alla luce.

A causa delle sue proprietà fotovoltaiche e fotoconduttive è largamente impiegato in elettronica nelle celle fotovoltaiche.

Il selenio è presente anche nei cibi che ingeriamo ed è molto importante perché grazie ad alcune su proprietà ci protegge da malattie cardiovascolari inoltre se non viene assunto regolarmente può portare a un maggior rischio di cancro, disturbi cardiovascolari e a malattie infiammatorie.

Il selenio viene usato nelle macchine fotografiche ma anche per colorare il vetro di un colore rosso, inoltre al' inizio degli anni 70 il selenio inizio a venire impiegato nelle fotocopiatrici ma poi venne sostituito per i suoi elevati costi.

Fu scoperto nel 1817 da Jöns Jacob Berzelius che trovò l'elemento in associazione con il tellurio.

Il selenio inoltre viene menzionati in alcuni film famosi come ghostbuster.

Il titanio è un elemento metallico che è ben conosciuto per la sua resistenza alla corrosione (quasi quanto il platino) e per il suo alto rapporto resistenza/peso. È leggero, duro, con una bassa densità. Il titanio può esistere in due forme cristalline: la prima è alfa e corrisponde ad una struttura cristallina esagonale compatta, stabile a basse temperature, mentre la seconda è beta che ha una struttura cubica a corpo centrato, stabile alle alte temperature.Il titanio ha un ottima duttilità (se contiene quantità trascurabili di ossigeno) e può essere stampato a caldo in molte forme diverse; la formabilità a freddo, invece, è scarsa a causa della forte tendenza del metallo a riacquisire la sua forma originaria.

Il ferro è estermamente importante nella tecnologia per le sue caratteristiche meccaniche. Il ferro è anche il metallo più abbondante all' interno della terra (costituisce il 34% della massa del nostro pianeta) ed è il sesto elemento per abbondanza su tutto l' universo. La quantità di ferro aumenta più aumenta la profondità nel sottosuolo. il ferro non si trova mai in natura come elemento ma come composto.

Lo scandio è l'elemento chimico di numero atomico 21; il suo simbolo è Sc. È un elemento di transizione tenero, bianco argenteo, presente in alcuni rari minerali della Scandinavia ed a volte viene classificato insieme con l'ittrio e il lantanio come una terra rara.

Lo scandio è un metallo molto leggero; il suo colore, se esposto all'aria, vira leggermente verso il giallo o il rosa. Le sue proprietà chimiche sono più simili all'ittrio e alle terre rare piuttosto che all'alluminio o al titanio, suoi vicini nella tavola periodica.

Circa 20 chilogrammi di scandio vengono consumati ogni anno negli Stati Uniti per la costruzione di lampade ad alta intensità: addizionando ioduro di scandio ad una lampada a vapori di mercurio si ottiene una fonte di luce molto simile alla luce solare ed energeticamente molto efficiente; tali lampade vengono usate negli studi televisivi. Altri 80 kg di scandio all'anno sono impiegati per la produzione di lampadine. Nelle leghe alluminio-scandio per attrezzi sportivi (biciclette, mazze da baseball ecc.): questo è l'uso quantitativamente prevalente. Quando viene aggiunto all'alluminio, lo scandio ne migliora la resistenza e la duttilità, oltre a prevenirne l'invecchiamento e incrementare la resistenza alla fatica. Inoltre è stato dimostrato che l'aggiunta di scandio riduce il numero e la gravità delle crepe da solidificazione nelle leghe di alluminio ad alta resistenza.

Lo scandio (dal latino Scandia, "Scandinavia") fu scoperto da Lars Fredrick Nilson nel 1879 mentre lui e i suoi collaboratori stavano cercando terre rare metalliche. Nilson usò l'analisi spettroscopica per trovare il nuovo elemento all'interno dell'euxenite-(Y) e della gadolinite. Per isolarlo processò 10 chilogrammi di euxenite con altri residui di terre rare, per ottenere circa 2 grammi di scandio sotto forma di ossido (Sc2O3). Nel 1937 venne preparato per la prima volta lo scandio metallico per elettrolisi di una fusione eutettica di potassio, litio ecloruro di scandio a 700-800 °C: gli elettrodi erano un cavo di tungsteno in un letto di zinco liquido e il crogiuolo stesso, fatto di grafite.

La produzione di quantità rilevanti di scandio metallurgico (metallico e puro al 99%) dovette però aspettare fino al 1960.

Il bromo è un non metallo, liquido a temperatura ambiente. Si presenta come un liquido pesante, scorrevole, di colore rosso-bruno, facile all'evaporazione e contraddistinto da un odore intenso e sgradevole. In quanto alogeno, la sua reattività chimica è analoga a quella del cloro o dello iodio e intermedia, in termini di attività, a questi due elementi. Si scioglie molto bene in acqua e nei solventi organici, cui conferisce un tipico colore arancione. Reagisce con molti elementi ed ha un effetto candeggiante.

Il bromo è un elemento molto reattivo ed ha un comportamento fortemente ossidante in presenza di acqua, con la quale disproporziona trasformandosi in ione ipobromito e ione bromuro. Reagisce facilmente per addizione o per sostituzione con numerosi composti organici quali ammine, fenoli, alcheni, idrocarburi alifatici ed aromatici, chetoni e altri. Verso i metalli è molto più reattivo se in presenza di acqua, tuttavia il bromo anidro reagisce energicamente con l'alluminio, con il mercurio, con il titanio e con tutti i metalli alcalini ed alcalino-terrosi.

Il kripton appartiene al gruppo dei gas nobili. È un gas incolore e inodore; allo stato solido è composto da cristalli bianchi aventi una struttura cubica a facce centrate.

Il kripton è uno dei prodotti ottenuti dalla fissione nucleare dell'uranio.

Trova applicazione in particolari lampade a flash per fotografia; inoltre è usato dagli anni duemila nei bulbi di alcune lampadine ad incandescenza per allungare la vita del filamento. Il kripton fu scoperto nel 1898 da William Ramsay e Morris Travers nei residui lasciati dall'evaporazione di tutti gli altri componenti dell'aria liquida. La concentrazione di questo gas nell'atmosfera terrestre è circa una parte per milione, e si può estrarre dall'aria liquida per distillazione frazionata, nello stesso modo in cui fu ottenuto dai suoi scopritori.

Il cromo è l'elemento chimico di numero atomico 24. Il suo simbolo è Cr.

Si trova nella tavola degli elementi nel gruppo6,periodoVIB,bloccoD(dove si trovano i metalli di transizione).

Nel 1761 Johann Gottlob Lehmann trovò un minerale color rosso-arancio nei monti Urali, che chiamò piombo rosso siberiano: erroneamente identificato come un composto di piombo con parti di selenio e ferro, il minerale era in realtà un cromato di piombo (PbCrO4). Nel 1770 Peter Simon Pallas visitò lo stesso sito di Lehmann e rinvenne un altro "minerale di piombo" color rosso che poteva essere utilmente impiegato come pigmento per vernici. Questo uso del piombo rosso siberiano si sviluppò rapidamente; nello stesso periodo un colore giallo brillante ricavato dalla crocoite, un altro minerale di cromo, divenne molto di moda. Nel 1797 Nicolas-Louis Vauquelin ricevette dei campioni di crocoite (un minerale del cromo); da questi fu capace di ricavare ossido di cromo (CrO3) mescolando la crocoite con acido cloridrico, e un anno più tardi scoprì che poteva ottenere cromo metallico riscaldando l'ossido in un letto di carbone. Fu anche in grado di rilevare tracce di cromo in alcune gemme preziose, come rubini e smeraldi. Durante il XIX secolo il cromo fu usato principalmente per preparare vernici e pigmenti vari; oggi l'uso principale del cromo (85% del totale) è per leghe metalliche, con il resto diviso fra l'industria chimica, le fonderie e le fabbriche di laterizi. Il nome "cromo" deriva dalla parola greca chroma, che vuol dire "colore", a causa del gran numero di composti vivacemente colorati di tale elemento

Il cromo è un metallo duro, lucido, di colore grigio acciaio; può essere facilmente lucidato, fonde con difficoltà ed è molto resistente alla corrosione. Gli stati di ossidazione più comuni del cromo sono +2, +3 e +6, di cui +3 è il più stabile; gli stati +4 e +5 sono relativamente rari. I composti del cromo +6 (cromo esavalente) sono

potenti ossidanti, e gli effetti tossici e cancerogeni del cromo esavalente sono principalmente imputati a questa caratteristica. Il suo calore specifico è 0,45 J/kg·K.

Iodio (I)

NUMERO ATOMICO:53

MASSA ATOMICA:126,90447 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):386,85

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):457,4

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):140

DENSITA:4 940 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1811

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: Gruppo 17 e periodo 5

Antimonio (Sb)

NUMERO ATOMICO: 51

MASSA ATOMICA: 121,8

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 903,78 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1 860 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 145 pm

DENSITA: 6,68

ANNO DI SCOPERTA: XV secolo

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 15 gruppo e 5 periodo

Stagno (Sn)

NUMERO ATOMICO: 50

MASSA ATOMICA: 118,7

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 505

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2875

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 141

DENSITA: 7,29 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall'antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 14 e periodo 5

Cadmio (Cd)

NUMERO ATOMICO: 48

MASSA ATOMICA: 112,4

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 594

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1040

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 149

DENSITA: 8,65 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1817

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 12 e periodo 5

TECNEZIO(Tc)

NUMERO ATOMICO:43

MASSA ATOMICA:98

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):2 430 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):4 538 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm):135

DENSITA:11 500 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1937

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:43

Xenon (Xe)

NUMERO ATOMICO:54

MASSA ATOMICA:131,293 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):161,4 K (−111,75 °C)

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):165,1 K (−108,05 °C)

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:gas (non magnetico)

RAGGIO ATOMICO (pm):216 pm

DENSITA:5,9 kg/m³ (a 273 K)

ANNO DI SCOPERTA:1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:18 periodo e 5 periodo

INDIO (In)

NUMERO ATOMICO:49

MASSA ATOMICA:114,818 u ± 0,003 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):156,6 °C

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2.072 °C

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm):220 pm

DENSITA:7.31 g/cm3

ANNO DI SCOPERTA:1863

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:METALLI

Ittrio (Y)

NUMERO ATOMICO: 39

MASSA ATOMICA: 88.91

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1799

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3618

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 178

DENSITA: 4,47 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1794

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 3 gruppo e 5 periodo

PALLADIO (Pd)

NUMERO ATOMICO:46

MASSA ATOMICA:106,4

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1280

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2690

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm):163

DENSITA:12,0

ANNO DI SCOPERTA:1802

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:METALLI

Nobio(Nb)

NUMERO ATOMICO:41

MASSA ATOMICA:92,90638

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):2750

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):5017

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):198

DENSITA:8670 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1801

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:Gruppo 5 periodo 5

Molibdeno (Mo)

NUMERO ATOMICO:42

MASSA ATOMICA: 95,94

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2 896

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4 912

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):145

DENSITA: 10 280 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1778

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 6 gruppo e 4 periodo

Zirconio (Zr)

NUMERO ATOMICO: 40

MASSA ATOMICA: 91,224 u ± 0,002 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2 128

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4682

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 155

DENSITA: 6 511 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1789

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 4 gruppo e 5 periodo

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Rodio (Rh)

NUMERO ATOMICO: 45

MASSA ATOMICA: 102,9055 u ± 0,00002 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2 237 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3 968 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 135 pm

DENSITA: 12 450 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: Metalli di transizione

Stronzio (Sr)

NUMERO ATOMICO: 38

MASSA ATOMICA: 87.62

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1050

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1655

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 215

DENSITA: 2,60 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1790

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 5

Argento (Ag)

NUMERO ATOMICO: 47

MASSA ATOMICA: 107,9

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1235

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2435

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 145

DENSITA: 8,65 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1817

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 11 e periodo 5

In quanto semimetallo, l'antimonio ha l'aspetto di un metallo, ma non ne ha il comportamento tipico chimico e fisico,possiede scarse conducibilità termica ed elettrica e sublima a temperature relativamente basse. L'antimonio è un elemento noto e usato nei suoi composti sin dall'antichità, La stibnite, solfuro di antimonio, veniva usata sia come medicamento che per truccare gli occhi. La prima descrizione nota di una procedura per isolare l'antimonio è contenuta nel libro De la pirotechnia del 1540 scritto dal metallurgista italiano Vannoccio Biringuccio, questa pubblicazione precede il più famoso libro di Georg Agricola, De re metallica del 1556.L'origine del nome non è chiara; può derivare sia dalle parole greche anti e monos col significato di "opposto alla solitudine" perché si credeva che non esistesse allo stato nativo, che dal greco anthos Ammon, ossia "il fiore di Ammon".

Rutenio (Ru)

NUMERO ATOMICO: 44

MASSA ATOMICA: 101,07

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2607 k (2334 °c)

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4423 k (4149 °c)

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 130 (178) pm

DENSITA: 12370 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1844

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 8 e periodo 5

Tellurio (Te)

NUMERO ATOMICO: 52

MASSA ATOMICA: 127,60

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 722,66

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1 261

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 140

DENSITA': 6 240 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1782

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 16 e periodo 5

Il cadmio è di aspetto metallico, di colore bianco-argenteo con riflessi azzurrognoli.

E' un metallo relativamente raro, è tossico. E' un metallo bivalente, è malleabile, duttile e molto tenero. E' simile sotto molti aspetti allo zinco ma forma composti più complessi rispetto ad esso e ha caratteristiche simili allo Stronzio ma una minore reattività.

Circa i ¾ della quantità di Cadmio prodotta vengono usati per produrre pile al Nichel-Cadmio, mentre il quarto rimanente è usato per produrre pigmenti, rivestimenti e stabilizzanti per le materie plastiche. Altri impieghi sono:

-In leghe metalliche basso fondenti e per saldature

-In leghe metalliche ad alta resistenza all'usura

-Come barriera per controllare le reazioni nucleari

La forma elementare dello iodio venne scoperta dal chimico francese Bernard Courtois nel 1811.

Esso si trova in molti stati di ossidazione, tra cui lo ioduro, lo iodato. È il meno abbondante degli alogeni stabili, posizionandosi come sessantunesimo elemento più abbondante in natura, tuttavia è l'elemento essenziale più pesante.

Fa parte del gruppo degli alogeni.

Esso riveste un ruolo biologico essenziale negli esseri viventi,

Si trova nelle ormoni tiroidei.

I maggiori produttori odierni sono il Cile e il Giappone.

Esso e suoi composti sono usati principalmente nella nutrizione ma grazie al suo elevato numero atomico e alla facilità di fissaggio a composti organici viene utilizzato in radiologia come mezzo di contrasto non tossico.

Info

Il tecnezio è l'elemento chimico di numero atomico 43. Il suo simbolo è Tc. È un elemento grigio argenteo, radioattivo, metallo di transizione del quinto periodo, cristallino molto raro in natura; il tecnezio è uno dei prodotti di fissione nucleare naturale ed artificiale dell'uranio e si usa in medicina nucleare per ottenere immagini scintigrafiche e tomografiche di numerosi compartimenti corporei e come protezione contro la corrosione.

Lo stagno è un elemento chimico nella tavola periodica che ha simbolo Sn e numero atomico 50. Questo metallo di post-transizione argenteo e malleabile, che non si ossida facilmente all'aria e resiste alla corrosione, si usa in molte leghe e per ricoprire altri metalli più vulnerabili alla corrosione. Lo stagno si ottiene soprattutto dalla cassiterite, un minerale in cui è presente sotto forma di ossido, e dalla stannite.

Lo stagno è un metallo malleabile e molto duttile bianco argenteo, con una struttura cristallina particolare che provoca uno stridio caratteristico quando una barra di stagno viene piegata (il rumore è causato dalla rottura dei cristalli): se riscaldato, perde la sua duttilità e diventa fragile. Questo metallo resiste alla corrosione da acqua marina, da acqua distillata e da acqua potabile, ma può essere attaccato da acidi forti, da alcali e da sali acidi. Lo stagno agisce da catalizzatore in presenza di ossigeno disciolto nell'acqua e accelera l'attacco chimico.

Lo xenon appartiene al gruppo dei gas nobili.Con l'acqua lo xenon può formare dei clatrati, ovvero dei sistemi in cui gli atomi di xenon sono fisicamente intrappolati all'interno del reticolo cristallino dell'acqua, benché non siano in alcun modo legati chimicamente ad essa.

Questo gas è famoso e principalmente usato per la realizzazione di lampade e dispositivi luminosi,infatti eccitandolo con una scarica elettrica, esso produce una luce azzurra.Ormai tutte le lampade utilizzate per proiezioni cinematografiche utilizzano questo gas.

Info

Il molibdeno è un metallo di transizione. In forma pura è di colore bianco argenteo. È un metallo molto duro e tra gli elementi è quello contraddistinto da uno dei più elevati punti di fusione. In piccola quantità ha un effetto indurente sull'acciaio.

Il molibdeno è importante nel nutrimento delle piante e nei sistemi biologici compare in alcuni enzimi, tra cui la xantina ossidasi.

Oltre due terzi del molibdeno prodotto sono impiegati nelle leghe metalliche. L'uso del molibdeno è cresciuto notevolmente durante la seconda guerra mondiale, quando fu necessario trovare alternative al tungsteno per produrre acciaio di elevata durezza.

Ancora oggi il molibdeno è usato per produrre leghe ad alta durezza e acciai resistenti alle alte temperature.

I pigmenti a base di molibdeno hanno colori che variano tra il giallo intenso e l'arancione vivo e vengono usati nelle vernici, negli inchiostri e nei manufatti di plastica e di gomma.

Il molibdeno (dal greco molybdos, "simile al piombo") non si trova puro in natura e i composti reperibili venivano confusi, con composti di carbonio o piombo. Nel 1778 Carl Wilhelm Scheele capì che il molibdeno era un elemento diverso sia dalla grafite sia dal piombo e riuscì a isolare l'ossido del metallo dalla molibdenite, un minerale.

Il molibdeno fu dapprima poco usato e rimase confinato nei laboratori fino al tardo XIX secolo. Poi una compagnia francese, la Schneider and Co, provò a usare molibdeno come agente legante per l'acciaio delle piastre di corazzatura e scoprì le sue utili proprietà.

Circa la metà di tutto il molibdeno estratto nel mondo proviene dagli Stati Uniti. La missione russa Luna 24 scoprì un singolo granulo di molibdeno puro in un frammento di pirosseno prelevato dal Mare Crisium sulla Luna. Gli alimenti più ricchi in molibdeno sono le crucifere, i legumi e certi cereali. In certi animali, integrare la dieta con piccole quantità di molibdeno aiuta la crescita.

L'ittrio è l'elemento chimico di numero atomico 39 e il suo simbolo è Y.

È un metallo di transizione dall'aspetto argenteo, è comune nei minerali delle terre rare e non si trova mai in natura come elemento libero.

Esso possiede una reattività chimica simile a quella dei lantanoidi; gli sfridi e i trucioli di questo metallo bruciano all'aria quando la loro temperatura supera i 400 °C e in forma di polvere fine può incendiarsi spontaneamente.

Si trova in quasi tutti i minerali delle terre rare e dell'uranio e non viene mai rinvenuto allo stato nativo; industrialmente viene ottenuto dalla sabbia di monazite.

Gli usi più importanti dell'ittrio sono i LED e i fosfori, in particolare quelli rossi del tubo a raggi catodici dei televisori. L'ittrio trova impiego anche anche nella produzione di elettrodi, elettroliti, filtri elettronici, laser, superconduttori, in varie applicazioni mediche e come oligoelemento in vari materiali per migliorarne le loro proprietà.

È un metallo bianco-grigiastro, lucente ed eccezionalmente resistente alla corrosione. Lo zirconio è più leggero dell'acciaio ed ha una durezza comparabile a quella del rame. In forma di polvere può infiammarsi spontaneamente se è esposto ad alte temperature. Conduce bene calore ed elettricità, ha un'elevata temperatura di fusione (circa 1 800 °C), le proprietà dipendono molto dalle impurezze che lo possono rendere fragile e difficile da lavorare (poco duttile).

Lo zirconio fu scoperto nel 1789 da Martin Heinrich Klaproth e isolato nel 1824 da Jöns Jacob Berzelius.

I minerali dello zirconio, ovvero lo zircone e la zirconite erano noti nell'antichità e sono menzionati nelle scritture bibliche.

Il metallo fu isolato in forma impura da Berzelius, che lo preparò scaldando una miscela di potassio e di fluoruro di zirconio e potassio in un tubo di ferro, provocandone la decomposizione. Lo zirconio puro fu ottenuto per la prima volta nel 1914.

Lo zirconio non si trova mai in natura come metallo puro e la sua principale fonte commerciale è il minerale di silicato di zirconio, lo zircone (ZrSiO4), che si trova in giacimenti situati in Australia, Brasile, India, Russia e negli Stati Uniti. È estratto come polvere scura e fuligginosa, o come sostanza cristallina di color grigio metallico.

Lo stronzio è l'elemento chimico di numero atomico 38. Il suo simbolo è Sr. Appartiene al gruppo dei metalli alcalino-terrosi e si presenta come un metallo tenero, argenteo, bianco o leggermente giallo. Lo stronzio presenta una struttura cristallina cubica a facce centrate. E' abbastanza raro trovare un cristallo ben strutturato di stronzio: in natura sono infatti molto più frequenti i microcristalli. Circa lo 0,25% della crosta terrestre è costituita da stronzio, in particolare, da ossido di stronzio (SrO). Lo stronzio è usato nei fuchi d'artificio e nei proiettili traccianti, a causa del suo colore rosso brillante che deriva dalla combustione dei suoi sali.

Il palladio non si ossida all'aria ed è l'elemento meno denso e con il punto di fusione più basso di tutto il gruppo del platino. È tenero e duttile dopo ricottura, ma aumenta molto la sua resistenza e durezza se viene lavorato a freddo (incrudito). È immune all'effetto dell'acido cloridrico ma viene attaccato dall'acqua regia.

Questo metallo è inoltre estremamente permeabile all'idrogeno: può assorbire fino a 900 volte il suo volume in idrogeno a temperatura ambiente. Si pensa che questo possa accadere grazie al formarsi di idruro di palladio (PdH2), ma non è chiaro se tale composto si formi realmente o sia solo un'associazione temporanea.

L'Indio fu scoperto nel 1863 dai chimici tedeschi Ferdinand Reich e Hieronymus Theodor Richter che ricercavano tracce di tallio in un minerale contenente zinco. Questo metallo raro costituisce solo il 5x10−3 della crosta terrestre, è malleabile, a tal punto che, come il sodio, può essere tagliato con un coltello. e chimicamente affine al gallio e al tallio, perchè appartenenti allo stesso gruppo. Reagisce a caldo con arsenico, antimonio, fosforo,zolfo, selenio, tellurio e con gli alogeni. L'indio si usa principalmente per rivestire altri materiali con un film sottile che ha funzione lubrificante.

L'argento è l'elemento chimico nella tavola periodica che ha simbolo Ag (dall'abbreviazione del latino Argentum) e numero atomico 47.

È un metallo di transizione tenero, bianco e lucido; l'argento è il migliore conduttore di calore ed elettricità fra tutti i metalli, e si trova in natura sia puro che sotto forma di minerale.

L'argento è un metallo molto duttile e malleabile, appena più duro dell'oro, con una lucentezza metallica bianca che viene accentuata dalla lucidatura; ha la maggiore conducibilità elettrica tra tutti i metalli.

L'argento puro, tra i metalli, ha anche la più alta conducibilità termica, il colore più bianco, la maggiore riflettanza della luce visibile e la minore resistenza all'urto.

L'argento trova principalmente impiego come metallo prezioso. I suoi alogenuri, in special modo il cloruro d'argento, sono impiegati in fotografia, che ne è l'utilizzo principale in termini di quantità.

Info

INFO

La parola tecnezio deriva dal greco τεχνητός (technetos), "artificiale". Deve il suo nome al fatto di essere stato prodotto artificialmente nei reattori nucleari, poiché non è presente sulla Terra. Fu il primo elemento ad essere prodotto artificialmente.

Una volta che è stato possibile ottenerne quantità macroscopiche sufficienti a studiarne le proprietà fisiche e chimiche, si è scoperto che il tecnezio si trova anche in altre parti dell'universo. Alcune stelle giganti rosse contengono una linea di emissione nel loro spettro elettromagnetico che indica la presenza di tecnezio. La sua presenza nelle giganti rosse ha portato a rivedere le teorie relative alla nucleosintesi di elementi pesanti nelle stelle.

Il rutenio è un metallo bianco e duro, si presenta in quattro forme cristalline diverse e non si opacizza a temperature ordinarie. Si ossida con reazione esplosiva. Il rutenio si scioglie negli alcali fusi; non viene attaccato dagli acidi, ma subisce l'aggressione degli alogeni e ad alte temperature degli idrossidi alcalini. Piccole quantità di rutenio possono aumentare la durezza del platino e del palladio nonché rendere il titanio più resistente alla corrosione. Il rutenio può essere impiegato come rivestimento sia per elettrodeposizione sia per decomposizione termica. Una lega di rutenio-molibdeno è superconduttrice a temperature inferiori a 10,6 K.

INFO:Info:Il niobio è un metallo raro, morbido, malleabile, duttile, grigio-bianco con una struttura cristallina cubica a facce centrate. Nelle sue proprietà fisiche e chimiche assomiglia al tantalio, l'elemento sotto di esso nel gruppo Vb della tavola periodica. Reagisce valocemente ad alte temperature con ossigeno, carbonio, gli alogeni, azoto e zolfo; deve essere disposto in un atmosfera protettivo se trattato persino a moderate temperature. Il metallo è inerte a acidi, anche all'aqua regia a temperatura ambiente, ma è attacato da acidi caldi e concentrati ed specilamente da alcali e da agenti ossidanti.

Il rodio è molto riflettente; esposto all'aria si ossida lentamente in sesquiossido di rodio Rh2O3, ad alte temperature perde l'ossigeno e ritorna allo stato puro metallico. Il rodio ha un punto di fusione maggiore del platino e densità inferiore: non viene attaccato dagli acidi e si scioglie solo in acido solforico a caldo.

Il rodio è usato principalmente come legante per platino e palladio per conferire loro maggiore durezza; queste leghe sono usate in termocoppie, elettrodi per candele in motori aeronautici, crogioli di laboratorio, avvolgimenti per fornaci, trafile per produzione di fibre di vetro

Caratteristiche:

Il tellurio è un elemento relativamente raro che appartiene allo stesso gruppo dell'ossigeno, dello zolfo, del selenio e del polonio, noto in passato come il gruppo dei calcogeni.

Allo stato cristallino, il tellurio ha un aspetto metallico bianco-argenteo inoltre è un metalloide fragile che si lascia polverizzare facilmente.

Chimicamente correlato al selenio ed allo zolfo, la sua conducibilità elettrica cresce sensibilmente quando è esposto alla luce; può essere drogato con rame, oro, argento, stagno o altri metalli; Infiammabile all'aria, il tellurio brucia con una fiamma blu-verdastra convertendosi nel suo biossido e allo stato fuso, il tellurio è in grado di corrodere il rame, il ferro e l'acciaio inossidabile.

Utilizzi:

Si usa soprattutto in lega con altri metalli. Viene aggiunto al piombo per aumentarne la resistenza meccanica e diminuire l'effetto corrosivo dell'acido solforico; se viene aggiunto al rame o all'acciaio inossidabile li rende più lavorabili. Altri usi:

•Si aggiunge alla ghisa per controllarne il raffreddamento.

•Si usa nelle ceramiche.

•Il tellururo di bismuto si usa in dispositivi termoelettrici.

Il tellurio inoltre, si usa anche nelle capsule esplosive, e potenzialmente in pannelli fotovoltaici al tellururo di cadmio

AFNIO (Hf)

NUMERO ATOMICO:72

MASSA ATOMICA: 178,49

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2506 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):4876 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm):172 pm

DENSITA:13310

ANNO DI SCOPERTA: 1923

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 4 periodo 6

Iridio (Ir)

NUMERO ATOMICO: 77

MASSA ATOMICA: 192,2

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2739

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4701

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 136

DENSITA: 22,5 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1803

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 9 e periodo 7

Bismuto (Bi)

Cesio (Cs)

NUMERO ATOMICO: 55

MASSA ATOMICA: 132.8

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 302

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 944

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 265

DENSITA: 1,7g/mL

ANNO DI SCOPERTA: 1860

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 1 e periodo 6

Radon (Rn)

NUMERO ATOMICO: 86

MASSA ATOMICA: 222

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 202

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 211,3

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: gas

RAGGIO ATOMICO (pm): nessun dato (120)

DENSITA: 9,73 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 18° gruppo e 6° periodo

NUMERO ATOMICO:76

MASSA ATOMICA:190.23

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):3306.15

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):405.15

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):128 pm

DENSITA:22661 Kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1803

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:8°gruppo 6°periodo

Polonio (Po)

NUMERO ATOMICO: 84

MASSA ATOMICA: 208,982

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):254k

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 962k

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 164pm

DENSITA': 9,2g\cm

ANNO DI SCOPERTA: 1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 16 e periodo 6

Oro (Au)

NUMERO ATOMICO: 79

MASSA ATOMICA: 197

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1337

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3081

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 144

DENSITA: 19,3 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall' antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 11 e periodo 6

Bario (Br)

NUMERO ATOMICO:56

MASSA ATOMICA:137.3

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1000

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2170

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):217

DENSITA:3,59 g/mL

ANNO DI SCOPERTA:1808

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 6

NUMERO ATOMICO: 83

MASSA ATOMICA: 208,9804

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 554,6

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 1837

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 143

DENSITA: 9 780 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1753

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 15

periodo 6

Astato (At)

NUMERO ATOMICO: 85

MASSA ATOMICA: 210 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 575

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K) : 610

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 200

DENSITA: 9320 kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA: 1940

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 17 e periodo 6

Piombo (Pb)

NUMERO ATOMICO:82

MASSA ATOMICA:207,5

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):600,61

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2022

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):180

DENSITA:11 340 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1550 a.C.

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 14 e periodo 6

Mercurio (Hg)

NUMERO ATOMICO: 80

MASSA ATOMICA: 200,6

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 234

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 630

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Liquido

RAGGIO ATOMICO (pm): 150

DENSITA: 13,6 g/mL

ANNO DI SCOPERTA: Noto fin dall' antichità

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 12 e periodo 6

Tungsteno (W)

NUMERO ATOMICO: 74

MASSA ATOMICA: 183.8

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 3695

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 5828

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 137

DENSITA: 19.3 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1781

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 6 gruppo e 6 periodo

NUMERO ATOMICO: 73

MASSA ATOMICA: 180.9

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 3290.15

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 5697.15

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (p): 145

DENSITA: 16.7 kg/m3

ANNO DI SCOPERTA: 1802

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 5 gruppo 6 periodo

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

L'Iridio è un metallo di transizione bianco-argenteo, molto duro, appartenente al gruppo del platino.

Il nome iridio deriva dal latino iridium da iris = arcobaleno, con l'aggiunta del suffisso -ium tipico degli elementi metallici.

Si trova in natura in lega con l'osmio.

L'iridio è noto per essere il metallo più resistente di tutti alla corrosione chimica.

È inattaccabile dagli acidi e nemmeno l'acqua regia lo scioglie.

Viene usato in apparecchi esposti ad alte temperature, in contatti elettrici e come additivo indurente del platino.

L'iridio somiglia al platino; è un metallo di colore bianco con una lievissima sfumatura gialla. Per via delle sue elevate caratteristiche di durezza e fragilità, è difficile da lavorare e da modellare.

La sua densità è lievemente inferiore a quella dell'osmio, che era considerato il più denso elemento noto.

RENIO: (Re)

NUMERO ATOMICO: 75

MASSA ATOMICA: 186. 207

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 3.459K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 5.870K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 135 (188) pm

DENSITA: 21 020 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1925

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: 7 gruppo 6 periodo

Platino (Pt)

NUMERO ATOMICO: 78

MASSA ATOMICA: 195.1

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2041

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 4098

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 139

DENSITA: 21.4 g/ml

ANNO DI SCOPERTA: 1735

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 10 peiodo 6

ll cesio è l'elemento chimico di numero atomico 55. Il suo simbolo è Cs.

È un metallo alcalino di colore argenteo-dorato, tenero e duttile, fonde poco al di sopra della temperatura ambiente. L'uso più importante del cesio è negli orologi atomici

Il cesio è anche l'elemento più elettropositivo di tutti e quello con il più basso potenziale di ionizzazione; è inoltre il meno comune di tutti i metalli alcalini (non considerando il rarissimo e radioattivo francio).

Il cesio può trovarsi liquido a temperatura ambiente. Il cesio reagisce in maniera esplosiva a contatto con l'acqua fredda e perfino con il ghiaccio a temperature al di sopra di −116 °C. L'idrossido di cesio (CsOH) è una base molto forte ed intacca rapidamente la superficie del vetro. Reagendo con l'acido bromidrico forma il Bromuro di cesio.

Come altri elementi del gruppo 1, il cesio ha una grande affinità per l'ossigeno e si usa come "getter" nei tubi a vuoto.

Nelle celle fotoelettriche

Gli isotopi radioattivi di cesio si usano in medicina per trattare alcuni tipi di cancro.

Il cesio fu scoperto spettroscopicamnte da Rober Bunsen e Gustav Kirchhoff nel 1860, nelle acque minerali di Dürkheim, in Germania. La sua identificazione fu basata sulle brillanti linee blu del suo spettro e fu il primo elemento scoperto attraverso l'analisi spettroscopica. Il cesio metallico venne prodotto per la prima volta nel 1881.

Come metallo alcalino, il cesio si trova nella lepidolite, nella pollucite e in altri minerali.

Il cesio si può isolare per elettrolisi del cianuro fuso e in un certo numero di altri modi: fra questi, il cesio ottenuto per decomposizione termica dell'azoturo di cesio è eccezionalmente puro e privo di gas.

L'afnio (dal latino Hafnia, l'attuale "Copenaghen") è stato scoperto da Dirk Coster e George Charles de Hevesy nel 1923 a Copenaghen, Danimarca.L'afnio è utilizzato per fabbricare barre di controllo nei reattori nucleari per via della sua alta capacità di assorbimento dei neutroni: è in grado di assorbire neutroni energetici 600 volte più efficacemente che lo zirconio; inoltre ha ottime caratteristiche meccaniche ed un'eccezionale resistenza alla corrosione. Altri utilizzi sono:nelle lampade ad incandescenza,per catturare i residui di ossigeno ed azoto,come elettrodo nel taglio al plasma per la sua capacità di emissione di elettroni,in lega con ferro, titanio, niobio, tantalio ed altri metalli.il biossido di afnio sarà utilizzato negli isolatori di gate High-K (ad alta costante dielettrica) nelle ultime generazioni di circuiti integrati. Intel ha introdotto una tecnologia di transistor per i suoi processori a 45 nm che fa uso dell'afnio.

INFO

Il radon è l'elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn e numero atomico 86. 

Scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie, è un gas nobile e radioattivo che si forma dal decadimento del radio (con espulsione di un nucleo di elio), generato a sua volta dal decadimento dell'uranio. 

Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato. Uno dei principali fattori di rischio del radon è legato al fatto che accumulandosi all'interno di abitazioni diventa una delle principali cause di tumore al polmone.  Polonio e bismuto sono i prodotti, estremamente tossici, del decadimento radioattivo del radon. 

Il radon è un elemento chimicamente inerte (in quanto gas nobile), naturalmente radioattivo. A temperatura e pressione standard il radon è inodore e incolore. Il radon è solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l'acqua naturale di superficie a contatto con l'atmosfera lo rilascia in continuazione  anche se generalmente in quantità molto limitate. D'altra parte, l'acqua profonda delle falde, può presentare una elevata concentrazione di 222Rn rispetto alle acque superficiali. 

Il bario è l'elemento chimico di numero atomico 56. Il suo simbolo è Ba. È un elemento metallico di colore argenteo, tenero e molto tossico; fa parte del gruppo dei metalli alcalino-terrosi e fonde a temperatura molto elevata. Il suo idrossido è detto baryta e si trova soprattutto nel minerale barite: il bario non si trova mai puro in natura a causa della sua forte reattività con l'acqua e con l'ossigeno dell'aria. Composti di bario si usano in piccole quantità nelle vernici,nella produzione del vetro e nella produzione di fuochi artificiali.

Il bario è un elemento metallico chimicamente simile al calcio, ma è tenero e in forma metallica, puro, è di un bianco argenteo somigliante al piombo. Questo metallo si ossida molto facilmente se esposto all'aria e reagisce energicamente con l'acqua o l'alcool. Alcuni composti di questo elemento hanno un peso specifico molto elevato, come il solfato di bario: la barite (BaSO4), detta anche spato pesante.

Il bario è usato soprattutto in candele per motori a scoppio, fuochi d'artificio e lampade fluorescenti. Inoltre: Sotto forma di ossido (ed insieme ad altri ossidi di stronzio e di calcio), come getter in tubi a vuoto. * I sali di bario (soprattutto il solfato di bario) sono impiegati a volte come mezzo di contrasto, somministrati oralmente o per via rettale per aumentare il contrasto degli esami medici radiografici del sistema digestivo. Il litopone, un pigmento che contiene solfato di bario e solfuro di zinco, ha un buon potere coprente e non si scurisce se viene esposto a solfuri. La barite è usata diffusamente nei pozzi di petrolio per appesantire i fluidi di trivellazione e nella produzione della gomma. Il carbonato di bario è un utile derattizzante e si usa anche per fabbricare vetro e mattoni, mentre il nitrato di bario e il clorato vengono usati per fabbricare fuochi d'artificio di colore verde.Il solfuro di bario impuro è fosforescente dopo essere stato esposto alla luce.Come magnete in alcuni tipi di altoparlanti per auto.

Il nome bario deriva dal greco βαρύς (barys) che significa "pesante". Nel 1602 Vincenzo Casciarolo, un alchimista, scoprì per caso che la barite (principale minerale di bario) diventava luminescente se riscaldata.

Il Piombo è l'elemento chimico di numero atomico 82; Il suo simbolo è Pb.

Gli alchimisti pensavano fosse possibile trasformare il piombo in oro utilizzando la cosiddetta pietra filosofale.

Il suo nome deriva dal latino plumbum che presumibilmente proviene dal greco πέλιος, (pélios, blu-nerastro), oppure dal sanscritto bahu-mala (molto sporco)

Il piombo allo stato nativo esiste, ma è piuttosto raro. In genere viene trovato associato allo zinco, all'argento e principalmente al rame, viene quindi estratto insieme a questi metalli.

Il piombo si presenta come una miscela di certi isotopi miscelati che sono radiogenici, ovvero sono il prodotto finale di tre catene di decadimenti radioattivi.

I suoi composti sono tossici per inalazione e ingestione. L'avvelenamento da piombo è detto saturnismo.

Il piombo è un metallo velenoso, che può danneggiare il sistema nervoso, specialmente quello nei bambini, e causare malattie del cervello e del sangue. L'esposizione al piombo o ai suoi sali, soprattutto a quelli solubili, o all'ossido PbO2 può causare nefropatie, caratterizzate dalla sclerotizzazione dei tessuti renali, e dolori addominali colici.

Il simbolo dell'oro è Au, dal latino "Aurum", cioè Oro. Esso è posizionato nella tabella, in basso al centro circa e sta tra il Platino e il Mercurio, ed è un metallo .

È un metallo di transazione tenero, pesante, duttile, malleabile di colore giallo, dovuto all'assorbimento delle lunghezze d'onde del blu dalla luce incidente.

L'oro è un metallo di colore giallo. Può assumere una colorazione diversa a seconda delle sue leghe: rossa, violetta e nera quando è finemente suddiviso o in soluzione colloidale, mentre appare verde se ridotto a una lamina finissima. È il metallo noto più duttile e malleabile; un grammo d'oro può essere battuto in una lamina la cui area è un metro quadrato. È un metallo tenero e per conferirgli una maggiore resistenza meccanica viene lavorato in lega con altri metalli.

L'oro non viene intaccato né dall'aria né dalla maggior parte dei reagenti chimici. Da sempre la sua elevata inerzia chimica ne ha fatto un materiale ideale per il conio di monete e per la produzione di ornamenti e gioielli. Non si altera con l'ossigeno, l'umidita, il calore, gli acidi e gli alcali caustici, invece può essere ossidato con acqua regia o con soluzioni acquose contenenti lo ione cianuro in presenza di ossigeno o perossido di idrogeno. A contatto con il mercurio si scioglie e forma amalgami.

Si trova allo stato nativo, spesso accompagnato da una frazione di argento (compresa tra l'8% e il 10%), sotto forma di electron (oro e argento naturale). Al crescere del tenore di argento, il colore del metallo diviene più bianco e la sua densità diminuisce.

L'oro si lega con molti altri metalli: le leghe col rame sono rossastre, con il ferro verdi, con l'alluminio violacee, col platino bianche, col bismuto e l'argento nerastre.

Il mercurio è un metallo di transizione dalla colorazione bianco-argentea.

Esso è un elemento raro nella crosta terrestre. i suoi minerali sono particolarmente ricchi, arrivando a contenere mercurio fino al 2,5%.I maggiori

È un cattivo conduttore di calore, ma buon conduttore di elettricità. È uno dei pochi metalli che a temperatura ambiente si trova allo stato liquido. Allo stato solido è molto duttile e tenero. Il suo punto di fusione è attorno ai –38,83° mentre quello di ebollizione supera i 356°. Si comporta quasi fosse un gas nobile, dato che fonde a temperature basse e forma legami deboli e crea un gas monoatomico.

Reagisce con acidi ossidanti come l'acido nitrico e solforico concentrati. Si ossida difficilmente all'aria. Presenta una bassa viscosità. Interagisce con altri metalli come argento ed oro.

È fortemente tossico. La sua tossicità è nota fin dai tempi dei Romani. I suoi effetti possono provocare broncopolmonite, tremori, allucinazioni, debolezza muscolare, perdita della vista e dell'udito, morte.

L'astato fa parte del gruppo degli alogeni.

Viene prodotto in natura dal decadimento radioattivo dell'uranio e del torio ed è il più pesante degli alogeni. Ha un tempo di dimezzamento massimo di 8 ore e 30 minuti, per cui è il secondo elemento naturale più instabile dopo il francio.

Gli isotopi dell'astato non godono di vita abbastanza lunga da studiarne le proprietà, ma le misure spettroscopiche lasciano pensare a caratteristiche simili a quelle dello iodio.

Considerazioni teoriche fanno ipotizzare che l'astato abbia un carattere metallico più marcato dello iodio. Alcune reazioni elementari in cui è coinvolto l'astato sono state condotte e studiate da ricercatori del Brookhaven National Laboratory di New York.

Con la possibile eccezione del francio, l'astato è il più raro elemento in natura. Si stima che l'intera crosta terrestre ne contenga in tutto meno di 28 grammi.

Il polonio, simbolo chimico Po (vedi la tavola degli elementi), è un metalloide radioattivo che si trova nell'uranio e, in bassissime percentuali, anche nel suolo e nell'atmosfera. In natura è dunque un elemento molto raro, e anche nel minerale d'uranio è presente nella misura di 100 milligrammi per tonnellata, ma può essere prodotto nei reattori delle centrali nucleari. Dalla sua scoperta è stato utilizzato in diverse applicazioni industriali, ma poi abbandonato per via del suo alto tasso di radioattività e tossicità. È stato infine abbandonato anche per le ipotizzate applicazioni spaziali (si pensava di usarlo per il riscaldamento dei satelliti, per esempio) e ha oggi quasi esclusivamente applicazioni militari.

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Il nome Renio deriva dal nome latino del fiume Reno. È stato l’ultimo elemento naturale ad essere stato scoperto. È stato scoperto nel 1925 in Germania da Walter von Noddack, Ida Noddack, Otto Carl von Berg. È un metallo raro, di colore bianco-argenteo, è estremamente duttile, è un buon conduttore elettrico, ha un’elevata densità ed elevate temperature di fusione ed ebollizione. Il renio è un metallo ideale per gli usi ad alte temperature (motori, contatti elettrici, filamenti per lampade). Viene anche usato come catalizzatore durante la produzione di benzina.

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L' Osmio è un metallo di transizione del gruppo del platino. Si trova in natura in lega con il platino. Il suo tetrossido si usa nel rilevamento delle impronte digitali. A causa dell'estrema tossicità del suo ossido esso viene spesso legato ad altri metalli in applicazioni che richiedono un elevata resistenza all' usura. Le leghe di osmio sono molto dure e si usano per la produzione dei pennini stilografici. L' Osmio fu scoperto nel 1803 da Smithson Tennat a Londra. Lo isolò insieme con l'iridi dal residuo ottenuto dallo scioglimento dal platino nell' acqua regia.

La sua esistenza fu ipotizzata per la prima volta da Peter Woulfe nel 1779 che esaminando la Wolframite da cui si poteva ottenere un nuovo elemento. Nel 1781 Carl Wilhelm Scheele verificò che dalla tungstenite si poteva produrre un nuovo acido, che chiamarono acido tungstico. Scheele e Torbern Bergman ipotizzarono quindi che dalla riduzione dell'acido tungstico si sarebbe potuto isolare un nuovo metallo.

Il tungsteno appartiene alla classe dei metalli, ha un colore grigio lucente, viene utilizzato nell'industria elettrica usato ad esempio per i filamenti delle lampade ad incandescenza, si usa il tungsteno per il fatto che il metallo con la temperatura più alta di fusione 3422°C è molto resistente alle corrosioni, le leghe del tungsteno sono usate soprattutto nell'industria aerospaziale. Inoltre è utilizzato nelle saldature ad incandescenza e nelle vecchie lampadine ad incandescenza.

Il platino si trova nella sabbia mescolata all'oro ed ad altri materiali, quindi per estrarlo bisogna lavare via la sabbia ed utilizzare l'acido citrico per separlarlo dal ferro e dal rame.

Il platino metallico non cause generalmente problemi a chi lo maneggia, però alcuni suoi composti (come il rodio) sono altamente tossici.

Altri composti (come il cisplatino) vengono utilizzati nel campo farmaceutico per farmaci anti-tumore.

Tra le altre cose, per fare i riferimenti standard del metro e del peso, è stata utilizzata una lega in platino-iridio.

Il platino viene anche utilizzato per la definizione dell'elettrodo ad idrogeno.

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INFO

Il Bismuto è un metallo pesante e fragile,di aspetto bianco-roseo il cui comportamento chimico è simile a quello dell'arsenico e dell'antimonio. È il più diamagnetico dei metalli e, con l'eccezione del mercurio, quello con la minore conducibilità termica. È un metallo fragile dal colore bianco con sfumature rosastre, giallastre e bluastre e iridescenti. È il più pesante dei cosiddetti "metalli pesanti" ed è l'unico tra essi a non essere tossico. È il metallo che possiede la resistività più elevata.Insieme al gallio e all'antimonio è uno dei tre soli elementi che, come l'acqua, allo stato liquido presenta un minor volume rispetto allo stato solido. Per riscaldamento in aria può infiammarsi e bruciare con fiamma blu, producendo fumi gialli di ossido di bismuto.

Info

E' molto resiste alla corrosione, sotto ai 150 °C lo si può considerare immuno agli attachi chimici. L'uso principale del tantalio è un uso in forma di polvere metallica. E' usato molto nella produzione di componenti elettronici, altri usi del tantalio sono: come riscaldatore elettrico per altri metalli, per ferri chirurgici e clips da sutura, nelle lenti per apparecchi fotografici, per parti di forni sottovuoto, usato anche per preparazione di impianti chimici e per componenti protesiche di anca, ginocchio e spalla. Il tantalio fu scoperto in Svezia nel 1802 da Anders Ekeberg e isolato nel 1824 da Jöns Berzelius. Molti chimici del tempo pensavano che il niobio e il tantalio fossero lo stesso elemento: questa opinione venne confutata nel 1844 e nel 1866, quando i ricercatori dimostrarono che l'acido niobico e l'acido tantalico erano due composti diversi.

INFO

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

NUMERO ATOMICO: 107

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: semimetallo

RAGGIO ATOMICO (pm): 200

DENSITA: 2460 kg/m^3

ANNO DI SCOPERTA: 1981

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: periodo 7 gruppo 7

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Radio (Ra)

NUMERO ATOMICO: 88

MASSA ATOMICA: 226,025

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 973K (700°C)

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 2010K (1737°C)

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido (non magnetico)

RAGGIO ATOMICO (pm): 215

DENSITA': 5000 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1898

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 2 e periodo 7

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Francio (Fr)

NUMERO ATOMICO: 87

MASSA ATOMICA: 223,02

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 300

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 950

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 260

DENSITA: 1 870 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1939

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 1 e periodo 7

RUTHERFORDIO (Rf)

NUMERO ATOMICO: 104

MASSA ATOMICA: 261

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2946,15

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 6346,15

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 200

DENSITA: 23,2 g/cm³

ANNO DI SCOPERTA: 1964

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 4 periodo 7

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Info

INFO

Il radio si ritrova in natura nei minerali di uranio e in alcune acque. I preparati di radio sono luminosi al buio. Le radiazioni emesse dal radio e dai suoi composti sono capaci di rendere fluorescenti molti materiali, di trasformare l’ossigeno in ozono e il fosforo bianco in fosforo rosso, di modificare il punto di fusione dello zolfo, di alterare sostanze organiche. Dal punto di vista chimico il radio presenta stretta analogia con il bario e, come questo, è bivalente; esposto all’aria, annerisce; decompone l’acqua anche a freddo, formando l’idrossido di radio e svolgendo idrogeno. Gli acidi lo attaccano, formando sali con proprietà del tutto simili ai corrispondenti sali di bario. Esercita sulla pelle e sui tessuti azione necrotizzante e determina bruciature gravi, suscettibili di dare origine a ulcerazioni di tipo canceroso. Sul sistema emopoietico esercita azione nociva e provoca gravi anemie.

Il francio è il più pesante dei metalli alcalini; è il prodotto del decadimento dell'attinio e può essere prodotto artificialmente per bombardamento del torio con protoni. È il meno stabile di tutti gli elementi.Inoltre Il francio è l'elemento meno elettronegativo del sistema periodico e data la sua rarissima presenza in natura l'elemento non ha campi di utilizzo definiti.

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INFO

Il rutherfordio, chiamato anche kurchatovio è un elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Rf (o Ku) e come numero atomico il 104. È un elemento sintetico, altamente radioattivo, il cui isotopo più stabile ha una emivita inferiore ai 70 secondi. Questo elemento non ha quindi nessuna applicazione pratica e si sa poco delle sue proprietà. Il rutherfordio è il primo dei transattinoidi e si suppone che possieda proprietà chimiche simili all'afnio. Chiamato così in onore del suo scopritore (Ernest Rutherford) fu sintetizzato per la prima volta nel 1964 all'Istituto unito per la ricerca nucleare di Dubna (Russia).

Il bohrio è l'elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Bh e come il numero atomico il 107.È un elemento sintetico il cui isotopo più stabile è il Bohrio-270, che ha un'emivita di 61 s. Il bohrio è stato sintetizzato per la prima volta nel 1976 da un team sovietico, riuscendo a produrre l'isotopo 261Bh con un'emivita di 10 ms. L'elemento fu ottenuto bombardando il Bismuto-204 con nuclei pesanti di cromo-54. Nel 1994 un comitato della IUPAC raccomandò per l'elemento 107 il nome bohrio. Anche se questo nome è conforme ai nomi degli altri elementi che onorano degli individui, nei quali si considera solo il cognome, la scelta fu avversata da molti a causa della possibile confusione con il boro. Nonostante ciò, il nome bohrio è stato riconosciuto internazionalmente nel 1997; inoltre, per evitare confusione con i composti del boro, è stato deciso che i sali del bohrio in cui questo si combina come ossoanione vanno chiamati bohriati, anziché "bohrati".

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INFO

Lutezio (Lu)

NUMERO ATOMICO:71

MASSA ATOMICA:174,967 u ± 0,001 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1 925 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3 675 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):175 pm

DENSITA:9 841 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1907

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:gruppo 18 periodo 6

Cerio (Ce)

NUMERO ATOMICO: 58

MASSA ATOMICA: 140,116

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1068

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3716

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 181,1

DENSITA:6689 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1803

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 5 e serie dei lantanidi

NUMERO ATOMICO:68

MASSA ATOMICA:167,259

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1 802

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3 141

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:Solido

RAGGIO ATOMICO (pm):189+-6

DENSITA:9 066 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1843

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:68

Praseodimio (pr)

NUMERO ATOMICO: 59

MASSA ATOMICA: 140,9

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1.24

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3.785

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 247

DENSITA: 6 640 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1885

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 6 e serie dei lantanidi

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Neodimio (Nd)

NUMERO ATOMICO: 60

MASSA ATOMICA: 144,24

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1289

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3347

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 181

DENSITA: 6800 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1885

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 7 e serie dei lantanidi

Lantanio (La)

NUMERO ATOMICO:57

MASSA ATOMICA:138.9

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1193

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3727

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:solido

RAGGIO ATOMICO (pm):187

DENSITA:6,17 g/mL

ANNO DI SCOPERTA:1839

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: periodo 6- serie dei lantanidi

Info

INFO

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Il praseodimio è l'elemento chimico di numero atomico 59. Il suo simbolo è Pr. Il praseodimio è un metallo tenero di colore argenteo appartenente al gruppo dei lantanidi.

Esposto all'aria subisce ossidazione e si copre di una patina di ossido verde che lo preserva dall'ulteriore corrosione. Questo processo, detto passivazione, lo rende in qualche modo più resistente alla corrosione degli analoghi europio, lantanio, cerio e neodimio.

Viene generalmente conservato in recipienti ermetici o immerso in olio minerale.

Il praseodimio si trova nei minerali di terre rare monazite e bastnasite, e può essere recuperato da queste con un processo di scambio ionico. Il praseodimio costituisce inoltre il 5% circa del mischmetal.

NUMERO ATOMICO: 63

MASSA ATOMICA: 151,964

TEMPERATURA DI FUSIONE(K): 1099

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE(K): 1802

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO(pm): 198

DENSITA: 5 244 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1896

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: periodo 6 - lantanidi

L'erbio è l'elemento chimico di numero atomico 68, il suo simbolo è Er.

È un elemento delle terre rare e ha un aspetto argenteo metallico; si trova associato con altri lantanoidi principalmente nel minerali gadolinite, i cui principali giacimenti sono localizzati a Ytterby, in Svezia.

L'erbio è un metallo malleabile, tenero, abbastanza stabile all'aria; resiste all'ossidazione più di altri elementi della serie dei lantanoidi. Dal punto di vista chimico è trivalente, ovvero tende ad assumere nei suoi composti il numero di ossidazione +3. I suoi sali sono di colore rosa e il suo sesquiossido (Er2O3) viene chiamato erbia.

Le sue proprietà reologiche sono molto influenzate dalle impurità presenti in esso. L'erbio non riveste alcun ruolo biologico noto.

Info

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NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Il neodimio è un metallo appartenente al gruppo delle terre rare, o lantanidi, presente nella lega chiamata mischmetal fino al 18%.

È un metallo d'aspetto argenteo e lucente, tuttavia essendo uno dei lantanidi più reattivi, si ossida rapidamente all'aria coprendosi di una patina di ossido che desquamandosi espone all'azione ossidante dell'aria nuovi strati di metallo.

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Il lutezio è un metallo trivalente bianco-argenteo resistente alla corrosione e relativamente stabile all'aria ed è il più pesante degli elementi delle terre rare.

Per via del suo elevato costo di preparazione in quantità consistenti, ha pochi usi commerciali. Trova principalmente impiego in catalizzatori per il cracking del petrolio e per reazioni di alchilazione, idrogenazione e polimerizzazione.

Il lutezio, dal latino Lutetia che era il nome dell'odierna Parigi, fu scoperto indipendentemente nel 1907 dallo scienziato francese Georges Urbain e dal mineralogista austriaco Carl Auer von Welsbach. Entrambi trovarono il lutezio come impurità del minerale gadolinite che il chimico svizzero Jean Charles Galissard de Marignac e molti altri ritenevano consistesse interamente dell'elemento itterbio.

Il processo di separazione del lutezio dall'itterbio di Marignac fu descritto per primo da Urbain e perciò andò a lui l'onore di battezzare il nuovo elemento. Egli scelse il nome di neoitterbio e lutecium, ma col tempo il nome neoitterbio cadde in disuso, sostituito da lutecio, e nel 1949 l'ortografia dell'elemento 71 fu modificata in lutezio.

Welsbach propose i nomi cassiopio per l'elemento 71, in onore della costellazione Cassiopea, e aldebaranio come nuovo nome per l'itterbio, ma queste proposte furono rifiutate sebbene alcuni scienziati tedeschi ancora chiamino "cassiopio" l'elemento 71.

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Si tratta di un metallo, duttile, di colore bianco-argenteo. Si ossida rapidamente quando esposto all'aria ed è abbastanza morbido da essere tagliato con un coltello. Il cerio si mostra lo stato +3 caratteristico della serie, eccezionalmente si presenta anche con uno stato +4 che non si ossidano in acqua. È anche tradizionalmente considerato uno degli elementi delle terre rare. Non ha alcun ruolo biologico, ma non è eccessivamente tossico. Il cerio è facile da estrarre, grazie alla sua capacità unica tra i lantanidi di essere ossidato allo stato +4. Il cerio è stato il primo dei lantanidi ad essere scoperto nel 1803 ed oggi ha una varietà di impieghi: l'ossido di cerio viene utilizzato per lucidare il vetro ed è una parte importante dei convertitori catalitici. Lo si può trovare anche negli accendini per la sua proprietà piroforica.

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Il lantanio è un elemento leggero, metallico, di colore bianco-argento, malleabile e duttile: è anche molto tenero, tanto che si può tagliare con un coltello.

In reazione con l'acqua rilascia idrogeno gassoso. Ignifugo. Reagisce con gli ossidanti. Appartiene al gruppo 3 della tavola periodica e spesso viene considerato uno dei lantanoidi. Si trova in alcuni minerali di terre rare, di solito in combinazione con il cerio e altri lantanoidi. è uno dei più reattivi metalli delle terre rare: reagisce direttamente con carbonio, azoto, boro, selenio, silicio, fosforo, zolfo e con gli alogeni. Si ossida rapidamente se esposto all'aria o all'acqua calda, mentre in acqua fredda il processo è molto rallentato.Usi del lantanio: Illuminazione a carboni, soprattutto nell'industria cinematografica per l'illuminazione di teatri di posa e proiezione di pellicole.

L'ossido di lantanio (La2O3) migliora la resistenza del vetro all'attacco degli alcali ed è usato nella manifattura di speciali vetri ottici, come:Vetro che assorbe la radiazione infrarossa.Lenti per occhiali, fotocamere e telescopi, per via dell'alto indice rifrattivo e della bassa dispersione dei vetri alle terre rare.Piccole quantità di lantanio aggiunte all'acciaio ne migliorano la malleabilità, la duttilità e la resilienza Il mischmetal, una lega piroforica usata per esempio nelle pietre per accendini, contiene dal 25% al 45% di lantanio.L'ossido e il boruro sono usati nelle valvole in elettronica.La produzione di leghe che fungono da "spugne di idrogeno"; sono leghe capaci di adsorbire reversibilmente fino a 400 volte il loro volume di idrogeno gassoso (ad esempio LaNi5 e derivati) Catalizzatori per il cracking del petrolio.Mantelli per lanterne a gas.Composti per la lucidatura di vetri e marmi.Datazione (lantanio-bario) di rocce e minerali.Il nitrato di lantanio trova uso in vetri speciali, catalizzatori e trattamento delle acque.Il lantanio è presente in misura dell'1,5% in alcuni tipi di elettrodo al tungsteno per la saldatura TIG. Il lantanio in sostituzione del torio (elettrodi "toriati") riduce i rischi presenti nelle operazioni di saldatura legati all'emissione di radiazioni ionizzanti e nelle operazioni di affilatura degli elettrodi poichè il lantanio è meno pesante del toriostoriaL'elemento chimico lantanio è stato scoperto dallo svedese Carl Gustav Mosander nel 1839, quando decompose parzialmente un campione di nitrato di cerio riscaldandolo e trattando il sale risultante con acido nitrico diluito. Dalla soluzione risultante isolò una nuova terra rara che battezzò lantana. Il lantanio fu isolato in forma relativamente pura nel 1923. L'origine del nome viene dal greco lanthanein il cui significato è "nascondere".

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

L'europio è il più reattivo tra gli elementi delle terre rare. Si ossida rapidamente quando è esposto all'aria e reagisce in maniera simile al calcio in presenza di acqua. Come gli altri lantanidi, esplode spontaneamente all'aria a temperature comprese tra i 150 °C ed i 180 °C. Come il piombo è piuttosto tenero e abbastanza duttile. L'europio non si trova libero in natura, è però contenuto in diversi minerali, di cui i più importanti sono la bastnasite e la monazite. La scoperta è attribuita a Eugène-Anatole Demarçay che ipotizzò nel 1896 che i campioni di samario fossero contaminati da un elemento ancora sconosciuto, che riuscì a isolare nel 1901. L'europio in natura è una miscela di due isotopi stabili, 151Eu e 153Eu e sono noti 35 isotopi radioattivi. L'europio ha applicazioni commerciali e industriali nel campo del drogaggio di alcuni materiali vetrosi per la realizzazione di laser. Un suo possibile impiego nei reattori nucleari è oggetto di studio per la sua capacità di assorbire i neutroni.

Info

INFO

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Plutonio (Pu)

NUMERO ATOMICO:94

MASSA ATOMICA:244 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):912,5 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):3505 K

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm):159 pm

DENSITA:19 816 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1940

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:9 guppo e 7 periodo

Attinio (Ac)

NUMERO ATOMICO: 89

MASSA ATOMICA: 227

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1050

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3250

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: Solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 200

DENSITA: 10.07 g/cm^3

ANNO DI SCOPERTA: 1899

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: Gruppo 3 - Periodo 7

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

NUMERO ATOMICO: 90

MASSA ATOMICA: 232,0381 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 2 115 K (1842 °C)

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 5 061 K (4 788 °C)

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 179 pm

DENSITA: 11 724 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1829

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: periodo 7 - attinidi

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Il plutonio puro è un metallo argenteo, ma ingiallisce quando si ossida. Il plutonio subisce una contrazione di volume all'aumentare della temperatura.

Il plutonio in forma metallica mostra alcune proprietà particolari, a differenza degli altri metalli conduce male il calore, mostra forti variazioni di volume per modeste variazioni di temperatura o pressione e non è magnetico. Queste proprietà sono state spiegate nel 2007 tramite un modello che ipotizza che gli elettroni di valenza fluttuino tra gli orbitali, questo modello è in contrasto con i precedenti modelli che ipotizzavano un numero di elettroni fisso degli orbitali di valenza negli orbitali.

Mendelevio (Md)

NUMERO ATOMICO: 101

MASSA ATOMICA: 258

TEMPERATURE DI FUSIONE (K): 1100 K

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): ignota

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): ignoto

DENSITA: ignota

ANNO DI SCOPERTA: 1955

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: periodo 7-attinidi

CURIO (Cm)

NUMERO ATOMICO: 96

MASSA ATOMICA: 247 u

TEMPERATURA DI FUSIONE (K): 1345 °C

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K): 3110 °C

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD: solido

RAGGIO ATOMICO (pm): 200 pm

DENSITA: 13510 kg/m³

ANNO DI SCOPERTA: 1944

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA: gruppo 7 periodo degli attinidi

Americio (Am)

NUMERO ATOMICO:95

MASSA ATOMICA:243

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):1449

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):2880

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:SOLIDO

RAGGIO ATOMICO (pm):173

DENSITA:12000 Kg/m³

ANNO DI SCOPERTA:1944

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:periodo 7- SERIE ATTINIDI

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

L'attinio è un elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha come simbolo Ac e come numero atomico 89.

La parola attinio deriva dal greco aktis, aktinos, che significa fascio o raggio.

L'Attinio è un elemento metallico radioattivo scoperto nel 1899 da André-Louis Debierne, è un metallo di colore argenteo abbastanza morbido, di cui non si conoscono bene le proprietà in quanto è possibile isolarlo solo in piccolissime quantità, è presente in tracce nei minerali dell’uranio.

L’attinio è pericolosissimo per ogni forma di vita a causa della sua alta radioattività. Se assunto nel corpo umano, tende a depositarsi nelle ossa dove le radiazioni emesse danneggiano le cellule e possono provocare tumori.

NUMERO ATOMICO:

MASSA ATOMICA:

TEMPERATURA DI FUSIONE (K):

TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE (K):

STATO FISICO IN CONDIZIONI STANDARD:

RAGGIO ATOMICO (pm):

DENSITA:

ANNO DI SCOPERTA:

POSIZIONE NELLA TAVOLA PERIODICA:

Info

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Il torio è l'elemento chimico di numero atomico 90. Il suo simbolo è Th. È un metallo attinoide radioattivo ed è uno degli unici due significativi elementi che si trovano ancora radioattivi naturalmente in grandi quantità come elemento primordiale (l'altro è l'uranio). Il torio è stato scoperto nel 1829 da Morten Thrane Esmark e in seguito identificato dal chimico svedese Jöns Jacob Berzelius, che gli diede il nome di Thor, in onore del dio norvegese del tuono.

Si stima che il torio sia di circa tre o quattro volte più abbondante dell'uranio nella crosta terrestre ed è principalmente raffinato dalle sabbie di monazite come un sottoprodotto di estrazione di metalli delle terre rare.

È popolare come materiale per l'ottica di fascia alta e per la strumentazione scientifica; il torio e l'uranio sono gli unici elementi significativamente radioattivi, le cui principali applicazioni commerciali non si basano sulla loro radioattività. Si prevede che il torio possa essere in grado di sostituire l'uranio come combustibile nucleare nei reattori, ma solo pochi reattori al torio sono stati realizzati.

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È un elemento transuranico metallico radioattivo della serie degli attinidi; viene sintetizzato per bombardamento con particelle alfa di einsteinio.

Il suo nome è stato attribuito in onore al chimico russo Dmitrij Mendeleev.

Non è noto alcun uso del mendelevio e solo minime quantità in tracce sono state sintetizzate.

Il mendelevio fu sintetizzato per la prima volta da un gruppo di ricercatori all'inizio del 1955; loro produssero il mendelevio bombardando un bersaglio di einsteinio con particelle alfa.

Del mendelevio sono noti 15 isotopi radioattivi

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È un metallo radioattivo della serie degli attinidi; è prodotto per bombardamento del plutonio con particelle alfa (che sono ioni di elio) e prende il nome dai coniugi Marie e Pierre Curie. Il curio tende ad accumularsi nei tessuti delle ossa, dove la sua radiazione distrugge il midollo osseo bloccando la produzione dei globuli rossi. Chimicamente reattivo, in forma metallica è bianco-argenteo; forma composti in cui ha numero di ossidazione +3 di colore giallo chiaro. Può essere utile come fonte portatile di energia, dato che genera circa due watt di energia termica per grammo. Trova uso negli stimolatori cardiaci, nelle boe per la navigazione in mare aperto e come alimentazione elettrica per veicoli spaziali. Del curio sono stati prodotti diversi composti; tra essi si annoverano il diossido (CmO2) ed il cloruro (CmCl3).

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L' americio è un elemento metallico radioattivo sintetico della famiglia degli attinidi, e fu ottenuto artificialmente per la prima volta nel 1944 per bombardamento del plutonio con neutroni lenti. L' americio metallico appena preparato presenta una lucentezza bianco-argentea e, a temperatura ambiente, diventa opaco lentamente in aria asciutta.

L' Americio trova applicazioni domestiche in alcuni modelli di rivelatori di fumo, dove viene usato in qualità di sorgente di radiazioni ionizzanti. L'americio è usato per costruire alcuni tipi di parafulmine, grazie proprio a questa capacità di ionizzare l'aria circostante favorendo così il passaggio di corrente. È stato anche usato come sorgente portatile di raggi gamma per l'uso in radiografia e come mezzo per misurare lo spessore del vetro.

L'americio fu sintetizzato per la prima volta da Glenn Seaborg, Leon O. Morgan, Ralph A. James e Albert Ghiorso nel tardo 1944 nel Metallurgical Laboratory dell'Università di Chicago

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