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Il cambiamento demografico richiede azioni urgenti.
La risposta alla sfida demografica rappresenta per l’Unione europea un banco di prova
significativo, in vista del superamento della crisi e dell’avvio di una fase di sviluppo economico e sociale sostenibile.
Tutto questo richiede una efficiente ed efficace cooperazione tra governi, parti sociali e organizzazioni a livello nazionale e internazionale.
Un assetto socioeconomico sostenibile per l’Europa centrale e le sue regioni dovrà essere costruito attraverso la creazione di misure a livello locale e regionale, affiancate da politiche di livello nazionale ed internazionale.
Solamente agendo insieme questi interventi potranno minimizzare gli effetti negativi del cambiamento demografico.
Il progetto CE-Ageing Platform (www.ce-ageing.eu) ha
in questi anni contribuito a individuare e sviluppare soluzioni alle sfide di una società che invecchia:
• ha indentificato le sfide attuali e le potenzialità connesse
al mutamento demografico
• ha delineato linee di tendenza e scenari per l’Europa centrale
• ha elaborato delle raccomandazioni per l’adeguamento
delle politiche
L’idea del progetto è nata dalla cooperazione tra i diversi partner e dal loro desiderio di contribuire congiuntamente
a migliorare il quadro complessivo delle condizioni
della popolazione anziana nei rispettivi territori.
Perspectives and strategies for Active ageing
in Central Europe
L’intervento è finanziato dal FESR, nell’ambito
del Central Europe Programme e coinvolge 11 organizzazioni appartenenti a:
• Germania
• Italia
• Repubblica Ceca
• Repubblica Slovacca
• Polonia
• Slovenia
• Ungheria
I RISULTATI DEL PROGETTO
Nel corso del 2012, il progetto ha elaborato una serie articolata
di raccomandazioni indirizzate ai policy maker e la strategia proposta è stata pubblicata nel mese di febbraio 2013, sotto forma
di Libro Verde (Green Paper Ce-Ageing Strategy).
La strategia è finalizzata a una crescita economica sostenibile
e alla coesione sociale.
Le raccomandazioni formulate nel suo ambito stabiliscono relazioni fra diversi livelli di intervento (le azioni a livello locale si articolano insieme con i cambiamenti proposti nel contesto nazionale e internazionale).
La Strategia presenta anche oltre 200 buone prassi, alle quali le regioni dell’Europa centrale possono scegliere di ispirarsi, in base alle loro particolari esigenze.
Sui contenuti del Libro Verde è stata aperta una consultazione pubblica.
I partner dell’intervento pubblicheranno i risultati sotto forma
di Libro Bianco, entro la fine del 2013.
PRE-REQUISITO GENERALE: ADATTARE I SISTEMI DI GOVERNANCE
AL CAMBIAMENTO DEMOGRAFICO
• rafforzare i percorsi di democratizzazione e i processi decisionali
partecipativi, affiancati da schemi di sicurezza sociale sostenibili
• considerare basilari gli investimenti volti a promuovere la salute
lungo tutto l’arco della vita
• promuovere schemi flessibili di pensionamento che supportino
le persone che desiderano rimanere il più a lungo possibile al lavoro
(ad es. modelli innovativi di part-time)
• sviluppare politiche per garantire una transizione morbida dal lavoro
al pensionamento
• rinforzare i modelli di integrazione dei lavoratori maturi nel mercato
del lavoro per ridurre il rischio della disoccupazione di lunga durata,
spesso anticamera del pensionamento anticipato.
INVESTIRE NEL CAPITALE UMANO
• Dovrebbero avere la priorità tutte le opportunità di istruzione,
formazione e apprendimento lungo l’arco della vita che sono la base
per l’inclusione e la partecipazione alla società della conoscenza
e dell’informazione
• E’ necessario accrescere gli investimenti (pubblici) diretti alla prima
infanzia nell’ambito del sostegno all’istruzione e ai servizi di cura
di alta qualità
• Devono essere realizzate politiche proattive per l’occupazione
e l’invecchiamento attivo, poiché i sistemi economici delle società
che invecchiano si baseranno sempre più su forze di lavoro e
su consumatori anziani
• Dovranno essere fatti tutti gli sforzi per superare gli stereotipi negativi
associati all’età e combattere la discriminazione a questi connessa
• Si dovranno adattare le condizioni di lavoro ai bisogni dei lavoratori,
aumentando le possibilità di combinare gli impegni familiari
con l’apprendimento e con il lavoro
• Dovrà essere incoraggiata l’occupazione di gruppi sociali specifici
(donne e lavoratori maturi)
• Dovranno essere facilitate le carriere multiple
AZIONI CONGIUNTE DEGLI ATTORI
L’invecchiamento della popolazione è una sfida che coinvolge tutta l’Europa centrale. Nei prossimi decenni sarà richiesto
un significativo mutamento nelle politiche e l’assunzione
di responsabilità da parte di tutti gli attori.
• il settore pubblico (Stati EC, Amministrazioni regionali,
Comuni, Unione Europea etc.) dovrà guidare i processi
di cambiamento delle politiche;
• il settore privato dovrà facilitare la transizione demografica
all’interno delle imprese (società, agenzie private, industria,
organizzazioni datoriali etc.)
• il terzo settore (ONG, organizzazioni non-profit, associazioni
di servizio sociale, volontariato etc.) dovrà accompagnare
il processo di cambiamento nella società civile
WORK LIFE BALANCE
E’ necessario un cambiamento di paradigma rispetto all’organizzazione e alla valorizzazione del lavoro e della vita privata. Si dovrà:
• Adattare l’ambiente di lavoro alle capacità ed alle aspirazioni
dei lavoratori, includendo incentivi per la flessibilità lavorativa
e la flessibilità degli orari
• Risolvere il conflitto fra lavoro retribuito e lavoro domestico
• Favorire la crescita della domanda di lavoro da parte
delle organizzazioni produttive
• Favorire il miglioramento della salute lungo tutto l’arco della vita
La conciliazione vita-lavoro non è un obiettivo che chiama in causa solo l’azione pubblica. I datori di lavoro dovranno essere
più flessibili sul “dove” e sul “come” le persone lavorano
e sul come sono retribuite.
CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE
La distribuzione della ricchezza all’interno dell’Europa centrale è sbilanciata e un numero crescente di persone vive in condizioni
di povertà o a rischio di povertà.
E’ necessario identificare le disparità regionali verso cui indirizzare l’intervento pubblico
Azioni possibili per contrastare le disuguaglianze:
• sviluppo regionale attivo focalizzato sui punti di forza (attrattività
turistica, branding regionale, rafforzamento dei mercati locali etc.)
e investimenti nelle infrastrutture (infrastrutture age e family-friendly,
manutenzione delle strade etc.)
• misure di politica attiva del lavoro (formazione e occupazione)
e promozione di luoghi e condizioni di lavoro age e family-friendly
(asili aziendali, orari di lavoro flessibili etc.)
• migliorare le condizioni di contesto per prevenire l’emigrazione
dei giovani, attuare una strategia per favorire l’immigrazione
e incoraggiare la migrazione di ritorno
• promuovere un invecchiamento indipendente e in buona salute,
e incoraggiare stili di vita salutari (a riguardo si riscontra una evidente
dicotomia fra le regioni dell’Est e quelle dell’Ovest)
LE SFIDE E LE PRIORITÀ IDENTIFICATE DAL LIBRO VERDE
Il progetto CE-Ageing Platform ha identificato alcune priorità che costituiscono altrettante sfide per tutte le regioni dell’area. Esse sono:
• Aumentare la partecipazione al mercato del lavoro di particolari classi
di età - Investire nel capitale umano
• Modificare le modalità di funzionamento del sistema pensionistico,
socio-sanitario e assistenziale - Azioni congiunte degli Attori
• Affrontare i mutamenti nelle strutture familiari - Work Life Balance
• Contrastare le disuguaglianze tra le regioni dell’Europa centrale
e all’interno di esse
• Migliorare l’integrazione dei migranti
Tutte queste sfide sono da considerarsi trasversali ai diversi ambiti delle politiche pubbliche. Ogni volta che si pianificheranno azioni
a riguardo, dovranno essere stabiliti collegamenti fra i vari ambiti
di intervento (per esempio, le politiche economiche, dell’istruzione
e della salute rappresentano aree di intervento strettamente legate
al mercato del lavoro e nel momento in cui si propongono misure finalizzate all’aumento della partecipazione lavorativa dovrebbero essere stabilite interconnessioni tra questi settori).
MIGLIORARE L'INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI
Sono necessari interventi contro la discriminazione,
la xenofobia e il razzismo