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PDZ

2015-2017

Sul piano delle titolarità, l’azione degli enti locali e delle A.S.L. necessita di un consolidamento delle forme di integrazione.

I soggetti pubblici del welfare locale detengono complessivamente una quota tra il 25 e il 30% di tali risorse. All’interno di questa quota limitata, le risorse sono a loro volta distribuite tra più soggetti del welfare.

  • determina percorsi di accesso tortuosi e complicati
  • genera distanza tra i servizi e le persone,
  • compromette la possibilità di accesso per i meno informati
  • amplifica il rischio che si creino duplicazioni degli interventi o, al contrario, aree di assenza di interventi al confine tra l’azione dei diversi attori.

Nessuno degli attori riesce ad avere una visione d’insieme della domanda e dei bisogni di cui si sta occupando, né delle risorse, delle competenze e delle possibilità di risposta che vengono complessivamente attivate nel territorio rispetto ad ogni area di intervento.

Ridefinire il sistema di welfare locale

Buon lavoro

AMBITO DISTRETTUALE

CREMASCO

Frammentarietà

Sul piano delle risorse

Assi strategici

Rispetto alla domanda espressa

Livelli di conoscenza rispetto all’offerta

Mediamente il 30% degli UdP ha a disposizione dati sulla domanda espressa da anziani e disabili e il 25% su minori e altri target.

Mediamente rispetto alle diverse aree di intervento solo il 40% degli UdP ha a disposizione dati sugli accessi e le prestazioni erogate.

Il 47% degli UdP ha a disposizione dati sugli utenti in carico

Il 38% ha dati sulle prese in carico integrate tra Comuni e Asl.

PDZ ... documento strategico

… rispetto al bisogno

Asse 1

Ricomposizione delle conoscenze

Solamente il 3% degli UdP ha a disposizione dati (o stime) sul bacino potenziale del bisogno del territorio rispetto a anziani, disabili, famiglie.

 Solo il 25% degli UdP ha a disposizione dati o stime per monitorare il sistema privato formale o informale di cura.

Il primo e fondamentale livello di ricomposizione necessario è quello delle informazioni e delle conoscenze.

La frammentazione del sistema ha indotto ognuno degli attori a programmare sulla base delle proprie risorse, sviluppando sistemi informativi a supporto della programmazione separati e non integrati con quelli di altri soggetti.

Regione Lombardia riconosce e valorizza il ruolo di autonomia dei territori senza però sottrarsi al proprio compito di fornire orientamenti ed indirizzi ai territori stessi sulle modalità di sviluppo e attuazione delle politiche.

La stretegia come scelta di fondo, come posizionamento

Asse 2

Ricomposizione dei servizi

L’offerta di servizi erogata dai Comuni dei diversi ambiti è molto eterogenea.

livelli di spesa molto differente tra i Comuni, anche afferenti allo stesso ambito territoriale;

regolamenti dei servizi, criteri di accesso degli utenti, forme di compartecipazione possono essere significativamente diverse anche tra Comuni limitrofi e inclusi nel medesimo ambito territoriale.

“Frammentarietà"

Asse 3

Ricomposizione delle risorse

… rispetto alla spesa

Mediamente tra i Comuni di uno stesso Ambito la differenza tra la spesa pro capite del Comune che spende di più (Alta spesa) e quello che spende meno (Bassa spesa) è di circa 98 euro pro capite.

Il differenziale di spesa tra gli Ambiti analizzati (Alta spesa – Bassa spesa):

38 (51%) presentano un differenziale di spesa tra i 50 e i 100 euro pro capite

23 (31%) tra i 100 e i 150 euro pro capite.

Anche l’integrazione delle risorse è ancora piuttosto limitata:

le risorse programmate e gestite insieme dai Comuni sono mediamente il 20% delle proprie risorse dedicate a interventi in ambito sociale e sociosanitario, mentre l’80% delle risorse comunali per interventi sociali è gestito dai singoli Comuni.

Bisogna rivedere la strategia ogni qual volta ci sono gli elementi per immaginare cambiamenti nell’ambiente esterno che rendono incoerente l’idea e la strategia di riferimento.

Se la strategia è la coerenza dell’idea mantenuta nel tempo … serve FLESSIBILITA’

Il massimo della strategia è il massimo del cambiamento, … per essere flessibili dobbiamo essere meno adattati e più adattabili.

La strategia non è trovare la ricetta ma passare da una ricetta all’altra.

TITOLARITA'

… rispetto ai sistemi di accesso

Meno della metà degli Ambiti dichiarano di avere sviluppato negli ultimi anni criteri omogenei di gestione dei servizi (accreditamento e autorizzazione; tariffe ed esenzioni; regole di accesso):

–  Per il servizio SAD meno del 50% degli Ambiti ha definito criteri e regolamenti omogenei;

Per il servizio Nidi più del 60% degli Ambiti ha lavorato su criteri di autorizzazione omogenei tra i Comuni; meno del 10% su rette ed esenzioni omogenee.

Le risorse “integrate”

All’interno di ogni singolo Ambito mediamente le risorse oggetto di integrazione equivalgono a:

 19 euro pro capite circa (il 22% del totale) per la programmazione congiunta

 18 euro pro capite circa (il 21% del totale) per la gestione congiunta.

L’ammontare delle risorse oggetto di lavoro integrato diminuisce con l’aumentare del livello di spesa del territorio:

Ambiti che hanno una spesa pro capite entro 60 euro programmano insieme in media il 42% del totale.

Ambiti che hanno spesa pro capite tra 130 e 170 euro programmano insieme il 5% delle risorse.

Lo stesso vale per la gestione integrata.

All’interno di ogni singolo Ambito i Comuni hanno comportamenti molto diversi rispetto alla programmazione e gestione integrata.

Frammentarietà

Conoscenza

Linee guida regionali

i temi cardine

L'accesso ... regole, percorsi, modalità ... significati

Dai tagli ...alla

rimodulazione della spesa

Dalle sole risorse pubbliche all'integrazione delle risorse ... pubbliche, extrasociale,

... private.

Entro 30 Aprile

Accordo di programma e

nuovo documento di programmazione zonale

Nonostante i limiti, i vincoli, le chiusure ...

Dalla definzione di principi generali ... alla costruzione di piani di lavoro

la dimensione "territoriale"

Quale territorio?

Quale modello

gestionale?

Valorizzando i luoghi della

governance

Consapevoli delle positività, delle buone prassi in essere

Valorizzando la pluralità di attori, le esperienze di coprogettazione e di corresponsabilità

Frammentarietà

SERVIZI