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Progettare attività didattiche con le tecnologie; gli ausili a scuola.

Tool per l'intervento formativo

Education Technologies

I vantaggi nell’affiancare a strumenti comunicativi tradizionali quali la voce e la lavagna i social network o le LIM risiedono soprattutto nell’opportunità di personalizzare e strutturare attività didattiche attraverso molteplici linguaggi consentendo punti di accesso diversificati alla conoscenza.

Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento

Anni '20: Macchina di Sideny Pressey (domande a scelta multipla - moltiplicazione tentativi)

Anni '50: Macchina di Skinner, stimolare dinamiche di apprendimento con rinforzo dei concetti frequente e immediato.

La possibilità di autocorrezione, la velocità di elaborazione e l’immediatezza del feedback sono fattori che vengono oggi universalmente riconosciuti come essenziali per la facilitazione e la stimolazione dell’apprendimento.

Condivisione e di collaborazione attraverso l’impiego di strumenti online

Il lavoro di gruppo è una delle strategie più utilizzate per le attività di supporto all’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali.

by Santo Strati

Apprendimento tramite collaborazione e interazione sociale paradigma del costruttivismo di matrice vygotskiana.

learning by doing

peer learning

coaching reciproco

Rappresentazione delle conoscenze

L’efficacia della multimedialità in contesto educativo risiede nell’opportunità di massimizzare la portata comunicativa a nostra disposizione, attraverso l’interazione di diversi messaggi, veicolati da più media o canali.

Conversazione e il dialogo (verbalizzazione) -> attività metacognitive.

Strumenti online -> tempi più lunghi

I principi di Mayer su cui basare l’apprendimento multimediale:

il principio multimediale, secondo il quale si apprende meglio da una presentazione che associa parole a figure.

Il principio di contiguità spazio-temporale. La presentazione simultanea e la vicinanza delle parole e delle figure permettono un’aggregazione più immediata delle informazioni.

Il principio della ridondanza. La ridondanza di informazioni non favorisce l’apprendimento.

Il principio di coerenza e rilevanza. La memoria di lavoro (a breve termine) ha una capacità limitata; eliminare le parole e le figure irrilevanti è d’obbligo.

Il principio di modalità. Si apprende più facilmente se le immagini sono accompagnate da narrazioni audio piuttosto che da testi scritti.

Il principio di personalizzazione. L’apprendimento è agevolato quando i partecipanti si sentono coinvolti in un’esperienza sociale.

Aree

Nella progettazione di attività educative e didattiche in classi in cui vi sono studenti con bisogni educativi speciali possiamo individuare due macroaree di utilizzo delle tecnologie e dei media in ottica inclusiva.

Progettare

Prima

Supportare il gruppo classe nell’acquisizione di competenze di lettura ed analisi critica dei messaggi mediatici, in relazione alla rapprensentazione della diversità (oggetto di riflessione).

Ausili... ruolo, definizioni, classificazione ISO 9999

Seconda

Supportare gli studenti nelle pratiche di apprendimento.

Classe, sottoclasse, divisione

Esempi

- Ausili per vedere

- Ausili per le disabilità

motorie

- Ausili per la

produzione verbale

Classe 22

ausili per la comunicazione e l’informazione e vengono definiti come ausili che aiutano la persona a ricevere, inviare, produrre o elaborare informazioni secondo varie modalità.

Classe 24

Ausili per manovrare oggetti o dispositivi.

Elaborare uno schema d’azione che deve fare da guida ideale a tutta l’attività educativa e didattica che si svolge in un’istituzione formativa, fornendo a tutte le sue componenti un riferimento prospettico chiaro e condiviso di:

VALORI le ragioni di fondo che ci spingono ad approfondire una certa tematica.

FINALITÀ educative in modo trasversale o disciplinare.

OBIETTIVI che diventeranno oggetto di valutazione del nostro operato e condivisi con ragazzi, famiglie e colleghi.

PRINCIPI D’AZIONE

TEMPI in quali tempistiche intendiamo utilizzare strategie e tecnologie.

MODALITÀ DI VALUTAZIONE come il nostro progetto di utilizzo delle tecnologie sarà oggetto di valutazione (no autoreferenzialità).

Ruolo

Il ruolo degli ausili tecnologici nei contesti educativi non è unicamente di tipo compensativo in senso stretto, non riguarda cioè le sole funzioni compromesse, ma si configura come possibile elemento di rinforzo dell’autostima attraverso la facilitazione dell’apprendimento e il supporto individuale e sociale dei ragazzi coinvolti.

L’individuazione dell’ausilio migliore non è tuttavia immediata... ghettizzanti?

Media Educativi

AREE CONCETTUALI di interesse dei media education (Lettore, Scrittore, Critico, Fruitore, Cittadino)

Step che ci guidano sull’analisi e la riflessione sui testi mediatici che ci permettono di definire quali linguaggi utilizzare per i nostri ragazzi.

Definizione di Ausilio

Tutte le tecniche, hardware e software, che permettono di configurare soluzioni adattate alle necessità, alle peculiarità e alle preferenze degli utenti, al fine di ridurre le condizioni di svantaggio dovute a una o più disabilità.

Analisi del contesto classe

Chi sono i ragazzi?

Quali sono le loro abitudini di fruizione mediatica?

Che cosa sono capaci di fare?

Cosa voglio proporgli?

l

Definizione di Accessibilità

La capacità di un dispositivo, di un servizio o di una risorsa di essere facilmente fruibile da qualsiasi tipo di utente, incluse le persone con ridotta o impedita capacità sensoriale, motoria o psichica.

Tecnologie assistive e adattive

Definizione dei tempi di realizzazione -> L’organizzazione è l’unica soluzione

Risorse umane ovvero Individuazione di tutti coloro che possono avere un ruolo nella progettazione (es. operatore, genitore).

Le tecnologie assistive sono ausili studiati per assistere le persone con disabilità nelle loro attività quotidiane.

Le tecnologie adattive comprendono tutti gli ausili che consentono l’adattamento dei contenuti o delle risposte degli utenti da una forma a un’altra (es. un software che converte il testo scritto in formato audio).

Universal Design, Ronald Mace 1985

Risorse tecnologiche -> obiettivo è il tranfert cognitivo

Approcci, organizzazione e valutazione

Approccio Bottom-up: Basati sulla predisposizione delle condizioni che consentono ai soggetti di essere protagonisti delle loro esperienze di apprendimento.

Organizzazione delle diverse attività

1. La distribuzione armonica dei percorsi nel tempo ponendo attenzione sia lo sviluppo cognitivo sia l’intensità delle attività proposte (tutto l'anno);

2. La tipologia dei media presi in considerazione;

3. Le grandi aree concettuali di riferimento.

Attenzione al sovraccarico tecnologico e cognitivo!

Media education -> analisi senza produzione, ma non produzione senza analisi

La valutazione (correlata con le finalità e gli obiettivi)

1. Gradimento dei ragazzi coinvolti

2. Apprendimento (individuare e distinguere conoscenze e abilità)

3. Cambiamento di punti vista (motivo di confronto)

Molto importante riferirsi agli obiettivi del percorso durante la costruzione degli strumenti di valutazione.