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Il panorama tecnologico e mediatico, fra nuove competenze e plurialfabetizzazione: quali spazi per l’esperienza dei più giovani.

Cambiamento tecnologico esponenziale

Il panorama tecnologico e mediatico

  • Web 2.0 (cloud computing)
  • Dispositivi mobili

Prontezza -> vantaggi

Peculiarità (in parte reciprocamente condizionanti)

− portabilità (coperta di Linus, valore affettivo)

− personalizzazione

− convergenza digitale

− opportunità di consumatori / produttori di contenuti (si supera la specializzazione dei ruoli – popolazione oggetto/soggetto).

by Santo Strati

Sviluppo sostenibile

Ruolo del docente

In ambito più prettamente didattico ciò significa poter realizzare strumenti ad hoc per i propri allievi riequilibrando l’asset del fare didattica in una struttura in cui il docente diviene non solo mediatore tra gli allievi e i supporti didattici scelti, ma anche produttore e stratega, riuscendo a rispondere al meglio alle esigenze dei propri allievi.

Considerazioni prelimiari sui Media

Scarsa democraticità

Posizione delle Scuole

1. assoluto negazionismo

2. cauti tentativi di sperimentazione

3. più strutturali progettazioni

4. entusiasti

Inglobati?

Tipologie di consumo

Significato e valore dei media

Rapporto sistemico

Punti fermi

Caratterizzazione

• contrazione dello spazio (es. google earth)

• contrazione del tempo (es. diffusione di notizie)

• bisogno di essere sempre in contatto

• abitudine alla condivisione continua

1. Riflessione sul valore dei media nella didattica come docenti, soggetti immersi nel reale e per ciò profondamente mediatici e tecnologici.

2. Qualunque intento o progetto di inclusione non può ignorare i ruoli assunti oggi dai media poiché ognuno si costruisce la propria idea degli altri e più in generale del reale anche attraverso i media.

3. Le tecnologie, gli individui e la società si condizionano reciprocamente e pertanto l’esclusione di uno di questi attori dalla riflessione educativa porterebbe a una progettazione “monca”.

Nativi e Immigrati digitali

L’utilizzo dei media e delle tecnologie nella scuola non è una scelta: è semplicemente la presa d’atto del reale.

Le modalità, i tempi e gli spazi di utilizzo invece dipendono da decisioni progettuali e didattiche.

  • l’integrazione di “nuovi” e “vecchi” media nelle pratiche di fruizione
  • la personalizzazione dei tempi di consumo
  • l’utilizzo intensivo di social networking e di ambienti digitali
  • lo sviluppo di approcci multitasking (screen generation -> finger generation)
  • l’implementazione di pratiche di produzione e condivisione.

I media come parte della realtà e filtro

Nativi digitali come “naturalmente” propensi all’utilizzo dei media in quanto esposti sin da piccoli a numerosi stimoli mediatici.

1995 -> Browser -> Immigrati / Nativi

Linguaggi e competenze digitali

Non isolamento, ma utilizzo relazionale come strumenti di aggregazione, incontro e condivisione.

Utilizzo -> non competenza

Linguaggio come elemento fondamentale dell’interazione con gli altri e della comprensione del mondo circostante.

La realtà caratterizzata da una molteplicità di linguaggi il concetto di alfabetizzazione va ampliandosi verso molteplici aree del linguaggio, tanto da configurarsi come una plurialfabetizzazione.

  • Fattori di utilizzo competente delle tecnologie non generazionali, ma;
  • culturali;
  • sociali;
  • psicologici;
  • soprattutto educativi.

Linguaggio mediatico e tecnologico (transdisciplinare)

Conoscere caratteristiche tecniche -> necessità personali

Competenza digitale che già nel 2006 il Parlamento Europeo ha indicato tra le competenze chiave per l’apprendimento permanente:

La capacità di utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione.

Dimensioni

– la dimensione cognitiva, che include la capacità di leggere, selezionare, interpretare e valutare dati e informazioni in considerazione della loro pertinenza e attendibilità;

– la dimensione tecnologica, che implica la capacità di esplorare e affrontare con flessibilità problemi e contesti tecnologici nuovi;

– la dimensione etica, che riguarda la capacità di interagire, attraverso le tecnologie, con altri soggetti in modo costruttivo e responsabile.