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MITO FONDATIVO
articolo 416 bis: reato
di associazione mafiosa,
all'indomani dell'omicidio di
Dalla Chiesa e di Pio La Torre - 1982.
Questa legge produsse anche la
CONFISCA dei beni mafiosi, ma
non la destinazione per uso SOCIALE
(1996)
3 Settembre 1982
30 Aprile 1982
promosse da Giovanni
Falcone:
legge di tutela dei
collaboratori di giustizia
DIA
revisione del codice di
procedura penale
in tema di contrasto alla mafia
Il rito religioso come momento aggregante
Le processioni e l'ostentazione del potere
la connivenza della Chiesa
(una parte)
che cosa è
Leonardo Sciascia contro Dalla Chiesa
contro Falcone e Borsellino
https://drive.google.com/file/d/1n_T2CF4zHEBXIlgApF4zZ0sgZe0jcX2S/view?usp=sharing
Un poco di storia
(quanto necessario
e sufficiente)
La prima guerra di mafia
Tra i Magistrati
1962:famiglia Greco (Palermo EST)Vs
famiglia La Barbera (OVEST). Il casus belli è una partita di droga, un mancato pagamento. La vera posta in gioco è il potere sul territorio di Palermo, contro la COMMISSIONE.
Questa guerra di Mafia si concluse a CIACULLI
1979 Giudice Terranova:
deputato del PCI
Commissione Antimafia
era tornato Giudice
1980 Gaetano Costa
1983 Rocco Chinnici
La legge del 1956 sul Confino dei Mafiosi
ed il suo effetto PERVERSO
Le inchieste del giudice Terranova
Paolo Sylos Labini
Dall'operazione Milazzo al centro-sinistra siciliano: la nascita della commissione parlamentare antimafia 1962
Lo sbarco in Sicilia
ed il secondo dopoguerra
sembra che la
mafia sia stata messa in ginocchio
I processi ed i fermi della
polizia furono spesso utilizzati
per rappresaglie di tipo politico
(comunisti,socialisti, sindacalisti)
o per regolare i conti all'interno
del partito.
Tra le forze di Polizia
Caselli
IL PERICOLOSO PRECEDENTE
CHE SCIASCIA TEMEVA
1992:
sono assassinati
anche Salvo Lima e Ignazio Salvo:
uomini di collegamento tra mafia e
potere politico sono puniti per non
aver garantito la fine indolore del maxiprocesso.
La mafia elabora una vera e propria strategia del terrore
DOPO Ciaculli lo Stato interviene:
I BOSS vengono arrestati, processati a Catanzaro 1968 e a Bari 1969
altri si danno alla latitanza:
-La Barbera
- I Buscetta
- i Greco
- Luciano Leggio (riacciuffato nel 1974)
QUESTI PROCESSI SI RISOLVERANNO IN UN NULLA DI FATTO
Travaglio
Generale dalla Chiesa
3/9/1982
1969 Viale Lazio a
Palermo
Boris Giuliano
21/7/79
Ninì Cassarà
6/8/ 1985
è vincente rispetto all'idea di spezzare
il fronte mafioso appoggiando le
richieste contadine
Chi gestiva il potere mafioso
a livello politico nazionale?
INTORNO AL 1970
TOTO' RIINA
BADALAMENTI
STEFANO BONTATE
Formano un triumvirato: sono incaricati di ricostruire la mafia
a Palermo, ricostruire le famiglie,
collegarle. Il modello sarà quello americano
di Cosa Nostra, ma rimangono rivalità e
tensioni.
Piersanti Mattarella (6 gennaio 1980),
presidente della Regione Siciliana.
Il potere mafioso si riaggrega
intorno ai partiti di governo
(in primis la DC).
La Sinistra maggioritaria prima del '48 è isolata e da sola
grida contro la MAFIA.
Pio La Torre (30 aprile 1982),
segretario del PCI siciliano.
Il rapporto intimidatorio
nei confronti dello stato
La mafia del territorio: delle cosche,
dei quartieri dove il criminale che protegge/taglieggia il territorio diventa esso stesso imprenditore. La Mafia non si distruggerà col
progresso.
POWER Syndicate.
La mafia fuori dal territorio:
dal contrabbando delle sigarette alla
droga, raffinata in Sicilia per essere esportata
negli Stati Uniti, a tutti quei
traffici molto renumerativi ma
tracciabili e meno "onorevoli"
Enterprise Syndicate
La seconda guerra di
Mafia
La solitudine degli uomini
eccellenti
il boom nel commercio della droga (80% del mercato americano negli anni 80) è controllato da una terza
mafia. Non la mafia Siciliana nè quella italo-americana
bensì una mafia NARCOTRAFFICANTE
siciliana capitanata da BADALAMENTI (da poco
espulso da Cosa Nostra Siciliana).
è determinata dai rapporti di forza tra:
SCHIERAMENTI - NON PIU' COSCHE
CORLEONESI
BONTATE-INZERILLO
potere legato ai traffici
affaristici
(RIINA)
La struttura territoriale
e militare della mafia palermitana
che si ribella ad alcuni suoi capi
Questa guerra farà
circa 1000 morti
e farà decidere a Don Masino Buscetta
di diventare collaboratore di giustizia