Sul piano delle titolarità, l’azione degli enti locali e delle A.S.L. necessita di un consolidamento delle forme di integrazione.
I soggetti pubblici del welfare locale detengono complessivamente una quota tra il 25 e il 30% di tali risorse. All’interno di questa quota limitata, le risorse sono a loro volta distribuite tra più soggetti del welfare.
Buon lavoro
Mediamente il 30% degli UdP ha a disposizione dati sulla domanda espressa da anziani e disabili e il 25% su minori e altri target.
Mediamente rispetto alle diverse aree di intervento solo il 40% degli UdP ha a disposizione dati sugli accessi e le prestazioni erogate.
Il 47% degli UdP ha a disposizione dati sugli utenti in carico
Il 38% ha dati sulle prese in carico integrate tra Comuni e Asl.
Solamente il 3% degli UdP ha a disposizione dati (o stime) sul bacino potenziale del bisogno del territorio rispetto a anziani, disabili, famiglie.
Solo il 25% degli UdP ha a disposizione dati o stime per monitorare il sistema privato formale o informale di cura.
Il primo e fondamentale livello di ricomposizione necessario è quello delle informazioni e delle conoscenze.
La frammentazione del sistema ha indotto ognuno degli attori a programmare sulla base delle proprie risorse, sviluppando sistemi informativi a supporto della programmazione separati e non integrati con quelli di altri soggetti.
La stretegia come scelta di fondo, come posizionamento
L’offerta di servizi erogata dai Comuni dei diversi ambiti è molto eterogenea.
livelli di spesa molto differente tra i Comuni, anche afferenti allo stesso ambito territoriale;
regolamenti dei servizi, criteri di accesso degli utenti, forme di compartecipazione possono essere significativamente diverse anche tra Comuni limitrofi e inclusi nel medesimo ambito territoriale.
Mediamente tra i Comuni di uno stesso Ambito la differenza tra la spesa pro capite del Comune che spende di più (Alta spesa) e quello che spende meno (Bassa spesa) è di circa 98 euro pro capite.
Il differenziale di spesa tra gli Ambiti analizzati (Alta spesa – Bassa spesa):
38 (51%) presentano un differenziale di spesa tra i 50 e i 100 euro pro capite
23 (31%) tra i 100 e i 150 euro pro capite.
Anche l’integrazione delle risorse è ancora piuttosto limitata:
le risorse programmate e gestite insieme dai Comuni sono mediamente il 20% delle proprie risorse dedicate a interventi in ambito sociale e sociosanitario, mentre l’80% delle risorse comunali per interventi sociali è gestito dai singoli Comuni.
Bisogna rivedere la strategia ogni qual volta ci sono gli elementi per immaginare cambiamenti nell’ambiente esterno che rendono incoerente l’idea e la strategia di riferimento.
Se la strategia è la coerenza dell’idea mantenuta nel tempo … serve FLESSIBILITA’
Il massimo della strategia è il massimo del cambiamento, … per essere flessibili dobbiamo essere meno adattati e più adattabili.
La strategia non è trovare la ricetta ma passare da una ricetta all’altra.
Meno della metà degli Ambiti dichiarano di avere sviluppato negli ultimi anni criteri omogenei di gestione dei servizi (accreditamento e autorizzazione; tariffe ed esenzioni; regole di accesso):
– Per il servizio SAD meno del 50% degli Ambiti ha definito criteri e regolamenti omogenei;
Per il servizio Nidi più del 60% degli Ambiti ha lavorato su criteri di autorizzazione omogenei tra i Comuni; meno del 10% su rette ed esenzioni omogenee.
All’interno di ogni singolo Ambito mediamente le risorse oggetto di integrazione equivalgono a:
19 euro pro capite circa (il 22% del totale) per la programmazione congiunta
18 euro pro capite circa (il 21% del totale) per la gestione congiunta.
L’ammontare delle risorse oggetto di lavoro integrato diminuisce con l’aumentare del livello di spesa del territorio:
Ambiti che hanno una spesa pro capite entro 60 euro programmano insieme in media il 42% del totale.
Ambiti che hanno spesa pro capite tra 130 e 170 euro programmano insieme il 5% delle risorse.
Lo stesso vale per la gestione integrata.
All’interno di ogni singolo Ambito i Comuni hanno comportamenti molto diversi rispetto alla programmazione e gestione integrata.
i temi cardine
L'accesso ... regole, percorsi, modalità ... significati
Dai tagli ...alla
rimodulazione della spesa
Entro 30 Aprile
Accordo di programma e
nuovo documento di programmazione zonale
Nonostante i limiti, i vincoli, le chiusure ...
Dalla definzione di principi generali ... alla costruzione di piani di lavoro
la dimensione "territoriale"
Quale territorio?
Quale modello
gestionale?
Valorizzando i luoghi della
governance
Valorizzando la pluralità di attori, le esperienze di coprogettazione e di corresponsabilità