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Il Pomodoro

La filiera produttiva

curiosità...il frutto più popolare è una "verdura!".

"Verdura" è un termine culinario. La sua definizione non ha alcun valore scientifico ed è in qualche modo arbitraria e soggettiva. Tutte le parti di piante erbacee mangiate dagli esseri umani, intere o in parte, sono generalmente considerate verdure

Dal punto di vista scientifico i pomodori sono il polposo prodotto della fecondazione dell’ovario della pianta, hanno i semi e dunque rientrano a tutti gli effetti nella definizione di “frutto” data dalla botanica.

Ma negli USA non è così: il pomodoro è stato classificato ufficialmente come verdura dalla suprema corte nel 1893, per questioni di tasse.

La filiera del pomodoro inizia dalla scelta del territorio Caratteristiche terreno: grandi capacità di ritenzione idrica o con possibilità di irrigazione; pH compreso tra 5.5 ed 8.0. Preparazione del terreno: arato in profondità ed annaffiato durante l’inverno, ovvero prima della semina. A questo punto si prepara il letto di semina con grande attenzione allo spazio tra un seme e l’altro, seguita da un’irrigazione a goccia.

All’arrivo in stabilimento si procede al controllo del peso e della qualità del prodotto, prelavaggio in vasche tenute in agitazione da aria insufflata e lavaggio su nastro trasportatore. In seguito vengono scottati ed eliminata la buccia (per i PELATI) o triturati e inviati ad uno scambiatore di calore ( per le PASSATE), infine selezionati , pastorizzati e indirizzati all’inscatolamento. A questo punto i pomodori giungono sulle nostre tavole.

principi nutritivi e benefici

Al raggiungimento dei 15-20cm le piantine,vengono trapiantate e sostenute con canne, paletti e fili. Occorrono tra i 100 e i 150 giorni prima che possano essere colti.

Temperatura: - per la germinazione 12°C

- per la fioritura 21°C - ingrossamento e maturazione 24 – 26° C di giorno; 14 – 16°C di notte

Il frutto è ricco di principi nutritivi, ma a basso contenuto calorico. Il succo di pomodoro, assunto come bevanda rende disponibile all’organismo licopene, un antiossidante che protegge dal rischio di tumori. Il pomodoro è ricco di vitamine A - B - C - E - K e PP; contiene acido malico che favorisce la digestione, inoltre è un ottimo rimedio contro l’inappetenza.

La tradizione in cucina

POMODORI ESSICCATI AL SOLE

Seccare i pomodori è davvero un’attività antica, le nostre nonne ne facevano in quantità industriali! Con tanta pazienza, lavavano accuratamente i pomodori e aggiungevano un po' di bicarbonato nell'ultimo risciacquo. Tagliavano i pomodori nel senso della lunghezza e li mettevano su dei particolari telai in vimini esposti sui balconi o sulle terrazze assolate. Successivamente li salavano uno per uno con del sale. Dopo circa sei ore di esposizione, i pomodori presentavano una pellicina bianca che veniva grattata via; in questo modo l'acqua poteva uscire lasciando il pomodoro asciutto. Ripetevano questa procedura per cinque o sei giorni. Erano finalmente pronti quando la loro polpa risultava ben asciutta. In questo modo potevano essere conservati per i mesi invernali.

I pomodori secchi sott’olio hanno un piacevolissimo sapore agrodolce e si utilizzano per condire piadine, pucce salentine, frise, bruschette, pizze o come contorno e antipasto in abbinamento a formaggi e verdure locali.

Quando sono completamente secchi si fanno bollire in acqua e aceto di vino bianco per circa cinque minuti e poi si strizzano: si scolano e si asciugano bene con un panno; ben asciutti si dispongono nei barattoli di vetro e man mano che si formano gli strati si aggiungono aglio tritato, peperoncino, basilico (e altri aromi a piacere) e si ricoprono con l’olio.

Ci siamo divertiti a piantare e seguire nella crescita alcune piantine di pomodoro fornite dal papà di un compagno

Abbiamo monitorato il loro accrescimento misurando le piantine e ci siamo emozionati quando sono spuntati i primi fiori!!

Alcuni compagni hanno coltivato le piantine a casa ed ...ecco un pomodoro "centrotavola"!

USO IN COSMESI

Dal punto di vista cosmetico, dobbiamo distinguere tre sostanze derivate dal pomodoro: l’Olio, il Succo e l’Estratto. Quest’ultimo è ottenuto da foglie, gambi e frutto, e sembra che possa essere utile nei confronti della crescita dei capelli e nella prevenzione dell’alopecia.

Un Pomo...non sempre d'oro...

Gli immigrati lavorano dodici ore al giorno sotto il sole, fino a morire di fatica. Accampati in tendopoli o stipati in ghetti fatiscenti. Ai margini dei campi dove vengono prodotte le primizie made in Italy. Senza regole, senza leggi. Dove l’unica parola che conta è quella del caporale. Una pratica che mette in moto due business: le agromafie e la gestione del mercato della braccia, che insieme muovono un’economia illegale e sommersa con un volume d’affari tra i 14 e i 17 miliardi di euro.

In modo simile, anche il succo di Pomodoro cosmetico mostra attività protettiva del derma, idratante ed emolliente.

Grazie al pool di sostanze in esso contenute, l’Olio di Pomodoro ha una valida azione antiossidante. Alcuni studi dimostrano che il gamma-tocoferolo è in grado di proteggere la pelle dai danni da irradiazione solare riducendo eritemi, perossidazione lipidica ed infiammazione sia UVA che UVB-indotta.

Il Licopene, sebbene passi con difficoltà attraverso gli strati cutanei essendo molto lipofilo, difende dallo stress ossidativo determinato da invecchiamento e fattori ambientali

Viene usato anche per rimedi casalinghi, contro i brufoli, scottature da sole, scottature domestiche, per schiarire le mani, per perfino pulire l'ottone.

ancora un po' di storia...

All’inizio si pensò che fosse una pianta velenosa, in quanto simile all’erba morella, che conteneva solanina (sostanza presente ancor oggi nella parte verde della pianta) e, insieme alla patata, venne adottato solo come pianta ornamentale. I primi documenti relativi all’utilizzo del frutto come vegetale commestibile risalgono al 1500, quando si racconta che in alcune regioni d’Italia veniva consumato fritto nell’olio. Scarsissima è la documentazione del suo utilizzo in campo alimentare e, solo alla fine del ‘700 ebbe un forte impulso in Europa.

La Storia

Il pomodoro trova le sue origini nell’America Centrale, nel Sudamerica, nel Messico e nel Perù. Nel ‘500 e nel ‘600 si attribuirono poteri afrodisiaci e per questo veniva utilizzato dagli alchimisti di quell’epoca. Nel 1540 il pomodoro giunse in Europa e, coltivato unitamente al mais, arrivò in Spagna e Provenza ed in Italia è documentato in uno scritto del 1544 di Pietro Andrea Mattioli, ma solo più tardi trovò condizioni favorevoli nel nord-Italia e nelle isole.

curiosità...

Gli Aztechi lo chiamarono “xitomatl” ovvero “grande tomatl”; mentre in Italia fu chiamato “pomo d’oro", in inglese “love apple”, in francese “pomme d’amour”, in tedesco “libesapfel”.

Nel sud-Italia si ebbe il cambiamento del suo colore, dal color oro (da cui deriva il suo nome) all’attuale rosso.

Carta d'Identità

scuola secondaria 1°grado "R. MONTERISI" Bisceglie

2E

A.S. 2016-17

grazie per l'attenzione!

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