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La Cina possiede una delle più belle tradizioni artistiche e culturali del mondo. Uno splendido connubio di colori, delicatezza spirituale e allo stesso tempo coscienza della propria grandezza, ne hanno formato l'importanza lungo la sua storia.
L’ arte cinese non ci viene in mente solo per le splendide e pregiate porcellane, per la cultura della giada, per la poesia o la delicatezza delle musiche. La ricordiamo anche per la bellezza degli antichi costumi, per l’arte figurativa, compresa l’unicità artistica della “calligrafia cinese”. Non si può tralasciare insieme all'arte tradizionale cinese, l'arte moderna. E' molto importante anche la danza moderna, la ginnastica ritmica e simili.
L’architettura cinese, ci regala edifici unici al mondo, imponenti e allo stesso tempo carichi di suggestione spirituale: la pagoda della Gru Gialla è uno di questi, la splendida urbanistica della Città Proibita un altro esempio, la Grande Muraglia un altro ancora. Di grande influenza storica sono anche le invenzioni cinesi, molte delle quali hanno segnato e rivoluzionato la storia dell’umanità, se ne citano in particolare quattro: la bussola, la polvere da sparo, la carta e la stampa.
L'immigrazione cinese in Europa è un fenomeno che è cominciato circa un secolo fa.
In Italia la prima comunità cinese si era insediata a Milano, poi Roma, quindi Firenze e Prato.
A Milano le principali attività dei cinesi si concentravano (e tuttora è così) nel settore della ristorazione e commercio, mentre a Firenze e Prato si svilupparono attività legate alla lavorazione del pellame e di confezioni.
I cinesi del capoluogo toscano e quelli di Prato hanno saputo approfittare di una particolare situazione economica: la crisi della produzione tessile e pelletteria permise ai cinesi di acquistare laboratori e attrezzature a basso costo.
Grazie alla loro proverbiale laboriosità, sopportazione della fatica e aiuti reciproci riuscirono (e riescono) a monopolizzare questo settore, non senza enormi sacrifici.
Non fu facile la vita dei pionieri cinesi a Firenze: l'intolleranza era fortissima e altissima la tensione. Le autorità erano completamente impreparate ad affrontare una situazione del genere. Solo con la successiva dispersione la situazione si normalizzò. Negli anni Novanta molti cinesi di Firenze si trasferirono a Prato, per sfruttare le opportunità di lavoro offerte dal tessile.
La capacità di adattarsi ha portato i cinesi ad insediarsi pian piano in sempre maggiori città italiane e ora ci sono comunità cinesi di varie dimensioni in tutta Italia. Non mancano episodi di intolleranza nè numerose difficoltà che inevitabilmente investono ogni immigrato (lingua, burocrazia etc.), ma ormai i cinesi fanno parte integrante del tessuto economico italiano.
La Cina, o Repubblica Popolare Cinese, si trova nell'Estremo Oriente, ed è il terzo Paese più esteso al mondo. Il territorio viene diviso in due aree, quella della Cina Interna, pianeggiante o collinare, solcata da numerosi fiumi e quella della Cina Esterna, che è la zona arida più lontana dai mari. Il Tibet è la zona con le montagne più alte del mondo. Ospita 14 vette oltre gli ottomila metri di altezza fra cui l'Everest (8848 m) e il K2 (8611 m).
In Cina sono presenti climi dalle caratteristiche molto differenti: freddi (foreste di taiga) o desertici nel nord-ovest, secchi o della steppa negli altopiani a nord, di nuovo boschivi a nord-est, temperati nella zona centrale, umidi a sud. I maggiori fiumi della Cina sorgono in Tibet e scorrono verso est. Sono il fiume Azzurro (Yangtze Kiang o Chang Jiang, lungo 6.211 km), il fiume Giallo (Huang He) e lo Xi Jiang. Molti fiumi sono collegati da una rete di canali navigabili. Sono presenti complessi di laghi che si estendono in vaste zone paludose. Circa metà dei mille laghi cinesi sono di acqua salata.