PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
per l'inserimento delle alunne e degli alunni migranti
CHE COS'E' ...
A CHE COSA SERVE?
- per individuare, definire e diffondere modalità e procedure di inserimento e di lavoro condivise all'interno dell'istituto,
- per evitare di mettere gli alunni in situazione di accoglienza improvvisata e/o di ritardo - abbandono
ovvero
per una scuola davvero di tutte e tutti
LA NORMATIVA
- Legge n°40/1998 - disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero: art. 36-37 istruzione e diritto allo studio
- DPR n° 394/1999 - regolamento sull'attuazione delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione: art. 45-46 istruzione e diritto allo studio
- C.M. n°24, 1 marzo 2006, Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri
- C.M. n° 28, 15 marzo 2007, Esame di stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione
- C.M. n° 2, 8 gennaio 2010, Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana
- C.M. n° 4233, 19 febbraio 2014, Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri
Uno strumento di lavoro per risponde ad alcune domande-bisogni propri dei diversi protagonosti di questo processo:
- come accogliere in maniera positiva e valorizzare le appartenenze e i riferimenti culturali "altri"?
- come insegnare l'italiano?
- come organizzare dentro la scuola dispositivi e risorse flessibili che rispondano ai diversi bisogni didattico-educativi?
- come comunicare con l'alunno, con la sua famiglia, con gli altri operatori?
ASPETTO DIDATTICO-EDUCATIVO
E' FONDAMENTALE:
- ADOTTARE UN ATTEGGIAMENTO DI ASCOLTO E DI APERTURA, RISPETTANDO "IL TEMPO DEL SILENZIO",
- DARE TEMPO PER L'INSERIMENTO E L'ADATTAMENTO
- SAPER ASCOLTARE E LEGGERE I BISOGNI "ANCHE SENZA INGUA", AGENDO TUTTE LE POSSIBILITA' NON VERBALI
- STABILIRE SPAZI DI NEGOZIAZIONE
- PREVEDERE E ORAGNIZZARE DISPOSITIVI PER DARE RIPOSTE QUALIFICATE AI BISOGNI DIDATTICI, IN PARTICOLARE ALL'INSEGNAMENTO DELL'ITALIANO L2 (LINGUA DELLA COMUNICAZIONE, LINGUA DELLO STUDIO)
- ESSERE DISPONIBILI A MODIFICARE IL PERCORSO
- VALORIZZARE E "CONOSCERE" LA LINGUA E LA CULTURA DELL'ALTRO
PERCORSO DI FACILITAZIONE DIDATTICA
- RILEVAZIONE DEI BISOGNI SPECIFICI D'APPRENDIMENTO/INSEGNAMENTO
- USO DI MATERIALI VISIVI, GRAFICI, ...
- "SEMPLIFICAZIONE" LINGUISTICA DEI TESTI
- ADATTAMENTO DELLE PROGRAMMAZIONI CURRICOLARI
- ISTITUZIONE DI LABORATORI INTENSIVI DI ITALIANO L2
- INDIVIDUAZIONE DI UN DOCENTE REFERENTE PER LO STUDENTE
MODIFICA SEMPRE IL CLIMA DEL GRUPPO
- INFLUENZA GLI ATTEGGIAMENTI DEGLI INSEGNANTI
- INFLUENZA GLI ATTEGGIAMENTI DEGLI ALTRI ALUNNI
BUONE PRASSI
- INSEGNAMENTO ITALIANO COME L2
AVVIENE:
- SIA ATTRAVERSO IL LABORATORIO
- SIA NELLA NORMALE ATTIVITA' DI CLASSE
LA LINGUA E' TRASVERSALE A TUTTE LE DISCIPLINE E L'ALUNNO APPARTIENE ALLA CLASSE E AL PLESSO TUTTO
IL DIRIGENTE E LA COMISSIONE ACCOGLIENZA:
- RACCOLGONO I DATI DISPONIBILI IN SEGRETERIA
- EFFETTUANO TEMPESTIVAMENTE UN COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA E COMPILANO LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E DI VITA (ANCHE PROGETTO MIGRATORIO) CON FAMIGLIARI E MEDIATORE
- ACCERTANO ABILITA' E COMPETENZE
- FACILITANO LA CONOSCENZA DELLA SCUOLA
GLI INSEGNANTI DELLA CLASSE:
- PROGRAMMANO ATTIVITA' INTERCULTURALI RIVOLTE A TUTTI GLI ALUNNI
- UTILIZZANO MATERIALE BILINGUE O IN DIVERSE LINGUE
- INDIVIDUANO COMPAGNI TUTOR
- PROMUOVONO ATTIVITA'I N PICCOLO GRUPPO E A CARATTERE LUDICO
- COINVOLGONO, PER QUANTO POSSIBILE, LE FAMIGLIE
BUONE PRASSI
AMMINISTRATIVE
GLI UFFICI DELLA SEGRETERIA
IL MEDIATORE
GLI INSEGNANTI
- possiede e detiene il foglio firme della sua presenza a scuola
- effettua le prove d'ingresso in L1
- informa eventualmente i docenti in merito alle caratteristiche del sistema scolastico e dei programmi della scuola di provenienza
- stende con gli insegnanti il progetto di lavoro
- NON SI OCCUPA DELLA L2
- compilano il modulo di richiesta di intervento di mediazone
- compilano il progetto di mediazione in collaborazione con il mediatore
- esprimono con il mediatore le considerazioni in merito al percorso esperito
- inoltrano copia della scheda al referente intercultura che ne ricava dati per il monitoraggio
- richiedono, se necessario, un ulteriore intervento di mediazione
- iscrivono i minori
- raccolgono la documentazione relativa alla precedente scolarità (se esistente)
- acquisiscono l'opzione di avvalersi o non dell'I.R.C.
- fissano un incontro con il ds e la famiglia
- informano la famiglia del tempo che trascorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe
- avvisano i membri della commissione accoglienza, i coordinatori
- forniscono ai genitori materiali in più lingue
- inoltrano la richiesta di mediazione alla "Casa delle Culture"
LA COMMISSIONE D'ACCOGLIENZA
Si configura come gruppo di lavoro articolazione del collegio, composto dal D.S. e da alcuni docenti.
- AUSPICABILE INDIVIDUARE TRA IL PERSONALE CHI SI OCCUPA CONTINUATIVAMENTE DELL'ISCRIZIONE
- UTILIZZO MODULISTICA BILINGUE
- INCONTRO TRA LA FAMIGLIA, IL DS, IL REFERENTE INTERCULTURA E UN DOCENTE DELLA CLASSE A CUI SARA' PRESUMIBILMENTE ASSEGNATO (MEGLIO SE, EL FRATTEMPO E' STATA ATTIVATA LA CONSULENZA DEL MEDIATORE PER L'ANALISI DELLA BIOGRAFIA SCOLASTICA, SPECIE SE L'ALUNNO/A PROVIENE DA PAESI "DISTANTI" RISPETTO ALL' ESPERIENZA SCOLASTICA
Ha carattere consultivo, gestionale e progettuale
Cura e realizza il primo effettivo incontro tra l'istituzione scolastica e la famiglia
E' auspicabile trovare tra il personale della segreteria un responsabile che si occupi sempre dell'alunno migrante.
LE TAPPE DELL'INSERIMENTO
- individuazione della classe
- insegnamento L2
- organizzazione risorse scuola
- relazione con le famiglie
STILATO A PARTIRE:
- DALLA NORMATIVA
- DALLE DIVERSE TAPPE DELL'INSERIMENTO